Digit ratio: differenze tra le versioni

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* John T. Manning: ''Digit ratio: a pointer to fertility, behavior, and health''. Rutgers University Press, 2002. ISBN 081353030X
* John T. Manning: ''Digit ratio: a pointer to fertility, behavior, and health''. Rutgers University Press, 2002. ISBN 081353030X
*{{cita libro | nome=Diana | cognome=Derval | titolo=The Right Sensory Mix: Targeting Consumer Product Development Scientifically| anno=2010 | editore=Springer | città=Filadelfia|isbn=9783642120923|cid=derval}}


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Versione delle 21:00, 20 nov 2015

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Esempio di calcolo del digit ratio

Digit ratio è il termine col quale si indica il rapporto fra la lunghezza del dito indice e del dito anulare nella mano destra.

La distanza ano-genitale è un indicatore dei livelli androgeni/estrogeni, ma durante lo sviluppo o in età adulta, quindi come misura complementare al 2D:4D.

Tecniche di misura

I primi studi hanno adottato una misura tramite calibro direttamente sulla mano, studi più recenti usano la fotocopia della mano. Un'analisi comparativa[1] evidenzia che la nuova tecnica tende a sottostimare il rapporto: sia tramite una misura "più corta" del dito indice, che una "più lunga" del dito anulare, e che le differenze crescono se cambiano i protocolli adottati per misurare la lunghezza. Al punto da sconsigliare un confronto fra studi con tecniche di misura diverse, ovvero di adottare due tecniche di misura nello stesso studio[2]. La differenza è attribuita a un differente accumulo di grasso nelle dita, varibile col sesso e l'orientamento sessuale.[3]

I campioni prendono in genere in considerazione persone in grado di muovere la mano e flettere le dita, per cui la lunghezza del dito è misurata in linea retta. La convessità della mano o di una falange nel dito mignolo, la lunghezza delle unghie possono interessare tuttavia nella diagnosi prenatale di varia malattie genetiche (trisomie).

Relazione con i livelli ormonali

La lunghezza del dito indice risulta tanto maggiore quanto più è elevata la quantità di ormoni estrogeni nel feto durante i nove mesi di gravidanza, mentre la lunghezza del dito anulare è proporzionale alla concentrazione plasmatica di testosterone nel feto.

La verifica è stata effettuata riscontrando un coerente dimorfismo sessuale: il digit ratio nei neonati di sesso femminile è mediamente uguale a uno (cioè le dita sono di pari lunghezza), mentre quello dei neonati di sesso maschile è minore di uno (prevalenza del testosterone sugli ormoni estrogeni)[4].

Le madri hanno mostrato un digit ratio più alto di quello dei neonati maschi e femmine, con una differenza maggiore fra la madre e la figlia femmina. La concentrazione di ormoni nel plasma era coerente. Tuttavia, i valori della popolazione femminile prossimi a uno non sono stati coerenti con quanto era predicibile dalla differenza nel rapporto androgeni/estrogeni fra uomo e donna: la differenza era pari a un ordine di grandezza, ovvero 10 volte inferiore nella donna rispetto all'uomo.

Distribuzione statistica del digit ratio

Una rappresentazione grafica della distribuzione: Uomini (in colore blu), Donne (verde), e la popolazione complessiva (rosso). Condotto dall'Università di Alberta, e ipotizzando una distribuzione normale.

Da uno studio condotto sulla mano destra 136 maschi e 137 femmine presso l'Università di Alberta, risulta che[5]:

  • Maschi: media 0,947, deviazione standard 0,029.
  • Femmine: media 0,965, deviazione standard 0,026.

Supponendo una distribuzione normale, da questi dati si deduce che c'è una probabilità del 95% (detta anche livello di confidenza) che il valore del rapporto 2D:4D sia compreso tra 0,889-1,005 per i maschi, e che per le femmine cada nell'intervallo di valori 0,913-1,017.

Non sono noti studi comparativi della distribuzione del digit ratio condotti misurando e confrontando il valore per mano destra e mano sinistra tra loro e/o rispetto ai tratti psico-somatici di presunta correlazione, in modo da evidenziare quanto la parte destra rispetto alla sinistra si riveli un maggiore "marcatore" di tutto ciò che è stato associato a tale rapporto, sia nella popolazione maschile che in quella femminile.

Variabilità geografica e con i gruppi etnici

Manning e colleghi hanno dimostrato che il rapporto 2D:4D variano sensibilmente tra i diversi gruppi etnici: i bambini Han avevano i più alti valori medi di 2D: 4D (0,954 ± -0,032), seguiti dai Berberi (0.950 ± 0,033), dagli uiguri (0.946 ± 0.037), mentre i bambini giamaicani avevano la media più bassa (0,935 ± 0,035)).[6][7]. Questa variazione è molto superiore rispetto alle a quelle esistenti fra i sessi; nelle parole di Manning, "È più alta della differenza tra un polacco e un finlandese, o tra un uomo e una donna"[8]
].

Va notato, tuttavia, che gli errori associati a ciascun dato 2D:4D significano sono di entità tale che potrebbe non esserci alcuna variazione fra etnie. Ad esempio, il rapporto per i bambini Han (0,954 ± -0,032) può essere fatto partire da 0,922, mentre il rapporto per i bambini giamaicani (0.935 ± 0.035) consente un valore fino a 0.970. Pertanto, sono necessarie ricerche con una maggiore precisione, per stabilire se l'appartenenza etnica sia una fattore di variabilità per il rapporto 2D: 4D.

Significato clinico

Il rapporto esprime la quantità di ormoni testosterone e estrogeni che la madre trasferisce nell'utero al feto durante i nove mesi di gravidanza.

Gli studi hanno mostrato che era alta la percentuale di individui col dito anulare più lungo dell'indice nei campioni maschili che avevano tratti psicosomatici che si formano durante la gravidanza e che sono attribuiti ad un alto livello di testosterone:

  • tratti psicologici e caratteriali: individui divenuti sportivi di professione[9][10], propensione al rischio, al ragionamento e allo studio delle materie logico-matematiche[11], attività sessuale e numero di partner avuti[12][13];
  • tratti somatici: viso regolare e tratti mascolini attrattivi per parte delle donne[14], fertilità[15][16] e lunghezza del pene sottoposto ad allungamento meccanico da parte del medico, che si è ipotizzata proporzionale ma che è comunque diversa dalla lunghezza del pene in erezione[17]. Non si sono esaminati, invece, altri aspetti della vita sessuale come lunghezza e larghezza del pene in erezione, incidenza di eiaculazione precoce, durata dell'erezione e del periodo refrattario.

Il rapporto fra estrogeni e androgeni non è costante nel tempo perché la produzione di un ormone e del suo antagonista varia durante la vita anche e soprattutto con fattori ambientali e non genetici, come l'alimentazione, lo stile di vita, l'apporto dall'esterno di ormoni sintetici o di sostanze stimolanti la loro produzione, che possono riportare nei valori della norma o compromettere del tutto la funzionalità di una ghiandola endocrina (si pensi all'ormone insulina e al diabete).

Questi argomenti indurrebbero a ritenere che:

  • il digit ratio del feto non è collegabile con quello della madre, che alla nascita poteva presentare un rapporto estrogeni/androgeni che, per questa complessità di fattori, presenta alte probabilità di cambiare nella vita fino al momento della gravidanza. Invece, stati collegati negli studi comparativi fra madre e neonato;
  • non è possibile stabilire dalla forma della mano quanto testosterone e quanti estrogeni ha un uomo o una donna in questo momento nel suo corpo, senza misurarlo con i consueti esami clinici: un digit ratio differente nell'uomo (nella donna) dalla media maschile (o dalla media femminile) può al limite essere considerato un marcatore del rischio di scompensi "attuali" fra i livelli di estrogeni e testosterone, da verificare con altri specialisti ed esami, dato che tali livelli erano fuori norma durante il periodo della gravidanza (digit ratio fuori dalla media), mentre questo fenomeno non si è verificato nel periodo prenatale nella popolazione adulta maschile e femminile che presenta un rapporto fra i due ormoni nella norma di genere.

Uno degli studi più vasti condotti in merito (su 2.000 tra uomini e donne) ha confermato che a più basso digit ratio non corrispondeva una più alta concentrazione di testosterone nell’uomo adulto[18]. Tuttavia, una collezione di studi di Manning (pioniere delle ricerche sul 2D:4D) su un campione di 500 sportivi, ha mostrato al contrario che il digit ratio basso è proporzionale alla performance sportiva in età adulta (in ordine decrescente: squadra nazionale/serie A/dilettanti/ giovanile /non-praticanti; senza avere tuttavia misurato i livelli plasmatici di testosterone)[19]: occorre allenarsi, ma campioni si nasce (piuttosto che diventarlo).

Nel 2010 uno studio inglese ha scoperto di contro che un grande valore del rapporto 2D:4D indicano una positiva correlazione della psicopatia nelle femmine, e una positiva correlazione di insensibilità (psicopatia sub-scala) nei maschi[20].

La valutazione globale di questi studi suggerisce che i fattori ambientali possono modificare il rapporto androgeni/estrogeni per valori inferiori o in linea con la media, non per valori superiori alla media (quale è la performance di un'atleta).

Date le differenze esistenti fra cervello maschile e femminile, che terminano la loro formazione nei nove mesi di gravidanza, e che si ipotizza essere governate dal rapporto fra ormoni androgeni ed estrogeni come per gli altri tratti somatici differenti fra uomo e donna, si è tentato di correlare il digit ratio alla preferenza omo o eterosessuale.

Invece, oltre alla mancata conferma prima citata di una correlazione fra digit ratio e testosterone in età adulta (per valori mediani o deficit di questo ormone), nessuna correlazione tra omosessualità e digit ratio alto è stata trovata per gli uomini, e anche per le donne non si è mostrata significativa.

Studi di Manning nel 1998 hanno correlato positivamente il digit ratio alto alla quantità di Ormone luteinizzante che ha un ruolo importante nella sintesi di testosterone, e in questo modo sembrerebbe svolgere una funzione di riequilibro alla carenza di testosterone determinata dall'eccesso di estrogeni.

Non esiste una spiegazione chimico-anatomico-fisiologica del fatto che il livello di estrogeni e testosterone debba necessariamente portare nel feto ad una determinata forma delle mani, così come tale meccanismo non è noto nemmeno per gli altri tratti psicosomatici differenti tra uomo e donna. Né è mai stato condotto in merito uno studio epidemiologico esteso, negli anni e su un campione di migliaia di individui. Uno studio[21] motiva il "digit ratio" con la maggiore attività (sebbene il numero non sia significativamente diverso) nel dito anulare rispetto al medio, sia dei recettori di ormoni androgeni che dei recettori di estrogeni: l'inattivazione dei recettori di androgeni e l'apporto di estrogeni decrescono la lunghezza del dito 4, mentre l'inattivazione dei recettori di estrogeni e l'apporto di testosterone aumentano la lunghezza e il digit ratio.

Il feto è esposto al testosterone tramite i suoi testicoli e dalla aromatizzazione degli estrogeni sia all'interno delle ghiandole adrenali del feto, sia in quelle della madre tramite la placenta.

In base a una conta numerica, gli studi hanno mostrato che alcuni tratti somatici differenti tra uomo e donna, e per questo motivo associati al rapporto testosterone/estrogeni prima della nascita, erano a loro volta collegati alla lunghezza del dito indice e anulare della mano destra. Ciò ha portato per induzione a ipotizzare che anche la lunghezza fosse collegata ai livelli di questi ormoni nel periodo prenatale.

Spiegazione degli effetti del digit ratio

Non è chiaro il motivo per cui il rapporto 2D:4D sia influenzato dagli ormoni prenatali. Sono noti in letteratura scientifica esempi che mostrano effetti simili, come le otoemissioni acustiche, o il rapporto tra le lunghezze di braccio e tronco. Si è ipotizzato che un'unica comune famiglia di geni (Pleiotropia), quella dei geni Hox, fossero responsabili dello sviluppo sia del pene che delle dita nella mano [22].

Si è ipotizzata l'esistenza di una azione diretta da parte degli ormoni sessuali sulla crescita ossea, con un'azione di regolazione dei geni Hox nello sviluppo delle dita, ovvero in una via indipendente da tali geni. Tuttavia, non è ancora chiarito per quale motivo il rapporto 2D:4D sulla mano destra dovrebbe essere più evidente e marcato di quelli che sulla mano sinistra, come è indicato dal maggiore differenza a destra piuttosto che a sinistra fra uomini e donne.[23] , e -in modo trasversale a uomo e donna- per gli altri tratti psico-somatici che sono stati correlati ad alti o bassi liveli di 2D:4D.

Correlazione 2D:4D e tratti psico-somatici

Low digit ratio

High digit ratio

Fisiologia e malattia
Disordini psichiatrici
  • Maggiore incidenza di ADHD nei maschi [30][31][32][33]
  • Maggiore diffusione della Sindrome di Asperger e di altri disordini riconducibili all autism spectrum(in studi "a doppio cieco", quando si confronta il 2D:4D con la normale popolazione di controllo)[34]
  • Ridotto rischio di anoressia nervosa nelle femmine[35] e di disordini aliemtnari nei maschi[36]
Comportamento fisico e competitivo
  • Ridotta performance sportiva[43]
  • Ridotta abilità nel trading finanziario [44]
  • Ridotti skill relativi ad un leader autorevole[45] (inconclusive)[46]
Capacità cognitive e personalità
  • Assertività nelle femmine
  • Aggressività nei maschi[5][47]
  • Modo di scrivere maschile[48]
  • Percezione di un carattere dominante e mascolino a partire dal volto [49][50]
  • Abilità musicale e rango riconosciuto dai maschi, nell'ambito di una orchestra[51]
  • Rendimento scolastico[52]
  • Abilità in matematica[53]
  • Tratti di personalità correlati col sigit ratio più alti quanto più si è "femminilizzati"[54][55]
  • Credenze su fatti paranormali e superstizioni negli uomini con digit ratio più alto[56]
  • Punteggi più alti agli esami fra gli studenti maschi[57]
Capacità di Management
Percezione sensoriale
  • Percezione olfattiva[60]
  • La percezione del colore[61]
  • Percezione tattile[62]
Orientamento sessuale
  • Le lesbiche hanno un rapporto più basso, in media, rispetto alle donne eterosessuali [63][64][65][66][67][68][69][70][71][72][73][74]
  • Gli uomini bisessuali hanno un digit ratio inferiore a quella degli uomini esclusivamente omosessuali e di volontari reclutati indipendentemente dall'orientamento.[75]
  • Nella popolazione femminile, preferenza sessuale verso uomini dai tratti più mascolini[63] and gay men[76] con un più alto digot ratio; la preferenza per un tipo di viso mascolino significa un mentalità più "femminilizzata".
  • Le lesbiche hanno più probabilità di essere associabili a tratti femminili e meno probabilità di essere butch, se il digit ratio è alto.[65][77] Identical female twins discordant for sexual orientation still show the difference (lesbian less than straight, on average) in digit ratio.[67][78]
  • Omosessualità per gli uomoni, secondo gli stessi studi.[66][74][79] Altri studi hanno contestato questo; alcuni hanno dimostrato che il digit rationegli uomini omosessuali è simile [64][71][72][73][80] o inferiore,[68][70][75] agli uomini eterosessuali. Uno studio concluse che le differenze dipendevano da variazioni geografiche.[81] Ma questo dato è stato messo in discussione in una meta-analisi di 18 studi che hanno suggerito che l'etnicità, piuttosto che la geografia, spiegano le differenze che in precedenza si attribuivano e misuravano fra uomini aventi orientamenti sessuali diversi. La meta-analisi ha concluso che non vi sono differenze significative nel rapporto 2D:4D tra gli uomini secondo l'orientamento sessuale[82]

Nella popolazione transessuale MtF

Uno studio condotto in Germania ha trovato una correlazione tra il rapporto 2D:4D e il transessualismo MtF (Male-to-Female). Donne trans sono stati trovati ad avere un rapporto maggiore rispetto alla popolazione di Cisessualità maschi, ma che era paragonabile con la stessa popolazione di cisgneder donne..[83]

Digit ratio e sviluppo

Esistono evidenze scientifiche secondo le quali il 2D: 4D impatta sull sviluppo umano e sulla crescita. Ronalds et al (2002) hanno mostrato che gli uomini che hanno avuto un peso della placenta sopra la media e lunghezza del cordone ombelicale minore avevanoun maggiore 2D:4D nella età adulta. .[84] Di più, studi sulla correlazione con la forma del viso suggeriscono che l'esposizione al testosterone nei primi anni di vita può fissare alcuni vincoli per lo sviluppo successivo. Rapporti in età prenatale degli ormoni sessuali (misurati in termini di 2D:4D) e la rilevazione dello stesso dimorfismo sessuale a livello cromosomico in età adulta operano in modo diverso sui volti umani, e riguardano la forma del viso maschile o femminile secondo modelli simili. .[85] Fink et al (2004) trovarono che uomini con basso 2D:4D (che indica alto testosterone) e le donne con alto 2D:4D (che indica alti estrogeni) esprimono maggiori livelli di simmetria del volto.[86] Tuttavia, l'esposizione a livelli molto elevati di testosterone e / o estrogeni nel grembo materno potrebbe avere anche effetti negativi.

Distanza ano-genitale

La distanza anogenitale è una misura usata per tradurre il livello di alcuni ormoni che l'individuo è stato esposto in utero e forse nella prima infanzia[87] · [88]. Dapprima sviluppato e utilizzato dai biologi che utilizzano animali da laboratorio (o catturati in natura) come modello, è stato recentemente utilizzato negli esseri umani, nell'ambito di studi sugli Interferenti endocrini[88].

L'importanza statistica di questa misura si basa sull'assunto che questa distanza aumenta nei ragazzi quando in utero il testicolo embrionale comincia a produrre testosterone. Nello sviluppo durante la pubertà, questa distanza è ancora governata dagli ormoni sessuali. È stato dimostrato che la distanza anogenitale più piccola era un segno di femminilizzazione dei roditori di sesso maschile[senza fonte], un indicatore che rifletta l'esposizione in realtà meno del feto di cellule al testosterone e che è spesso accompagnata da uno sviluppo anormale dei genitali maschili (soprattutto micropene) [rif. desiderata]. Negli esseri umani la distanza anogenitale sembra anche essere correlata ad un aumentato rischio di anomalie che evocano anche una femminilizzazione, che invece è generalmente attribuita all'opera di interferenti endocrini durante la vita fetale, nel momento della formazione testiculare[88].

Le altre dita della mano

Un ruolo potenziale e non indagato quale segno (marcatore statistico) di altri tratti psico-somatici, malattie e/ o didisordini psichiatrici, è dato dalle altre dita della mano destra o sinistra, e anche del piede (fattore studiato negli animali, ma non per l'uomo).

Ciò è verificato in varie trisomie, mentre non indica nulla di particolare e non è usata per la diagnosi delle trisomie del cromosoma sessuale. Tuttavia:

  • l'unico studio disponibile: sulla correlazione 2D:4D e sindrome di Klinefelter (trisomia del cromosoma sessuale), evidenzia che i maschi con sindrome hanno 2D:4D medi come quelli della popolazione femminile sana[89];
  • nella Sindrome di Turner -che consiste nella mancanza parziale o totale ad una donna di uno dei due cromosomi sessuali- un linfedema a mani e piedi è uno dei primi sintomi (anche se non determina la malattia), e la malattia si caratterizza tra l'altro per una spiccata convessità delle unghie delle mani, mentre le unghie dell’alluce risultano piatte o concave[90]: sembra quindi esservi una relazione fra la lunghezza dell'alluce in particolare, e del digit ratio (se la misura è fatta in modo che "segue" la convessità delle unghie), con la diffusione della malattia.

Alcune anomalie scheletriche sono usate per una diagnosi prenatale della malattia. Nella Sindrome di Edwards, o trisomia del cromosoma 18, la seconda più diffusa dopo la Sindrome di Down, è nota la presenza di dito indice e mignolo sovrapposti al dito medio e all'anulare; il pollice può mancare del tutto (aplasia).

Nella Sindrome di Down è nota una incidenza superiore al 55% di: anomalia del quinto dito corto (clinodattilia), incurvato all'interno di mani corte e tozze [91], con la falange media del 5° dito che presenta una unica plica di flessione; spazio eccessivo fra alluce e secondo dito del piede. Indice, medio e anulare tendono ad avere la stessa lunghezza [92] (per cui il digit ratio, tendendo a uno, sembra non avere impatto sull'incidenza della sindrome).
Un vasto studio del 2015 su 6.015 adolescenti, di cui una minoranza affetta da ASD, non evidenzia correlazione con 4 test psico-metrici usati come predittòri di Aytism Spectrum Disorders[93].
Non si trova correlazione con anomalie degli ormoni sessuali in età puberale e adulta (che ugualmente non c'è per il digit ratio, che è correlato al rapporto androgeni/estrogeni in età prenatale): i soggetti maschi hanno concentrazioni di ormoni ipofisari e testicolari paragonabili a quelle degli altri adolescenti maschi[94], mentre non si hanno studi riguardo alla fertilità [95]. Invece, in età pediatrica è nota una frequenza maggiore del ipotiroidismo, se è presente la sindrome di Turner, di Down e di Klinefelter: ipotiroidismo non è determinato/determina ormoni sessuali, a loro volta correlati al 2D:4D, ma è rilevante perché ha comunque in comune vari sintomi con altre endocrinopatie ugualmente diffuse, come l'ipogonadismo (carenza di testosterone) e la sindrome di Cushing.

Nelle altre specie animali

  • Dennis McFadden e collaboratori hanno dimostrato dimorfismo sessuale nel rapporto degli arti posteriori in un certo numero di grandi scimmie, tra cui gorilla e scimpanzé.[66]
  • Emma Nelson e Susanne Shultz stanno attualmente studiando come 2D:.4D si riferisce alle strategie di accoppiamento dei primati e l'evoluzione della socialità umana.
  • Il dimorfismo sessuale 2D: 4D nell'arto posteriore è stato dimostrato nei topi da due studi dei due gruppi di ricerca di John Manning e Marc Breedlove. Ci sono alcune prove che suggeriscono che questo effetto non si vede in tutti i ceppi di topi. [Citazione necessaria]
  • il gruppo di ricerca di Nancy Burley ha dimostrato il dimorfismo sessuale nelle zebre, e ha trovato una correlazione tra il rapporto nelle femmine e l'intensità della loro preferenza sessuale per i tratti selezionati nei maschi. [Citazione necessaria]
  • nell'arto anteriore delle femmine di ratto, ha dimostrato di essere influenzato da esposizione prenatale all'alcool [citazione necessaria]
  • Alžbeta Talarovičová e collaboratori hano scoperto che nei ratti elevati livelli di testosterone durante il periodo prenatale possono influenzare la lunghezza del quarto dito (4D), il rapporto 2D:4D, e l'attività motoria in campo aperto .[96]
  • Peter L. Hurd, Theodore Garland, Jr., e gli studenti hanno esaminato il rapporto 2D:4D nell'arto anteriore in linee di topi allevati selettivamente con lo scopo di far girare una ruota ad alta velocità (vedi evoluzione sperimentale). I topi che correvano a velocità più alta, possedevano un 2D:4D maggiore: questa "femminilizzazione" apparente è opposta a quanto visto negli esseri umani, fra il 2D:4D e la forma fisica, ed è difficile da conciliare con l'idea che 2D:4D nel caso dei tpo sìa utilizzabile come un chiaro proxy della esposizione agli androgeni in età prenatale. Gli autori suggeriscono che 2D:4D può riflettere più accuratamente l'effetto di glucocorticoidi o di altri fattori che regolano qualsiasi dell'espressione genica.[97]

Note

  1. ^ Photocopies Yield Lower Digit Ratios (2D:4D) Than Direct Finger Measurements, su Archives of Sexual Behavior, Vol. 34, No. 3, June 2005, pp. 329–333 ( C � 2005) DOI: 10.1007/s10508-005-3121-y, Received January 19, 2004; revision received March 23, 2004; accepted April 8, 2004
  2. ^ Ibidem, Therefore, 2D:4D ratios obtained from photocopies and direct measurements should not be combined within one study nor should they be used together in comparative studies.
  3. ^ We suggest that finger length differences between the two techniques could result from the shapes of fat-pads at the tips of the fingers andthese may be dependent on sex and sexual orientation
  4. ^ T. Ventura, MC. Gomes; A. Pita; MT. Neto; A. Taylor, Digit ratio (2D:4D) in newborns: influences of prenatal testosterone and maternal environment., in Early Hum Dev, vol. 89, n. 2, febbraio 2013, pp. 107-12, DOI:10.1016/j.earlhumdev.2012.08.009, PMID 23017880.
  5. ^ a b Bailey AA, Hurd PL e Hurd, Finger length ratio (2D:4D) correlates with physical aggression in men but not in women, in Biological Psychology, vol. 68, n. 3, March 2005, pp. 215–22, DOI:10.1016/j.biopsycho.2004.05.001, PMID 15620791.
  6. ^ J. T. Manning, L. Barley, J. Walton, D. I. Lewis-Jones, R. L. Trivers, D. Singh, R. Thornhill, P. Rohde, T. Bereczkei, P. Henzi, M. Soler e A. Szwed, The 2nd:4th digit ratio, sexual dimorphism, population differences, and reproductive success. evidence for sexually antagonistic genes?, in Evolution and Human Behavior, vol. 21, n. 3, May 2000, pp. 163–183, DOI:10.1016/S1090-5138(00)00029-5, PMID 10828555.
  7. ^ Manning JT, Stewart A, Bundred PE, Trivers RL, Stewart, Bundred e Trivers, Sex and ethnic differences in 2nd to 4th digit ratio of children, in Early Human Development, vol. 80, n. 2, November 2004, pp. 161–8, DOI:10.1016/j.earlhumdev.2004.06.004, PMID 15500996.
  8. ^ J. Terrance e Williams, Michelle E. Pepitone, Scott E. Christensen, Bradley M. Cooke, Andrew D. Huberman, Nicholas J. Breedlove, Tessa J. Breedlove, Cynthia L. Jordan and S. Marc Breedlove, Finger-length ratios and sexual orientation, in Nature, vol. 404, n. 6777, 30 marzo 2000, pp. 455–456, DOI:10.1038/35006555, PMID 10761903., available on-line at Finger-length ratios and sexual orientation, su unl.edu, University of Nebraska-Lincoln. (quoted from New Scientist)
  9. ^ LP. Kilduff, CJ. Cook; JT. Manning, Digit ratio (2D:4D) and performance in male surfers., in J Strength Cond Res, vol. 25, n. 11, novembre 2011, pp. 3175-80, DOI:10.1519/JSC.0b013e318212de8e, PMID 21993037.
  10. ^ JT. Manning, L. Morris; N. Caswell, Endurance running and digit ratio (2D:4D): implications for fetal testosterone effects on running speed and vascular health., in Am J Hum Biol, vol. 19, n. 3, pp. 416-21, DOI:10.1002/ajhb.20603, PMID 17420996.
  11. ^ Finger length helps predict SAT exam results, study shows, su bath.ac.uk, UK University of Bath Press Release, 23 maggio 2007.
  12. ^ Emma Nelson, Campbell Rolian, Lisa Cashmore, and Susanne Shultz (2010) "Digit ratios predict polygyny in early apes, Ardipithecus, Neanderthals and early modern humans but not in Australopithecus," Proceedings of the Royal Society B, November 3, 2010
  13. ^ NU.nl, Neanderthalers hadden wisselende sekscontacten, 3 november 2010
  14. ^ N. Neave, S. Laing; B. Fink; JT. Manning, Second to fourth digit ratio, testosterone and perceived male dominance., in Proc Biol Sci, vol. 270, n. 1529, ottobre 2003, pp. 2167-72, DOI:10.1098/rspb.2003.2502, PMID 14561281.
  15. ^ Digit Ratio: A Pointer to Fertility, Behavior and Health, vol. 2, Rutgers University Press, 9 ottobre 2002, pp. 418-423.
  16. ^ JT. Manning, D. Scutt; J. Wilson; DI. Lewis-Jones, The ratio of 2nd to 4th digit length: a predictor of sperm numbers and concentrations of testosterone, luteinizing hormone and oestrogen., in Hum Reprod, vol. 13, n. 11, novembre 1998, pp. 3000-4, PMID 9853845.
  17. ^ IH. Choi, KH. Kim; H. Jung; SJ. Yoon; SW. Kim; TB. Kim, Second to fourth digit ratio: a predictor of adult penile length., in Asian J Androl, vol. 13, n. 5, settembre 2011, pp. 710-4, DOI:10.1038/aja.2011.75, PMID 21725330.
  18. ^ DC. Muller, GG. Giles; J. Bassett; HA. Morris; JT. Manning; JL. Hopper; DR. English; G. Severi, Second to fourth digit ratio (2D:4D) and concentrations of circulating sex hormones in adulthood., in Reprod Biol Endocrinol, vol. 9, 2011, p. 57, DOI:10.1186/1477-7827-9-57, PMID 21521531.
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