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Novočerkass'k (BDK-46)[modifica | modifica wikitesto]

BDK-46 Novočerkass'k
La Novočerkass'k nel porto di Novorossijsk nel 2010
Descrizione generale
TipoLanding Ship Tank
Classeclasse Ropucha
In servizio con Voenno-morskoj flot
CantiereDanzica, Polonia
Costruzione n.142
Varo17 aprile 1987
Entrata in servizio30 novembre 1987
Fuori servizio26 dicembre 2023
Destino finaleDistrutta dall'esercito ucraino a Feodosia, Crimea
StatoDistrutta da una esplosione
Caratteristiche generali
Dislocamento
  • 3 450 t standard
  • 4 080 t pieno carico[1]
Lunghezza112,5 m
Larghezza15 m
Pescaggio4,26 m
Propulsionedue motori diesel Zgoda-Sulzer 16ZVB40 per due alberi motore; 9.600 bhp
Velocità18 nodi (33,34 km/h)
Autonomia30 giorni
Capacità di carico10 carri armati e 340 soldati
oppure 12 BTR APC e 340 soldati
oppure 3 carri armati, 3 2S9 Nona-S SPG, 5 × MT-LB APC, 4 camion e 313 soldati
oppure 500 tonnellate di carico
Equipaggio87[2]
PasseggeriVariabile a seconda del carico
Armamento
Artiglieria2 cannoni DP AK-725 doppie da 57 mm (2,2 pollici)
2 lanciarazzi da 122 mm A-215 Grad-M
Missili4 rampe per missile terra-aria di tipo Strela 2
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La Novočerkass'k (BDK-46) (in russo Новочеркасск (БДК-46)?) era una nave da sbarco di classe Ropucha della Marina militare russa e parte della flotta del Mar Nero. Prende il nome dalla città russa di Novočerkass'k, la nave fu costruita in Polonia e varata il 17 aprile 1987.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La Novočerkass'k aveva un dislocamento standard di 3450 tonnellate, una lunghezza di 112,5 metri, una larghezza di 15 metri e un pescaggio di 3,7 metri. Aveva due motori diesel che fornivano una velocità massima di 17,8 nodi (33,0 km/h; 20,5 mph) e un'autonomia di 6.000 miglia nautiche (11.000 km) a 12 nodi (22 km/h; 14 mph). Era armata con due supporti di artiglieria AK-725 da 57 mm e due sistemi di lancio di razzi multipli da 122 mm.[1][3]

Era in grado di trasportare fino a 500 tonnellate di carico e 225 soldati imbarcati. Inoltre, la nave poteva ospitare 10 carri armati, mentre il ponte della nave era in grado di ospitare 25 mezzi corazzati da trasporto truppe.[4][5] In situazioni a vuoto carico, il suo equipaggio era formato da 87 membri, tra ufficiali e marinai.[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

In seguito al varo avvenuto nell'aprile del 1987, sotto il nome di BDK-46, nel novembre dello stesso anno, fu inclusa nella flotta del Mar Nero della Marina sovietica.[6] La nave era di stanza sul lago Donuzlav, in Crimea.[6] Prima della dissoluzione dell'Unione Sovietica il BDK-46 partecipò a varie esercitazioni militari.[6] Dal 1990 al 2007 la nave di classe Ropucha venne sottoposta a conservazione. Nel 2002, la nave fu ribattezzata Novočerkass'k, dal nome della città che ne aveva il patronato.[6]

Nel novembre del 2012, il Novočerkass'k prese parte ad un'operazione con altre navi della flotta del Mar Nero ancorando al largo della costa di Gaza. Lo scopo dell'operazione era apparentemente quello di prepararsi a evacuare i cittadini russi da Israele nel caso in cui il conflitto israelo-palestinese si fosse intensificato. Le altre navi che presero parte all'operazione erano la Saratov e Moskva.[7] Nel 2015 il Novočerkass'k faceva parte delle esercitazioni della flotta del Mar Nero nel Mediterraneo, in corrispondenza di un rafforzamento delle forze militari russe in Siria.[8]

La Novočerkass'k nel porto di Sebastopoli, maggio 2015

Nel marzo del 2020, la Novočerkass'k salpò per la Siria, insieme alla gemella Tsezar Kunikov e le fregate Admiral Grigorovich e Admiral Makarov, in risposta alle crescenti tensioni con la Turchia e al ritiro delle truppe americane dalla Siria.[9] Il movimento delle navi suscitò preoccupazioni sulla diffusione del virus COVID-19 da e verso la Russia.[10]

Invasione russa dell'Ucraina[modifica | modifica wikitesto]

Nel marzo del 2022, circa un mese dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, la Novočerkass'k era attraccata nel porto di Berdjans'k, nel sud dell’Ucraina, con una serie di altre navi da guerra russe. Un attacco missilistico ucraino eseguito il 25 marzo danneggiò diverse navi russe, affondando la Saratov e danneggiando Novočerkass'k.[4][11] Nel giugno dello stesso anno, i media statali russi TASS affermarono che nave di classe Ropucha era una delle dodici navi da sbarco presenti nel Mar Nero che potevano lanciare un’operazione anfibia in Ucraina. Tuttavia, non venne confermato che la Novočerkass'k era stata riparata, lascando il suo reale stato sconosciuto.[12] Il 24 agosto 2022 venne riferito che la Novočerkass'k e la nave gemella, la Tsezar Kunikov, erano fuori servizio a causa della mancanza di pezzi di ricambio per riparare le navi. La mancanza di pezzi di ricambio venne attribuita alle sanzioni imposte alla Russia.[13]

I portavoce dell'aeronautica ucraina affermarono che in seguito la nave venne utilizzata pesantemente per la logistica per il trasporto di armi e soldati dalla Russia alla regione di Zaporižžja, in Ucraina.[5] Dopo l’attacco al ponte di Kerč', la Russia cercò mezzi alternativi per rifornire la Crimea, tra cui le grandi navi da sbarco come la Novočerkass'k.[14]

Attacco e affondamento[modifica | modifica wikitesto]

Il 26 dicembre 2023, la Novočerkass'k venne colpita da missili da crociera ucraini mentre si trovava in una base navale nella città di Feodosia, nella Crimea occupata dai russi.[15] L'aeronautica ucraina rilasciò successivamente una dichiarazione in cui affermava di ritenere che la nave fosse utilizzata per trasportare veicoli aerei senza pilota (UAV) d'attacco di fabbricazione iraniana.[16] Secondo l'aeronautica militare ucraina la nave subì esplosioni secondarie rendendo molto complicate le eventuali riparazioni.[15][5] In seguito all'attacco vennero pubblicati sui social media video che mostravano esplosioni molto grandi osservate nel porto di Feodosia.[17] Il capo dell'Istituto di studi strategici del Mar Nero, Andrii Klymenko, dopo aver visionato i video dell'attacco dichiarò New York Times che siccome l'esplosione era stata molto potente, la Novočerkass'k trasportava sicuramente esplosivi come proiettili, missili o droni.[16]

Funzionari russi confermarono l'attacco affermando che una persona era rimasta uccisa e due ferite da un incendio scoppiato in città a causa dell'attacco, descrivendo la nave come danneggiata. In seguito affermarono anche che due Su-24 ucraini erano stati abbattuti dal fuoco antiaereo durante l'attacco. l'Ucraina negò di aver perso due velivoli.[5][17] Le immagini satellitari scattate dalla compagnia Maxar dopo l'impatto mostrarono tuttavia ingenti danni alla nave, con la nave parzialmente sommersa lungo il molo, da cui provenivano nubi di fumo.[18] Tuttavia, altre fonti affermarono che le vittime russe erano assai più elevate. La Marina ucraina dichiarò che 80 membri del personale russo erano stati uccisi, mentre il quotidiano dell'opposizione russa Astra riferì che c'erano 77 militari russi a bordo della nave al momento dell'attacco, di cui 33 dispersi e 19 feriti.[19] Successivamente, il 29 dicembre, un gruppo di hacker ucraino affermò che 74 soldati russi erano stati uccisi, mentre 27 erano rimasti feriti.[20][21][22]

Il presidente ucraino Zelens'kyj rilasciò una dichiarazione sull'attacco dicendo: "Sono grato alla nostra aeronautica militare per lo spettacolare rifornimento della flotta sottomarina russa del Mar Nero con un'altra nave. Non ci sarà posto pacifico per gli occupanti in Ucraina".[5][16] Il presidente russo Vladimir Putin venne informato dell'attacco tramite il ministro della Difesa russo Sergej Šojgu.[18] Il segretario alla Difesa britannico Grant Shapps scrisse di ritenere che la distruzione della nave fosse la prova che non c'era una situazione di stallo nel conflitto e che "negli ultimi 4 mesi il 20% della flotta russa del Mar Nero è stata distrutta".[5][14]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) OE Data Integration Network (ODIN), Ropucha Class (Project 775 Class) Russian Landing Ship, Tank (LST), su U.S. Army.
  2. ^ a b (EN) Gerrit De Vynck e Mary Ilyushina, Ukraine attacks Russian landing ship in Crimean port, su The Washington Post, 26 dicembre 2023.
  3. ^ (RU) Большой десантный корабль «Новочеркасск» проекта 775/II, su korabli.eu (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2016).
  4. ^ a b (EN) Andrew Carey, Tim Lister, Celine Alkhaldi, Olga Voitovych e Gianluca Mezzofiore, Ukrainians claim to have destroyed large Russian warship in Berdiansk, su CNN, 25 maggio 2023.
  5. ^ a b c d e f (EN) Hanna Arhirova, Ukraine damages a Russian landing ship in the Black Sea after battlefield disappointments, su AP News, 26 dicembre 2023.
  6. ^ a b c d (RU) Victor Timofeev, Уничтожение «Новочеркасска»: почему среди россиян это вызвало истерику [La distruzione di Novocherkassk: perché ha causato l’isteria tra i russi], su Korotko, 26 dicembre 2023.
  7. ^ (EN) Michael B. Kelley, Russia Sends Warships Off Coast Of Gaza In Response To Israel-Palestine Tensions, su Business Insider, 24novembre 2012.
  8. ^ Sam Lagrone, Russian Black Sea Cruiser Moscow, Amphibs Heading to Drill in Eastern Mediterranean, MoD Warned Planes Away from Syria, su USNI News, 24 settembre 2015.
  9. ^ (EN) Maria Tsvetkova e Yoruk Isik, Russia reinforces Syria before Putin-Erdogan talks - flight and shipping data, su Reuters, 4 marzo 2020.
  10. ^ (EN) H. I. Sutton, The Russian Navy’s Bosphorus Relay Resupplying Syria Continues, su navalnews.com, 24 marzo 2020.
  11. ^ (EN) Caroline Vakil, Ukrainian military clarifies which Russian landing ship it destroyed, su The Hill, 25 marzo 2022.
  12. ^ (EN) Michael Starr, Large Russian naval landing force 'ready to perform intended tasks' - report, su The Jerusalem Post, 3 giugno 2022.
  13. ^ (RU) Польша поставила России контрафактные детали для десантных кораблей [La Polonia ha fornito alla Russia parti contraffatte per navi da sbarco], su Mash, 24 agosto 2022.
  14. ^ a b (EN) James Waterhouse, Ukraine war: Does attack on Russian ship make a difference?, su BBC News, 27 dicembre 2023.
  15. ^ a b (EN) Andrew Osborn e Max Hunder, Ukraine strikes Russian naval landing warship, Moscow admits damage [L'Ucraina colpisce una nave da guerra russa da sbarco, Mosca ammette i danni], su Reuters, 26 dicembre 2023.
  16. ^ a b c (EN) Constant Méheut, Ukraine Hits Major Russian Warship, but Loses Ground in the East, su The New York Times, 26 dicembre 2023.
  17. ^ a b (EN) Brad Lendon, Ukraine claims it destroyed Russian tank landing ship, su CNN, 27 dicembre 2023.
  18. ^ a b (EN) Paul P. Murphy, Rob Picheta e Radina Gigova, Satellite images show Russian navy ship burning after Ukrainian strike in Crimea, su CNN, 28 dicembre 2023.
  19. ^ Francesco Betrò, Almeno 33 dispersi nell'attacco ucraino alla nave russa Novocherkassk, su ANSA, 28 dicembre 2023.
  20. ^ (EN) RUSSIAN OFFENSIVE CAMPAIGN ASSESSMENT, DECEMBER 27, 2023, su Institute for the Study of War, 27 dicembre 2023.
  21. ^ (EN) Dinara Khalilova, Ukrainian hackers claim Ukrainian strike on Russian ship killed 74 soldiers [Gli hacker ucraini affermano che l'attacco ucraino sulla nave russa ha ucciso 74 soldati], su The Kyiv Independent, 29 dicembre 2023.
  22. ^ Jacopo Iacoboni, Giallo sui cadaveri sotto il mare. “Morti 74 marinai sulla nave Novocherkassk”. Putin che nasconde i numeri e l’incubo del nuovo “Kursk”, su La Stampa, 30 dicembre 2023.

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