Émile Lahoud

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Émile Lahoud

Presidente del Libano
Durata mandato24 novembre 1998 –
24 novembre 2007
PredecessoreElias Hrawi
SuccessoreFouad Siniora (ad interim)

Dati generali
Partito politicoIndipendente
Emīl Laḥūd
NascitaBaabdat, 12 gennaio 1936
Dati militari
Paese servitoBandiera del Libano Libano
Forza armata Forze armate libanesi
ArmaMarina libanese
Esercito libanese
Anni di servizio1956-1980
(marina)
1980-1998
(esercito)
GradoGenerale
GuerreGuerra civile in Libano
Comandante diForze armate libanesi
"fonti nel corpo del testo"
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Émile Lahoud, in arabo إميل لحود?, Emīl Laḥūd (Baabdat, 12 gennaio 1936), è un politico e generale libanese.

Émile Lahoud venne eletto Presidente del Libano nel 1998, dopo essere assurto ai ranghi di comandante delle forze armate libanesi.

Origini e carriera militare[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Ba'abda, un piccolo villaggio nel nord della provincia del Metn, Lahoud è figlio del generale Jamil Lahoud, leader del movimento indipendentista e ministro del Lavoro e degli Affari Sociali nel 1960, nonché membro del Parlamento libanese dal 1960 al 1964. Sua madre, Adrene Bajakian, è di origini armene ed è nativa del villaggio armeno di Kasab, in Siria. Lahoud ricevette la sua istruzione primaria all'istituto La Sagesse di Beirut e ricevette il diploma alla Brumana High School del Metn. Dopo aver deciso di seguire le orme del padre entrò nell'esercito e s'iscrisse all'Accademia Militare nel 1956.

Dopo essere stato promosso al grado di colonnello nel 1959 prestò servizio sulla nave Tyre in qualità di ingegnere navale e comandante. In seguito prestò servizio come comandante nella Seconda Flotta libanese tra il 1966 ed il 1968 e nella Prima Flotta tra il 1968 ed il 1970. Durante questo periodo Lahoud trascorse diverso tempo in campi addestramento stranieri, studiò infatti ingegneria marittima in Gran Bretagna e ricevette particolari addestramenti militari al US Naval Command College di Rhode Island tra il 1972 ed il 1973 e successivamente tra il 1979 ed il 1980.

Sebbene la sua carriera militare e la sua formazione provenissero dalla marina, quando suo cugino Jean Njeim venne promosso comandante, Lahoud venne promosso a sua volta capo della sezione trasporti della Quarta Divisione dell'esercito nel 1970. Nonostante Jean Njeim morisse l'anno successivo in un incidente in elicottero, Lahoud rimase nell'esercito continuando una brillante carriera come ufficiale. Nel 1980 venne nominato Direttore del Personale del Comando generale dell'esercito e tre anni dopo ricevette un incarico amministrativo al Ministero della Difesa in qualità di coordinatore tra il ministero e il Comandante dell'Esercito Libanese, carica che sarebbe stata ricoperta in seguito dal generale Michel Aoun l'anno seguente. Nel 1985 fu promosso brigadier generale.

Posizioni filo-siriane[modifica | modifica wikitesto]

Alla fine del 1988, una grave crisi politica scoppiò all'interno del parlamento libanese (sede nella parte occidentale di Beirut, occupata dalle forze siriane) che non riuscì ad eleggere un successore del Presidente libanese Amin Gemayel. Quindici minuti prima che il suo mandato scadesse Gemayel elesse un comitato curatore del Parlamento con Aoun come Primo Ministro ad interim, con il compito di guidare il paese fino all'elezione del prossimo Presidente del Libano.

Inizialmente Lahoud rimase fedele ad Aoun, ma quando egli, secondo fonti militari degne di fiducia, propose al generale di trattare con la Siria per ottenere in cambio la sua elezione a Presidente, Aoun si rifiutò di scendere a compromessi con i siriani e con le milizie a loro alleate. Nella primavera del 1989 Aoun ordinò un blocco marittimo contro tutti i porti e gli approdi utilizzati dalle milizie filo-siriane per i loro traffici illegali, in rappresaglia di questa iniziativa le forze siriane accentuarono la loro pressione su Beirut est. Ciò spinse Aoun a dichiarare una guerra di liberazione ed ordinò ai circa 15.000 soldati libanesi sotto il suo comando di attaccare le forze siriane in Libano. Nonostante la sua fedeltà ad Aoun, Lahoud non sembra aver raccolto grandi meriti nel conflitto, e viene addirittura accusato di incompetenza dallo stesso Aoun che lo destituisce, costringendo Lahoud a passare la barricata e a trasferirsi nella parte di Beirut occupata dai siriani.

Il 28 novembre 1989 Lahoud accetta la nomina a Comandante delle Forze armate libanesi fatta dal governo filo-siriano creato a seguito degli accordi di Ta'if, dopo che molti altri alti ufficiali libanesi avevano rifiutato di ricoprire l'incarico.[1]

Presidente del Libano[modifica | modifica wikitesto]

Dal parlamento filo siriano venne eletto Presidente del Libano nel 1998. Nel 1999 Lahoud cercò di convincere molti ufficiali ancora fedeli ad Aoun di passare alla fazione filo-siriana ma con scarsi risultati, fino a quando un'offensiva portata avanti con successo nell'ottobre dello stesso anno dalle forze siriane non mise in rotta le forze di Aoun spianando la strada al controllo totale del paese al regime filo-siriano.

Il suo mandato scadeva nel 2004, ma il termine è stato prorogato di altri tre anni sotto la pressione del governo siriano. Considerato filo-siriano, Lahoud è oggetto di forti critiche e richieste di dimissioni da parte dell'attuale maggioranza parlamentare libanese che appoggia il governo di Fouad Siniora. Solo nel maggio 2008 viene eletto il nuovo presidente, il generale Michel Suleiman che aveva sostituito Lahoud come capo di stato maggiore.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze libanesi[modifica | modifica wikitesto]

Gran Maestro e Membro di Classe Eccezionale dell'Ordine al Merito - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Maestro dell'Ordine Nazionale del Cedro - nastrino per uniforme ordinaria

Personalmente è stato insignito dei titoli di:

Membro di III Classe Ordine al Merito - nastrino per uniforme ordinaria
Membro di II Classe Ordine al Merito - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine Nazionale del Cedro - nastrino per uniforme ordinaria
Membro di I Classe Ordine al Merito - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale dell'Ordine Nazionale del Cedro - nastrino per uniforme ordinaria
Grand'Ufficiale dell'Ordine Nazionale del Cedro - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Cordone dell'Ordine Nazionale del Cedro - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Membro di Classe Athir dell'Ordine nazionale al merito (Algeria) - nastrino per uniforme ordinaria
Navy and Marine Corps Medal (USA) - nastrino per uniforme ordinaria
Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana (Italia) - nastrino per uniforme ordinaria
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 5 novembre 1997[2]
Collare dell'Ordine di Hussein ibn' Ali (Giordania) - nastrino per uniforme ordinaria
Collare dell'Indipendenza (Qatar) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine di San Mashtots (Armenia) - nastrino per uniforme ordinaria
Collare dell'Ordine del Re Abd al-Aziz (Arabia Saudita) - nastrino per uniforme ordinaria
Collare dell'Ordine della Federazione (Emirati Arabi Uniti) - nastrino per uniforme ordinaria
Collare dell'Ordine del Nilo (Egitto) - nastrino per uniforme ordinaria
Collare dell'Ordine di Khalifa (Bahrain) - nastrino per uniforme ordinaria
Membro di I Classe dell'Ordine della Doppia Croce Bianca (Slovacchia) - nastrino per uniforme ordinaria
Collare dell'Ordine della Stella di Romania (Romania) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
Membro di Classe Eccezionale dell'Ordine della Sovranità (Marocco) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Cordone dell'Ordine del 7 novembre 1987 (Tunisia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dei Grimaldi (Monaco) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Salvatore (Grecia) - nastrino per uniforme ordinaria
Membro di I Classe dell'Ordine degli Omayyadi (Siria) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine di Jaroslav il Saggio di I Classe (Ucraina) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Collare dell'Ordine di Makarios III (Cipro) - nastrino per uniforme ordinaria
Membro dell'Ordine Nazionale al Merito "Al-Athìr" (Algeria) - nastrino per uniforme ordinaria
Membro dell'Ordine della Repubblica (Yemen) - nastrino per uniforme ordinaria
Membro di I Classe dell'Ordine Militare dell'Oman (Oman) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di I Classe dell'Ordine dei Monti Balcani (Bulgaria) - nastrino per uniforme ordinaria
Collare d'oro dell'Ordine olimpico (Comitato Olimpico Internazionale) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Collare dell'Ordine Nazionale della Croce del Sud (Brasile) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Croce con Collare dell'Ordine al Merito della Repubblica ungherese (Ungheria) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica di Polonia (Polonia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce con Placca d’Oro del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio (Casa di Borbone-Due Sicilie) - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

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Controllo di autoritàVIAF (EN41768944 · ISNI (EN0000 0000 5315 0089 · LCCN (ENnr2001023345 · GND (DE142863556 · J9U (ENHE987007303739005171 · WorldCat Identities (ENlccn-nr2001023345