Coordinate: 1°39′52.33″S 128°58′46.54″E

Triangolo dei coralli: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Approfondimento delle frasi generiche
Riga 1: Riga 1:
Il '''Triangolo dei coralli''', detto anche '''Triangolo corallino''' o '''Triangolo di corallo''', è un termine geografico che indica un'area più o meno di forma triangolare situata nelle acque marine tropicali dell'[[Indonesia]], [[Malaysia|Malesia]], [[Papua Nuova Guinea]], [[Filippine]], [[Isole Salomone]] e [[Timor Est]], e che contiene almeno 500 specie di [[corallo|coralli]] in ogni [[ecoregione]]<ref> Veron et al. Unpublished data</ref>.
Il '''Triangolo dei coralli''', detto anche '''Triangolo corallino''' o '''Triangolo di corallo''', è un'area più o meno di forma triangolare situata nelle acque marine tropicali dell'[[Indonesia]], [[Malaysia|Malesia]], [[Papua Nuova Guinea]], [[Filippine]], [[Isole Salomone]] e [[Timor Est]], e che contiene almeno 500 specie di [[corallo|coralli]] in ogni [[ecoregione]]<ref name="WWF Triangolo dei coralli">{{Cita web|url=https://www.wwf.ch/it/dove-operiamo/triangolo-dei-coralli-una-perla-nellindo-pacifico |titolo=Triangolo dei coralli. Una perla nell'Indo-pacifico |lingua= ITA |accesso=29 dicembre 2020}}</ref>.


Il Triangolo corallino è considerato il centro globale della [[biodiversità]] marina<ref>Allen, G. R. 2007 Conservation hotspots of biodiversity and endemism for Indo-Pacific coral reef fishes. Aquatic Conserv: Mar. Freshw. Ecosyst. doi:10.1002/aqc.880</ref> e una priorità globale nella conservazione<ref>Briggs, J. C. 2005a. The marine East Indies: diversity and speciation. Journal of Biogeography 32: 1517-1522</ref>.
Il Triangolo corallino è considerato il centro globale della [[biodiversità]] marina<ref>{{cita pubblicazione |nome=Gerald R. |cognome=Allen |titolo= Conservation hotspots of biodiversity and endemism for Indo‐Pacific coral reef fishes |rivista=Aquatic Conservation. Marine and Freshwater Ecosystems |editore=John Wiley & Sons, Inc. |città= |volume=18 |numero= |anno=2007 |mese=agosto |pp=541-556 |url=https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1002/aqc.880 |lingua=EN |accesso=11 gennaio 2021}}</ref> e una priorità globale nella conservazione<ref>{{cita pubblicazione |nome=John C. |cognome=Briggs |titolo=The marine East Indies: diversity and speciation |rivista=Journal of Biogeography |editore= |volume=32 |numero= |anno=2005 |mese=agosto |pp=1517–1522 |url=http://www2.hawaii.edu/~khayes/Journal_Club/spring2007/Briggs_2005_J_Biog.pdf |lingua=EN |accesso=11 gennaio 2021}}</ref>.


{{coord|-1.664537|128.979595}}
{{coord|-1.664537|128.979595}}
Riga 45: Riga 45:
[[File:Acropora latistella (Table coral).jpg|miniatura|sinistra|''[[Acropora latistella]]'' fotografato nel Triangolo dei coralli]]
[[File:Acropora latistella (Table coral).jpg|miniatura|sinistra|''[[Acropora latistella]]'' fotografato nel Triangolo dei coralli]]
[[File:Reef4313 - Flickr - NOAA Photo Library.jpg|miniatura|destra|Corallo fotografato nella zona occidentale di [[Mindoro]]]]
[[File:Reef4313 - Flickr - NOAA Photo Library.jpg|miniatura|destra|Corallo fotografato nella zona occidentale di [[Mindoro]]]]
Il nome attribuito a quest'area geografica deriva dal fatto che essa contiene oltre i tre quarti delle specie di corallo nel mondo<ref name="Irawan Asaad 2018">{{cita pubblicazione |nome=Irawan |cognome=Asaad |nome2=Carolyn J. |cognome2=Lundquist |nome3=Mark V. |cognome3=Erdmann |nome4=Ruben |cognome4=Van Hooidonk |nome5=Mark J. |cognome5=Costello |titolo=Designating Spatial Priorities for Marine Biodiversity Conservation in the Coral Triangle |anno=2018 |mese=novembre |url=https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fmars.2018.00400/full |lingua=EN |accesso= |abstract= }}</ref>. Inoltre, la regione è racchiusa in una sorta di triangolo che ha per vertici le Filippine (a nord), l'Indonesia (a sud-ovest) e le Isole Salomone (a sud-est)<ref name="coraltriangleinitiative">{{Cita web|url=http://www.coraltriangleinitiative.org/about |titolo= History of CTI-CFF |lingua= EN |accesso=29 dicembre 2020}}</ref>.
Il nome attribuito a quest'area geografica deriva dal fatto che essa contiene oltre i tre quarti delle specie di corallo nel mondo<ref name="Irawan Asaad 2018">{{cita pubblicazione |nome=Irawan |cognome=Asaad |nome2=Carolyn J. |cognome2=Lundquist |nome3=Mark V. |cognome3=Erdmann |nome4=Ruben |cognome4=Van Hooidonk |nome5=Mark J. |cognome5=Costello |titolo=Designating Spatial Priorities for Marine Biodiversity Conservation in the Coral Triangle |anno=2018 |mese=novembre |url=https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fmars.2018.00400/full |lingua=EN |accesso= |abstract= }}</ref>. Inoltre, la regione è racchiusa in una sorta di triangolo che ha per vertici le Filippine (a nord), le [[Piccole Isole della Sonda]] (a sud-ovest) e le Isole Salomone (a sud-est)<ref name="coraltriangleinitiative">{{Cita web|url=http://www.coraltriangleinitiative.org/about |titolo= History of CTI-CFF |lingua= EN |accesso=29 dicembre 2020}}</ref>.


Le acque del Triangolo dei coralli includono sia parte dell'[[oceano Pacifico]] che dell'[[oceano Indiano]], dal cui incontro si crea una [[corrente oceanica]] che influenza le condizioni atmosferiche della regione dell'[[Indo-Pacifico]] ed è ingranaggio del meccanismo globale della [[circolazione termoalina]]<ref>{{Cita web|url=https://agupubs.onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1002/2013JC009196|titolo=A model for quantifying oceanic transport and mesoscale variability in the Coral Triangle of the Indonesian/Philippines Archipelago |autore=Frederic S. Castruccio |autore2=Enrique N. Curchitser |autore3=Joan A. Kleypas |data = 19 novembre 2013 |lingua= EN |accesso=4 gennaio 2021}}</ref>.
Le acque del Triangolo dei coralli includono sia parte dell'[[oceano Pacifico]] che dell'[[oceano Indiano]], dal cui incontro si crea una [[corrente oceanica]] che influenza le condizioni atmosferiche della regione dell'[[Indo-Pacifico]] ed è ingranaggio del meccanismo globale della [[circolazione termoalina]]<ref>{{Cita web|url=https://agupubs.onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1002/2013JC009196|titolo=A model for quantifying oceanic transport and mesoscale variability in the Coral Triangle of the Indonesian/Philippines Archipelago |autore=Frederic S. Castruccio |autore2=Enrique N. Curchitser |autore3=Joan A. Kleypas |data = 19 novembre 2013 |lingua= EN |accesso=4 gennaio 2021}}</ref>.


Oltre che per i coralli, questa regione geografica è nota anche per essere la sede della più grande foresta di [[mangrovie]] del mondo<ref name="Irawan Asaad 2018"/>.
Oltre che per i coralli, questa regione geografica è nota anche per essere la sede della più densa biodiversità di [[mangrovie]] del mondo dato che sono presenti fino a 46 specie su 70 conosciute<ref>{{cita pubblicazione |nome=Beth A. |cognome=Polidoro |etal=si |titolo=The Loss of Species: Mangrove Extinction Risk and Geographic Areas of Global Concern |rivista= |editore= |città= |volume= |numero= |anno=2010 |mese=aprile |pp= |url=https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0010095 |lingua=EN |accesso=11 gennaio 2021}}</ref>.


==Biodiversità==
==Biodiversità==
[[File:Parrotfish turquoisse.jpg|miniatura|destra|''[[Chlorurus microrhinos]]'' fotografato in Timor Est]]
[[File:Parrotfish turquoisse.jpg|miniatura|destra|''[[Chlorurus microrhinos]]'' fotografato in Timor Est]]
[[File:Nembrotha kubaryana.jpg|miniatura|destra|''[[Nembrotha kubaryana]]'' in Timor Est]]
[[File:Nembrotha kubaryana.jpg|miniatura|destra|''[[Nembrotha kubaryana]]'' in Timor Est]]
Secondo uno studio che riguarda alcuni pesci [[criptismo|criptici]] ed [[endemismo|endemici]] (nello specifico due specie di ''[[Eviota]]'', dunque appartenenti alla famiglia dei [[Gobiidae|Gobidi]]) e il loro alto tasso di [[Speciazione (evoluzione)|speciazione]], il numero di specie ittiche nel Triangolo dei coralli potrebbe essere di gran lunga maggiore di quello stimato<ref>{{cita pubblicazione |nome=Luke |cognome=Tornabene |nome2=Samantha |cognome2=Valdez |nome3=Mark |cognome3=Erdmann |nome4=Frank |cognome4=Pezold |titolo=Support for a ‘Center of Origin’ in the Coral Triangle: Cryptic diversity, recent speciation, and local endemism in a diverse lineage of reef fishes (Gobiidae: Eviota) |rivista=Molecular Phylogenetics and Evolution |editore=Elsevier |città= |volume=82 |numero= |anno=2015 |mese=gennaio |pp=200-210 |url=https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S1055790314003248?via%3Dihub |lingua=EN |accesso=4 gennaio 2021}}</ref>. A prescindere da ciò, la varietà di fauna marina nella zona è notevole, al punto da soprannominare quest'ultima "[[Amazzonia]] dei mari"<ref name="britannica coral triangle">{{Cita web|url=https://www.britannica.com/place/Coral-Triangle |titolo=Coral Triangle |autore= John P. Rafferty |lingua= EN |accesso=4 gennaio 2021}}</ref>.
Secondo uno studio che riguarda alcuni pesci [[criptismo|criptici]] ed [[endemismo|endemici]] (nello specifico due specie di ''[[Eviota]]'', dunque appartenenti alla famiglia dei [[Gobiidae|Gobidi]]) e il loro alto tasso di [[Speciazione (evoluzione)|speciazione]], il numero di specie ittiche nel Triangolo dei coralli potrebbe essere di gran lunga maggiore di quello stimato<ref>{{cita pubblicazione |nome=Luke |cognome=Tornabene |nome2=Samantha |cognome2=Valdez |nome3=Mark |cognome3=Erdmann |nome4=Frank |cognome4=Pezold |titolo=Support for a ‘Center of Origin’ in the Coral Triangle: Cryptic diversity, recent speciation, and local endemism in a diverse lineage of reef fishes (Gobiidae: Eviota) |rivista=Molecular Phylogenetics and Evolution |editore=Elsevier |città= |volume=82 |numero= |anno=2015 |mese=gennaio |pp=200-210 |url=https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S1055790314003248?via%3Dihub |lingua=EN |accesso=4 gennaio 2021}}</ref>. A prescindere da ciò, la varietà di fauna marina nella zona è notevole, al punto da averla fatta soprannominare "[[Amazzonia]] dei mari"<ref name="britannica coral triangle">{{Cita web|url=https://www.britannica.com/place/Coral-Triangle |titolo=Coral Triangle |autore= John P. Rafferty |lingua= EN |accesso=4 gennaio 2021}}</ref>.


Infatti, a fare del Triangolo dei coralli il proprio [[habitat]] sono oltre 3000 specie di pesci<ref name="WWF Triangolo dei coralli">{{Cita web|url=https://www.wwf.ch/it/dove-operiamo/triangolo-dei-coralli-una-perla-nellindo-pacifico |titolo=Triangolo dei coralli. Una perla nell'Indo-pacifico |lingua= ITA |accesso=29 dicembre 2020}}</ref>, circa 2200 dei quali sono pesci di barriera<ref name="britannica coral triangle"/> che costituiscono il 37% di quelli mondiali<ref name="coraltriangleday">{{Cita web|url=http://coraltriangleday.org/about |titolo= The Coral Triangle Day. About |lingua=EN |accesso=29 dicembre 2020}}</ref>.
Infatti, a fare del Triangolo dei coralli il proprio [[habitat]] sono oltre 3000 specie di pesci<ref name="WWF Triangolo dei coralli" />, circa 2200 dei quali sono pesci di barriera<ref name="britannica coral triangle"/> che costituiscono il 37% di quelli mondiali<ref name="coraltriangleday">{{Cita web|url=http://coraltriangleday.org/about |titolo= The Coral Triangle Day. About |lingua=EN |accesso=29 dicembre 2020}}</ref>.
Oltre che balene, delfini e squali<ref name="WWF Triangolo dei coralli" />, nel Triangolo dei coralli vivono sei delle sette tartarughe marine conosciute<ref name="coraltriangleday"/><ref name="WWF Triangolo dei coralli" /> e (a eccezione di una in Giappone e una seconda in Sudafrica) tutte le altre specie scoperte di cavalluccio marino pigmeo<ref>{{Cita web|url=https://www.nationalgeographic.it/wildlife/2020/06/la-straordinaria-scoperta-di-un-nuovo-cavalluccio-marino-pigmeo-in-africa |titolo=La straordinaria scoperta di un nuovo cavalluccio marino pigmeo in Africa |autore= Douglas Main |data= 11 giugno 2020 |lingua= ITA |accesso=29 dicembre 2020 }}</ref>.
Oltre che balene, delfini e squali<ref name="WWF Triangolo dei coralli" />, nel Triangolo dei coralli vivono sei delle sette tartarughe marine conosciute<ref name="coraltriangleday"/><ref name="WWF Triangolo dei coralli" /> e (a eccezione di una in Giappone e una seconda in Sudafrica) tutte le specie scoperte di cavalluccio marino pigmeo<ref>{{Cita web|url=https://www.nationalgeographic.it/wildlife/2020/06/la-straordinaria-scoperta-di-un-nuovo-cavalluccio-marino-pigmeo-in-africa |titolo=La straordinaria scoperta di un nuovo cavalluccio marino pigmeo in Africa |autore= Douglas Main |data= 11 giugno 2020 |lingua= ITA |accesso=29 dicembre 2020 }}</ref>.


===Teorie alla base dell'elevata biodiversità===
===Teorie alla base dell'elevata biodiversità===
Riga 63: Riga 63:
* Centro di origine: il Triangolo dei coralli sarebbe stato il luogo dove sono nate svariate specie marine che (a causa della configurazione geografica) non sarebbero riuscite a diffondersi troppo oltre la zona.
* Centro di origine: il Triangolo dei coralli sarebbe stato il luogo dove sono nate svariate specie marine che (a causa della configurazione geografica) non sarebbero riuscite a diffondersi troppo oltre la zona.
* Centro di accumulo: la speciazione sarebbe avvenuta in zone periferiche e isolate alla quale sarebbe seguita una diffusione verso il Triangolo dei coralli
* Centro di accumulo: la speciazione sarebbe avvenuta in zone periferiche e isolate alla quale sarebbe seguita una diffusione verso il Triangolo dei coralli
* Regione di sovrapposizione: la speciazione si sarebbe verificata separatamente nell'oceano Indiano e nell'oceano Pacifico quando nel [[Pleistocene]] erano divisi fisicamente da una striscia di terra. In seguito alle glaciazioni, i due gruppi di biodiversità si sarebbero incontrati nell'attuale Triangolo dei coralli.
* Regione di sovrapposizione: la speciazione si sarebbe verificata separatamente nell'oceano Indiano e nell'oceano Pacifico quando nel [[Pleistocene]] erano divisi fisicamente da una striscia di terra. In seguito alla deglaciazione, i due gruppi di biodiversità si sarebbero incontrati nell'attuale Triangolo dei coralli.


==Minacce==
==Minacce==
L'equilibro del Triangolo dei coralli è minacciato sia da problemi globali, come il [[cambiamento climatico]], che dall'inquinamento, dal turismo non sostenibile e dalla pesca illegale o eccessiva<ref name="WWF Triangolo dei coralli"/><ref name="britannica coral triangle"/>.
L'equilibro del Triangolo dei coralli è minacciato sia da problemi globali, come il [[cambiamento climatico]], che dall'inquinamento, dal turismo non sostenibile e dalla pesca illegale o eccessiva<ref name="WWF Triangolo dei coralli"/><ref name="britannica coral triangle"/>.


L'innalzamento della temperatura delle acque causa lo [[sbiancamento dei coralli]] (che muoiono se sottoposti a stress continuativo), mentre l'[[acidificazione degli oceani]] blocca la formazione del loro scheletro calcareo. Entrambi hanno come conseguenza la distruzione delle barriere coralline che porta alla riduzione di fauna nella zona (a fronte di una sempre crescente domanda ittica internazionale)<ref name="WWF Triangolo dei coralli"/>.
L'innalzamento della temperatura delle acque causa lo [[sbiancamento dei coralli]] (che muoiono se sottoposti a stress continuativo), mentre l'[[acidificazione degli oceani]] blocca la formazione del loro scheletro calcareo. Entrambi i fenomeni hanno come conseguenza la distruzione delle barriere coralline che porta alla riduzione di fauna nella zona (a fronte di una sempre crescente domanda ittica internazionale)<ref name="WWF Triangolo dei coralli"/>.


==Conservazione==
==Conservazione==
Riga 199: Riga 199:
}}
}}


Circa un terzo degli abitanti locali fanno affidamento sulle acque del Triangolo dei coralli<ref name="WWF Triangolo dei coralli" />, quindi il 15 maggio del 2009 al Leaders' Summit a [[Manado]] nacque la Coral Triangle Initiative on Coral Reefs, Fisheries and Food Security (CTI-CFF)<ref>{{Cita web|url=http://coraltriangleinitiative.org/library/cti-cff-leaders-declaration |titolo=CTI-CFF Leader's Declaration |autore=CTI-CFF |data= 12 luglio 2017 |lingua= EN |accesso=29 dicembre 2020}}</ref>. L'iniziativa si pone come obiettivo quello di salvaguardare la salute del Triangolo dei coralli combattendo o prevenendo le minacce<ref name="coraltriangleinitiative"/>. Coinvolge sei stati membro (Indonesia, Isole Salomone, Filippine, Malesia, Papua Nuova Guinea e Timor Est), ma ha anche l'appoggio di organizzazioni come il [[WWF]]<ref name="WWF Triangolo dei coralli" /><ref name="coraltriangleinitiative"/>.
Circa un terzo degli abitanti locali fanno affidamento sulle acque del Triangolo dei coralli in quanto fonte di cibo e di reddito<ref name="WWF Triangolo dei coralli" />, quindi il 15 maggio del 2009 al Leaders' Summit a [[Manado]] fu lanciata la Coral Triangle Initiative on Coral Reefs, Fisheries and Food Security (CTI-CFF)<ref>{{Cita web|url=http://coraltriangleinitiative.org/library/cti-cff-leaders-declaration |titolo=CTI-CFF Leader's Declaration |autore=CTI-CFF |data= 12 luglio 2017 |lingua= EN |accesso=29 dicembre 2020}}</ref>. L'iniziativa si pone come obiettivo quello di salvaguardare la salute del Triangolo dei coralli combattendo o prevenendo le minacce<ref name="coraltriangleinitiative"/>. L'iniziativa coinvolge sei stati membro (Indonesia, Isole Salomone, Filippine, Malesia, Papua Nuova Guinea e Timor Est), ma ha anche l'appoggio di organizzazioni come il [[WWF]]<ref name="WWF Triangolo dei coralli" /><ref name="coraltriangleinitiative"/>.


===Aree protette del Triangolo dei coralli===
===Aree protette del Triangolo dei coralli===
Riga 209: Riga 209:


* Malesia
* Malesia
** Tun Mustapha Park<br/>Grazie alla sua biodiversità, si pensava a una riserva marina in Malesia già dal 2003, ma solo nel maggio del 2016 è stato inaugurato il Tun Mustapha Park. Frutto della collaborazione tra il WWF e il Sabah Park, l'area protetta si estende oltre la punta a nord dell'isola del [[Borneo]]<ref>{{Cita web|url=https://www.wwf.ch/it/progetti/la-riserva-marina-piu-grande-della-malaysia-il-tun-mustapha-park |titolo=La riserva marina più grande della Malaysia: il Tun Mustapha Park |lingua= ITA |accesso= 29 dicembre 2020}}</ref>.
** Tun Mustapha Park<br/>Grazie alla sua biodiversità, il WWF era impegnato nella creazione di una riserva marina in Malesia già dal 2003, ma solo nel maggio del 2016 è stato inaugurato il Tun Mustapha Park. Frutto della collaborazione tra il WWF e il Sabah Park, l'area protetta si estende oltre la punta a nord dell'isola del [[Borneo]]<ref>{{Cita web|url=https://www.wwf.ch/it/progetti/la-riserva-marina-piu-grande-della-malaysia-il-tun-mustapha-park |titolo=La riserva marina più grande della Malaysia: il Tun Mustapha Park |lingua= ITA |accesso= 29 dicembre 2020}}</ref>.
** Sugud Island Marine Conservation Area<ref>{{Cita web|url= https://www.protectedplanet.net/555697546 |titolo=Sugud Island Marine Conservation Area |lingua= EN |accesso= 29 dicembre 2020}}</ref>
** Sugud Island Marine Conservation Area<ref>{{Cita web|url= https://www.protectedplanet.net/555697546 |titolo=Sugud Island Marine Conservation Area |lingua= EN |accesso= 29 dicembre 2020}}</ref>



Versione delle 16:38, 11 gen 2021

Il Triangolo dei coralli, detto anche Triangolo corallino o Triangolo di corallo, è un'area più o meno di forma triangolare situata nelle acque marine tropicali dell'Indonesia, Malesia, Papua Nuova Guinea, Filippine, Isole Salomone e Timor Est, e che contiene almeno 500 specie di coralli in ogni ecoregione[1].

Il Triangolo corallino è considerato il centro globale della biodiversità marina[2] e una priorità globale nella conservazione[3].

1.664537°S 128.979595°E

Triangolo dei coralli
In blu l'area scientifica del Triangolo dei coralli
StatiBandiera dell'Indonesia Indonesia
Bandiera della Malaysia Malaysia
Bandiera della Papua Nuova Guinea Papua Nuova Guinea
Bandiera delle Filippine Filippine
Bandiera delle Isole Salomone Isole Salomone
Bandiera di Timor Est Timor Est
Superficie6 000 000 km²
Abitanti350 000 000

Caratteristiche

Acropora latistella fotografato nel Triangolo dei coralli
Corallo fotografato nella zona occidentale di Mindoro

Il nome attribuito a quest'area geografica deriva dal fatto che essa contiene oltre i tre quarti delle specie di corallo nel mondo[4]. Inoltre, la regione è racchiusa in una sorta di triangolo che ha per vertici le Filippine (a nord), le Piccole Isole della Sonda (a sud-ovest) e le Isole Salomone (a sud-est)[5].

Le acque del Triangolo dei coralli includono sia parte dell'oceano Pacifico che dell'oceano Indiano, dal cui incontro si crea una corrente oceanica che influenza le condizioni atmosferiche della regione dell'Indo-Pacifico ed è ingranaggio del meccanismo globale della circolazione termoalina[6].

Oltre che per i coralli, questa regione geografica è nota anche per essere la sede della più densa biodiversità di mangrovie del mondo dato che sono presenti fino a 46 specie su 70 conosciute[7].

Biodiversità

Chlorurus microrhinos fotografato in Timor Est
Nembrotha kubaryana in Timor Est

Secondo uno studio che riguarda alcuni pesci criptici ed endemici (nello specifico due specie di Eviota, dunque appartenenti alla famiglia dei Gobidi) e il loro alto tasso di speciazione, il numero di specie ittiche nel Triangolo dei coralli potrebbe essere di gran lunga maggiore di quello stimato[8]. A prescindere da ciò, la varietà di fauna marina nella zona è notevole, al punto da averla fatta soprannominare "Amazzonia dei mari"[9].

Infatti, a fare del Triangolo dei coralli il proprio habitat sono oltre 3000 specie di pesci[1], circa 2200 dei quali sono pesci di barriera[9] che costituiscono il 37% di quelli mondiali[10]. Oltre che balene, delfini e squali[1], nel Triangolo dei coralli vivono sei delle sette tartarughe marine conosciute[10][1] e (a eccezione di una in Giappone e una seconda in Sudafrica) tutte le specie scoperte di cavalluccio marino pigmeo[11].

Teorie alla base dell'elevata biodiversità

Tre sono le ipotesi formulate per spiegare la ricchezza del Triangolo dei coralli[12]:

  • Centro di origine: il Triangolo dei coralli sarebbe stato il luogo dove sono nate svariate specie marine che (a causa della configurazione geografica) non sarebbero riuscite a diffondersi troppo oltre la zona.
  • Centro di accumulo: la speciazione sarebbe avvenuta in zone periferiche e isolate alla quale sarebbe seguita una diffusione verso il Triangolo dei coralli
  • Regione di sovrapposizione: la speciazione si sarebbe verificata separatamente nell'oceano Indiano e nell'oceano Pacifico quando nel Pleistocene erano divisi fisicamente da una striscia di terra. In seguito alla deglaciazione, i due gruppi di biodiversità si sarebbero incontrati nell'attuale Triangolo dei coralli.

Minacce

L'equilibro del Triangolo dei coralli è minacciato sia da problemi globali, come il cambiamento climatico, che dall'inquinamento, dal turismo non sostenibile e dalla pesca illegale o eccessiva[1][9].

L'innalzamento della temperatura delle acque causa lo sbiancamento dei coralli (che muoiono se sottoposti a stress continuativo), mentre l'acidificazione degli oceani blocca la formazione del loro scheletro calcareo. Entrambi i fenomeni hanno come conseguenza la distruzione delle barriere coralline che porta alla riduzione di fauna nella zona (a fronte di una sempre crescente domanda ittica internazionale)[1].

Conservazione

Kepulauan Togean
Tipo di areaArea marina protetta
Codice WDPA20429
Class. internaz.II
StatoBandiera dell'Indonesia Indonesia
GestoreBalai Taman Nasional Kepulauan Togean
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Indonesia
Kepulauan Togean
Kepulauan Togean
Tun Mustapha Park
Taman Tun Mustapha
Tipo di areaArea marina protetta
Codice WDPA555705603
Class. internaz.II
StatoBandiera della Malaysia Malaysia
Superficie a mare900000 ha
GestoreSabah Park
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Malaysia
Tun Mustapha Park
Tun Mustapha Park
Maza
Tipo di areaArea marina protetta
Codice WDPA4202
StatoBandiera della Papua Nuova Guinea Papua Nuova Guinea
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Papua Nuova Guinea
Maza
Maza
Nino Konis Santana
Tipo di areaArea marina protetta
Codice WDPA352708
Class. internaz.V
StatoBandiera di Timor Est Timor Est
GestoreManager and community guards under Ministry of Agriculture and Fisheries
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Timor Est
Nino Konis Santana
Nino Konis Santana

Circa un terzo degli abitanti locali fanno affidamento sulle acque del Triangolo dei coralli in quanto fonte di cibo e di reddito[1], quindi il 15 maggio del 2009 al Leaders' Summit a Manado fu lanciata la Coral Triangle Initiative on Coral Reefs, Fisheries and Food Security (CTI-CFF)[13]. L'iniziativa si pone come obiettivo quello di salvaguardare la salute del Triangolo dei coralli combattendo o prevenendo le minacce[5]. L'iniziativa coinvolge sei stati membro (Indonesia, Isole Salomone, Filippine, Malesia, Papua Nuova Guinea e Timor Est), ma ha anche l'appoggio di organizzazioni come il WWF[1][5].

Aree protette del Triangolo dei coralli

Anche grazie all'intervento della CTI-CFF, all'interno del Triangolo dei coralli esistono diverse aree marine protette[14] che, fino al 2018, insieme coprivano circa il 2% dell'intera zona[4]. Di seguito alcune di esse divise per stato.

  • Indonesia
    Sia circa metà delle zone dell'Indonesia rilevanti per le tartarughe che circa metà di quelle per i dugonghi rientrano nelle aree marine protette[4].
  • Malesia
    • Tun Mustapha Park
      Grazie alla sua biodiversità, il WWF era impegnato nella creazione di una riserva marina in Malesia già dal 2003, ma solo nel maggio del 2016 è stato inaugurato il Tun Mustapha Park. Frutto della collaborazione tra il WWF e il Sabah Park, l'area protetta si estende oltre la punta a nord dell'isola del Borneo[18].
    • Sugud Island Marine Conservation Area[19]
  • Timor Est

Note

  1. ^ a b c d e f g h (IT) Triangolo dei coralli. Una perla nell'Indo-pacifico, su wwf.ch. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  2. ^ (EN) Gerald R. Allen, Conservation hotspots of biodiversity and endemism for Indo‐Pacific coral reef fishes, in Aquatic Conservation. Marine and Freshwater Ecosystems, vol. 18, John Wiley & Sons, Inc., agosto 2007, pp. 541-556. URL consultato l'11 gennaio 2021.
  3. ^ (EN) John C. Briggs, The marine East Indies: diversity and speciation (PDF), in Journal of Biogeography, vol. 32, agosto 2005, pp. 1517–1522. URL consultato l'11 gennaio 2021.
  4. ^ a b c (EN) Irawan Asaad, Carolyn J. Lundquist, Mark V. Erdmann, Ruben Van Hooidonk e Mark J. Costello, Designating Spatial Priorities for Marine Biodiversity Conservation in the Coral Triangle, novembre 2018.
  5. ^ a b c (EN) History of CTI-CFF, su coraltriangleinitiative.org. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  6. ^ (EN) Frederic S. Castruccio, Enrique N. Curchitser e Joan A. Kleypas, A model for quantifying oceanic transport and mesoscale variability in the Coral Triangle of the Indonesian/Philippines Archipelago, su agupubs.onlinelibrary.wiley.com, 19 novembre 2013. URL consultato il 4 gennaio 2021.
  7. ^ (EN) Beth A. Polidoro et al., The Loss of Species: Mangrove Extinction Risk and Geographic Areas of Global Concern, aprile 2010. URL consultato l'11 gennaio 2021.
  8. ^ (EN) Luke Tornabene, Samantha Valdez, Mark Erdmann e Frank Pezold, Support for a ‘Center of Origin’ in the Coral Triangle: Cryptic diversity, recent speciation, and local endemism in a diverse lineage of reef fishes (Gobiidae: Eviota), in Molecular Phylogenetics and Evolution, vol. 82, Elsevier, gennaio 2015, pp. 200-210. URL consultato il 4 gennaio 2021.
  9. ^ a b c (EN) John P. Rafferty, Coral Triangle, su britannica.com. URL consultato il 4 gennaio 2021.
  10. ^ a b (EN) The Coral Triangle Day. About, su coraltriangleday.org. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  11. ^ (IT) Douglas Main, La straordinaria scoperta di un nuovo cavalluccio marino pigmeo in Africa, su nationalgeographic.it, 11 giugno 2020. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  12. ^ (EN) Michelle R. Gaither, Brian W. Bowen, Tiana-Rae Bordenave, Luiz A. Rocha, Stephen J. Newman, Juan A. Gomez, Lynne van Herwerden e Matthew T. Craig, La filogeografia del pesce di barriera Cephalopholis argus (Epinephelidae) indica l'isolamento del Pleistocene attraverso la barriera indo-pacifica con sovrapposizione contemporanea nel triangolo corallino, in Biologia evolutiva BMC, vol. 11, n. 189, luglio 2011. URL consultato il 4 gennaio 2021.
  13. ^ (EN) CTI-CFF, CTI-CFF Leader's Declaration, su coraltriangleinitiative.org, 12 luglio 2017. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  14. ^ (EN) Asia & Pacific, su protectedplanet.net. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  15. ^ (EN) Kepulauan Togean, su protectedplanet.net. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  16. ^ (EN) Togean Tojo Una-Una Biosphere Reserve, Indonesia, su en.unesco.org. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  17. ^ (EN) Pulau Maratua-Karang Muaras, su protectedplanet.net. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  18. ^ (IT) La riserva marina più grande della Malaysia: il Tun Mustapha Park, su wwf.ch. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  19. ^ (EN) Sugud Island Marine Conservation Area, su protectedplanet.net. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  20. ^ (EN) Turtle Islands, su protectedplanet.net. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  21. ^ (EN) Maza, su protectedplanet.net. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  22. ^ (EN) Kamiali, su protectedplanet.net. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  23. ^ (EN) Nino Konis Santana, su protectedplanet.net. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  24. ^ (EN) Behau, su protectedplanet.net. URL consultato il 29 dicembre 2020.
  25. ^ (EN) Kia, su protectedplanet.net. URL consultato il 29 dicembre 2020.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni