Antonio Grassi (militare)

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Antonio Grassi
NascitaPadova, 1897
MorteBaranco Tejerie, 13 luglio 1938
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armata Regio Esercito
ArmaFanteria
CorpoAlpini
Corpo Truppe Volontarie
Unità4ª Divisione fanteria "Littorio"
RepartoBattaglione mitraglieri "Palella"
GradoCapitano di complemento
GuerrePrima guerra mondiale
Guerra di Spagna
CampagneFronte italiano (1915-1918)
BattaglieBattaglia di Santander
Battaglia d'Aragona
Decorazionivedi qui
Studi militariRegia Accademia Militare di Fanteria e Cavalleria di Modena
dati tratti da I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Medagliere[1]
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Antonio Grassi (Padova, 1897Baranco Tejerie, 13 luglio 1938) è stato un militare italiano, decorato di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della guerra di Spagna, con il grado di Capitano di complemento dell'arma di fanteria, inquadrato nel battaglione mitraglieri della Divisione Volontari del Littorio.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Padova nel 1897, figlio di Ciro e Irma Livio.[2] Nel 1915 conseguì il diploma di ragioniere presso l'Istituto tecnico della sua città natale,[3] e l'anno successivo, in piena prima guerra mondiale, fu chiamato a prestare servizio militare nel Regio Esercito ed ammesso al corso allievi ufficiali presso la Regia Accademia Militare di Fanteria e Cavalleria di Modena ottenne la nomina ad aspirante nel 117º Reggimento fanteria mobilitato.[4] Raggiunto il suo reggimento in zona di operazioni, fu promosso sottotenente nel febbraio 1917, rimanendo ferito sul Carso ed insignito di una medaglia d'argento al valor militare.[3] Divenuto tenente dal 1º ottobre dello stesso anno, fu poi trasferito al battaglione alpini "Feltre" del 7º Reggimento alpini e nel marzo 1920 fu collocato definitivamente in congedo.[4] Promosso capitano a scelta ordinaria il 10 marzo 1935, fu richiamato in servizio attivo nell'aprile 1937 per frequentare il 3º corso di addestramento presso la Scuola di guerra di Civitavecchia e l'anno successivo partì volontario per la Spagna.[4] Assunto il comando di una compagnia del battaglione mitraglieri "Palella" della 4ª Divisione fanteria "Littorio", combatté a Santander e a Tortosa, nelle battaglie d'Aragona e dell'Ebro.[4] Il mattino del 13 luglio 1938, all'inizio della battaglia del Levante, cadde in combattimento a Baranco Tejerie, sulla linea di Teruel-Sagunto.[4] Con Regio Decreto del 18 aprile 1940 fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria. La Città di Padova gli ha intitolato la via che da Piazzale Stanga termina all'inizio di Via del Plebiscito.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«In terra di Spagna da circa un anno, comandante di compagnia mitraglieri, guidava con eccezionale perizia ed audacia il proprio reparto alla vittoria in quattro successive battaglie. Incaricato durante la battaglia del Levante di proteggere la sinistra del battaglione, in ripetuti combattimenti riusciva a travolgere ed a fugare l’avversario. Sempre in testa al suo reparto lo trascinava col suo costante esempio al successo. Durante un assalto, raggiungeva per primo la trincea nemica, trovandovi gloriosa morte. Fulgido esempio di attaccamento al dovere e di spirito di sacrificio. Baranco Tejerie, 13 luglio 1938.[5]»
— Regio Decreto del 18 aprile 1940.[6]
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«In tre giorni d'azioni fu di esempio mirabile a tutti per coraggio, energia e calma. Ferito ad un braccio, fin dal principio dell'azione, volle rimanere al posto di combattimento e prese parte all'assalto di un'importante posizione, non lasciando che dietro ordine e dopo che la posizione medesima era stata conquistata. Carso, 22 agosto 1917
Croce di guerra al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di compagnia mitraglieri, durante un violento combattimento, condusse il suo reparto con coraggio e perizia. Km. 351-352 Camionale Soncillo-Santander, 21 agosto 1937
Croce di guerra al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di compagnia mitraglieri, durante un lungo periodo di operazioni belliche, dava costante prova di perizia ed ardimento. In un attacco notturno da parte dell'avversario che tentava impadronirsi di una importante posizione di recente conquistata, resisteva e contrattaccava col suo reparto per ben tre volte, manteneva integra la posizione e infliggendo gravi perdite all'avversario. Già distintosi nella battaglia di Santander. Battaglia dell'Aragona, 2-11 aprile 1938

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Andrea Bianchi e Mariolina Cattaneo, I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Labaro, Associazione Nazionale Alpini, 2011, ISBN 978-88-902153-1-5.
  • Andrea Bianchi e Mariolina Cattaneo, I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Medagliere, Associazione Nazionale Alpini, 2012, ISBN 978-88-902153-2-2.
  • Sandro Attanasio, Gli italiani e la guerra di Spagna, Milano, Ugo Mursia Editore, 1974.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 358.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]