XV Quadriennale nazionale d'arte di Roma

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Voce principale: Quadriennale di Roma.

La XV Quadriennale d'arte di Roma si tenne tra il 19 giugno e il 14 settembre 2008, nella sua sede storica, il Palazzo delle Esposizioni di Roma, da poco riaperto e rinnovato.

La mostra non ebbe vincoli tematici legati ad un titolo[1] e nacque con l'intento di documentare una situazione in evoluzione, tracciando una panoramica sull'arte contemporanea italiana dei due decenni precedenti il 2008.

La 15ª Q, come fu chiamata sulla copertina del catalogo[2] e sui prodotti comunicativi legati alla manifestazione, costò circa due milioni di euro.[3] e durante i 76 giorni di apertura accolse 30.000 visitatori.

Mostra[modifica | modifica wikitesto]

L'obiettivo della mostra è stato quello di tracciare una mappatura dei principali esiti della ricerca artistica condotta in Italia nei due decenni precedenti il 2008 e delle esperienze ritenute rappresentative di quel periodo, dedicando una particolare attenzione agli artisti a metà carriera e ai giovani, indicativi di possibili evoluzioni future del panorama artistico italiano. La rassegna ha registrato le diverse declinazioni dell'arte contemporanea (arte concettuale, minimalismo e le varie tendenze dell'immagine pittorica o fotografica), tentando inoltre di identificare le possibili specificità della situazione italiana nel sistema internazionale dell'arte.[4]

Furono invitati 99 artisti, ai quali fu richiesto di esporre un'unica opera recente ciascuno, in molti casi realizzata per l'occasione. Pittura, fotografia, video, scultura, installazioni e net art furono i linguaggi utilizzati nella mostra, in proporzioni disomogenee. Gli artisti presenti avevano un'età media di quarantacinque anni, un quarto di loro avevano meno di trentacinque anni e per un terzo erano donne.[5]

La XV Quadriennale di Roma fu dedicata alla memoria di Luciano Fabro: la sua scultura Autunno, esposta in Italia per la prima volta, aprì la mostra nella sala della rotonda di Palazzo delle Esposizioni.

Durante il periodo della mostra, i servizi educativi del Palazzo delle Esposizioni, in collaborazione con la facoltà di lettere e filosofia dell'Università degli Studi La Sapienza di Roma, hanno organizzato diversi incontri tra gli artisti e il pubblico nell'ambito di visite tematiche.[6].

Commissari e allestimento[modifica | modifica wikitesto]

Una commissione di curatori e storici dell'arte, composta da Chiara Bertola, Lorenzo Canova, Bruno Corà, Daniela Lancioni e Claudio Spadoni curarono l'impianto critico della mostra e selezionato gli artisti invitati a partecipare.

Il percorso della mostra si articolò sui 3000 m2 disposti sui tre livelli di Palazzo delle Esposizioni. L'allestimento fu curato da Lucio Turchetta.[7]

Elenco degli artisti[modifica | modifica wikitesto]

Giuria e premi[modifica | modifica wikitesto]

Per la prima volta nella storia della Quadriennale di Roma, la giuria, costituita da Suzanne Pagé, direttore della Fondation Louis Vuitton pour la création, Gerald Matt, direttore della Kunsthalle di Vienna e Vicente Todolí, direttore della Tate Modern di Londra, non fu italiana.

Il 12 settembre 2008, la giuria premi della XV Quadriennale assegnò il premio Quadriennale (20.000 euro) ad Adrian Paci, il premio alla giovane arte (10.000 euro) a Deborah Ligorio: entrambi avevano partecipato con opere realizzate in video.[8]

Un premio alla carriera (medaglia d'oro), fu assegnato a Maurizio Cattelan. Il 24 marzo 2009 al MAXXI di Roma.[9][10] A ritirare il premio, si presentò il cantante Elio delle Storie Tese che sostenne di essere il vero Cattelan interloquendo spiritosamente e rispondendo alle domande di Francesco Prosperetti, Anna Mattirolo, Gino Agnese, Stefano Chiodi, Andrea Cortellessa, Cornelia Lauf e del pubblico presente.[11]

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La mostra fu documentata da un catalogo delle opere di 320 pagine, edito da Marsilio.[2] Il volume si apre con i testi critici di Chiara Bertola, Lorenzo Canova, Bruno Corà, Daniela Lancioni e Claudio Spadoni.[12]

Lungo il percorso della mostra era consultabile uno schermo tattile con le immagini delle opere e le schede sugli artisti, curate da Paola Bonani per la fondazione Quadriennale.[13]

Mostre correlate[modifica | modifica wikitesto]

Durante la XV Quadriennale, nello spazio fontana di Palazzo delle Esposizioni fu allestita una mostra documentaria sulla storia della Quadriennale di Roma. La mostra fu curata dall'Archivio della fondazione Quadriennale in collaborazione con l'Istituto Luce e Rai Teche.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Conti.
  2. ^ a b Chiara Bertola, Lorenzo Canova, Bruno Corà, Daniela Lancioni, Claudio Spadoni, XV Quadriennale d'arte di Roma, Venezia, Marsilio Editori, 2008, ISBN 8831795325.
  3. ^ Carlo Alberto Bucci Roma, regina dell'arte e omaggio a Fabro Archiviato il 19 febbraio 2012 in Internet Archive. «La Repubblica», pagina 14, sezione: Roma, 17 maggio 2008.
  4. ^ Comunicato stampa Archiviato il 4 dicembre 2008 in Internet Archive. della XV Quadriennale di Roma.
  5. ^ Repubblica.
  6. ^ Laboratorio Quadriennale, pagina dei servizi educativi Archiviato il 12 settembre 2008 in Internet Archive. sul sito del Palazzo delle Esposizioni
  7. ^ Zevi.
  8. ^ Carlo Alberto Bucci Trionfa la videoarte. Premio a Cattelan assente Archiviato il 3 marzo 2012 in Internet Archive.. «La Repubblica», pagina 1, sezione: Roma, 13 settembre 2008.
  9. ^ Maurizio Cattelan conquista la XV Quadriennale d'arte di Roma Archiviato il 27 marzo 2009 in Internet Archive.. «Libero»/«adnkronos». 24 marzo 2009. (Consultato su «liberonews.it» il 4 aprile 2009).
  10. ^ Premio a Cattelan, ma si presenta Elio Archiviato il 2 agosto 2009 in Internet Archive. «Il Tempo», 25 marzo 2009. (Consultato su «iltempo.ilsole24ore.com» il 4 aprile 2009).
  11. ^ Documento video (swf) Archiviato il 24 maggio 2011 in Internet Archive. del 24 marzo 2000. MAXXI, Roma.
  12. ^ Scheda libro Archiviato il 23 maggio 2011 in Internet Archive. sul sito di Marsilio Editori.
  13. ^ Guida alla mostra (pdf) Archiviato il 24 maggio 2011 in Internet Archive. con le opere e le schede sugli artisti e i curatori.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]