Pietro Salemi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Pietro Salemi
NascitaModica, 29 luglio 1912
MorteModica, 20 febbraio 1970
Cause della mortenaturali
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaArtiglieria
CorpoCorpo Truppe Volontarie
RepartoVIII Gruppo da 65/17
GradoSoldato
GuerreGuerra di Spagna
Decorazionivedi qui
Studi militariRegia Accademia Militare di Artiglieria e Genio di Torino
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
voci di militari presenti su Wikipedia

Pietro Salemi (Modica, 29 luglio 1912Modica, 20 febbraio 1970) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare a vivente nel corso della guerra di Spagna.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Modica, provincia di Ragusa, il 29 luglio 1912, figlio di Michele e Giuseppa Denaro.[2] Arruolato nel Regio Esercito per compiere il servizio militare di leva con la sua classe nel 24º Reggimento artiglieria da campagna, venne posto in congedo nell'agosto 1934.[1] Mentre lavorava come agricoltore decise di arruolarsi volontario per andare in Africa Orientale Italiana il 25 novembre 1936. Nel gennaio 1937 venne trasferito a Caserta e quindi a Gaeta, dove si imbarcò per la Spagna sulla nave Sicilia.[1] Sbarcò a Cadice il 5 febbraio successivo e passò effettivo nel Corpo Truppe Volontarie assegnato all'VIII Gruppo da 65/17 del 1º Reggimento artiglieria "Volontari del Littorio".[1] Rimase gravemente nel combattimento del 19 marzo 1938, avvenuto nella zona di Alcaniz subendo successivamente l'amputazione chirurgica completa delle due gambe.[1] Ritornato in Patria ebbe lunghe degenze in ospedale, e con Regio Decreto del 18 aprile 1940 fu insignito della medaglia d'oro al valor militare.[1] Si stabilì poi a Modica.[1]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Servente al pezzo, curava volontariamente il rifornimento munizioni del suo pezzo in posizione avanzata e fortemente battuta. Ferito gravemente alle gambe dallo scoppio di proietto di un carro armato, rifiutava ogni aiuto dai compagni e li esortava a continuare piuttosto la loro azione di fuoco. Amputato di una gamba e dopo circa tre mesi anche dell’altra, in tutto il lungo periodo di atroci sofferenze, costantemente manifestava non la rassegnazione, ma la dedizione, come olocausto di dolore e di sacrificio alla Patria, del suo corpo e della sua giovinezza stroncati. Nulla altro rimpiangeva se non di poter continuare a combattere e di non poter più offrire il sangue e la vita per seguire fino all’estremo i comandamenti del Duce. Aragona, 19 marzo -19 giugno 1938.[3]»
— Regio Decreto del 18 aprile 1940.[4]
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
— Regio Decreto del 16 marzo 1939.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g Combattenti Liberazione.
  2. ^ Bollettino ufficiale delle nomine, promozioni e destinazioni negli ufficiali e sottufficiali del R. esercito italiano e nel personale dell'amministrazione militare, 1940, p. 6813. URL consultato il 12 marzo 2022.
  3. ^ Medaglie d'oro al valor militare sul sito della Presidenza della Repubblica
  4. ^ Registrato alla Corte dei conti addì 18 maggio 1940, registro 16 guerra, foglio 317.
  5. ^ Registrato alla Corte dei conti lì 29 aprile 1939, guerra registro 17, foglio 106.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Sandro Attanasio, Gli italiani e la guerra di Spagna, Milano, Ugo Mursia Editore, 1974.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 309.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Viventi, Roma, Tipografia regionale, 1952, p. 62.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Salemi, Pietro, su Combattenti Liberazione. URL consultato il 31 gennaio 2022.
  • Salemi Pietro, su MOVM. URL consultato il 31 gennaio 2022.