Guido Matthey

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Guido Matthey
NascitaTorino, 1913
MorteSanta Coloma, 16 gennaio 1939
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armata Regio Esercito
ArmaArtiglieria
CorpoCorpo Truppe Volontarie
RepartoVIII Gruppo da 65/17
GradoTenente di complemento
GuerreGuerra di Spagna
Comandante diBatteria da accompagnamento da 65/17 del 1º Reggimento "Frecce Azzurre"
Decorazionivedi qui
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
voci di militari presenti su Wikipedia

Guido Matthey (Torino, 1913Santa Coloma, 16 gennaio 1939) è stato un militare italiano, decorato di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della guerra di Spagna.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Torino nel 1913, figlio di Ettore e Giulia Ceppo.[2] Conseguito il diploma in agrimensura presso l'Istituto tecnico "Germain Sommeiller" di Torino venne assunto come geometra presso l'Azienda autonoma statale della strada.[1] Arruolato nel Regio Esercito iniziò a frequentare la Scuola allievi ufficiali di complemento di artiglieria a Bra, dove conseguì la promozione a sottotenente dell'arma d'artiglieria assegnato al 1º Reggimento artiglieria pesante campale dal giugno 1932.[1] Promosso tenente a scelta ordinaria dal 1º luglio 1936, prestò brevemente servizio da richiamato in servizio presso l'8º Reggimento artiglieria d'armata.[1] Nel giugno 1938 partì volontario per combattere nella guerra di Spagna, assegnato alla batteria da accompagnamento da 65/17 del 1º Reggimento "Frecce Azzurre", di cui successivamente ne assunse il comando.[1] Già decorato con una medaglia di bronzo al valor militare, cadde in combattimento a Santa Coloma il 16 gennaio 1939, e per il coraggio dimostrato in questo frangente venne insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[1]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di batteria d’accompagnamento da 65/17, a malgrado dell’infermità di un arto che lo costringeva a zoppicare, teneva il comando durante 25 giorni di continuo movimento, rifiutando di essere spedalizzato. In una giornata di aspro combattimento portava i suoi pezzi sulla linea della fanteria e l’impiegava con perizia e ardimento in tutte le fasi della lotta, appoggiando in modo efficacissimo l’azione dei fanti, che ebbero a giudicare provvidenziale il suo intervento. Sottoposto a energica reazione delle artiglierie e delle mitragliatrici avversarie, che smontavano tutti i pezzi della batteria, meno uno, personalmente, in piedi e allo scoperto, dirigeva il fuoco di questo, finché una raffica di mitragliatrice lo abbatteva. Santa Coloma, 16 gennaio 1939.[3]»
— Regio Decreto del 18 aprile 1940.[4]
Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Monleon, 19-20 luglio 1938

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Sandro Attanasio, Gli italiani e la guerra di Spagna, Milano, Ugo Mursia Editore, 1974.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 358.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]