Antonio Brighenti

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Antonio Brighenti, Autoritratto

Antonio Brighenti (Clusone, 28 settembre 1810Lovere, 16 maggio 1893) è stato un pittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Giovanni Brighenti (1782-1861) e di Maria Giuseppa Crespi, frequentò come il padre l'Accademia Carrara di Bergamo, vinse il terzo premio al concorso per la copia della Testa di Napoleone dell'immortale Casanova[1]. Fu un pittore molto attivo nella bergamasca, e non solo: numerosissimi sono gli affreschi da lui realizzati nelle santelle delle vie di campagna, ma la sua collaborazione con il padre, di cui sicuramente condivideva la bottega, non sempre rende possibile attribuirne con certezza le opere.

Antonio si dedicò maggiormente alla ritrattistica. Ritrasse i membri della sua famiglia e non solo: la sua vicinanza con i suoi compaesani lo porta a fare di loro ritratti dalla notevole resa sia fisica che psicologica. Ricevette la commissione per la realizzazione dei ritratti dei benefattori del paese[2][3], persone che con i loro lasciti sostenevano i bisognosi, dipinti sono ora visibili al Museo Arte Tempo di Clusone. Ritrasse anche prelati, parroci e sacerdoti, in dipinti conservati, come da usanza, nelle sagrestie.

Il pittore eseguì anche un paio di autoritratti e si ritrasse in due affreschi, nella pala della Deposizione ad Abbiategrasso nella basilica di Santa Maria Nuova, opera eseguita con il padre Giovanni, e nello stendardo della Confraternita di Santa Maria del Suffragio, conservato presso il museo della Basilica di Clusone, nel quale è riconoscibile proprio dai suoi particolari baffi girati all'insù[4].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Pala San Michele Arcangelo opera di Antonio Brighenti chiesa di San Michele Località Colarete - valgoglio

Segue un elenco dei numerosi ritratti e opere sacre con la collocazione[4]:

MAT-Museo arte e tempo di Clusone[modifica | modifica wikitesto]

  • Caterina Caniana
  • Pier Antonio Brasi
  • Ignazio Trussardi
  • Teresa Marinoni
  • Carlo Barzasi
  • Angelo Guerinoni
  • Giovanni Sant'Andrea senior
  • Laura Gallizzioli

Collezioni private[modifica | modifica wikitesto]

  • Eletta Gualdi
  • Elia Brighenti
  • Nino Brighenti
  • Ritratto muliebre di famiglia
  • Antonio Levati
  • Teresa Margosio Berra
  • Bernardino Berra
  • Giacomo Morelli
  • Alessandro Pellegrini
  • Giacomo Pellegrini
  • Giuseppe Locatelli

Basilica Santa Maria Assunta a Clusone[modifica | modifica wikitesto]

  • Pio IX
  • Pietro Luigi Speranza
  • Francesco Savoldelli Pedrocchi

Chiesa della Beata Vergine del Paradiso[modifica | modifica wikitesto]

  • Giosuè Ratti
  • ritratto di sacerdote si presume di Francesco Trussardi
  • Pietro Luigi Speranza

Museo d'Arte Sacra San Martino Alzano Lombardo[modifica | modifica wikitesto]

  • Rosa Caroli
  • Angelica Gritti Morlacchi
  • Carlo Stefanini
  • Caterina Caniana

Chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena di Dezzo[modifica | modifica wikitesto]

  • Giovanni Maria Bonaldi
  • Pietro Bettoni
  • Pietro Tiraboschi
  • Celestino Tiraboschi
  • Carlo Lenzi

Altre chiese e musei[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Accademia Carrara, Archivi, Giornale della provincia di Bergamo, 21 agosto 1829.
  2. ^ Antonio Brighenti i ritratti, su matclub.it. URL consultato il 1º marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  3. ^ Considerazioni di Antonio Brighenti, su larivistadibergamo.it. URL consultato il 1º marzo 2016.
  4. ^ a b Luisa Tognoli Bardin, Brighenti, Mat, 2012, p. 24.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Luigi Olmo, Memorie storiche di Clusone e della Valle Seriana Superiore, 1906.
  • Luisa Tognoli Bardin (a cura di), Antonio Brighenti: ritrattista nella Clusone dell'Ottocento, 2012.
  • Gabriele Medolago, Valgoglio: la santella dei morti alla Ca' Nöa, 2011.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN289073466 · ISNI (EN0000 0003 9459 9984 · SBN MILV346068 · CERL cnp02064399 · LCCN (ENno2012143841 · GND (DE1028431635 · WorldCat Identities (ENlccn-no2012143841