Via Crucis

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La Via Crucis (dal latino, Via della Croce - anche detta Via Dolorosa) è un rito della Chiesa cattolica con cui si ricostruisce e commemora il percorso doloroso di Cristo che si avvia alla crocifissione sul Golgota.

L'itinerario spirituale della Via Crucis è stato in tempi recenti completato con l'introduzione della Via Lucis — che celebra i misteri gloriosi, ovvero i fatti della vita di Cristo tra la sua Risurrezione e la Pentecoste.

Gesù caduto portando la croce (Nicola Fumo, 1698).

Storia della Via Crucis

Alcuni fanno risalire la storia di questa devozione alle visite di Maria, madre di Gesù, presso i luoghi della Passione a Gerusalemme, ma la maggior parte degli storici riconosce l'inizio della specifica devozione a Francesco d'Assisi o alla tradizione francescana.

Intorno al 1294, Rinaldo di Monte Crucis, frate domenicano, racconta la sua salita al Santo Sepolcro "per viam, per quam ascendit Christus, baiulans sibi crucem", per varie tappe, che chiama stationes: il luogo della condanna a morte di Gesù, l'incontro con le pie donne, la consegna della croce a Simone di Cirene, e gli altri episodi della Passione fino alla morte di Gesù sulla Croce.

Originariamente la vera Via Crucis comportava la necessità di recarsi materialmente in visita presso i luoghi dove Gesù aveva sofferto ed era stato messo a morte. Dal momento che un tale pellegrinaggio era impossibile per molti, la rappresentazione delle stazioni nelle chiese rappresentò un modo di portare idealmente a Gerusalemme ciascun credente. Le rappresentazioni dei vari episodi dolorosi accaduti lungo il percorso contribuivano a coinvolgere gli spettatori con una forte carica emotiva.

Tale pratica popolare venne diffusa dai pellegrini di ritorno dalla Terrasanta e principalmente dai Minori Francescani che, dal 1342, avevano la custodia dei Luoghi Santi di Palestina. Inizialmente la Via Crucis come serie di quattordici "quadri" disposti nello stesso ordine (vedi il capitolo seguente) si diffonde in Spagna nella prima metà del XVII secolo e venne istituita esclusivamente nelle chiese dei Minori Osservanti e Riformati. Successivamente Clemente XII estese, nel 1731, la facoltà di istituire la Via Crucis anche nelle altre chiese mantenendo il privilegio della sua istituzione al solo ordine francescano.

Uno dei maggiori ideatori e propagatori della Via Crucis fu San Leonardo da Porto Maurizio, frate minore francescano che ne creò personalmente alcune centinaia. Al fine di limitare la diffusione incontrollata di tale pratica devozionale, Benedetto XIV ricorse poco dopo ai ripari stabilendo, nel 1741, che non vi potesse essere più di una Via Crucis per parrocchia.

La collocazione delle stazioni all'interno della chiesa doveva rispondere a norme di simmetria ed equidistanza: il corretto espletamento delle pratiche devozionali consentiva di acquisire le stesse indulgenze concesse visitando tutti i Luoghi Santi di Gerusalemme.

Oggi tutte le chiese cattoliche dispongono di una "via dolorosa", o almeno di una sequenza murale interna. Il numero e nomi delle stazioni cambiarono radicalmente in diverse occasioni nella storia della devozione, sebbene l'elenco corrente di quattordici stazioni ora sia quasi universalmente accettato. L'ordine lungo le pareti non segue una regola precisa, può infatti essere indifferentemente orario o antiorario. Secondo un documento della diocesi di Nanterre "l'ordine più diffuso è quello antiorario, ma non c'è una regola generale".[1]

Stazioni della Via Crucis

Le Stazioni della Via Crucis che è arrivata a noi come tradizionale sono le seguenti:

Stazioni della Via Crucis, Chiesa di Notre Dame des Champs, Avranches
  1. Gesù è flagellato,
  2. Gesù è caricato della croce
  3. Gesù cade per la prima volta
  4. Gesù incontra sua Madre
  5. Gesù è aiutato a portare la croce da Simone di Cirene
  6. Santa Veronica asciuga il volto di Gesù
  7. Gesù cade per la seconda volta
  8. Gesù ammonisce le donne di Gerusalemme
  9. Gesù cade per la terza volta
  10. Gesù è spogliato delle vesti
  11. Gesù è inchiodato sulla croce
  12. Gesù muore in croce
  13. Gesù è deposto dalla croce
  14. Il corpo di Gesù è deposto nel sepolcro

Il carattere devozionale di alcune delle stazioni tradizionali, da una parte, e l'assenza di momenti significativi dei racconti evangelici, dall'altra, hanno portato a elaborare schemi alternativi di Via Crucis, articolate secondo il Vangelo.

A livello gerarchico, tale proposta appare per la prima volta nel Libro del Pellegrino che veniva offerto in occasione dell'Anno Santo del 1975: vi si trovava lo schema tradizionale e anche lo schema biblico.

Nel 1991 la tradizionale Via Crucis di Giovanni Paolo II al Colosseo fu fatta secondo lo schema seguente:

  1. Gesù nell'orto degli ulivi (Marco Marco 14,32-36[2])
  2. Gesù, tradito da Giuda, è arrestato (Marco Marco 14,45-46[3])
  3. Gesù è condannato dal sinedrio (Marco Marco 14,55.60-64[4])
  4. Gesù è rinnegato da Pietro (Marco Marco 14,66-72[5])
  5. Gesù è giudicato da Pilato (Marco Marco 15,14-15[6])
  6. Gesù è flagellato e coronato di spine (Marco Marco 15,17-19[7])
  7. Gesù è caricato della croce (Marco Marco 15,20[8])
  8. Gesù è aiutato dal Cireneo a portare la croce (Marco Marco 15,21[9])
  9. Gesù incontra le donne di Gerusalemme (Luca Luca 23,27-28[10])
  10. Gesù è crocifisso (Marco Marco 15,24[11])
  11. Gesù promette il suo regno al buon ladrone (Luca Luca 23,39-42[12])
  12. Gesù in croce, la madre e il discepolo (Giovanni Giovanni 19,26-27[13])
  13. Gesù muore sulla croce (Marco Marco 15,33-39[14])
  14. Gesù è deposto nel sepolcro (Marco Marco 15,40-46[15])

Da alcuni anni è questo lo schema di tale cerimonia.

La quindicesima stazione

A volte la Via Crucis viene terminata con una quindicesima stazione, la Risurrezione di Gesù. Chi la aggiunge lo fa nell'idea che la preghiera cristiana nella contemplazione della passione non può fermarsi alla morte, ma deve guardare al di là, allo sbocco di cui i Vangeli ci parlano, alla risurrezione.

La tendenza è però quella di evitare tale stazione, e di limitarsi ad annunciare la risurrezione in una qualche riflessione o preghiera finale, in maniera che la Via Crucis rimanga una meditazione della passione.

In molti paesi sta diventando tradizione celebrare la Via Lucis nel tempo pasquale, come meditazione gioiosa della risurrezione di Cristo.

Giovanni Paolo II e la Via Crucis

Come tutti i Papi, anche Giovanni Paolo II conduceva pubblicamente una Via Crucis in Roma al Colosseo ogni anno, la sera del venerdì santo. Per molti anni questo Papa ha portato personalmente la croce di stazione in stazione, poi con l'acuirsi dei problemi derivanti dai postumi dell'attentato subito e dall'età avanzata, presiedeva la celebrazione da un palco sulla Collina Palatina, mentre altri portavano la croce.

Ogni anno una persona o un gruppo era invitato a scrivere i testi delle meditazioni per le Stazioni. Alcuni dei commentatori, negli ultimi anni, non erano fedeli cattolici.

Alcuni anni (1991) le Stazioni meditate non sempre seguivano l'elenco tradizionale.

Il Papa stesso ha scritto i testi in occasione dell'anno giubilare del 2000 e lì ha utilizzato le Stazioni tradizionali. Giovanni Paolo II eseguiva la via crucis ogni venerdì.

Via Crucis e indulgenze

Nella Chiesa cattolica il pio esercizio della Via Crucis è connessa con l'indulgenza plenaria secondo le normali condizioni stabilite dalla Chiesa. Per ottenere l'indulgenza, i fedeli devono pregare sostando in ciascuna stazione, meditando sul mistero della Passione. Non vi sono particolari requisiti sulla durata della meditazione, né la necessità di utilizzare preghiere specifiche, e non è indispensabile che la meditazione corrisponda alle stazioni che sono dipinte. Ciascuna raffigurazione delle Stazioni della Via Crucis dovrebbe essere benedetta da un francescano (o dall'ordinario del luogo o da un suo delegato) e dovrebbe includere una croce di legno ad ogni stazione. Le immagini sono opzionali. La stessa indulgenza può essere applicata a chi non può materialmente visitare le stazioni purché mediti per 30 minuti sulla Passione.

Quando si esegue la Via Crucis

La Via Crucis rappresenta un momento di preghiera, di riflessione e un cammino penitenziale.

La celebrazione della Via Crucis è molto comune nei venerdì di Quaresima, specialmente il venerdì santo. Di frequente le celebrazioni a carattere comunitario sono accompagnate da vari canti e preghiere, molto comune come accompagnamento musicale la sequenza dello Stabat Mater Dolorosa.

La Via Crucis entra a far parte dell'insieme delle Rappresentazioni popolari.

Una Rappresentazione Popolare importante in Piemonte è la Via Crucis di Antignano, un paesino in provincia di Asti, dove 140 personaggi (quasi tutti Antignanesi) vestono i panni di 2000 anni fa per rievocare le ultime ore di vita di Gesù. Rappresentazione non solo teatrale, ma anche liturgica che viene messa in scena solo ed esclusivamente il Venerdì Santo.

Un'altra, spettacolare Via Crucis di origine spagnola si svolge a Trapani dal 1600 durante il Venerdì Santo: la Processione dei misteri di Trapani.

Iconografia

Da un punto di vista artistico, molto interesse è stato mostrato nei secoli verso l'analisi, la conservazione e il restauro delle immagini iconografiche associate con questa pratica: le quattordici stazioni sono state raffigurate nelle chiese e in altri luoghi di culto, a volte anche in esterni, con dipinti, formelle in terracotta, bassorilievi in rame o vere e proprie sculture. Artisticamente sono considerate parte della produzione tematica ispirata alla crocifissione.

Si ricordano, ad esempio, la celebre Via Crucis dipinta da Giandomenico Tiepolo tra il 1747 e il 1749 per la chiesa di San Polo a Venezia o la Via Crucis di San Giuseppe eseguita nel 1713 da Giovanni Antonio Cappello per la chiesa di San Giuseppe a Brescia, conservata integralmente[16].

Componimenti musicali

Galleria

Note

  1. ^ "Le chemin de croix tourne habituellement en sens inverse des aiguilles d'une montre, mais ce n'est pas une règle générale." Les stations du chemin de croix
  2. ^ Mc 14,32-36, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  3. ^ Mc 14,45-46, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  4. ^ Mc 14,55.60-64, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  5. ^ Mc 14,66-72, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  6. ^ Mc 15,14-15, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  7. ^ Mc 15,17-19, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  8. ^ Mc 15,20, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  9. ^ Mc 15,21, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  10. ^ Lc 23,27-28, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  11. ^ Mc 15,24, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  12. ^ Lc 23,39-42, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  13. ^ Gv 19,26-27, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  14. ^ Mc 15,33-39, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  15. ^ Mc 15,40-46, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  16. ^ Stradiotti, p. 91

Bibliografia

  • Renata Stradiotti, Giovanni Antonio Cappello in AA. VV., Brescia pittorica 1700-1760: l'immagine del sacro, Grafo, Brescia 1981

Voci correlate

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