André-Hercule de Fleury

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André-Hercule de Fleury
cardinale di Santa Romana Chiesa
Ritratto del Cardinale de Fleury di Hyacinthe Rigaud, 1730 circa, National Gallery, Londra
 
Incarichi ricoperti
 
Nato22 giugno 1653 a Lodève
Ordinato presbitero1679[1]
Nominato vescovo18 maggio 1699 da papa Innocenzo XII
Consacrato vescovo22 novembre 1699 dall'arcivescovo Louis-Antoine de Noailles (poi cardinale)
Creato cardinale11 settembre 1726 da papa Benedetto XIII
Deceduto29 gennaio 1743 (89 anni) ad Issy-les-Moulineaux
 
André-Hercule de Fleury
Ritratto del Cardinale de Fleury di Hyacinthe Rigaud, 1730 circa, National Gallery, Londra

Principale Ministro di Stato di Francia
Durata mandato11 giugno 1726-29 gennaio 1743
Capo di StatoLuigi XV di Francia
PredecessoreLuigi IV Enrico di Borbone-Condé
SuccessoreÉtienne François de Choiseul (nel 1758)

André-Hercule de Fleury (Lodève, 22 giugno 1653Issy-les-Moulineaux, 29 gennaio 1743) è stato un cardinale, vescovo cattolico e politico francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Lodève il 22 giugno 1653, fu mandato da giovane a Parigi per studiare presso i gesuiti filosofia, teologia e lo studio dei classici latini. Dopo aver preso i voti, grazie al patrocinio del cardinale Piero Bonsi ottenne nel 1670 la nomina a cappellano personale della regina di Francia Maria Teresa, moglie del re Luigi XIV, ruolo che continuò a detenere anche dopo la morte di lei; successivamente divenne l'elemosiniere della sovrana (1679) e poi dello stesso Luigi XIV (1683) Nel 1698 fu nominato vescovo di Fréjus, diocesi che resse per circa diciassette anni, durante i quali tuttavia cercò di ottenere il modo di tornare presso la corte francese.

Nel 1715 rassegnò le dimissioni dopo aver ricevuto i diritti sull'abbazia di Tournus, ma il 1º aprile 1716, per volere testamentario dello stesso re Luigi XIV, fu nominato dall'allora reggente duca d'Orléans precettore personale dell'erede al trono, il giovane Luigi XV, che allora aveva solo cinque anni, del quale seppe guadagnarsi la fiducia; nel 1717 invece divenne membro dell'Académie française.

Divenuto membro del consiglio di stato e del consiglio di reggenza, nel 1726 venne nominato ministro di stato e sostituì il duca di Borbone nella direzione del governo; poco dopo papa Benedetto XIII lo elevò al rango di cardinale nel concistoro dell'11 settembre 1726.

Il suo ministero corrispose con il ritorno della stabilità in Francia: duttile e moderato ma fornito di grande energia, egli riassestò le finanze con severe misure economiche, promosse un notevole sviluppo commerciale, diminuì le imposte e consolidò la moneta sino alla Rivoluzione; inoltre il ministro scelse sagaci collaboratori e riequilibrò il bilancio, tanto che negli anni 1738-1739 lo Stato francese ebbe più entrate che uscite.

In politica estera Fleury cercò di mantenere la pace, benché fosse stato costretto a partecipare alla guerra di successione polacca (1733-1738), durante la quale cercò, anche all'insaputa del re, d'iniziare trattative di pace, e alla guerra di successione austriaca (1740-1748); cercò inoltre di ridurre la tensione tra Inghilterra e Spagna (trattato di Siviglia, 1729) e di riconciliare la Francia e le potenze borboniche con l'Austria (trattato di Vienna, 1731), dopo aver promosso e presieduto il congresso di Cambrai (poi Soissons, 1728).

In politica interna egli dovette combattere contro l'opposizione giansenista, protestante e parlamentare: dopo le scene di fanatismo nel cimitero di Saint-Médard a Parigi (1727), il cardinale volle approfittare della situazione per costringere il Parlamento ad approvare la bolla Unigenitus del 1713 che condannava il Giansenismo; ne seguì una lunga crisi tra il Parlamento e il ministro.

Con l'espansione della fazione favorevole all'intervento nella guerra di successione austriaca, scoppiata a causa della morte dell'imperatore del Sacro romano impero Carlo VI (1740), il potere di Fleury cominciò a diminuire; comunque il suo governo fu il periodo migliore del regno di Luigi XV.

Morì il 29 gennaio 1743 all'età di 89 anni; ricevette sepoltura inizialmente nella chiesa parrocchiale di Meudon-la-Forêt ad Issy-les-Moulineaux, tempo dopo venne spostato nella Chiesa di Saint-Louis-du-Louvre, andata in seguito distrutta nel 1811.

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Data incerta

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Enciclopedia dei personaggi storici, Storia Illustrata, Arnoldo Mondadori Editore, 1970, pp. 347–348.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Fréjus Successore
Louis d'Aquin 18 maggio 1699 - 3 maggio 1715 Pierre de Castellane
Predecessore Abate commendatario di Saint-Philibert de Tournus Successore
Emmanuel Théodose de La Tour d'Auvergne 2 marzo 1715 - 29 gennaio 1743 Jean-Gilles du Coëtlosquet
Predecessore Seggio 29 dell'Académie française Successore
François de Callières 22 aprile 1717 - 29 gennaio 1743 Paul d'Albert de Luynes
Predecessore Abate commendatario di Saint-Étienne de Caen Successore
François de Mailly 13 settembre 1721 - 29 gennaio 1743 Nicolas-Charles de Saulx-Tavannes
Predecessore Capo-Ministro del Regno di Francia Successore
Luigi-Enrico di Borbone-Condé 11 giugno 1726 - 29 gennaio 1743 Étienne François de Choiseul
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