Sindrome da anticorpi antifosfolipidi: differenze tra le versioni

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L'insieme di questi elementi, che sono stati definiti in dettaglio durante il Congresso Internazionale di Sapporo nel [[1998]] ed aggiornati in seguito alle nuove evidenze <ref>{{Cita pubblicazione|coautori=Miyakis S, Lockshin MD, Atsumi T, Branch DW, Brey RL, Cervera R, Derksen RH, DE Groot PG, Koike T, Meroni PL, Reber G, Shoenfeld Y, Tincani A, Vlachoyiannopoulos PG, Krilis SA |titolo= International consensus statement on an update of the classification criteria for definite antiphospholipid syndrome (APS) |rivista= J. Thromb. Haemost. |volume= 4 |numero= 2 |pp= 295–306 |data= February 2006 | pmid = 16420554 | doi = 10.1111/j.1538-7836.2006.01753.x }}</ref>, possono indirizzare verso una diagnosi della SAFL.
L'insieme di questi elementi, che sono stati definiti in dettaglio durante il Congresso Internazionale di Sapporo nel [[1998]] ed aggiornati in seguito alle nuove evidenze <ref>{{Cita pubblicazione|coautori=Miyakis S, Lockshin MD, Atsumi T, Branch DW, Brey RL, Cervera R, Derksen RH, DE Groot PG, Koike T, Meroni PL, Reber G, Shoenfeld Y, Tincani A, Vlachoyiannopoulos PG, Krilis SA |titolo= International consensus statement on an update of the classification criteria for definite antiphospholipid syndrome (APS) |rivista= J. Thromb. Haemost. |volume= 4 |numero= 2 |pp= 295–306 |data= February 2006 | pmid = 16420554 | doi = 10.1111/j.1538-7836.2006.01753.x }}</ref>, possono indirizzare verso una diagnosi della SAFL.


Lo sviluppo nella diagnostica della sindrome da anticorpi antifosfolipidi, negli [[anni 2010]] ha dimostrato che un profilo di anticorpi può essere utile nella differenziazione clinica tra pazienti con SAFL e pazienti con [[trombosi]] arteriosa o venosa. Dal 2014 con un saggio di Immuno DOT per antifosfolipidi, contenente dieci differenti fosfolipidi o proteine leganti i fosfolipidi, vi è una nuova possibilità di misurazione del [[fattore di rischio]] in pazienti con SAFL. Mediante questo [[Metodo analitico|saggio]] è possibile misurare in [[siero]], grazie ad una distribuzione ottimale di [[epitopi]] su membrana idrofobica, simultaneamente anti-cardiolipina, anti-ß2-GP1, fosfatidilinositolo, fosfatidilserina, fosfatidilcolina, fosfatidiletanolammina, fosfatidilglicerolo, acido fosfatidico, annexina V e protrombina (IgG e/o IgM) con una sensibilità superiore rispetto alle 2 [[ELISA]] usualmente raccomandate <ref> {{Cita pubblicazione| volume = 23| numero = 12| pp = 1262-1264| cognome = Roggenbuck| nome = Dirk| coautori = Valentina Somma, Peter Schierack, Maria Orietta Borghi e Pier Luigi Meroni| titolo = Autoantibody profiling in APS| rivista = Lupus| data = 2014| url = http://lup.sagepub.com/content/23/12/1262.abstract| urlmorto = sì}}</ref>. Questi risultati sono stati confermati in uno [[Studio clinico|studio multicentrico]] <ref> {{Cita pubblicazione| volume = 18| numero = 111| pp = 1262-1264| cognome = Roggenbuck| nome = Dirk | coautori = Maria Orietta Borghi, Valentina Somma, Thomas Büttner, Peter Schierack, Katja Hanack, Claudia Grossi, Caterina Bodio, Paolo Macor, Philipp von Landenberg, Francesco Boccellato, Michael Mahler e Pier Luigi Meroni| titolo = Antiphospholipid antibodies detected by line immunoassay differentiate among patients with antiphospholipid syndrome, with infections and asymptomatic carriers| rivista = Arthritis Research&Therapy| data = 2016| url = http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4875598/}}</ref> mostrando una marcata associazione tra anticorpi antifosfolipidi e la manifestazione di SAFL generale o associata con specifiche complicazioni (per es. [[poliabortività]] o [[ictus|accidente cerebrovascolare]]).
Lo sviluppo nella diagnostica della sindrome da anticorpi antifosfolipidi, negli [[anni 2010]] ha dimostrato che un profilo di anticorpi può essere utile nella differenziazione clinica tra pazienti con SAFL e pazienti con [[trombosi]] arteriosa o venosa. Dal 2014 con un saggio di Immuno DOT per antifosfolipidi, contenente dieci differenti fosfolipidi o proteine leganti i fosfolipidi, vi è una nuova possibilità di misurazione del [[fattore di rischio]] in pazienti con SAFL. Mediante questo [[Metodo analitico|saggio]] è possibile misurare in [[siero]], grazie ad una distribuzione ottimale di [[epitopi]] su membrana idrofobica, simultaneamente anti-cardiolipina, anti-ß2-GP1, fosfatidilinositolo, fosfatidilserina, fosfatidilcolina, fosfatidiletanolammina, fosfatidilglicerolo, acido fosfatidico, annexina V e protrombina (IgG e/o IgM) con una sensibilità superiore rispetto alle 2 [[ELISA]] usualmente raccomandate <ref> {{Cita pubblicazione| volume = 23| numero = 12| pp = 1262-1264| cognome = Roggenbuck| nome = Dirk| coautori = Valentina Somma, Peter Schierack, Maria Orietta Borghi e Pier Luigi Meroni| titolo = Autoantibody profiling in APS| rivista = Lupus| data = 2014| url = http://lup.sagepub.com/content/23/12/1262.abstract| urlmorto = sì}}</ref>. Questi risultati sono stati confermati in uno [[Studio clinico|studio multicentrico]] <ref> {{Cita pubblicazione| volume = 18| numero = 111| pp = 1262-1264| cognome = Roggenbuck| nome = Dirk | coautori = Maria Orietta Borghi, Valentina Somma, Thomas Büttner, Peter Schierack, Katja Hanack, Claudia Grossi, Caterina Bodio, Paolo Macor, Philipp von Landenberg, Francesco Boccellato, Michael Mahler e Pier Luigi Meroni| titolo = Antiphospholipid antibodies detected by line immunoassay differentiate among patients with antiphospholipid syndrome, with infections and asymptomatic carriers| rivista = Arthritis Research&Therapy| data = 2016| url = https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4875598/}}</ref> mostrando una marcata associazione tra anticorpi antifosfolipidi e la manifestazione di SAFL generale o associata con specifiche complicazioni (per es. [[poliabortività]] o [[ictus|accidente cerebrovascolare]]).


== Terapia ==
== Terapia ==

Versione delle 12:54, 4 mag 2019

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Sindrome da anticorpi antifosfolipidi
Micrografia che mostra una microangiopatia trombotica avanzata, come si può riscontrare nella sindrome da anticorpi antifosfolipidi. Biopsia renale.
Specialitàematologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
OMIM107320
MeSHD016736
eMedicine333221
Sinonimi
Sindrome del Lupus anticoagulante circolante
Sindrome antifosfolipidica

La sindrome da anticorpi antifosfolipidi, abbreviato SAFL o SAF, (in inglese antiphospholipid antibody syndrome o APLS) è una malattia autoimmune, definita come una malattia dove si possono manifestare sia trombosi venose e arteriose, ma anche entrambe. Venne studiata dalla fine del XX secolo come causa potenziale di trombosi, aborti ricorrenti, alterazioni del sangue e della pelle. Oggi la sindrome è considerata una patologia più complessa, con manifestazioni neurologiche, cardiache e vascolari diverse, che possono mimare altre condizioni, autoimmuni e non. Può manifestarsi in corso di altre malattie (SAFL secondaria) o può restare come una forma a sé stante (SAFL primaria)

Diagnosi

La diagnosi si basa su alterazioni di laboratorio (presenza di anticorpi anti-cardiolipina, anticoagulante lupico, anti-ß2-glicoproteina I o altri antifosfolipidi) e manifestazioni cliniche (patologie della gravidanza, trombosi venosa o arteriosa). L'insieme di questi elementi, che sono stati definiti in dettaglio durante il Congresso Internazionale di Sapporo nel 1998 ed aggiornati in seguito alle nuove evidenze [1], possono indirizzare verso una diagnosi della SAFL.

Lo sviluppo nella diagnostica della sindrome da anticorpi antifosfolipidi, negli anni 2010 ha dimostrato che un profilo di anticorpi può essere utile nella differenziazione clinica tra pazienti con SAFL e pazienti con trombosi arteriosa o venosa. Dal 2014 con un saggio di Immuno DOT per antifosfolipidi, contenente dieci differenti fosfolipidi o proteine leganti i fosfolipidi, vi è una nuova possibilità di misurazione del fattore di rischio in pazienti con SAFL. Mediante questo saggio è possibile misurare in siero, grazie ad una distribuzione ottimale di epitopi su membrana idrofobica, simultaneamente anti-cardiolipina, anti-ß2-GP1, fosfatidilinositolo, fosfatidilserina, fosfatidilcolina, fosfatidiletanolammina, fosfatidilglicerolo, acido fosfatidico, annexina V e protrombina (IgG e/o IgM) con una sensibilità superiore rispetto alle 2 ELISA usualmente raccomandate [2]. Questi risultati sono stati confermati in uno studio multicentrico [3] mostrando una marcata associazione tra anticorpi antifosfolipidi e la manifestazione di SAFL generale o associata con specifiche complicazioni (per es. poliabortività o accidente cerebrovascolare).

Terapia

Le terapie si basano soprattutto sulla prevenzione delle recidive trombotiche, effettuata con farmaci anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici. In gravidanza ed in forme della SAFL meno frequenti ci sono altri farmaci disponibili, oltre a quelli usati in conseguenza degli eventi clinici.

Note

  1. ^ Miyakis S, Lockshin MD, Atsumi T, Branch DW, Brey RL, Cervera R, Derksen RH, DE Groot PG, Koike T, Meroni PL, Reber G, Shoenfeld Y, Tincani A, Vlachoyiannopoulos PG, Krilis SA, International consensus statement on an update of the classification criteria for definite antiphospholipid syndrome (APS), in J. Thromb. Haemost., vol. 4, n. 2, February 2006, pp. 295–306, DOI:10.1111/j.1538-7836.2006.01753.x, PMID 16420554.
  2. ^ Dirk Roggenbuck, Valentina Somma, Peter Schierack, Maria Orietta Borghi e Pier Luigi Meroni, Autoantibody profiling in APS [collegamento interrotto], in Lupus, vol. 23, n. 12, 2014, pp. 1262-1264.
  3. ^ Dirk Roggenbuck, Maria Orietta Borghi, Valentina Somma, Thomas Büttner, Peter Schierack, Katja Hanack, Claudia Grossi, Caterina Bodio, Paolo Macor, Philipp von Landenberg, Francesco Boccellato, Michael Mahler e Pier Luigi Meroni, Antiphospholipid antibodies detected by line immunoassay differentiate among patients with antiphospholipid syndrome, with infections and asymptomatic carriers, in Arthritis Research&Therapy, vol. 18, n. 111, 2016, pp. 1262-1264.

Bibliografia

  • Joseph C. Segen, Concise Dictionary of Modern Medicine, New York, McGraw-Hill, 2006, ISBN 978-88-386-3917-3.

Collegamenti esterni

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