Villapia

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Villapia
frazione
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Città metropolitana Milano
Comune Parabiago
Territorio
Coordinate45°31′50.31″N 8°56′20.04″E / 45.530642°N 8.9389°E45.530642; 8.9389 (Villapia)
Abitanti1 014[1] (2018)
Altre informazioni
Cod. postale20015
Prefisso0331
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantiTiracodini
Patronosant'Anna
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Villapia
Villapia

Villapia (Tiracua in dialetto milanese, AFI: [ˌtiːraˈcuː(u)a], fino al 1940 Tiracoda) è una frazione del comune di Parabiago in provincia di Milano.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Fino al 1940 la frazione Villapia era chiamata Tiracoda. Vi sono varie ipotesi sull'origine dell'antico nome: secondo una di queste pare traesse da un cognome localmente diffuso[2]; altre due riportate da Egidio Gianazza[3] da terra cölda storpiatura dialettale di terra colda, o da terra di coda, data la posizione esterna dell'abitato rispetto agli altri nuclei interni al Comune di Parabiago; ma la più accreditata è quella che intende farlo derivare dal latino tauri cauda ("coda di toro")[4] e quindi da un avamposto (osteria, stazione di ristoro o di stallo, ecc.) di origine romana con tale insegna, su una mulattiera di campagna o addirittura sulla via per un'ipotetica Ara Lunae (Altare della Luna), alla base del nome della vicina Arluno. Un'altra leggenda narra che un abitante di questo piccolo paese tirò la coda al cavallo di Federico Barbarossa facendolo cadere durante la battaglia di Legnano.

Durante la cerimonia di consacrazione della Chiesetta di Sant'Anna, avvenuta il 26 maggio 1938, il Cardinale Idelfonso Schuster propose il cambio di nome della frazione; quindi in data 2 dicembre 1940 il decreto reale numero 1858 autorizzava il Comune di Parabiago a mutare la denominazione da Tiracoda a Villapia, per due principali motivi: in onore a Papa Pio XI ed in riconoscimento della "pia" opera dei fedeli che collaborarono alla sua edificazione.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Non vi sono rilevanti notizie storiche sulla frazione.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Chiesetta di Sant'Anna[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesetta di Sant'Anna.

La sobria chiesetta in stile moderno, edificata tra il 1937 ed il 1938, è situata in piazza Risorgimento, centro della frazione e sede del mercato rionale. In passato esisteva una chiesetta di proprietà privata edificata nel 1739, del quale oggi non vi sono più tracce, ad esclusione di qualche elemento architettonico sito in una corte della piazza centrale.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Industria[modifica | modifica wikitesto]

In paese ha sede lo stabilimento della Rancilio, produttrice di macchine da caffè ed affini.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ https://www.comune.parabiago.mi.it/pagina1028_i-nostri-dati.html
  2. ^ Dante Olivieri, "Dizionario di toponomastica lombarda", Milano ed. La famiglia Meneghina, 1931
  3. ^ Egidio Gianazza, "Uomini e cose di Parabiago" pagina 10, Comune di Parabiago, 1990
  4. ^ Avv. Robustiniano Fumagalli, "Articoli e note inedite", riportato da Marco Ceriani in "Storia di Parabiago, vicende e sviluppi dalle origini ad oggi" pagina 287, Milano Unione Tipografica, 1948

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • "Storia di Parabiago, vicende e sviluppi dalle origini ad oggi", Don Marco Ceriani - 1948, Un. Tipografica di Milano
  • "Uomini e cose di Parabiago", Prof. Egidio Gianazza - 1990, Comune di Parabiago

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