BMW VI

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BMW VI (d)
Un BMW VI esposto al
Deutsches Technikmuseum Berlin, Germania
Descrizione generale
CostruttoreBMW Flugmotorenbau GmbH
Tipomotore a V
Numero di cilindri12
Alimentazione2 carburatori Zenith 60 DCL
Schema impianto
Cilindrata45,842 L
Alesaggio160 mm
Corsa190 mm
DistribuzioneOHV 2 valvole per cilindro
Combustione
Raffreddamentoad acqua
Uscita
Potenzamax 750 CV (552 kW) a 1 700 giri/min
di crociera 550 CV (405 kW) a 1 530 giri/min
Dimensioni
Lunghezza1 810 mm
Larghezza859 mm
Altezza1 103 mm
Rapporti di compressione
Rap. di compressione7,3:1
Peso
A vuoto510 kg
voci di motori presenti su Wikipedia
L'automotrice ferroviaria Schienenzeppelin. Notare il posizionamento posteriore dell'elica
Vista posterione del BMW VI esposto al
Deutsches Technikmuseum Berlin, Germania

Il BMW VI era un motore aeronautico a 12 cilindri a V di 60° raffreddato ad acqua realizzato dalla tedesca BMW Flugmotorenbau GmbH negli anni venti. Fu il primo motore aeronautico a V costruito dalla casa tedesca e uno dei più importanti propulsori utilizzati in Germania nel periodo tra la prima e la seconda guerra mondiale.

Sviluppo[modifica | modifica wikitesto]

Il BMW VI era derivato dal precedente BMW IV a 6 cilindri ed era in pratica ottenuto dall'unione dei due motori in linea, dei quali ne condivideva il disegno, tramite un unico albero a gomiti con le bancate posizionate a un angolo di 60 gradi. La distribuzione era affidata a due alberi a camme in testa.

La produzione in serie cominciò nel 1926 dopo che ne era stata concessa l'omologazione. Nel 1930, dopo che ne erano stati realizzati già 1 000 esemplari, alla Germania venne nuovamente permessa la costruzione di velivoli militari e la casa tedesca vide le commissioni dei propri motori aumentare sempre più rapidamente. Nel 1933, in un suo ulteriore sviluppo denominato BMW 106, fu il primo motore con cui la BMW cominciò la sperimentazione di un sistema di iniezione diretta di carburante.

Il BMW VI restò in produzione in varie versioni fino al 1938 raggiungendo in questo periodo in numero di almeno 9 200 unità costruite, contribuendo in modo fondamentale alla ripresa del trasporto aereo tedesco tra le due guerre mondiali.

Grazie alle sue doti di affidabilità riconosciute a livello internazionale, venne prodotto su licenza anche in Giappone ed in Unione Sovietica con le denominazioni (rispettivamente) di Kawasaki Ha-9 e di Mikulin M-17.

Primati[modifica | modifica wikitesto]

Il BMW VI era utilizzato su velivoli che conquistarono numerosi primati di volo a lungo raggio, tra i quali la prima traversata da est ad ovest dell'oceano Atlantico compiuta nel 1930 da Wolfgang von Gronau con un idrovolante Dornier Do J Wal spinto da due motori BMW VI in configurazione traente-spingente.

Altre utilizzazioni[modifica | modifica wikitesto]

Un'utilizzazione insolita per il BMW VI è stata quella di motorizzare la Schienenzeppelin, un'automotrice ferroviaria sperimentale ad alta velocità progettata e sviluppata nel 1929 dall'ingegnere aeronautico tedesco Franz Kruckenberg. Il motore non forniva il moto trasmettendolo direttamente al carrello ma grazie all'azionamento dell'elica posizionata, come il motore, nella parte posteriore in configurazione spingente.

Il nome "Schienenzeppelin", in tedesco letteralmente "Zeppelin su rotaia", era dovuto alla somiglianza con i famosi dirigibili tedeschi Zeppelin dei primi anni del Ventesimo secolo.

Apparecchi utilizzatori[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera della Germania Germania

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Bill Gunston, World Encyclopaedia of Aero Engines, Cambridge, UK, Patrick Stephens Limited, 1989, p. 25, ISBN 1-85260-163-9.
  • (DE) Heinz J. Nowarra, Die Deutsche Luftrüstung 1933-1945, Band 4, Koblenz, Bernard & Graeffe Verlag, 1993, ISBN 3-7637-5468-7.

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