Nick Zinner

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Nick Zinner
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
GenereRock alternativo
Indie rock
Indietronica
Garage punk
Periodo di attività musicale2000 – in attività
Album pubblicati2 (con i Yeah Yeah Yeahs)
Studio2 (con i Yeah Yeah Yeahs)
Sito ufficiale

Nick Zinner, vero nome Nicholas Joseph Zinner (8 dicembre 1974), è un chitarrista statunitense appartenente al gruppo rock di New York Yeah Yeah Yeahs.

Zinner ha fatto parte anche degli Head Wound City, assieme a membri di altri gruppi rock come The Locust e The Blood Brothers[1]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2001 ad oggi, Zinner ha collaborato, oltre che con i Yeah Yeah Yeahs, con parecchi gruppi di genere Indie rock, tra cui TV on the Radio, Har Mar Superstar, Ronnie Spector[2] e (recentemente) The Horrors. Inoltre, ha dato un contributo su chitarra e tastiera per diversi brani dell'album Digital Ash in a Digital Urn degli Bright Eyes (prodotto nel 2005), andando in tournée con la band come membro a tutti gli effetti.

Zinner ha prodotto remix di diversi brani rock: tra questi, spiccano quelli di Compliments dei Bloc Party, INRI dei The Plot to Blow Up the Eiffel Tower e People are Germs dei Single Frame (apparendo anche nel videoclip di questo brano).

Oltre al mestiere di chitarrista, Zinner è un apprezzato fotografo: ha studiato fotografia al Bard College ed ha pubblicato tre album contenenti le sue opere: No Seats On the Party Car (2001), Slept in Beds (2003) ed I Hope You Are All Happy Now (2004), con prefazione del regista Jim Jarmusch.

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

  • Attualmente Zinner suona una chitarra First Act.
  • Zinner è vegetariano e sostenitore della PETA, associazione per i diritti degli animali.
  • Da adolescente era solito ascoltare musica metal, ed ha attribuito a Mötley Crüe e Glenn Danzig gran parte delle sue influenze musicali.[senza fonte]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Intervista a Nick Zinner Archiviato il 27 settembre 2007 in Internet Archive. del 7 settembre 2005 su auralminority.com
  2. ^ (EN) Spector: The Last of the Rock Stars[collegamento interrotto], 6 giugno 2006

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN6806300 · ISNI (EN0000 0000 5045 9080 · Europeana agent/base/75177 · GND (DE1073976645 · BNF (FRcb15607992j (data) · WorldCat Identities (ENviaf-6806300