Utente:Emilio.turturro/Direzione lavori nella costruzione di centrali termoelettriche

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Direzione Lavori[modifica | modifica wikitesto]

Centrale termoelettrica a lignite.

Sono qui descritte le principali tipologie organizzative adottate, in accordo alle quali viene resa possibile la realizzazione delle centrali termoelettriche, ma che vale anche per altre grandi realizzazioni industriali tipo il petrolchimico.

Direzione Lavori in capo al Commitente/Owner[modifica | modifica wikitesto]

E’ il caso in cui il Committente ha la propria organizzazione capace di espletare la Direzione Lavori[1] (Construction Management) articolata nelle varie funzioni di progettazione, approvvigionamento (procurement), costruzione ed avviamento (commissioning), di fatto un sistema EPC in seno alla propria azienda. Tutte le attività saranno gestite direttamente dal Committente /Owner che provvederà alla progettazione completa dell’impianto inclusa la progettazione di dettaglio, alla emissione di tutti gli ordini per l’acquisizione dei macchinari e componenti suddivisi in ordini di fornitura semplice[2], ordini di fornitura in opera [3] ed appalti, a cui potranno aggiungersi ordini/contratti quadro per l’approvvigionamento di materiali aventi caratteristiche di acquisizione ripetitiva seppur per tipologie di classi differenti (tubazioni, cavi). La Direzione Lavori[1], sia nell’essere una divisione della propria azienda, sia che si configuri come EPC Contractor, dovrà sempre includere nella organizzazione stessa uno staff avente in carico la cura di tutti gli aspetti qualitativi dei vari processi, partendo dalla progettazione sino alla consegna finale dell’impianto, oltre alla supervisione della capacità organizzativa di lavorare in qualità da parte di tutti i subfornitori ed appaltatori presenti nel  progetto.

Organizzazione direzione lavori a gestione diretta del Committente..

Di norma l’organizzazione della Direzione Lavori sarà certificata da una o più aziende terze specializzate nel settore, a fronte delle varie normative di riferimento per operare in qualità. Diffusissime sono le Normative ISO 9001. In primo luogo l’Organizzazione avrà necessariamente prodotto il documento generale di riferimento della società, vale a dire il Manuale Aziendale di Qualità[4], a questo si aggiungerà poi un Piano della Qualità redatto per ogni singolo progetto realizzativo. Naturalmente l’ottemperanza ai documenti cardine di cui sopra prevederà l’emissione di tutta una documentazione operativa di dettaglio, dagli organigrammi, alle procedure di esecuzione progettazione, di sorveglianza presso le officine, presso i cantieri, documenti di riferimento per la messa in servizio, etc.   Organizzazione similare dovrà poi avere ogni singolo fornitore ed appaltatore partecipante al progetto.

EPC (Engineering-Procurement-Construction) Contractor[modifica | modifica wikitesto]

E’ il caso in cui il Committente/Owner procede alla realizzazione completa dell’impianto termoelettrico avvalendosi di una società qualificata (EPC Contractor) alla quale viene totalmente commissionato il contratto per detta realizzazione, di fatto un “chiavi in mano”. L’EPC Contractor agirà sostanzialmente allo stesso modo di cui al punto precedente, partendo dalla progettazione di base[5] (questa fase può anche essere in condivisione con il Committente/Owner) dell’impianto e continuando con  la progettazione di dettaglio[6]. Parallelamente all’avanzamento esecutivo di quest’ultima, l’EPC provvederà alla emissione progressiva degli ordini ed appalti, di norma assegnando prioritariamente gli appalti civili per i lavori di esecuzione dei buildings, fondazioni di turboalternatori [1], generatori di vapore (caldaie), macchinari, pipe racks, ciminiere, proseguendo poi con gli appalti meccanici, elettrici e di automazione.

Organizzazione direzione lavori assegnata ad EPC Contractor.

In questo contesto l’organizzazione del Committente/Owner sarà molto ridotta avendo contrattualmente delegato all’EPC Contractor l’onere completo della progettazione e realizzazione dell’impianto termoelettrico. Ad ogni caso l’organizzazione seppur consistentemente ridotta sarà in grado di acquisire informazioni circa lo stato di avanzamento del progetto, di organizzare visite pianificate[2] presso le officine dei fornitori per verificare lo stato di avanzamento di fabbricazione del macchinario e di supervisionare gliavanzamenti della costruzione e del commissioning in site, questo in solido con i vari responsabili dell’EPC Contractor. Di norma anche il Committente/Owner mantiene la propria organizzazione di supervisione stabilmente in cantiere, allo scopo di avere una vigilanza diretta e costante sul sito e la conseguente facilità di mantenere contatti e riunioni, ad ogni livello, con i vari rappresentanti dell’EPC Contractor.

EPCM  (Engineering-Procurement-Construction Management)  [modifica | modifica wikitesto]

E’ il caso in cui il Committente/Owner non dispone di una propria organizzazione per supervisionare i lavori dell’EPC Contractor ed affida ad una società/organizzazione terza il compito di essere rappresentata nella supervisione di tutte le attività affidate all’EPC Contractor. Appare,quindi, evidente che l’EPCM[7] non ha per definizione ruoli direttamente operativi nel progettare, acquistare, costruire ed avviare impianti termoelettrici, ma ruoli di verifica e controllo di tutte le attività direttamente eseguite dall’EPC Contractor. Conseguentemente, agendo in nome e per conto del Committente/Owner, per l’EPCM vige l’obbligo di riportare a quest'ultimo, le informazioni riguardanti l’andamento realizzativo dell’impianto, con particolare attenzione circa i ritardi sulla schedula, problematiche tecniche afferenti la qualità e l’affidabilità dei componenti, l’insorgere di potenziali aumenti di costi nonchè tutte le problematiche relative agli aspetti di sicurezza. Quest’ultima, infatti, viene sempre a gravare, in termini di responsabilità finale anche sul Committente/Owner. Consuetamente il Committente/Owner identifica un suo Rappresentante del progetto, di norma il Responsabile del Progetto, anche comunemente indicato come Project Manager (PM) o Project Director (PD), con il quale si interfaccia l’EPCM riportandogli tutte le informazioni sopra descritte. Il Responsabile del Progetto/PM/PD ha in mano le deleghe necessarie per agire in modo tale da risolvere le problematiche via via emergenti, riportategli dal rappresentante dell’EPCM, avendo anche in mano le deleghe economiche per lo sblocco dei pagamenti verso l’EPC Contractor sulla base degli stati di avanzamento lavori (SAL) o del raggiungimento delle milestones di progetto.

Il ruolo dell’EPCM diventa tanto più centrale quanto più sono presenti nel progetto soggetti con ruoli e responsabilità diverse.

Lo schema tipico è rappresentato dalla presenza del:

  • Committente/Owner, che al completamento della realizzazione dell’impianto ne prenderà la piena titolarità per esercire e produrre energia;
  • EPC Contractor, che per contratto con il Committente/Owner, fornirà la realizzazione completa dell’impianto;
  • Banche o differenti Stakeholders, di norma partecipanti al finanziamento parziale o totale dell’impianto attraverso contratto/i con il Committente/Owner;
  • EPCM (chiamato anche Engineer) che nel ruolo di soggetto terzo garantirà con la sua organizzazione professionale la corretta supervisione e controllo lungo tutta la realizzazione dell’impianto, riportando al Committente/Owner stesso, in primis, e gli altri Stakeholders (se presenti nel progetto), tutte le informazioni riguardanti l’andamento realizzativo dell’impianto, con particolare attenzione circa i ritardi sulla  schedula, problematiche tecniche afferenti la qualità e l’affidabilità dei componenti, l’insorgere di potenziali aumenti di costi nonchè tutto quanto in relazione agli aspetti di sicurezza (potenzialmente gli aspetti di sicurezza possono riverberarsi in termini di impatto anche sulla schedula realizzativa e di conseguenza sui costi dell'investimento.
    Organizzazione direzione lavori in presenza di società EPCM.

Programma Temporale Generale (PTG)[modifica | modifica wikitesto]

Qualunque sia la struttura organizzativa della Direzione Lavori responsabile del coordinamento e supervisione di ogni fase della realizzazione della centrale termoelettrica, dalle fasi iniziali di progettazione fino al PAC[8]/FAC[9] dell'impianto, essa farà riferimento allo strumento cardine del progetto, vale a dire Il Programma Temporale Generale (PTG) che, quindi, ne guiderà tutto il processo realizzativo. Il PTG, strumento fondamentale della Direzione di Progetto, è normalmente elaborato e costantemente aggiornato dal Responsabile dell’ufficio programmazione[10], collegato a filo diretto con la Direzione. Si struttura sulla base di programmi specifici quali il PERT [11] (Program Evaluation and Review Technique) ed il CPM [12](critical path method), due fra principali strumenti di project management, volti alla programmazione delle attività che compongono il progetto e, più in generale, alla gestione degli aspetti temporali e sequenziali delle attività stesse. Dal PTG vengono poi estrapolati tutti i programmi  delle varie discipline, quali Progettazione, Procurement Costruzione, Commissioning. A loro volta le discipline lavorano con  le estrapolazioni di sottodisciplina (civile, meccanica, elettrica ed automazione). Di volta in volta, sulla base delle varie necessità dei reparti e sezioni operative vengono elaborati dei programmi di dettaglio di livello inferiore che sostanzialmente producono uno “zoom" sulle fasi operative permettendo di mantenerne costantemente aggiornato il controllo gestionale. Naturalmente tutti i programmi operativi, di qualsiasi livello essi siano, dovranno essere allineati al PTG, compresi i programmi elaborati direttamente dagli appaltatori e fornitori. Va  evidenziato, infatti che gli appaltatori/fornitori ricevono, in fase di aggiudicazione di contratto, anche il programma esecutivo, di livello superiore e quindi di maggiore sintesi (livello 1-2), riportante le date e milestones fondamentali relative, naturalmente, alle opere contrattualizzate al singolo appaltatore/fornitore. Questi ultimi eleboreranno, contrattualmente, programmi di dettaglio di livello inferiore (3-4-5) e quindi, appunto, di maggior dettaglio, riportanti sequenze e legami delle loro attività, in ottemperanza alle milestones contrattuali. Il PTG prenderà in carico parallelamente alla esecuzione delle varie attività, tutte le modifiche che interverranno nel progetto, vale a dire modifiche progettuali, deviazioni e scostamenti dovuti a problematiche realizzative, problemi autorizzativi, eventuali default di appaltatori/fornitori, ritardi esecutivi vari, con l’obiettivo, sempre, di annullarne gli effetti negativi sul programma od al minimo, di mitigarne gli effetti.

Quindi, riassumendo, i programmi strutturati su tecniche programmatiche consolidate quali GANTT/PERT [11] /CPM [12], nell’accompagnare le realizzazioni dei progetti, si evolvono e revisionano frequentemente sulla base delle variazioni e problematiche via via emergenti. In linea di principio è possibile affermare che ogni programma temporale generale nasce con un suo percorso critico (critical path d’impianto) che, quindi, è o diventa man mano il riferimento principale del progetto, sul quale si eserciterà un costante monitoraggio. Il PTG potrà anche presentare più di un percorso critico, va da sè però che, più il programma sarà criticizzato e più concretamente a rischio ne sarà il rispetto della tempistica realizzativa.  A parte il percorso critico, la gran parte del percorsi e fasi del programma avranno un range temporale esecutivo compreso fra “al più presto” ed “al più tardi“ che di fatto rappresenta il polmone temporale (buffer) di ogni singola fase, capace di ammortizzare le conseguenze di ritardi, scostamenti e problematiche varie senza per questo influenzare il critical path d’impianto (quest’ultimo, di norma, proprio perchè percorso critico non ha buffer). E’ utile menzionare, infine, che ogni tipo di progetto si struttura con strumenti specifici di controllo, supportati da dati, grafici, tabelle, etc. ma in generale facendo, comunque, riferimento alle tecniche di base summenzionate.

Applicazione del programma di Gantt.

Tutte le fasi del progetto, come già in precedenza descritto, sono sequenziate ed armonizzate dal programma (schedula) temporale generale di progetto (PTG) che, oltre a sequenziare le singole fasi, una rispetta all’altra a mezzo di legami, associa ad ognuna un inizio ed una fine temporale. Il programma generale nel momento della sua emissione avrà già incamerato la disponibilità del layout definitivo della centrale termoelettrica, come pure l’autorizzazione alla costruzione della centrale stessa a valle della presentazione del VIA, normalmente, di fatto, steps propedeutici all’inizio gestione del PTG stesso da parte del Team.                                                                                                                

Il PTG andrà quindi ad includere:

Disponibilità delle varie ulteriori autorizzazioni/licenze[modifica | modifica wikitesto]

Rilasciate dalle Autorità competenti per livello territoriale, comprese le licenze di abitabilità degli edifici e di messa in esercizio definitivo della centrale stessa;

Progettazione[modifica | modifica wikitesto]

Progettazione di dettaglio civile[modifica | modifica wikitesto]

Con l’emissione dei disegni di layout, viste e sezioni, nonchè dei disegni di armature e casseri relativi a:

Centrale a ciclo combinato.
  • Fondazioni elettrofiltri;
  • Fondazioni desolforatori e denitrificatori, queste relative alle centrali a carbone/lignite.
  • La progettazione civile prosegue poi con l’emissione degli elaborati e disegni relativi alla esecuzione degli edifici stessi, relizzati sia in carpenteria metallica che in muratura, i pipe racks e tutti gli edifici destinati ad ospitare apparecchiature elettriche e meccaniche, compreso l’edificio ausiliare ospitante la sala controllo e zona retroquadri (area quadri elettrici dietro sala controllo) e, la sala macchine, normalmente l’edificio più imponente di centrale;
Torri di raffreddamento di centrale nucleare.
  • La progettazione della ciminiera stessa, se realizzata in calcestruzzo od, al minimo la progettazione della fondazione per le ciminiere metalliche;

Progettazione di dettaglio meccanica[modifica | modifica wikitesto]

con l’emissione di disegni di layout, viste, sezioni  e dettagli relativi a: 

  • Alternatore e suoi ausiliari quali sistema olio di lubrificazione e sollevamento rotore, sistema olio tenute cuscinetti, sistema idrogeno (H2) di raffreddamento statore, sistema CO2 (anidride carbonica), sistema raffreddamento utenze. L’alternatore pur essendo una macchina elettrica è frutto di una strettissima collaborazione fra le ingegnerie meccanica ed elettrica in quanto, di norma, i sistemi di lubrificazione cuscinetti e di sollevamente rotore (oltre al giunto di accoppiamento turbina-alternatore) tendono ad essere un unico sistema fra turbina ed alternatore ed in questi casi con progettazione degli stessi a carico della  disciplina meccanica;
  • Condensatore con il giunto di espansione lato scarico turbina, diaframmatura interna, sistema rompivuoto[14], sistema eiettori/pompe vuoto condensatore, casse acqua ingresso/uscita, sistema supporti di appoggio condensatore;
Schema di dissalazione acqua con processo ad osmosi inversa.
  • Impianto dissalazione H2O di mare (processo ad osmosi inversa o processo per evaporazione/condensazione) e successivo trattamento per l’ottenimento di H2O detta industriale per tutti gli usi di raffreddamento scambiatori ed apparecchiature, con centrale posizionata sul mare. In caso di ingresso acqua grezza da fiume l’impianto per  l’ottenimento di H2O industriale si basa sul processo di flocculazione/sedimentazione e successiva filtrazione ed additivazione;
  • Stazione di pompaggio H2O raffreddamento condensatori dall’opera di presa sul mare o fiume fino ai condensatori stessi e restituzione delle acque più calde al punto di scarico (con max Δt dell’acqua fra ingresso e scarico pari ad 8°C,  in accordo alla normativa italiana);
  • Impianto di potabilizzazione H2O (in rari casi non necessario per presenza disponibilità dalla rete);
  • Impianto produzione H2O demineralizzata (demi) per alimentazione del sistema acqua vapore (condensato + H2O alimento/vapore);
* Layout impianto di dissalazione porcesso ad osmosi inversa.
  • Sistema di trattamento H2O reflue (ITAR) sia a componente acida che oleosa ed ove presenti anche trattamento delle acque ammoniacali (ITAA) generalmente dovute ai trattamenti di abbattimento NOX dai fumi con utilizzo di prodotti ammoniacali. Quando possibile, il miglior obiettivo resta lo scarico zero delle H2O reflue trattate, con successiva reimmissione nei circuiti per il riutilizzo delle H2O per tutti gli usi di centrale. La tendenza attuale, almeno nei paesi occidentali, è quella del recupero e riutilizzo delle acque reflue col duplice scopo di minimizzare i consumi di reintegro H2O (make-up) dovute principalmente a perdite ed evaporazione ed evitare rilasci sul territorio di reflui, seppur trattati;
  • Sistemi di emergenza quali elettrogeneratori diesel;
  • Stazione di compressione dell’aria;
  • Stazione di stoccaggio H2-CO2;
  • Stazione di stoccaggio combustibile e pompaggio gasolio/olio combustibile;
  • Sistema di scarico, stoccaggio e trasporto carbone ai bunkers (tramogge) di caldaia;
  • Sistema di stoccaggio ceneri pesanti e/ leggere;
  • Sistema elettrofiltri o filtri a manica;
  • Sistema di desolforazione con stazione specifica di trattamento delle H2O di scaricoe spurghi (ITSD (Impianto Trattamento Spurghi Desolforatore), anche in questo caso rispettando il criterio di scarico zero delle acque trattate;
Schema funzionale generatore di vapore.

Progettazione di dettaglio elettrica e strumentale[modifica | modifica wikitesto]

Con l’emissione di schemi unifilari, layout di posizionamento quadri ed armadi, vie cavo, elenco cavi, disegni di percorso cavi, schemi morsettiere e connessioni, tabelle dati ed apparecchiature, schema delle protezioni elettriche, layout della strumentazione di misura e controllo relativa a:  

Rotore di turbina a vapore.
Trasporto (eccezionale) statore di generatore elettrico
Centrale termoelettrica area stazione elettrica. In primo piano trasformatore principale interconnesso con rete elettrica esterna.
  • Sistema distribuzione bassa tensione 0,4Kv (BT) e locali quadri;
  • Sistema di illuminazione di centrale;
  • Sistema interfono di centrale;  

Progettazione di dettaglio automazione  [modifica | modifica wikitesto]

Con l'emissione di schemi sistemi di regolazione e controllo, layout di posizionamento quadri ed armadi di automazione, vie cavo,elenco cavi, schemi delle connessioni, relativa a:

  • Sala controllo con i suoi banchi portastrumenti;
  • Sistema DCS (Distibuted Conctrol System) in sala controllo, sua distribuzione in campo e relative connessioni;
Sala controllo completamente automatizzata.

Date varie di completamento[modifica | modifica wikitesto]

Date di emissione gare ed assegnazione degli ordini di[modifica | modifica wikitesto]

  • Fornitura franco cantiere[18] con relative date di disponibilità materiali in cantiere;
  • Fornitura semplice[2]e relative date di disponibilità materiali in cantiere;
  • Fornitura in opera [3] e relative date di disponibilità materiali in cantiere;

Disponibilità e date varie di completamento[modifica | modifica wikitesto]

  • Disponibilità di tutte le opere oggetto  di precantiere;
  • Data di tassativa presenza della Direzione Lavori[1]in cantiere;
  • Date di partenza e fine dei lavori civili, meccanici, elettrici, di automazione. Di fatto il programma dei lavori di montaggio;
  • Data di inizio e completamento delle attività di Commissioning;
  • Data del PAC[8];
  • Data del FAC[9].

Giova precisare ancora una volta che, pur in accordo a quanto sopra esposto, l’emissione del PTG per forza di cose ha carattere evolutivo e, pertanto, sarà emesso in revisione iniziale per aggiornarsi lungo il corso della realizzazione inglobando modifiche sia di tipo progettuale sia di costruzione/commissioning che daranno luogo ad emissione di revisioni progressive che potrebbero portare a modifiche anche temporali del progetto evidenziando ancora che, specialmente nelle fasi iniziali, potrebbero non essere disponibili o, disponibili solo parzialmente, tutta una serie di informazioni.      

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Struttura organizzativa di rappresentanza della stazione appaltante presso l’appaltatore cui spetta assicurare che le prestazioni vengano espletate secondo i tempi concordati ed in conformità con le previsioni contrattuali e con gli elaborati progettuali.
  2. ^ a b Risponde all’acquisto, da parte del Committente (Owner) di apparecchiature da consegnare sempre, per il loro montaggio, agli Appaltatori meccanici e di elettroautomazione quali valvole, pompe, ventilatori, compressori, strumentazione di controllo e regolazione, con l’obbligo o al minimo l’opzione da parte del Fornitore delle apparecchiature, di supervisione al montaggio, in carico all’Appaltatore;
  3. ^ a b Il fornitore aggiunge alla prestazione tipica del venditore (la fornitura del bene) un'attività, la posa in opera, che realizza grazie alle sue conoscenze tecniche e con l'utilizzo di specifici strumenti.
  4. ^ Il Manuale Aziendale di Qualità si concretizza nell’adozione di un Sistema di Gestione per la Qualità risultante dalla decisione strategica con l'obiettivo di aiutare l’organizzazione aziendale a migliorare la sua prestazione complessiva costituendo una solida base per iniziative di sviluppo sostenibile, fornendo gli indirizzi, le prescrizioni e la documentazione di riferimento per quanto attiene alla politica per la qualità, agli obiettivi per la qualità, alla pianificazione della qualità, al controllo della qualità, alla gestione della qualità ed al miglioramento della qualità.
  5. ^ Elaborazione concettuale e schematica dell' impianto industriale da costruire. Costituita fondamentalmente da una relazione descrittiva dell'impianto, specifiche tecniche, disegni di assieme, planimetrie generali e schemi funzionali, nonchè da un cronoprogramma definente le tempistiche costruttive e dal piano economico/finanziario dell'opera.
  6. ^ Partendo dalla progettazione di base, è la elaborazione ed emissione di tutti i documenti (specifiche tecniche, disegni, elaborati vari, tabelle materiali, prezziari, cronoprogrammi termporali, documentazione inerente gli aspetti di sicurezza in fase di progettazione ed esecutiva, organigrammi), finalizzati al massimo grado di dettaglio tali da permettere continuativamente l'esecuzione dei lavori sino al loro completamento e messa in servizio finale.
  7. ^ EPCM (Engineering, Procurement and Construction Management) è una organizzazione che ha l'impegno contrattuale verso il Committente, di garantire la gestione ed il coordinamento della supervisione tecnica, nei confronti dell'EPC Contractor, durante tutte le fasi di costruzione ed avviamento dell'impianto, compresa la verifica che lo sviluppo dell'ingegneria e della progettazione siano conformi alle specifiche tecniche e funzionali del progetto.
  8. ^ a b Provisional Acceptance Certificate (Certificato di Accettazione Provvisoria)
  9. ^ a b Final Acceptance Certificate (Certificato di Accettazione Finale)
  10. ^ Ufficio o dipartimento di programmazione è l'area del progetto deputata alla elaborazione del programma generale dei lavori ed al suo costante aggiornamento.
  11. ^ a b Il PERT (detta anche stima a tre valori o three-point-estimation) è un metodo statistico di determinazione dei tempi delle attività di progetto (ma può essere applicato anche ai costi). Rispetto alla semplice stima a valore singolo, il metodo presuppone la determinazione di valori di stima ottimale, probabile e pessimistico che risultano più adeguati a valutare tempi e costi di attività di progetto che presentano incertezza o complessità.
  12. ^ a b CPM è un metodo per la determinazione della durata minima di un progetto individuando le attività critiche che lo caratterizzano (la sequenza delle attività critiche, dal punto d'inizio al punto di fine del progetto, determinano appunto il percorso critico). Nell'analisi del percorso critico risulta comoda una rappresentazione delle attività di progetto in forma grafica (diagramma reticolare o network diagram) dove vengono rappresentati i vincoli di precedenza fra le attività stesse (determinati preventivamente con la tecnica PDM).
  13. ^ a b Sono le acque di rifiuto e di scarto prodotte da impianti in cui si svolgono attività commerciali o produzioni di beni. Nei reflui industriali sono presenti concentrazioni elevate di elementi contaminanti come oli minerali.
  14. ^ Una sistema rompivuoto, normalmente formato da valvole, protegge i contenitori, i sistemi di tubazioni o i serbatoi da un eccesso di pressione negativa, attraverso una ventilazione mirata a valle dell'intervento delle valvole rompivuoto, prevenendo così danni come la deformazione e la contrazione dei manufatti..
  15. ^ Il ciclo termico di alta pressione è il sistema vapore che parte dalla bocca di mandata pompa alimento fino all'ingresso del vapore nella turbina corpo di alta pressione.
  16. ^ ll ciclo termico di bassa pressione è il sistema acqua/vapore che parte dal pozzetto di aspirazione (pozzo caldo) del condensatore sino alla bocca di aspirazione pompa alimento.
  17. ^ Nelle centrali termoelettriche è la denominazione del vapore, in stato liquido, dopo fase di condensazione.
  18. ^ Risponde all’acquisto di componenti di base (bulk material)da sagomare e lavorare in cantiere quali tubazioni, cavi elettrici, strutture metalliche, etc. portato avanti, spesso, direttamente dal Committente (Owner). Detti componenti saranno consegnati ai relativi Appaltatori per il successivo montaggio

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Enciclopedia Treccani;
  • MASE - Produzione di energia elettrica, autorizzazioni;
  • Scuola Zanichelli - Approfondimenti;
  • Lechler - Denitrificatori
  • humanware - Project management.