Angelo Mauri
Angelo Mauri | |
---|---|
Ministro dell'agricoltura del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 4 luglio 1921 – 26 febbraio 1922 |
Monarca | Vittorio Emanuele III di Savoia |
Capo del governo | Ivanoe Bonomi |
Predecessore | Giuseppe Micheli |
Successore | Giovanni Bertini |
Legislatura | XXV, XXVI, XXVII |
Gruppo parlamentare | Popolare |
Deputato del Regno d'Italia | |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Popolare Italiano |
Titolo di studio | laurea |
Professione | Accademico, giornalista |
Angelo Mauri (Milano, 21 dicembre 1873 – Candia Lomellina, 17 novembre 1936) è stato un politico e antifascista italiano.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Nato da una famiglia della piccola borghesia lombarda, cattolico convinto, dal 1900 al 1904 fu presidente della Federazione Universitaria Cattolica Italiana nata pochi anni prima, nel 1896. Fu uno dei fondatori nel 1919 del Partito popolare italiano (PPI) in Lombardia. Ricoprì la carica di ministro dell'agricoltura nel governo Bonomi. Partecipò con successo a diverse consultazioni elettorali.
Rapporti con il Regime[modifica | modifica wikitesto]
Fu un convinto antifascista, ruolo che gli costò sia la cattedra universitaria che la poltrona di deputato. Perse infatti l'incarico parlamentare nel novembre del 1926, quando con la mozione di Augusto Turati, Roberto Farinacci e Achille Starace furono dichiarati decaduti tutti i 123 deputati che disertarono la Camera per protestare contro l'assassinio di Giacomo Matteotti (vedi Secessione aventiniana).
Quando il magnifico rettore dell'Università Cattolica di Milano, padre Agostino Gemelli, gli comunicò nei primi mesi del 1933 che per il conferimento degli incarichi di insegnamento relativi all'anno accademico 1933/1934 era richiesta l'iscrizione al Partito nazionale fascista (PNF), il professor Mauri si oppose, rispondendo così alla richiesta di Gemelli: "Non ho la tessera del Pnf, né posso credere che essa sia necessaria per insegnare con scienza e coscienza nelle università, tanto meno in regime di libero insegnamento e nella università dei cattolici italiani". Fu così costretto a lasciare anche l'insegnamento.
Ebbe 11 figli. Morì nel 1936.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Ricordando Angelo Mauri, di Remo Vigorelli, Milano Ed. Vita e Pensiero 1958
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Angelo Mauri
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Màuri, Angelo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Guido Formigoni, MAURI, Angelo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 72, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2008.
- Opere di Angelo Mauri, su MLOL, Horizons Unlimited.
- Angelo Mauri, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 89613365 · ISNI (EN) 0000 0000 6176 0151 · SBN UBOV132814 · BAV 495/258711 · WorldCat Identities (EN) viaf-89613365 |
---|
- Deputati della XXV legislatura del Regno d'Italia
- Deputati della XXVI legislatura del Regno d'Italia
- Deputati della XXVII legislatura del Regno d'Italia
- Politici italiani del XX secolo
- Antifascisti italiani
- Nati nel 1873
- Morti nel 1936
- Nati il 21 dicembre
- Morti il 17 novembre
- Nati a Milano
- Morti a Candia Lomellina
- Governo Bonomi I
- Militanti cattolici italiani
- Ministri dell'agricoltura del Regno d'Italia
- Personalità di Azione Cattolica
- Politici del Partito Popolare Italiano (1919)
- Professori dell'Università Cattolica del Sacro Cuore
- Professori dell'Università degli Studi di Padova
- Secessionisti dell'Aventino
- Studenti dell'Università degli Studi di Genova
- Studenti dell'Università degli Studi di Torino
- Studenti dell'Università di Friburgo in Brisgovia
- Studenti dell'Università Humboldt di Berlino
- Studenti dell'Università Ludwig Maximilian di Monaco