Why Me? Why Not.

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Why Me? Why Not.
album in studio
ArtistaLiam Gallagher
Pubblicazione20 settembre 2019
Durata39:30
Dischi1
Tracce11
GenereRock alternativo
Rock psichedelico
EtichettaWarner
ProduttoreGreg Kurstin, Andrew Wyatt, Simon Aldred, Adam Noble
Registrazione2018-2019
FormatiCD, LP, download digitale, streaming
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera del Regno Unito Regno Unito[1]
(vendite: 100 000+)
Liam Gallagher - cronologia
Album precedente
(2017)
Album successivo
(2020)
Singoli
  1. Shockwave
    Pubblicato: 6 giugno 2019
  2. One of Us
    Pubblicato: 16 agosto 2019
  3. Now That I've Found You
    Pubblicato: 25 ottobre 2019

Why Me? Why Not. è il secondo album in studio del cantautore britannico Liam Gallagher, pubblicato il 20 settembre 2019 dalla Warner Records.[2]

Genesi e registrazione[modifica | modifica wikitesto]

Dopo l'esordio con As You Were (2017), certificato disco di platino e accolto positivamente da critica e fan,[3] Gallagher ha iniziato a lavorare al secondo album già nel 2018, sempre insieme con Greg Kurstin e Andrew Wyatt, già al lavoro con il cantante per il primo album. Le registrazioni sono cominciate nell'aprile 2018 a Los Angeles. Nel disco il figlio di Liam, Gene, suona il bongo nel brano One of Us. A differenza del primo disco, questa volta il cantante figura come co-autore in tutti i brani.

Il titolo del disco deriva dal nome di due dipinti di John Lennon. Il primo, dal nome Why Me?, fu acquistato da Gallagher durante una mostra su Lennon tenutasi a Monaco di Baviera nel 1997, mentre il secondo, dal nome Why Not, fu donato a Liam da Yōko Ono in occasione di una visita al Dakota.[4][5]

Promozione[modifica | modifica wikitesto]

Il singolo di lancio del disco, Shockwave, è stato anticipato da una clip di 50 secondi diffusa il 30 maggio 2019, in cui il cantante riproduce il brano da uno stereo.[6] Il brano è stato eseguito per la prima volta dal vivo il 5 giugno alla Round Chapel di Hackney, Londra,[7] e pubblicato il 7 giugno digitalmente e cinque giorni dopo su vinile; il 13 giugno è stato reso disponibile anche il relativo video musicale. È divenuto il singolo di maggiore successo di Liam Gallagher e il vinile più venduto del 2019 nel Regno Unito, oltre che il primo ad aver toccato il vertice di una classifica musicale, raggiungendo la prima posizione in Scozia.[8]

Il 5 giugno è partito da Londra il Why Me? Why Not. Tour, mentre il 27 dello stesso mese è stato reso disponibile il brano The River, accompagnato da un video promozionale. Il 29 giugno il pezzo è stato eseguito da Gallagher sul palco del Glastonbury Festival, con Andrew Wyatt alla chitarra elettrica. Il 5 giugno è stato proiettato in anteprima in alcune sale del Regno Unito il docufilm As It Was,[9] contenente estratti del brano inedito Once, in seguito reso disponibile per lo streaming il successivo 26 luglio. Il 3 agosto 2019 Liam Gallagher si è esibito alla City Hall di Kingston upon Hull, esibizione che è stata trasmessa da MTV il 27 settembre successivo, come episodio di lancio della nuova edizione di MTV Unplugged. In occasione del concerto ha presentato per la prima volta dal vivo i brani Once, One of Us (pubblicato come secondo singolo il 16 agosto), Now That I've Found You (dedicato alla figlia Molly Moorish), Why Me? Why Not. e Gone.[10] Per gli ultimi brani del concerto sul palco Gallagher è stato accompagnato da Paul "Bonehead" Arthurs.[11] Il disco contenente l'audio dell'esibizione, pubblicato il 12 giugno 2020, è salito subito in vetta alla classifica britannica degli album,[12] diventando il primo MTV Unplugged a comandare la graduatoria dai tempi di MTV Unplugged in New York dei Nirvana.[13]

Il tour di Why Me? Why Not., condizionato dalla pandemia di COVID-19, che ha comportato la cancellazione di molti concerti, ha toccato vari paesi, per poi concludersi il 17 settembre 2021 al Festival dell'Isola di Wight.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Why Me? Why Not. è stato accolto positivamente dalla critica specializzata: Metacritic ha registrato un voto medio di 74/100 basato su 20 recensioni,[14] che hanno messo in evidenza come l'album rappresenti un'espansione rispetto al sound del precedente disco As You Were. L'album ha esordito al primo posto nella classifica britannica degli album con vendite di 68 000 copie, di cui 17 000 in vinile, che lo rendono l'album in vinile più venduto del 2019 nel Regno Unito.[15] È il decimo album totale di Liam Gallagher, inclusi otto con gli Oasis e due solisti, a raggiungere il primo posto in classifica.[15]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Shockwave – 3:31 (Liam Gallagher, Greg Kurstin, Andrew Wyatt)
  2. One of Us – 3:25 (Liam Gallagher, Damon McMahon, Andrew Wyatt)
  3. Once – 3:33 (Liam Gallagher, Andrew Wyatt)
  4. Now That I've Found You – 3:20 (Liam Gallagher, Cherry Ghost, Simon Aldred)
  5. Halo – 3:58 (Liam Gallagher, Greg Kurstin, Andrew Wyatt)
  6. Why Me? Why Not. – 3:38 (Liam Gallagher, Simon Aldred)
  7. Be Still – 2:59 (Liam Gallagher, Greg Kurstin, Andrew Wyatt)
  8. Alright Now – 3:47 (Liam Gallagher, Damon McMahon, Andrew Wyatt)
  9. Meadow – 4:05 (Liam Gallagher, Greg Kurstin, Andrew Wyatt)
  10. The River – 3:26 (Liam Gallagher, Andrew Wyatt)
  11. Gone – 3:45 (Liam Gallagher, Michael Tighe, Andrew Wyatt)
Tracce bonus nell'edizione deluxe
  1. Invisible Sun – 3:35 (Liam Gallagher, Andrew Wyatt)
  2. Misunderstood – 4:16 (Liam Gallagher, Simon Aldred)
  3. Glimmer – 3:41 (Liam Gallagher, Michael Tighe, Andrew Wyatt, Constantin Veis)

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Musicisti
  • Liam Gallaghervoce
  • Greg Kurstin – basso, batteria, chitarra acustica, chitarra elettrica, armonica, percussioni, mellotron, pianoforte, organo e tanpura (tracce 1, 5, 7 e 9)
  • Andrew Wyatt – cori (traccia 1), chitarra acustica, batteria, pianoforte, basso, sintetizzatore e chitarra aggiuntiva (traccia 2, 3, 8, 10-12, 14)
  • Parker Kindred – batteria (traccia 2)
  • Nick Zinner – chitarra elettrica (tracce 2-4, 6, 10 e 11)
  • Gene Gallagher – bongas (traccia 2)
  • Mike Moore – chitarra elettrica (tracce 3, 4, 6, 12-14), chitarra acustica (traccia 14)
  • Dan McDougall – batteria (tracce 3, 4, 6, 10, 12 e 13)
  • Christian Madden – tastiera (tracce 4, 6 e 13)
  • Richard Craker – chitarra, percussioni, tastiera (traccia 4)
  • Antoinette Toni Scruggs – cori (traccia 4)
  • Briana Lee – cori (traccia 4)
  • Charissa Nielsen – cori (traccia 4)
  • Mark Diamond – cori (traccia 4)
  • Scott Poley – pedal steel guitar (traccia 13)
  • Nick Movshon – basso (traccia 14)
  • Homer Steinweiss – batteria (traccia 14)
Produzione
  • Greg Kurstin – produzione, ingegneria del suono (tracce 1, 5, 7 e 9)
  • Lewis Jones – ingegneria strumenti ad arco
  • Randy Merrill – mastering
  • Geoff Alexander – coordinazione alla produzione
  • Julian Burg – ingegneria del suono (tracce 1, 5, 7 e 9)
  • Alex Pasco – ingegneria del suono (tracce 1, 5, 7 e 9)
  • Mark Stentmissaggio (tracce 1, 3-11)
  • Michael Freeman – assistenza al missaggio (tracce 1, 3-11)
  • Chris Elliott – arrangiamento strumenti ad arco (tracce 1, 2, 4-14)
  • Andrew Wyatt – produzione (tracce 2, 3, 8, 10-12, 14 e 15)
  • Damon Duell McMahon – produzione aggiuntiva (traccia 2)
  • Adam Noble – ingegneria del suono (tracce 2-4, 6, 8, 10-12, 14), produzione (tracce 6 e 13)
  • Jacob Munk – ingegneria del suono (tracce 2-4, 6, 8, 10-12, 14)
  • Will Purton – assistenza tecnica (tracce 2-4, 6, 8, 10-12, 14)
  • Tom Elmhirst – missaggio (tracce 2 e 14)
  • Simon Aldred – produzione (tracce 4 e 6)
  • Richard Craker – produzione aggiuntiva (traccia 4)
  • Jens Jungkurth – ingegneria del suono (tracce 11 e 14)
  • Richard Woodcraft – registrazione ottoni (traccia 11)
  • Julian Simmons – registrazione ottoni (traccia 11)
  • Jay Reynolds – ingegneria del suono (tracce 13)
  • Brandon Bost – ingegneria del suono (tracce 14)

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2019) Posizione
massima
Australia[16] 7
Austria[16] 15
Belgio (Fiandre)[16] 8
Belgio (Vallonia)[16] 11
Canada[17] 50
Finlandia[16] 14
Francia[16] 17
Germania[16] 3
Giappone[18] 10
Irlanda[19] 2
Italia[20] 5
Norvegia[16] 35
Nuova Zelanda[16] 34
Paesi Bassi[16] 20
Portogallo[16] 19
Regno Unito[21] 1
Spagna[16] 8
Stati Uniti[17] 50
Stati Uniti (alternative)[17] 17
Stati Uniti (rock)[17] 41
Stati Uniti (tastemaker)[17] 4
Svezia[16] 55
Svizzera[16] 6
Ungheria[22] 2

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Why Me? Why Not., su British Phonographic Industry. URL consultato il 29 ottobre 2019.
  2. ^ (EN) Liam Gallagher Details New Album Why Me? Why Not., su Pitchfork, 13 giugno 2019. URL consultato il 12 febbraio 2022.
  3. ^ (EN) Liam Gallagher fans hail 'As You Were' as a 'modern day classic', su NME, 6 ottobre 2017. URL consultato il 12 febbraio 2022.
  4. ^ (EN) Why has Liam Gallagher called his new album Why Me. Why Not?, su Radio X, 30 giugno 2019. URL consultato il 12 febbraio 2022.
  5. ^ Intervista alla rivista Q, citata in Esclusivo - Intervista a Liam Gallagher a Q: "Rieccomi. Il mio segreto? Non voglio strafare. Noel? Imbarazzante la sua nuova musica", OasisNotizie, 4 giugno 2019.
  6. ^ (EN) Listen to the first preview of Liam Gallagher's new single 'Shockwave', su NME, 30 maggio 2019. URL consultato l'11 febbraio 2022.
  7. ^ (EN) Watch Liam Gallagher play new song 'Shockwave' for first time at London gig, su NME, 5 giugno 2019. URL consultato l'11 febbraio 2022.
  8. ^ (EN) WATCH: Liam Gallagher confirms Why Me? Why Not release date, su Radio X, 10 giugno 2019. URL consultato il 12 febbraio 2022.
  9. ^ Liam Gallagher, esce Shockwave: un singolo anticipa il nuovo album, su Il Mattino, 6 giugno 2019. URL consultato il 12 febbraio 2022.
  10. ^ (EN) Liam Gallagher Setlist at Hull City Hall, Kingston upon Hull, su setlist.fm. URL consultato il 5 agosto 2019.
  11. ^ (EN) Liam Gallagher Stuns Hull City Hall With Biblical MTV Unplugged Set, su MTV. URL consultato il 5 agosto 2019.
  12. ^ (EN) Official Albums Chart Update Top 100, su Official Charts Company, 15 giugno 2020. URL consultato il 12 febbraio 2022.
  13. ^ (EN) Liam Gallagher's 'MTV Unplugged' album is the first chart-topper in the series since Nirvana, su NME, 19 giugno 2020. URL consultato il 12 febbraio 2022.
  14. ^ (EN) WHY ME? WHY NOT. by Liam Gallagher, su Metacritic. URL consultato il 9 ottobre 2019.
  15. ^ a b (EN) Helen Ainsley, Liam Gallagher scores second solo Number 1 album, fastest-selling vinyl album of 2019: "Now that's what I call biblical!", su Official Charts Company, 27 settembre 2019. URL consultato il 27 settembre 2019.
  16. ^ a b c d e f g h i j k l m n (NL) Liam Gallagher - Why Me? Why Not., su Ultratop. URL consultato il 27 settembre 2019.
  17. ^ a b c d e (EN) Liam Gallagher – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 27 settembre 2019. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  18. ^ (JA) オリコン週間 CDアルバムランキング 2019年09月16日~2019年09月22日, su Oricon. URL consultato il 27 settembre 2019.
  19. ^ (EN) Official Irish Albums Chart Top 50: 27 September 2019 - 03 October 2019, su Official Charts Company. URL consultato il 27 settembre 2019.
  20. ^ Classifica settimanale WK 39 (dal 20.09.2019 al 26.09.2019), su Federazione Industria Musicale Italiana. URL consultato il 27 settembre 2019.
  21. ^ (EN) Official Albums Chart Top 100: 27 September 2019 - 03 October 2019, su Official Charts Company. URL consultato il 27 settembre 2019.
  22. ^ (HU) Top 40 album-, DVD- és válogatáslemez-lista: 2019. 29. hét, su Hivatalos magyar slágerlisták. URL consultato il 27 settembre 2019.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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