Utente:Damjange/Sandbox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Voce principale: Pietre d'inciampo in Italia.

Duino Aurisina / Devin - Nabrežina[modifica | modifica wikitesto]

La lista delle pietre d'inciampo del Comune di Duino Aurisina / Devin - Nabrežina contiene l'elenco delle pietre d'inciampo (in tedesco Stolpersteine) poste in Duino-Aurisina. Esse commemorano le vittime della persecuzione del regime nazista nell'ambito di un'iniziativa dell'artista tedesco Gunter Demnig estesa a tutta l'Europa.

La prime 13 pietre d'inciampo in Duino Aurisina / Devin - Nabrežina sono state collocate il 27 gennaio 2023. Alla commemorazione con il titolo “Da ne gre nikoli v pozabo njihovo trpljenje … / Per non dimenticare mai la loro sofferenza…” hanno partecipato gli alunni della Scuola Media Igo Gruden ed Elementare Virgil Šček, i cori Fantje izpod Grmade e Fantovska skupina Devin Nabrežina. La manifestazione e la posa è stata organizzata da ANED, VZPI-ANPI Devin Nabrežina Duino Aurisina, le Comunelle di Medeazza/Medjevas, Duino/Devin, Visogliano/Vižovlje, Ceroglie/Cerovlje, Malchina/Mavhinje, Precenicco/Prečnik, Prepotto-Ternova/Praprot-Trnovca, Aurisina/Nabrežina, i circoli SŠKD Timava Medjevas Štivan, ŠKD Cerovlje Mavhinje, SKD Igo Gruden, ŠD Sokol, Godbeno društvo Nabrežina, Združenje staršev Nabrežina, Župnija Sv. Roka, SKD Vigred, Vaška skupnost Praprot e con il patrocinio del Comune.


Pietra d'inciampo Cenni biografici
Data di posa Luogo di posa Stolpersteine Incisione
27 gennaio 2023 Medeazza / Medjevas, in piazza, davanti alla Madonnina

42°20′55.32″N 13°23′56.44″E / 42.348701°N 13.399012°E42.348701; 13.399012 (Pietra d'inciampo per Giulio della Pergola)
V MEDJEVASI JE PREBIVAL
A MEDEAZZA ABITAVA

JOSIP FERFOLJA
ROJ./NATO 1926
UMORJEN/ASSASSINATO
7.4.1945
RIŽARNA/RISIERA
Ferfolja, Josip Josip Ferfolja, nato il 18 aprile 1926, di Jožef e Matilda Furlan, di Medeazza 6. Dai documenti d'archivio del Comitato di liberazione di Aurisina risulta che dal 1943 aiutava dall'esterno il movimento partigiano. Nell'archivio di Albin Bubnič viene invece indicato che nel settembre 1943 entrò nelle file partigiane dove operò nell'ambito del terzo plotone d'artificieri del Carso. La prima delle due fonti riporta che la polizia tedesca lo arrestò a seguito di tradimento alla fine di gennaio 1945, mentre la sorella Lidija, al processo contro i crimini alla Risiera, nel 1976, testimoniò che i nazisti lo arrestarono nel giugno 1944 per poi inviarlo al carcere del Coroneo. Solamente a guerra conclusa la famiglia riuscì a sapere, tramite un conoscente e dalla Croce Rossa Italiana, che era perito al campo di San Sabba. Egli venne assassinato il 7 aprile 1945.
Sistiana 45a, marciapiede davanti al negozio

42°20′55.32″N 13°23′56.44″E / 42.348701°N 13.399012°E42.348701; 13.399012 (Pietra d'inciampo per Giulio della Pergola)
TUKAJ JE PREBIVAL
QUI ABITAVA

MAKSIMILJAN
GABROVEC
ROJ./NATO 1906
PREGNAN/DEPORTATO
1944
DACHAU
UMORJEN/ASSASSINATO
28.3.1945
Gabrovec, Maksimiljan Maksimiljan Gabrovec, nato a Sistiana il 7 gennaio 1906, di Jakob e Marija Ostrouška. Dai documenti del Comitato di liberazione di Aurisina si desume che sostenne attivamente in loco il movimento partigiano. Dopo l'arresto nel marzo 1944 venne portato a Dachau. Morì il 28 marzo 1945 per infiammazione dell'apparato digerente. Suo cugino Ivan Furlan, di Visogliano, scomparve alla Risiera. Il fratello Oskar venne parimenti rinchiuso in un lager e morì alcuni anni dopo la liberazione per le conseguenze della prigionia.
Vižovlje
V VIŽOVLJAH JE PREBIVAL
A VISOGLIANO ABITAVA

IVAN FURLAN
ROJ./NATO 1920
UMORJEN/ASSASSINATO
15.7.1944
RIŽARNA RISIERA
Furlan, Ivan Ivan Furlan, nato il 24 febbraio 1920 a Visogliano, di Martin e Frančiška Gabrovec. Dai documenti dell'Archivio Bubnič traspare che entrò nelle file partigiane nell'ottobre 1943, operando in un gruppo di sabotaggio. Sua sorella Ema dichiarò per il Primorski dnevnik, nel marzo 1976, che Ivan venne catturato dai tedeschi il 18 giugno 1944 fra San Pelagio e Prepotto. A Trieste passò attraverso una vera e propria via crucis: le carceri del Coroneo, la sede delle SS a Piazza Oberdan e la Risiera. Quando la sorella cercò notizie su di lui a San Sabba le dissero che era in procinto di essere mandato in un campo di lavoro in Germania. Solamente dopo, attraverso conoscenti, seppe della morte nel campo di sterminio triestino. Egli morì il 15 luglio 1944.
Cerovlje
V CEROVLJAH JE PREBIVAL
A CEROGLIE ABITAVA

ANTON TERČON
ROJ./NATO 1906
PREGNAN/DEPORTATO
FLOSSENBÜRG
UMORJEN/ASSASSINATO
1945
Terčon, Anton Anton Terčon, nato a Ceroglie il 9 ottobre 1906, di Jožef e Filomena Lupinc, sarto. Negli Anni Trenta diresse corsi per sarti nell'ambito della scuola complementare per apprendisti scalpellini di Aurisina. La nipote Lidija presume che durante la guerra abbia sostenuto dall'esterno il movimento partigiano. Dalla documentazione tedesca emerge che, dopo essere stato rinchiuso a Trieste, il 14 gennaio 1945 giunse a Flossenbürg. Dopo poco più di due settimane venne trasferito nel sottocampo di Hersbruck. La data di morte non è nota. Egli lasciò la moglie Marija Šemec con la quale, dopo il matrimonio nel 1929, creò famiglia.
Mavhinje
TUKAJ JE PREBIVAL
QUI ABITAVA

BERNARD ANTONIČ
ROJ./NATO 1924
UMORJEN/ASSASSINATO
1945
RIŽARNA/RISIERA
Antonič, Bernard Bernard Antonič, di Malchina 50, nato il 20 maggio 1924 a San Pelagio (dove la famiglia visse prima di trasferirsi a Malchina), di Jožef e Antonija Peric. Egli lavorò al cantiere navale di Monfalcone. Dall'archivio Bubnič emerge che a seguito dell'Armistizio, nel settembre 1943, entrò nel distaccamento partigiano del Litorale meridionale e che il 29 dicembre1944 venne catturato dai tedeschi. Un altro documento indica che apparteneva al plotone degli artificieri operante sul Carso. A seguito della cattura venne condotto a Trieste. Morì alla Risiera nell'aprile 1945; la data di morte non è nota in quanto varie fonti indicano diverse date. Al processo per i crimini in questo campo di sterminio, nel 1976, testimoniò come parte civile suo fratello Aleksander.
Prečnik
V PREČNIKU JE PREBIVALA
A PRECENICO ABITAVA

ROZAMILA LEGIŠA
ROJ./NATA 1922
UMORJENA /ASSASSINATA
17.5.1944
RIŽARNA/RISIERA
Legiša, Rozamila Rozamila Legiša, di Precenico, dove nacque il 7 febbraio 1922, di Henrik e Felicita Adamič, cuoca nel porto di Trieste. Da un servizio pubblicato sul Primorski dnevnik in occasione dei 60 anni dalla nascita, viene riportato che nell'aprile 1944 si unì ai partigiani. Non molto tempo dopo venne catturata dalle SS per essere condotta a Trieste. Secondo la testimonianza della madre sarebbe stata rinchiusa al Coroneo e da lì trasferita alla Risiera. Roza riuscì persino a mandare alla madre una breve lettera attraverso canali segreti. Al processo contro i crimini alla Risiera, nel marzo 1976, Felicita Legiša dichiarò di aver chiesto notizie della figlia nello stesso campo di sterminio, rivolgendosi ad un sottufficiale tedesco: “Questi ritornò con la carta d'identità della mia Roza. Notai che ad essa era attaccato un fogliettino nero… Così seppi della morte di mia figlia.” Secondo i dati del giornalista e ricercatore Albin Bubnič, venne vista l'ultima volta il 17 maggio 1944.
V PREČNIKU JE PREBIVALA
A PRECENICO ABITAVA

FRIDERIKA GRUDEN
ROJ./NATA 1918
UMORJENA/ASSASSINATA
10.3.1944
RAVENSBRÜCK
Gruden, Friderika Friderika Gruden, nata il 18 dicembre 1918 a Precenico, di Alojz e Ivanka Šušteršič. Nel Libro dei deportati, vol. II, a cura di Brunello Mantelli e Nicola Tranfaglia, Mursia, 2011, è indicato che venne arrestata a Trieste, mentre nelle scarse fonti tedeschi che partì da Trieste verso la Germania il 16 gennaio 1945 con un trasporto ferroviario; nel numeroso gruppo di deportate vi era anche Marija Legiša di Sistiana. Diverse fonti riportano che morì a Ravensbrück il 10 marzo dello stesso anno. Nei lager tedeschi venne deportato anche il marito Valter, che sopravvisse, e il fratello Albert, che morì poco dopo di lei a St. Valentin, sottocampo di Mauthausen.
Trnovca
V TRNOVCI JE PREBIVAL
A TERNOVA ABITAVA

IVAN PAVLINA
ROJ./NATO 1888
PREGNAN/DEPORTATO
1944
DACHAU
UMORJEN/ASSASSINATO
7.5.1944
Pavlina, Ivan Ivan Pavlina, nato a Precenico il 15 ottobre 1888, di Anton e Ana Antončič, agricoltore. A seguito del matrimonio con Karolina Škrk si trasferì a Ternova. Durante il periodo bellico aiutò dall'esterno le truppe partigiane; nel fienile di casa sistemò un bunker che diventò punto d'appoggio degli appartenenti al VOS partigiano. I documenti resistenziali indicano che il 19 ottobre 1943 venne arrestato dai tedeschi. In base a quanto riferito dal nipote Ivo, il motivo della cattura va attribuito al fatto che venne trovato in loco un berretto partigiano. Dopo aver subito torture al carcere del Coroneo venne mandato a Dachau nel gennaio 1944. Lì morì il 7 maggio 1944. Uno dei suoi figli cadde nelle cd. unità partigiane d'oltremare l'ultimo anno di guerra.
V TRNOVCI JE PREBIVAL
A TERNOVA ABITAVA

AVGUST ŠKRK
ROJ./NATO 1912
PREGNAN/DEPORTATO
1944
MAUTHAUSEN
UMORJEN /ASSASSINATO
1945
GUSEN
Škrk, Avgust Avgust Škrk, Ternova 8, nato l'8 agosto 1912, di Dominik e Ana Buccaro, scalpellino. Durante la guerra sostenne il movimento partigiano attraverso un'attività in loco. Secondo la testimonianza del nipote Berto, i tedeschi lo prelevarono presso la trattoria Suban nel villaggio natale. Dai documenti della Croce Rossa Internazionale emerge che il 30 novembre 1944 giunse a Mauthausen; da lì venne trasferito nel sottocampo di Gusen dove morì l'ultimo anno di guerra. La data di morte non è del tutto certa: secondo le fonti tedesche sarebbe deceduto nel marzo o persino nel maggio1945. Portava il numero 111.575.
Praprot
V PRAPROTU JE PREBIVAL
A PREPOTTO ABITAVA

IVAN KANTE
ROJ./NATO 1889
UMORJEN/ASSASSINATO
11.1.1944
GUSEN
Kante, Ivan Ivan Kante, nato a Prepotto il 3 gennaio 1889, di Ivan e Marija Peric, abitanti al numero civico 18; di professione era scalpellino, coniugato con Matilda Gergič di Brje. Nel volume Il libro dei deportati (a cura di B. Mantelli e N. Tranfaglia) viene indicato che venne arrestato nel comune di origine. Dalle poche fonti emerge che sia deceduto a Gusen, sottocampo di Mauthausen, il 10 gennaio 1944. Portava il numero 1.740.
V PRAPROTU JE PREBIVAL
A PREPOTTO ABITAVA

MAKSIMILIJAN BLAŽINA
ROJ./NATO 1913
PREGNAN/DEPORTATO 1944
DACHAU
UMORJEN/ASSASSINATO
14.3.1945
Blažina, Maksimilijan Maksimilijan Blažina, nato a Visogliano il 15 ottobre 1913, di Emil e Viktorija Lozej. Dopo il matrimonio con Marija Gruden si stabilì a Prepotto. I documenti partigiani indicano che dal settembre 1943 operò come informatore. Nel 1944 venne arrestato dalla polizia tedesca e rinchiuso al Coroneo. Successivamente venne condotto a Dachau dove giunse l’11 dicembre 1944. Morì il 14 marzo 1945 per polmonite (secondo i documenti della Croce Rossa Internazionale). Attraverso l'inferno dei lager tedeschi (Ravensbrück e Buchenwald) passò anche sua sorella Dorina, classe 1923, che sopravvisse.
Nabrežina
V NABREŽINI JE PREBIVAL
AD AURISINA ABITAVA

EDVARD KOJANEC
ROJ./NATO 1929
PREGNAN/DEPORTATO 1944
SANGERHAUSEN
UMORJEN/ASSASSINATO
18.11.1944
Kojanec, Edvard Edvard Kojanec fu la più giovane vittima dei campi di concentramento del comune di Duino Aurisina. Non per caso nei documenti del lager viene indicato come “Schuler”. Edvard nacque ad Aurisina il 10 marzo 1929, lo stesso anno di Anna Frank (anche al momento della scomparsa i due avevano quasi la stessa età). La famiglia, in cui, oltre a lui, c'erano il padre Stanislav, la madre Marija Gruden, un fratello e una sorella, abitava ad Aurisina Stazione 77. Dai documenti del Comitato di liberazione di Aurisina risulta che nella primavera 1944 entrò nelle file partigiane e che durante un'offensiva a metà giugno di quell'anno venne catturato dai tedeschi; tuttavia, questo dato non è confermato. Nei documenti tedeschi emerge che nel luglio 1944 giunse a Buchenwald e che da lì venne trasferito a Mittelbau. Fece parte di un gruppo che costruiva edifici. Morì a Sangerhausen, sottocampo di Mittelbau, il 18 novembre 1944.
V NABREŽINI JE PREBIVAL
AD AURISINA ABITAVA

REMIGIO PITTORITTO
ROJ./NATO 1925
PREGNAN/DEPORTATO 1944
NEUENGAMME
UMORJEN ASSASSINATO
22.12.1944
Pittoritto, Remigio Remigio Pittoritto, nato il 31 dicembre 1925 a San Gottardo, oggi periferia di Udine, di Ettore e Maria Zucchiatti. Fu battezzato nella vicina chiesa del Santo Cuore. Di professione era carpentiere. Facendo parte di una famiglia di ferrovieri si trasferì spesso, da ultimo ad Aurisina. La famiglia era stabilita al casello fra Aurisina Stazione e Bristie. Nei documenti del Comitato di liberazione di Aurisina viene indicato che nel giugno 1944 si aggregò ai partigiani garibaldini. Venne catturato nei pressi di Attimis per essere poi mandato in Germania. Morì nel campo di Neuengamme presso Amburgo il 22 dicembre 1944 per polmonite.

Comune di Trieste[modifica | modifica wikitesto]

Pietra d'inciampo Cenni biografici
Data di posa Luogo di posa Stolpersteine Incisione
23 gennaio 2018 Trieste, Piazza Cavana, 3

45°38′54.37″N 13°46′01.44″E / 45.648436°N 13.767066°E45.648436; 13.767066 (Stolpersteine für Sarina Salonicchio Vivante, Diamantina Vivante, Enrichetta Vivante, Ester Vivante, Giulia Vivante und Moise Vivante)
QUI ABITAVA
SARINA SALONICCHIO
VIVANTE
NATA 1891
ARRESTATA 6.11.1944
DEPORTATA 1945
RAVENSBRÜCK
MORTA 15.4.1945
BERGEN-BELSEN
Salonicchio Vivante, Sarina Sarina Salonicchio Vivante nacque nel 1891 a Corfù. Il nome di battesimo varia tra Sarina ed Alessandra. Suoi genitori erano Moisè ed Ester Salonicchio. Aveva almeno una sorella, Lucia (nata 1887), e due fratelli, Salomone (nato 1893) e Abramo (nato 1896). Sposava il Zaccaria Vivante. La coppia aveva cinque bambini (vedi sotto): Moisé, Giulia, Ester, Enrichetta ed Diamantina. Fu arrestata a Trieste nel giugno 1944, gettata nel carcere di Trieste e deportata con il convoglio n. 43T nel campo di concentramento di Ravensbrück. Il trasporto partiva il 24 febbraio 1945 e arrivò il 17 marzo 1945. Non è sopravvissuta alla Shoah, fu assassinata il 15 aprile 1945. La madre e tutti i fratelli furono assassinati ad Auschwitz. Quattro dei cinqui figli furono assassinati. Solo il marito e la figlia più giovane, Diamantina, potevano sopravvivere.[1]
Trieste, Piazza Cavana, 3

45°38′54.37″N 13°46′01.44″E / 45.648436°N 13.767066°E45.648436; 13.767066 (Stolpersteine für Sarina Salonicchio Vivante, Diamantina Vivante, Enrichetta Vivante, Ester Vivante, Giulia Vivante und Moise Vivante)
QUI ABITAVA
DIAMANTINA VIVANTE
NATA 1928
ARRESTATA 6.11.1944
DEPORTATA 1945
RAVENSBRÜCK
BERGEN-BELSEN
LIBERATA
Vivante, Diamantina Diamantina Vivante nacque il 8 ottobre 1928 a Trieste. Era la figlia di Zaccaria Vivante e di Sarina Salonicchio (vedi sopra). Aveva tre sorelle ed un fratello, Moisè (vedi sotto). Fu arrestata a Trieste il 6 novembre 1944 e detentuta al carcere di Trieste. Il 24 febbraio 1945 venne deportata con il convoglio n. 43T al campo di concentramento di Ravensbrück dove arrivò il 17 marzo 1945. È sopravvissuta alla Shoah e fu liberata al campo di concentramento di Bergen-Belsen il 15 aprile 1945.[2] Sua madre, sua nonna, un fratelli, tre sorelle e due zii furano tutti ammazzati dal regime Nazista durante l'Olocausto. Poteva soprravivere il padre, che morì nel 1958.
Trieste, Piazza Cavana, 3

45°38′54.37″N 13°46′01.44″E / 45.648436°N 13.767066°E45.648436; 13.767066 (Stolpersteine für Sarina Salonicchio Vivante, Diamantina Vivante, Enrichetta Vivante, Ester Vivante, Giulia Vivante und Moise Vivante)
QUI ABITAVA
ENRICHETTA VIVANTE
NATA 1921
ARRESTATA 6.11.1944
DEPORTATA 1945
RAVENSBRÜCK
MORTA 15.4.1945
BERGEN-BELSEN
Vivante, Enrichetta Enrichetta Vivante nacque il 12 maggio 1921 a Trieste. Era la figlia di Zaccaria Vivante e di Sarina Salonicchio (vedi sopra). Aveva tre sorelle, Giulia, Ester (vedi sotto) e Diamantina (vedi sopra) ed un fratello, Moisè (vedi sotto). Fu arrestata a Trieste il 6 novembre 1944 e detentuta al carcere di Trieste. Il 24 febbraio 1945 venne deportata con il convoglio n. 43T al campo di concentramento di Ravensbrück dove arrivò il 17 marzo 1945. Morì lí il 15 aprile 1945, pochi giorni prima della liberazione.[3] Anche sua madre, sua nonna, un fratelli, due sorelle e due zii furano assassinati dal regime Nazista durante l'Olocausto. Potevano soprravivere il padre, che morì nel 1958, e la sorella minore, Diamantina.
Trieste, Piazza Cavana, 3

45°38′54.37″N 13°46′01.44″E / 45.648436°N 13.767066°E45.648436; 13.767066 (Stolpersteine für Sarina Salonicchio Vivante, Diamantina Vivante, Enrichetta Vivante, Ester Vivante, Giulia Vivante und Moise Vivante)
QUI ABITAVA
ESTER VIVANTE
NATA 1918
ARRESTATA 6.11.1944
DEPORTATA 1945
RAVENSBRÜCK
MORTA 4.6.1945
BERGEN-BELSEN
Vivante, Ester Ester Vivante nacque il 12 febbraio 1918 a Trieste. Era la figlia di Zaccaria Vivante e di Sarina Salonicchio (vedi sopra). Aveva tre sorelle, Giulia (vedi sotto), Enrichetta e Diamantina (vedi sopra) ed un fratello, Moisè (vedi sotto). Fu arrestata a Trieste il 6 novembre 1944, insieme alle sorelle, e detentuta al carcere di Trieste. Il 24 febbraio 1945 venne deportata con il convoglio n. 43T al campo di concentramento di Ravensbrück dove arrivò il 17 marzo 1945. Morì lí il 4 giugno 1945, un mese e cinque giorni dopo la liberazione.[4] Anche sua madre, sua nonna, un fratelli, due sorelle e due zii furano assassinati dal regime Nazista durante l'Olocausto. Potevano soprravivere il padre, che morì nel 1958, e la sorella minore, Diamantina.
Trieste, Piazza Cavana, 3

45°38′54.37″N 13°46′01.44″E / 45.648436°N 13.767066°E45.648436; 13.767066 (Stolpersteine für Sarina Salonicchio Vivante, Diamantina Vivante, Enrichetta Vivante, Ester Vivante, Giulia Vivante und Moise Vivante)
QUI ABITAVA
GIULIA VIVANTE
NATA 1916
ARRESTATA 6.11.1944
DEPORTATA 1945
RAVENSBRÜCK
MORTA 30.4.1945
BERGEN-BELSEN
Vivante, Giulia Giulia Vivante nacque il 12 febbraio 1918 a Trieste. Era la figlia di Zaccaria Vivante e di Sarina Salonicchio (vedi sopra). Aveva tre sorelle, Ester, Enrichetta e Diamantina (vedi sopra), ed un fratello, Moisè (vedi sotto). Fu arrestata a Trieste il 6 novembre 1944, insieme alle sorelle, e detentuta al carcere di Trieste. Il 24 febbraio 1945 venne deportata con il convoglio n. 43T al campo di concentramento di Ravensbrück dove arrivò il 17 marzo 1945. Morì lí il 30 aprile 1945, al giorno della liberazione del campo.[5] Anche sua madre, sua nonna, un fratelli, due sorelle e due zii furano assassinati dal regime Nazista durante l'Olocausto. Potevano soprravivere il padre, che morì nel 1958, e la sorella minore, Diamantina.
Trieste, Piazza Cavana, 3

45°38′54.37″N 13°46′01.44″E / 45.648436°N 13.767066°E45.648436; 13.767066 (Stolpersteine für Sarina Salonicchio Vivante, Diamantina Vivante, Enrichetta Vivante, Ester Vivante, Giulia Vivante und Moise Vivante)
QUI ABITAVA
MOISE VIVANTE
NATO 1925
ARRESTATO 17.12.1943
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
MORTO 1945
BERGEN-BELSEN
Vivante, Moise Moise Vivante nacque il 20 ottobre 1925 a Trieste. Suoi genitori erano Zaccaria Vivante (1891-1958) e Sarina Salonicchio (vedi sopra). Aveva quattro sorelle, Giulia, Ester, Enrichetta e Diamantina. Fu arrestato a Trieste al 17 dicembre 1943, gettato nel carcere di Trieste e deportato al Campo di concentramento di Auschwitz con il convoglio n. 22T al 6 gennaio 1944. Arrivò ad Auschwitz il 12 gennaio 1944. Non è sopravvissuto alla Shoah, fu deportato al campo di concentramento di Bergen-Belsen e morì il 30 aprile 1945, il giorno della liberazione del campo.[6] Sua nonna Enrichetta Caimi (nata il 10 agosto 1869 a Corfù, coniuge di Maimon Vivante) fu arrestata a Trieste nel gennaio 1944, detenuta alla Risiera di San Sabba, deportata ad campo di concentramento di Auschwitz e gassata immediatamente dopo l'arrivo il 2 febbraio 1944.[7] La stessa sorte soffriranno i suoi zii Sabino Benzion Vivante (nato 1899) e Leone Vivante (nato 1903), peró quattro mesi più tardi.[8][9] Anche sua madre e tre sorelle venivano assassinate durante l'Olocausto. Potevano sopravvivere il padre e la sorella Diamantina.[10]
Trieste, Piazza della Borsa, 4

45°38′59.68″N 13°46′10.87″E / 45.649912°N 13.769687°E45.649912; 13.769687 (Stolpersteine für Ernesto, Giacomo, Ida, Raffaele und Stella Marcheria sowie für Anna Nacson Marcheria)
QUI ABITAVA
ERNESTO MARCHERIA
NATO 1898
ARRESTATO 3.11.1943
DEPORTATO 1943
ASSASSINATO 2.5.1944
AUSCHWITZ
Marcheria, Ernesto Ernesto Marcheria, secondo CDEC Marcaria, nacque il 23 marzo 1898 a Trieste. Era il figlio di Giacomo Marcaria e Ida Marcaria. Divenne macellaio e si sposò con Anna Nacson (vedi sopra). La coppia aveva quattro figli, prima due ragazzi, Giacomo e Raffaele, poi due ragazze, Ida e Stella (tutti vedi sotto). Tutta la famiglia fu arrestata innocentemente a Trieste il 3 novembre 1943. Venivano detenuti al carcere di Trieste. Il 7 dicembre 1943 tutta la famiglia fu deportata nel campo di sterminio di Auschwitz con il convoglio n. 21T. Il treno raggiungeva la sua destinazione al 11 dicembre 1943. Ernesto Marcheria otteneva il numero di matricola 168010. Non è sopravvissuto alla Shoah. Fu assassinato dal regime nazista il 2 maggio 1944. Anche la moglie e il figliolo Raffaele furono assassinati. Gli altri tre figli potevano sopravvivere.[11][12]
Trieste, Piazza della Borsa, 4

45°38′59.68″N 13°46′10.87″E / 45.649912°N 13.769687°E45.649912; 13.769687 (Stolpersteine für Ernesto, Giacomo, Ida, Raffaele und Stella Marcheria sowie für Anna Nacson Marcheria)
QUI ABITAVA
GIACOMO MARCHERIA
NATO 1926
ARRESTATO 3.11.1943
DEPORTATO 1943
AUSCHWITZ
DACHAU
LIBERATO
Marcheria, Giacomo Giacomo Marcheria, secondo CDEC Marcaria, nacque a Trieste il 21 ottobre 1926. Era il figlio di Ernesto Marcheria e Anna Nacson. Aveva due sorelle e un fratell. Fu arrestata il 3 novembre 1943 a Trieste insieme con tutta la famiglia e deportata nel campo di sterminio di Auschwitz con il convoglio del 7 dicembre 1943 partito da Trieste. Otteneva il numero di matricola 70412. È sopravvissuta alla Shoah cosí come le sorelle.[13][14] I genitori ed il fratello Raffaele sono stati assassinati ad Auschwitz.
Trieste, Piazza della Borsa, 4

45°38′59.68″N 13°46′10.87″E / 45.649912°N 13.769687°E45.649912; 13.769687 (Stolpersteine für Ernesto, Giacomo, Ida, Raffaele und Stella Marcheria sowie für Anna Nacson Marcheria)
QUI ABITAVA
IDA MARCHERIA
NATA 1929
ARRESTATA 3.11.1943
DEPORTATA 1943
AUSCHWITZ
RAVENSBRÜCK
LIBERATA
Marcheria, Ida Ida Marcheria, secondo CDEC Marcaria, nacque a Trieste il 13 agosto 1929. Era la figlia di Ernesto Marcheria e Anna Nacson. Aveva una sorella e due fratelli. Fu arrestata il 3 novembre 1943 a Trieste insieme con tutta la famiglia e deportata nel campo di sterminio di Auschwitz con il convoglio del 7 dicembre 1943 partito da Trieste. Otteneva il numero di matricola 70412. È sopravvissuta alla Shoah cosí come la sorella e uno dei fratelli.[15][16] I genitori ed il fratello Raffaele sono stati assassinati ad Auschwitz.
Trieste, Piazza della Borsa, 4

45°38′59.68″N 13°46′10.87″E / 45.649912°N 13.769687°E45.649912; 13.769687 (Stolpersteine für Ernesto, Giacomo, Ida, Raffaele und Stella Marcheria sowie für Anna Nacson Marcheria)
QUI ABITAVA
RAFFAELE
MARCHERIA
NATO 1927
ARRESTATO 3.11.1943
DEPORTATO 1943
ASSASSINATO
AUSCHWITZ
Marcheria, Raffaele Raffaele Marcheria, secondo CDEC Marcaria, nacque il 19 dicembre 1927 a Trieste. Era il figlio di Ernesto Marcheria e di Anna Nacson (vedi sopra). Aveva un fratello maggiore, Giacomo (vedi sopra), e due sorelle minore, Ida (vedi sopra) e Stella (vedi sotto). Tutta la famiglia fu arrestata innocentemente a Trieste il 3 novembre 1943. Venivano detenuti al carcere di Trieste. Il 7 dicembre 1943 tutta la famiglia fu deportata nel campo di sterminio di Auschwitz con il convoglio n. 21T. Il treno raggiungeva la sua destinazione al 11 dicembre 1943. Raffaele Marcheria otteneva il numero di matricola 168012. Non è sopravvissuto alla Shoah. Fu assassinato dal regime nazista il 1 maggio 1944.[17][18] Anche i genitori furono assassinati ad Auschwitz. Il fratello e le sorelle potevano sopravvivere.
Trieste, Piazza della Borsa, 4

45°38′59.68″N 13°46′10.87″E / 45.649912°N 13.769687°E45.649912; 13.769687 (Stolpersteine für Ernesto, Giacomo, Ida, Raffaele und Stella Marcheria sowie für Anna Nacson Marcheria)
QUI ABITAVA
STELLA MARCHERIA
NATA 1930
ARRESTATA 3.11.1943
DEPORTATA 1943
AUSCHWITZ
RAVENSBRÜCK
LIBERATA
Marcheria, Stella Stella Marcheria, secondo CDEC Marcaria, nacque a Trieste il 14 dicembre 1930. Era la figlia di Ernesto Marcheria e Anna Nacson. Aveva una sorella e due fratelli. Fu arrestata il 3 novembre 1943 a Trieste insieme con tutta la famiglia e deportata nel campo di sterminio di Auschwitz con il convoglio del 7 dicembre 1943 partito da Trieste. Otteneva il numero di matricola 70413. È sopravvissuta alla Shoah cosí come la sorella e uno dei fratelli.[19][20] I genitori ed il fratello Raffaele sono stati assassinati ad Auschwitz.
Trieste, Piazza della Borsa, 4

45°38′59.68″N 13°46′10.87″E / 45.649912°N 13.769687°E45.649912; 13.769687 (Stolpersteine für Ernesto, Giacomo, Ida, Raffaele und Stella Marcheria sowie für Anna Nacson Marcheria)
QUI ABITAVA
ANNA
NACSON MARCHERIA
NATA 1903
ARRESTATA 3.11.1943
DEPORTATA 1943
ASSASSINATA 11.12.1943
AUSCHWITZ
Nacson Marcheria, Anna Anna Nacson Marcheria, secondo CDEC Marcaria, nacque il 22 dicembre 1903 a Corfù in Grecia. Era la figlia di Raffaele Nacson e Stella Dente. Coniugata con Ernesto Marcaria (vedi sotto). La coppia aveva quattro figli, i ragazzi Giacomo e Raffaele, le ragazze Ida e Stella (tutti vedi sotto). Tutta la famiglia fu arrestata a Trieste il 3 novembre 1943. Venivano detenuti al carcere di Trieste. Il 7 dicembre 1943 tutti furono deportati nel campo di sterminio di Auschwitz con il convoglio n. 21T. Il treno raggiungeva la sua destinazione all'11 dicembre 1943. Ernesto Marcheria otteneva il numero di matricola 168010. Non è sopravvissuta alla Shoah. Fu assassinato dal regime nazista in data ignoto. Anche il marito e il figlio Raffaele furono assassinati. Gli altri tre figli potevano sopravvivere.[21][22]
Trieste, Piazza Giotti, 1

45°39′13.64″N 13°46′47.06″E / 45.653788°N 13.77974°E45.653788; 13.77974 (Stolpersteine für Eugenio Giacobbe Berger, Alberto Montanari und Adele Rumpler Berger)
QUI ABITAVA
EUGENIO GIACOBBE
BERGER
NATO 1867
ARRESTATO 20.8.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Giacobbe Berger, Eugenio Eugenio Giacobbe Berger nacque il 9 settembre 1867 a Pécs in Ungheria. Suoi genitori erano Giulio Berger e Regina Breuer. Dal 1890 visse a Trieste e nel 1921 divenne cittadino italiano. Suo domicilio fu in Via delle Aiuole, 4. Sposò una donna cattolica, Elvira Marcovich (nata il 23 settembre 1870, figlia di Anna Maria Marcovich (nata 1835 a Ragusa) e di Giovanni Ghisoli di Trieste). Sua moglie fu battezzata alla chiesa di Santa Maria Maggiore a Trieste pochi giorni dopo la nascita. La coppia ebbe un figlio, Bruno, nato nel 1905. Il figlio sposò una donna di Smirne, Carola Montanari née Goldstein di cittadinanza italiana dal 1918. Bruno Berger in seguito prese il nome di famiglia di sua moglie. La coppia aveva due figli, Alberto (vedi sotto) e Maura Montanari. La seconda moglie di Eugenio Berger era Adele Rumpler (vedi sotto). Il nipote Alberto Montanari di sette anni (vedi sotto) stava con la coppia quando furono arrestati tutte e tre il 20 agosto 1944 a Venezia. Venivano detenuti alla Risiera di San Sabba e poi deportati al campo di concentramento di Auschwitz. Nessuno di loro è sopravvissuto alla Shoah.[23][24] Il pronipote Nathan Israel, assessore alla scuola della Comunità ebraica triestina, diceva durante la cerimonia della collocazione: «Oggi si chiude un cerchio non solo per la nostra famiglia ma anche per le generazioni future».[25]
Trieste, Piazza Giotti, 1

45°39′13.64″N 13°46′47.06″E / 45.653788°N 13.77974°E45.653788; 13.77974 (Stolpersteine für Eugenio Giacobbe Berger, Alberto Montanari und Adele Rumpler Berger)
QUI ABITAVA
ALBERTO MONTANARI
NATO 1936
ARRESTATO 20.8.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Montanari, Alberto Alberto Montanari nacque il 10 novembre 1936 a Trieste. Suoi genitori, Bruno Montanari e Carola Goldstein, pensavono che fosse più sicuro per Alberto di vivere con la nonna ed il nonno a Venezia. Nonostante la vecchia coppia, Eugenio Giacobbe Berger (vedi sopra) ed Adele Rumpler Berger (vedi sotto), fu arrestata insieme al ragazzo il 20 agosto 1944. Venivano detenuti alla Risiera di San Sabba e poi deportati al campo di concentramento di Auschwitz. Nessuno dei tre è sopravvissuto alla Shoah.[26] La vita dei genitori e della sorella Maura fu salvata grazie all'aiuto della famiglia Ordan che gli nascondevano.[27]
Trieste, Piazza Giotti, 1

45°39′13.64″N 13°46′47.06″E / 45.653788°N 13.77974°E45.653788; 13.77974 (Stolpersteine für Eugenio Giacobbe Berger, Alberto Montanari und Adele Rumpler Berger)
QUI ABITAVA
ADELE
RUMPLER BERGER
NATA 1879
ARRESTATA 20.8.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Rumpler Berger, Adele Adele Rumpler Berger nacque il 13 febbraio 1879 a Budišov, oggi situato nella Repubblica Ceca. Suoi genitori erano Salomone Rumpler e Sofia Knoepfelmacher. Divenne la seconda moglie di Eugenio Berger (vedi sopra). Il nipote Alberto Montanari di sette anni (vedi sopra) stava con la coppia quando furono arrestati tutte e tre il 20 agosto 1944. Venivano detenuti alla Risiera di San Sabba e poi deportati al campo di concentramento di Auschwitz. Nessuno di loro è sopravvissuto alla Shoah.[24][28]
Trieste, Via San Francesco, 19
(davanti alla Sinagoga)

45°39′12.39″N 13°46′46.91″E / 45.653442°N 13.779698°E45.653442; 13.779698 (Stolperstein für Carlo Nathan Morpurgo)
QUI LAVORAVA
CARLO NATHAN
MORPURGO
NATO 1890
ARRESTATO 20.1.1944
DEPORTATO
ASSASSINATO 4.11.1944
AUSCHWITZ
Morpurgo, Carlo Nathan Carlo Nathan Morpurgo era il figlio di Giacomo Morpurgo e Giuseppina Gentilli. Nacque a Trieste il 24 agosto 1890. Fu arrestato il 20 gennaio 1944 a Trieste, prima detenuto al carcere di Trieste e poi deportato il 2 settembre 1944 al campo di sterminio di Auschwitz. Lì arrivo cinque giorni dopo e lì fu assassinato dal regime Nazista al 4 novembre 1944.[29]

Nella cerimonia durante la posa della pietra d'inciampo, Mauro Tabor diceva: "Morpurgo pagò con la vita l’aver aiutato i meno fortunati. Che il suo esempio sia luminoso oggi che i politici italiani rispolverano la parola “razza”". Il coro della scuola primaria Morpurgo intonava il canto salmico “Gam Gam”.[30]

Sempre nel 2018, l'architetto Andrea Morpurgo ha pubblicato un catalogo in inglese e sloveno col titolo Morpurgi, i discendenti degli ebrei di Maribor. Fu edito dal centro per il patrimonio culturale ebraico a Maribor.[31]
29 gennaio 2019 Trieste, Via del Monte, 1
QUI ABITAVA
GINA DUBINSKY
NATA 1918
ARRESTATA 30.11.1943
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 26.2.1944
Selde Dubinsky, Regina Regina Selde Dubinsky, detta Gina, nacque a Linz il 17 aprile 1918. Era la figlia di Saul Dubinsky e Ljuba Strilzov (vedi sotto). Tutta la famiglia fu estinta durante la Shoah. Padre e figlia furono arrestati il 30 novembre 1943 e detenuti nel carcere di Macerata. La figlia fu separata dal padre. Venne trasferita al campo di Fossoli e poi deportata al campo di concentramento di Auschwitz con il convoglio n. 08, partendo da Fossoli il 22 febbraio 1944 ed arrivando ad Auschwitz il 26 febbraio 1944. Lì fu assassinata immediatamente dopo l'arrivo.[32][33] Anche suoi genitoti furono assassinati nel corso della Shoah. Il padre morì ad Auschwitz, la madre in luogo ignoto. Nel cimitero ebraico di Linz una lapide commemora le tre vittime.[34]
Trieste, Via del Monte, 1
QUI ABITAVA
LJUBA
STRILZOV DUBINSKY
NATA 1887
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Strilzov Dubinsky, Ljuba Ljuba Strilzov Dubinsky nacque a Ekaterinoslav in Russia il 1 giugno 1887. Era la figlia di Abramo Strilzo. Si sposò con Saul Dubinsky (vedi sotto). La coppia aveva almeno una figlia, Gina (vedi sopra). Tutte e tre furono arrestati e deportati. La famiglia non è sopravvissuta alla Shoah. La coppia Dubinsky morì in data ignota. Il marito fu assassinato ad Auschwitz, Ljuba Strilzov in luogo ignoto.[32][35] La figlia fu assassinata dal regime nazista ad Auschwitz 26 febbraio 1944. Nel cimitero ebraico di Linz una lapide commemora le tre vittime della Shoah.[36]
Trieste, Via del Monte, 1
QUI ABITAVA
SAUL DUBINSKY
NATO 1885
ARRESTATO 30.11.1943
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Dubinsky, Saul Saul Dubinsky nacque a Poltava in Ucraina il 25 agosto 1885. Suoi genitori erano Davide Dubinski e Ljuba Gleichenghans. Si sposò con Ljuba Strilzov (vedi sopra). La coppia aveva almeno una figlia, Gina (vedi sopra). Padre e figlia furono arrestati il 30 novembre 1943 e detenuti nel carcere di Macerata. La figlia fu separata dal padre e trasferita al campo di Fossoli. Venne deportata al campo di concentramento di Auschwitz con il convoglio n. 08, partendo da Fossoli il 22 febbraio 1944 ed arrivando ad Auschwitz il 26 febbraio 1944. La figlia fu assassinata dal regime nazista ad Auschwitz al giorno dell'arrivo. Saul Dubinsky fu deportato ad Auschwitz con il convoglio n. 09, partendo da Macerata il 5 aprile 1944 ed arrivando ad Auschwitz il 10 aprile 1944. Lì morì in data ignota.[37] Anche la moglie non è sopravvissuta alla Shoah. Morì in data ignota, in luogo ignoto.[32] Nel cimitero ebraico di Linz una lapide commemora le tre vittime della Shoah.[36]
Trieste, Via del Toro, 18
QUI ABITAVA
DIAMANTINA
BARNESTEIN
NATA 1897
ARRESTATA 22.10.1943
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Barnestein, Diamantina Diamantina Barnestein nacque a Istanbul nel 1867, secondo la pietra d'inciampo. Non si sa nulla di questa signora, tranne che nel 1944 fu deportata ad Auschwitz e che non tornava mai più. Nel cimitero ebraico di Trieste c'è una tomba per Stella Barnestein (morta il 10 aprile 1964) e per Daniele Barnestein (morto il 12 ottobre 1977). Sulla lapide Diamantina Barnestein è menzionata in una riga, con l'indicazione che fu deportata nel 1944.[38]
Trieste, Via del Trionfo, 3
QUI ABITAVA
MARCO MOISE
MUSTACCHI
NATO 1916
ARRESTATO 9.6.1944
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
SACHSENHAUSEN
LANDSBERG AM LECH
KAUFERING - DACHAU
MORTO 15.5.1945
Moisè Mustacchi, Marco Marco Moisè Mustacchi, detto Keto oppure Da Marchetto, nacque a Trieste il 28 luglio 1916 da una famiglia ebrea di Corfù. Suoi genitori erano Sabato Mustacchi e Stameta Nacson. Era coniugato con Tina Sara Raseni. Fu arrestato dai nazisti a Trieste il 9 giugno 1944. Venne detenuto prima in un posto della polizia fascista, poi al Carcere del Coroneo di Trieste. Fu deportato al campo di concentramento di Auschwitz il 21 giugno 1944. Arrivò dopo cinque giorni e sopravvisse la selezione, per fare lavori forzarti. Fu trasferito al campo di concentramento di Sachsenhausen nel agosto dello stesso anno. Sua matricola lì era 111244. Il 14 novembre 1944 fu trasferito di nuovo, questa volta al campo di concentramento di Dachau. Lì, sua matricola era 127948. Dopo tre giorni fu mandato a Kaufering 11, un sottocampo di Dachau nei pressi di Landsberg am Lech, dove le condizioni di lavoro erano inumane. La mancanza di vestiti e di cibo e la catastrofica situazione abitativa facevano sì che molti dei detenuti si ammalino e muoiano. Anche Marco Moise Mustacchi divenne molto malato. Ha ancora sperimentato la liberazione del campo da parte delle truppe americane, ma morì il 15 maggio 1945.[39] Fu prima sepolto nel Cimitero comunale di Dachau, tomba n. 104. Pero fu riesumato e traslato al Cimitero militare italiano di Monaco di Baviera (Waldfriedhof) l'8 novembre 1957, riquardo 4, fila 9, tomba 39.
Trieste, Via di Torre Bianca, 22
QUI ABITAVA
GINO PARIN
(POLLACK)
NATO 1876
ARRESTATO
DEPORTATO 1944
BERGEN-BELSEN
ASSASSINATO 9.6.1944
Autoritratto
Federico Guglielmo Jehuda Pollack, nome d'artista: Gino Parin, figlio di Lodovico Pollack e Berta Glass, nacque a Trieste il 25 agosto 1876. Divenne un assai famoso pittore con mostre in Germania, Austria e Italia. Malgrado la sua cittadinanza svizzera, fu perseguitato dal regime nazista per motivi razziali. Venne arrestato in luogo ignoto, detenuto al campo di Fossoli e deportato nel campo di concentramento di Bergen-Belsen con il convoglio n.11, partendo da Fossoli il 16 maggio 1944 e arrivando a Bergen-Belsen il 20 maggio 1944. Non è sopravvissuto alla Shoah. Venne assassinato il 9 giugno 1944.[40] Era sposato con l'artista Ella Auler (1875-1972). La coppia aveva un figlio, Edgar Parin d'Aulaire (1898-1986). Si separavano quando il figlio aveva sei anni. Il figlio emigrava negli Stati Uniti già negli anni 1920 e divenne un illustratore per libri per bambini.
Trieste, Via Filzi, 17
QUI ABITAVA
GISELLA HAFFNER
NATA 1876
ARRESTATA 20.1.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 2.2.1944
Haffner, Gisella Gisella Haffner era la figlia di Giacomo Haffner e Emilia Forti. Nacque in Ungheria a Jászberény il 28 aprile 1876. Fu arrestata a Trieste il 20 gennaio 1944, detenuta nella risiera di San Sabba a Trieste e deportata nel campo di sterminio di Auschwitz con il convoglio n. 23T, partendo da Trieste al 28 gennaio 1944 e arrivando ad Auschwitz il 2 febbraio 1944. Non è sopravvissuta alla Shoah. Fu assassinata immediatamente dopo il suo arrivo.[41]
Trieste, Via Palladio, 1
QUI ABITAVA
BICE
ROSSI MAESTRO
NATA 1879
ARRESTATA 28.7.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 3.8.1944
Rossi Maestro, Bice Bice Rossi Maestro (Venezia, 1879 – Auschwitz, 1944) era la figlio di Pellegrino Rossi e Estella Maestro. Aveva almeno un fratello, Gino Rossi (nato a Venezia il 18 agosto 1884). Si sposava con Salomone Akivà Maestro (vedi sotto). La coppia anziana fu arrestata a Padova il 28 luglio 1944 e detenuta nella Risiera di San Sabba a Trieste. Sono stati deportati al campo di sterminio di Birkenau con il convoglio n. 33T, partendo da Trieste il 31 luglio 1944 e arrivando ad Auschwitz-Birkenau il 3 agosto 1944. Non sono sopravvissuti alla Shoah. Immediatamente dopo l'arrivo furono assassinati.[42] Tre giorni dopo la sua sorella arrivò anche Gino Rossi ad Auschwitz, con il convoglio da Torino. Anche lui fu assassinato immediatamente dopo l'arrivo in una camera a gas.[43]
Trieste, Via Palladio, 1
QUI ABITAVA
SALOMONE CARLO
MAESTRO
NATO 1866
ARRESTATO 28.7.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 3.8.1944
Akivà Maestro, Salomone Salomone Akivà Maestro detto Carlo nacque a Fiume il 19 settembre 1866. Suoi genitori erano Netaniel Maestro e Giulia Maestro. Si sposava con Bice Rossi (vedi sopra). La coppia anziana fu arrestata a Padova il 28 luglio 1944 e detenuta nella Risiera di San Sabba a Trieste. Sono stati deportati al campo di sterminio di Birkenau con il convoglio n. 33T, partendo da Trieste il 31 luglio 1944 e arrivando ad Auschwitz-Birkenau il 3 agosto 1944. Non sono sopravvissuti alla Shoah. Immediatamente dopo l'arrivo furono assassinati.[44]
Trieste, Via Petrarca, 5
QUI ABITAVA
ENRICO LÖWY
NATO 1876
ARRESTATO 8.8.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 1944
Löwy, Enrico Enrico Löwy nacque a Trieste l' 8 marzo 1876. Era il figlio di Edoardo Loewy e Marianna Brisciak. Coniugato con Ernesta Majonica. La coppia aveva almeno una figlia, Lidia, nata nel 1901. Fu arrestato a Trieste l'8 agosto 1944 e detenuto nella risiera di San Sabba. Fu deportato nel campo di sterminio di Auschwitz. Non è sopravvissuto alla Shoah.[45] Anche sua figlia fu assassinata dal regime nazista. Morì il 3 dicembre 1944 ad Auschwitz.
Trieste, Via Petrarca, 5
QUI ABITAVA
LIDIA LÖWY
NATA 1901
ARRESTATA 21.6.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 3.12.1944
Löwy, Lidia Lidia Löwy nacque a Trieste l' 8 dicembre 1901. Era la figlia di Enrico Löwy e Ernesta Majonica. Fu arrestata a Trieste il 21 giugno 1944 e detenuta nella risiera di San Sabba. Fu deportato nel campo di sterminio di Auschwitz. Non è sopravvissuta alla Shoah. Fu assassinata il 3 dicembre 1944 ad Auschwitz.[46] Anche suo padre fu assassinata dal regime nazista.
Trieste, Via Petronio, 19
QUI ABITAVA
LAZZARO BELLELI
NATO 1906
ARRESTATO 19.11.1943
DEPORTATO 1943
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Belleli, Lazzaro Lazzaro Belleli nacque a Alessandria d'Egitto il 10 giugno 1906. Era il figlio di Pietro Belleli (nato a Corfù il 27 aprile 1883) e Alessandra Cantoni (nata a Alessandria d'Egitto il 22 aprile 1885). Si sposava con Maria Pugliese. Fu arrestato a Trieste il 19 novembre 1943. il giorno seguente anche la madre e il padre furono arrestati. Tutti e tre furono detenuti nel carcere di Trieste e deportati al campo di sterminio di Birkenau con il convoglio n. 21T, partendo da Trieste il 7 dicembre 1943 e arrivando ad Auschwitz-Birkenau il 11 dicembre 1943. Nessuno di loro è sopravvissuto alla Shoah. Il padre fu assassinato immediatamente dopo la selezione. Della madre e di Lazzaro Belleli non sei sa ne la data ne il luogo dell'omicidio. Anche lo zio Moisè Belleli (nato a Corfù il 7 settembre 1897), il fratello del suo padre, venne assassinato ad Auschwitz. Il figlio di Moisè, anch'egli chiamato Lazzaro (nato a Trieste il 1º dicembre 1925), fu deportato nel campo di concentramento di Golling. È sopravvissuto.
Trieste, Via Valdirivo, 42
QUI ABITAVA
GUIDO MAESTRO
NATO 1875
ARRESTATO 28.7.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 3.8.1944
Maestro, Guido Guido Maestro nacque a Fiume il 28 ottobre 1875. Era il figlio di Michele Maestro e Anna Janni. Si sposava con Vittoria Tommasini. Fu arrestato a Padova (Padova). Fu detenuto nella Risiera di San Sabba a Trieste. Venne deportato nel campo di sterminio di Auschwitz con il convoglio n. 33T, partendo da Trieste il 31 luglio 1944 e arrivando ad Auschwitz il 3 agosto 1944. Non è sopravvissuto alla Shoah. È stato assassinato immediatamente dopo la selezione al giorno del suo arrivo.[47]
21 gennaio 2020 Trieste, Piazza Cavana, 6
QUI ABITAVA
DIAMANTINA
ISRAEL MISAN
NATA 1913
ARRESTATA 26.11.1943
DEPORTATA 1943
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Israel Misan, Diamantina Diamantina Israel Misan[1] (Trieste, 1913 – Auschwitz, data ignota)
Trieste, Via Domenico Rossetti, 43
QUI ABITAVA
ENRICHETTA ALPRON
NATA 1866
ARRESTATA 20.2.1944
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Alpron, Enrichetta Enrichetta Alpron (Trieste, 1866 - Auschwitz, data ignota)[48]
Trieste, Via Domenico Rossetti, 43
QUI ABITAVA
ERNESTO ALPRON
NATO 1873
ARRESTATO 20.2.1944
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Alpron, Ernesto Ernesto Alpron (Trieste, 1873 - Auschwitz, data ignota)[49]
Trieste, Via Giulia, 26
QUI ABITAVA
DANIELE ISRAEL
NATO 1910
ARRESTATO 30.12.1943
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Israel, Daniele Daniele Israel (1910–1944)
Trieste, Via Giulia, 26
QUI ABITAVA
REBECCA ENRICHETTA
NACSON
NATA 1900
ARRESTATA 2.6.1944
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
LIBERATA
Nacson, Rebecca Enrichetta Rebecca Enrichetta Nacson (1900-)
Trieste, Via Giulia, 26
QUI ABITAVA
STELLA
NACSON BISSON
NATA 1891
ARRESTATA 30.12.1943
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 7.9.1944
Nacson Bisson, Stella Stella Nacson Bisson (1891-1944)
Trieste, Via Giulia, 26
QUI ABITAVA
VITTORIO ZADOCK
BISSON
NATO 1891
ARRESTATO 30.12.1943
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Zadock Bisson, Vittorio Vittorio Zadock Bisson (1891–1944/1945)
Trieste, Via Giuseppe Vidali, 8
QUI ABITAVA
ALLEGRA
ACCO SEMO
NATA 1895
ARRESTATA 4.12.1943
DEPORTATA 1943
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Acco Semo, Allegra Allegra Acco Semo
Trieste, Via Giuseppe Vidali, 8
QUI ABITAVA
ANNA ANITA SEMO
NATA 1930
ARRESTATA 4.12.1943
DEPORTATA 1943
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Semo, Anna Anita Anna Anita Semo
Trieste, Via Giuseppe Vidali, 8
QUI ABITAVA
ESTER SEMO
NATA 1927
ARRESTATA 4.12.1943
DEPORTATA 1943
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Semo, Ester Ester Semo (1927–1943, 1944 o 1945)
Trieste, Via Giuseppe Vidali, 8
QUI ABITAVA
GIULIANA LILLY
SEMO
NATA 1923
ARRESTATA 4.12.1943
DEPORTATA 1943
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Semo, Giuliana Lilly Giuliana Lilly Semo (1923–1943, 1944 o 1945)
Trieste, Via Giuseppe Vidali, 8
QUI ABITAVA
LEONE SEMO
NATO 1887
ARRESTATO 4.12.1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 11.12.1943
Semo, Leone Leone Semo (1887–1943)
Trieste, Via Ireneo della Croce, 5
QUI ABITAVA
CLEMENTINA
TOSI PAGANI
NATA 1884
ARRESTATA 29.4.1944
DETENUTA
CARCERE DEL CORONEO
RISIERA DI SAN SABBA
ASSASSINATA 26.9.1944
Tosi Pagani, Clementina Clementina Tosi Pagani (1884–1944)
Trieste, Via Santa Caterina, 7
GIUSEPPE
GOLDSCHMIED
NATO 1861
ARRESTATO 6.10.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 1944
Goldschmied, Giuseppe Giuseppe Goldschmied (1861-1944)
Trieste, Via Santa Caterina, 7
QUI ABITAVA
LIVIO
OLDSCHMIED
NATO 1913
ARRESTATO 29.2.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 1944
Goldschmied, Livio Livio Goldschmied (1913-1944)
Trieste, Via Santa Caterina, 7
SAMUELE
GOLDSCHMIED
NATO 1864
ARRESTATO 6.10.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 1944
Goldschmied, Samuele Samuele Goldschmied (1864-1944)
Trieste, Via Santa Caterina, 7
QUI ABITAVA
ADA FRANKEL
GOLDSCHMIED
NATA 1889
ARRESTATA 29.2.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 10.4.1944
Frankel Goldschmied, Ada Ada Frankel Goldschmied (1889-1944)
Trieste, Via Santa Caterina, 7
STEFY
GOLDSCHMIED ERBER
NATA 1886
ARRESTATA 15.5.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 31.12.1944
Goldschmied Erber, Stefy Stefy Goldschmied Erber (1886-1944)
Trieste, Via Santa Caterina, 7
PAOLA ROSENTHAL
GOLDSCHMIED
NATA 1870
ARRESTATA 6.11.1944
DEPORTATA
DESTINO SCONOSCIUTO
Rosenthal Goldschmied, Paola Paola Rosenthal Goldschmied (1870-1944/45)
Trieste, Via Udine, 22
QUI ABITAVA
ALBERTO GOETZL
NATO 1877
ARRESTATO 29.10.1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 11.12.1943
Goetzl, Alberto Alberto Goetzl
Trieste, Via Udine, 22
QUI ABITAVA
AMALIA
WEISS GOETZL
NATA 1887
ARRESTATA 29.10.1943
DEPORTATA 1943
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Weiss Goetzl, Amalia Amalia Weiss Goetzl (1887–1943/1945)
28 gennaio 2021 Trieste, Piazza Virgilio Giotti, 1
QUI ABITAVA
ENRICO ALMAGIÀ
NATO 1878
ARRESTATO 29.10.1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 11.12.1943
Almagià, Enrico Enrico Almagià (1878-1943)
Trieste, Piazza Virgilio Giotti, 1
QUI ABITAVA
GIUSEPPINA
JESURUM
NATA 1869
ARRESTATA 2.11.1943
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 12.1.1944
Jesurum, Giuseppina Giuseppina Jesurum (1869–1944)
Trieste, Via Antonio Pacinotti, 5
QUI ABITAVA
VINCENZO GIGANTE
NATO 1901
ARRESTATO 21.9.1944
DETENUTO
CARCERE DEL CORONEO
RISIERA DI SAN SABBA
ASSASSINATO 22.11.1944
Gigante, Vincenzo Vincenzo Gigante (1901–1944)
Trieste, Via Bartolomeo Biasoletto, 18
QUI ABITAVA
MARIO LEVI
NATO 1885
ARRESTATO 4.6.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Levi, Mario Mario Levi (1885-1944/45)
Trieste, Via della Cattedrale, 14
QUI ABITAVA
SAMUELE LEVI
NATO 1903
ARRESTATO 20.6.1944
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
DACHAU - KAUFERING
ASSASSINATO 19.3.1945
Levi, Samuele Samuele Levi (1903-1945)
Trieste, Via dell'Eremo, 71
QUI ABITAVA
ALBERTO LEVI
NATO 1876
ARRESTATO 10.6.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 25.6.1944
Levi, Alberto Alberto Levi (1876-1944)
Trieste, Via Roma, 17
QUI ABITAVA
ZOE RUSSI
NATA 1905
ARRESTATA 12.11.1943
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Russi, Zoe Zoe Russi (1905–1944/45)[50]
Trieste, Via Ruggero Timeus, 14
QUI ABITAVA
ANNA ISRAEL ISRAEL
NATA 1915
ARRESTATA 26.11.1943
DEPORTATA 1943
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Israel Israel, Anna Anna Israel Israel (1915–um 1944)
Trieste, Via Ruggero Timeus, 14
QUI ABITAVA
ISACCO GINO
ISRAEL
NATO 11.8.1942
ARRESTATO 26.11.1943
DEPORTATO 1943
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Israel, Isacco Gino Isacco Gino Israel (1942–1943, 1944 o 1945)
Trieste, Via XXX Ottobre, 5
QUI ABITAVA
DAVIDE CESANA
NATO 1916
ARRESTATO 29.10.1944
DEPORTATO 1943
AUSCHWITZ
BUCHENWALD
MORTO 29.4.1945
Cesana, Davide Davide Cesana (1916–1945)[51]
Trieste, Via XXX Ottobre, 5
QUI ABITAVA
GIACOMO CESANA
NATO 1914
ARRESTATO 11.6.1944
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
MAUTHAUSEN-GUSEN
ASSASSINATO 3.2.1945
Cesana, Giacomo Giacomo Cesana (1914–1945)[52]
Trieste, Via XXX Ottobre, 5
QUI ABITAVA
RACHELE CESANA
NATA 1919
ARRESTATA 29.10.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 11.12.1943
Cesana, Rachele Rachele Cesana (1919–1943)[53]
Trieste, Via XXX Ottobre, 5
QUI ABITAVA
LUCIA
ISRAEL CESANA
NATA 1889
ARRESTATA 29.10.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 11.12.1943
Israel Cesana, Lucia Lucia Israel Cesana (1889–1943)[54]
10 gennaio 2022 Trieste, Campo San Giacomo, 11
QUI ABITAVA
LEONE LAZZARO WANDEL
NATO 1886
ARRESTATO 31.1.1945
DEPORTATO
RAVENSBRÜCK
BERGEN-BELSEN
ASSASSINATO
Lazzaro Wandel, Leone Leone Lazzaro Wandel (1886–1945)
Trieste, Largo Ugo Mioni, 1
QUI ABITAVA
ABRAMINO SALONICCHIO
NATO 1896
ARRESTATO 24.11.1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Salonicchio, Abramino Abramino Salonicchio (1896–1943/45)
Trieste, Salita al Promontorio, 19
QUI ABITAVA
ELISA HERING
NATA 1902
ARRESTATA 23.10.1944
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Hering, Elisa Elisa Hering (Trieste, 1902 – Auschwitz, data ignota)[55]
Trieste, Salita al Promontorio, 19
QUI ABITAVA
VITTORIO HERING
NATO 1906
ARRESTATO 28.10.1944
DEPORTATO 1945
RAVENSBRÜCK
DACHAU
LIBERATO
Hering, Vittorio Vittorio Hering (Trieste, 1906 – )[56]
Trieste, Via Carlo Ghega, 3
QUI ABITAVA
ROBERTO MOISÈ
FINZI
NATO 1881
ARRESTATO 19.3.1944
INTERNATO FOSSOLI
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 23.5.1944
Moisè Finzi, Robert Robert Moisè Finzi (1881–1944)[57]
Trieste, Via Carlo Ghega, 3
QUI ABITAVA
ADELE
GENTILOMO FINZI
NATA 1883
ARRESTATA 19.3.1944
INTERNATA FOSSOLI
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 23.5.1944
Gentilomo Finzi, Adele Adele Gentilomo Finzi (1883–1944)[58]
Trieste, Via Cesare Battisti, 26
QUI ABITAVA
LINA STEINDLER REVERE
NATA 1866
ARRESTATA 19.12.1943
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 12.1.1944
Steindler Revere, Lina Lina Steindler Revere (1866–1944)
Trieste, Via del Ponte, 7
QUI ABITAVA
LUCIA ELIEZER
NATA 1925
ARRESTATA 2.2.1945
DEPORTATA
RAVENSBRÜCK
BERGEN-BELSEN
LIBERATA
Eliezer, Lucia Lucia Eliezer (1925-)[59]
Trieste, Via della Madonna del Mare, 19
QUI ABITAVA
DARIO DAVID OSMO
NATO 1901
ARRESTATO 31.1.1944
INTERNATO FOSSOLI
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Osmo, Dario David Dario David Osmo (1901-1944/45)
Trieste, Via Domenico Rossetti, 17
QUI ABITAVA
ELDA MAYER GREGO ROMANELLI
NATA 1885
ARRESTATA 30.11.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Mayer Grego Romanelli, Elda Elda Mayer Grego Romanelli (1885–1943/45)
Trieste, Via Gabriele Foschiatti, 11
QUI ABITAVA
ELIA NACSON
NATO 1922
ARRESTATO 30.11.1943
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 7.5.1944
Nacson, Elia Elia Nacson (1922–1944)
Trieste, Via San Francesco, 30
QUI ABITAVA
FANNI LUST
NATA 1903
ARRESTATA 29.10.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 11.12.1943
Lust, Fanni Fanni Lust (1903–1943)
Trieste, Via San Francesco, 30
QUI ABITAVA
ERMENEGILDA
TEDESCHI LUST
NATA 1867
ARRESTATA 29.10.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 9.12.1943
DURANTE IL TRASPORTO
Tedeschi Lust, Ermenegilda Ermenegilda Tedeschi Lust (1867–1943)
Trieste, Via San Maurizio, 8
QUI LAVORAVA
CARLO CALZI (KALC)
NATO 1904
ARRESTATO 10.12.1943
DEPORTATO 1944
DACHAU
NATZWEILER-STRUTHOF
ASSASSINATO 19.7.1944
Calzi (Kalc), Carlo Carlo Calzi (Kalc)
Trieste, Via San Maurizio, 8
QUI LAVORAVA
FRANCESCO
GREGORI (GRGIČ)
NATO 1905
ARRESTATO 10.12.1943
DEPORTATO 1944
DACHAU
ASSASSINATO 26.4.1945
Gregori (Grgič), Francesco Francesco Gregori (Grgič) (1905-1945)
Trieste, Via San Maurizio, 8
QUI LAVORAVA
ANGELO MATTEONI
NATO 1908
ARRESTATO 10.12.1943/ DEPORTATO 1944
DACHAU
MAUTHAUSEN
ASSASSINATO 25.4.1945
Matteoni, Angelo Angelo Matteoni
Trieste, Via San Maurizio, 8
QUI LAVORAVA
GIUSEPPE
MOSETTI (MOZETIČ)
NATO 1901
ARRESTATO 10.12.1943
DEPORTATO 1944
DACHAU
NATZWEILER-STRUTHOF
DACHAU
MORTO 24.5.1945
Mosetti (Mozetič), Giuseppe Giuseppe Mosetti (Mozetič)
Trieste, Via San Maurizio, 8
QUI LAVORAVA
FRANCESCO RAUBER
NATO 1900
ARRESTATO 10.12.1943
DEPORTATO 1944
DACHAU
ASSASSINATO 30.12.1944
Rauber, Francesco Francesco Rauber
Trieste, Via San Maurizio, 8
QUI LAVORAVA
GIOVANNI VREMEZ
NATO 1881
ARRESTATO 10.12.1943
DEPORTATO 1944
DACHAU
NATZWEILER-STRUTHOF
ASSASSINATO 30.4.1944
Vremez, Giovanni Giovanni Vremez (1881–1944)
Trieste, Via San Maurizio, 8
QUI LAVORAVA
ERMIDIO ZULIANI
NATO 1908
ARRESTATO 10.12.1943
ASSASSINATO
Zuliani, Ermidio Ermidio Zuliani (1908–1943/1945)
25 gennaio 2022 Trieste, Via Matteo Demenego e Pierluigi Rotta, 2
(Questura di Trieste)
QUI FU PER SERVIZIO
GIOVANNI PALATUCCI
NATO 1909
ARRESTATO
FIUME
DEPORTATO 1944
DACHAU
ASSASSINATO 10.2.1945
Commissario Palatucci, Giovanni Giovanni Palatucci (1909-1945)
Trieste, Via Matteo Demenego e Pierluigi Rotta, 2
(Questura di Trieste)
QUI ERA IN SERVIZIO
FELICIANO
RICCIARDELLI
NATO 1898
ARRESTATO 4.1.1944
DEPORTATO 1944
DACHAU
LIBERATO
Commissario Ricciardelli, Feliciano Feliciano Ricciardelli (Montemarano, 1898 - Trieste, 1968)[60]
18 gennaio 2023 Trieste, Viale XX Settembre, 26
QUI INSEGNAVA
MAURA MORPURGO
NATA 1908
ARRESTATA 2.12.1943
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 6.2.1944
Morpurgo, Maura Maura Morpurgo
Trieste, Via Enea Silvio Piccolomini, 4
QUI ABITAVA
EMMA LEVI
NATA 1861
ARRESTATA 30.11.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Levi, Emma Emma Levi
Trieste, Via Raffaele Zovenzoni, 4
QUI ABITAVA
ALESSANDRO REVERE
NATO 1892
ARRESTATO 29.12.1943
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Revere, Alessandro Alessandro Revere
Trieste, Via Luigi Ricci, 2
QUI ABITAVA
DARIO DAVID ACCO
NATO 1927
ARRESTATO 25.11.1943
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 6.2.1944
David Acco, Dario Dario David Acco
Trieste, Via dei Cunicoli, 7
QUI ABITAVA
ELIO ADES
NATO 1870
ARRESTATO 20.1.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 2.2.1944
Ades, Elio Elio Ades
Trieste, Viale XX Settembre, 87
QUI ABITAVA
SALOMONE TIANO
NATO 1915
ARRESTATO 26.2.1944
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Tiano, Salomone Salomone Tiano
Trieste, Strada di Fiume, 499
QUI ABITAVA
TUKAJ JE ŽIVELA

DARINKA PIŠČANC
(SLOVENKA)
NATA/ROJENA 1921
ARRESTATA/ARETIRANA 1944
TRIESTE/TRST
VILLA TRISTE
ASSASSINATA/UMORJENA
22.3.1944
Piščanc, Darinka Darinka Piščanc
Trieste, Piazza della Libertà
QUI SUONAVA
ROMANO HELD
NATO 1927
ARRESTATO 1.5.1944
DEPORTATO 1944
DACHAU
LIBERATO
Held, Romano Romano Held
Trieste, Via San Nicolò, 32
QUI ABITAVA
ALFREDO LEVI
NATO 1908
ARRESTATO 6.6.1944
INTERNATO BOLZANO
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
KAUFERING-DACHAU
ASSASSINATO 6.3.1945
Levi, Alfredo Alfredo Levi
Trieste, Via delle Ombrelle, 7
QUI ABITAVA
LEONE VIVANTE
NATO 1903
ARRESTATO 23.5.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 19.9.1944
Vivante, Leone Leone Vivante
QUI ABITAVA
PACINA ISRAEL
VIVANTE
NATA 1907
ARRESTATA 23.5.1944
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Israel Vivante , Pacina Pacina Israel Vivante
QUI ABITAVA
ENRICHETTA VIVANTE
NATA 1929
ARRESTATA 23.5.1944
DEPORTATA 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Vivante, Enrichetta Enrichetta Vivante
QUI ABITAVA
FELICE VIVANTE
NATO 1930
ARRESTAT0 23.5.1944
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ /ASSASINATO
Vivante, Felice Felice Vivante
QUI ABITAVA
DAVIDE VIVANTE
NATO 1935 /ARRESTAT0 23.5.1944
DEPORTATO 1944
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Vivante, Davide Davide Vivante
Trieste, Via Guido Reni, 6
QUI ABITAVA
RENATO DUSE
NATO 1893
ARRESTATO 26.7.1944
DEPORTATO 1944
DACHAU
MAUTHAUSEN-MELK
ASSASSINATO 24.1.1945
Duse, Renato Renato Duse
28 gennaio 2023 Contovello / Kontovel, piazza davanti alla chiesa
NA KONTOVELU JE PREBIVAL
A CONTOVELLO ABITAVA

DANILO DANEU
ROJ./NATO 1914
DEPORTIRAN/DEPORTATO
BUCHENWALD
UMORJEN/ASSASSINATO
7.3.1945
Daneu, Danilo Danilo Daneu, detto Č'mparjou, nato il 20 maggio 1914, si uni ai partigiani l'8 settembre 1943. Combattente della XIX Brigata Kosovel. Fu catturato e deportato nel campo di concentramento tedesco Buchenwald, dove morì il 7 marzo 1945.
NA KONTOVELU JE PREBIVALA
A CONTOVELLO ABITAVA

MARIJA FRANKIČ
ROJ./NATO 1902
DEPORTIRANA/DEPORTATA
AUSCHWITZ
UMORJENA/ASSASSINATA
10.3.1945
Frankič, Marija Marija Frankič, detta u'd Bolca, nata il 1º agosto 1902. I tedeschi la catturarono e la deportarono al campo di concentramento di Auschwitz, dove morì il 10 marzo 1945.
NA KONTOVELU JE PREBIVAL
A CONTOVELLO ABITAVA

EMIL ŠTOKA
ROJ./NATO 1913
DEPORTIRAN/DEPORTATO
DACHAU
UMORJEN/ASSASSINATO
6.4.1945
Štoka, Emil Emil Štoka, detto z Dula, nato il 22 gennaio 1913. Si uni alla lotta partigiana e fu catturato dai tedeschi e portato nel campo di concentramento di Dachau, dove morì il 6 aprile 1945.
NA KONTOVELU JE PREBIVAL
A CONTOVELLO ABITAVA

VOJKO DANEU
ROJ./NATO 1921
DEPORTIRAN/DEPORTATO
BUCHENWALD
UMORJEN/ASSASSINATO
31.12.1944
Daneu, Vojko Vojko Daneu, detto Šiša, nato il 29 febbraio 1921, si uni alla lotta partigiana il 15 febbraio 1944. Era un combattente della XIX Brigata Kosovel. Fu catturato a Pliskovica il 13 giugno 1944 dopo una soffiata. Dapprima fu portato nel carcere dei Gesuiti, poi, il 29 giugno 1944 fu deportato in Germania, dove arrivò al campo di concentramento di Buchenwald il primo luglio 1944. Morì il 31 dicembre 1944.
Prosecco / Prosek n. 2, davanti al Kulturni dom / Casa di cultura Prosek - Kontovel
NA PROSEKU JE PREBIVAL
A PROSECCO ABITAVA

IVAN GUŠTIN
ROJ./NATO 1910
DEPORTIRAN/DEPORTATO
MAUTHAUSEN
UMORJEN/ASSASSINATO
22.2.1945
Guštin, Ivan Ivan Guštin nacque nel 1910. L’8 settembre 1943 si unì al I Battaglione Carso e successivamente alla II Brigata dell’Armata per la Sicurezza Nazionale. Venne internato a Mauthausen, dove morì il 22 febbraio 1945.
NA PROSEKU JE PREBIVAL
A PROSECCO ABITAVA

ALOJZ BADALIČ
ROJ./NATO 1914
DEPORTIRAN/DEPORTATO
DACHAU
UMORJEN/ASSASSINATO
3.3.1945
Badalič, Alojz Alojz Badalič nacque nel 1914. Nell’agosto del 1943 venne catturato e rinchiuso nel carcere triestino del Coroneo, dove rimase fino al 10 settembre 1943. Il 15 dicembre 1943 si unì alla lotta partigiana nelle file della II Brigata dell’Armata per la Sicurezza Nazionale del IX Corpo. Il 27 novembre 1944 venne catturato nei pressi di Sales e deportato nel campo di concentramento di Dachau - Leonberg, dove morì il 3 marzo 1945.
NA PROSEKU JE PREBIVAL
A PROSECCO ABITAVA

ALOJZ BAN
ROJ./NATO 1890
DEPORTIRAN/DEPORTATO
NEUENGAMME
UMORJEN/ASSASSINATO
28.1.1945
Ban, Alojz Alojz Ban nacque nel 1890. Fu fondatore e presidente del 1º Comitato del Fronte di Liberazione di Prosecco. Successivamente si unì come informatore alla Brigata Srečko Kosovel. Nel novembre del 1944 venne catturato e deportato nel campo di concentramento di Neuengamme nei pressi di Amburgo, dove morì il 28 gennaio 1945.
NA PROSEKU JE PREBIVAL
A PROSECCO ABITAVA

KAREL BAN
ROJ./NATO 1927
DEPORTIRAN/DEPORTATO
DACHAU
UMORJEN/ASSASSINATO
5.1.1945
Ban, Karel Karel Ban nacque nel 1927. Il 5 maggio 1944 si unì alla XVIII Brigata Basovizza e ne divenne intendente. Il 27 novembre 1944 venne catturato e deportato nel campo di concentramento di Dachau, dove morì il 5 gennaio 1945.
NA PROSEKU JE PREBIVAL
A PROSECCO ABITAVA

IVAN GUŠTIN
ROJ./NATO 1928
DEPORTIRAN/DEPORTATO
BAUNMENHEIM
UMORJEN/ASSASSINATO
11.4.1945
Guštin, Ivan Ivan Guštin nacque nel 1928. Fu membro dell’organizzazione SKOJ di Prosecco. Nel 1944 si unì al I Battaglione Carso. Il 27 novembre 1944 venne catturato e deportato dapprima a Dachau e poi ad Augsburg, Pfersee e Baumenheim, dove morì l’11 aprile 1945.
DANILO RUPEL
ROJ./NATO 14.2.1945
RAVENSBRÜCK
UMORJEN/ASSASSINATO
28.2.1945
Rupel, Danilo Danilo Rupel nacque il 14 febbraio 1945 nel blocco 32 del campo di concentramento di Ravensbrück, dove morì dopo quattordici giorni, il 28 febbraio 1945.
Santa Croce / Križ, davanti al pozzo a fianco della chiesa principale, all'entrata del cimitero
V KRIŽU JE PREBIVAL
A SANTA CROCE ABITAVA

DANILO SEDMAK
ROJ./NATO 1904
DEPORTIRAN/DEPORTATO
MAUTHAUSEN
UMORJEN/ASSASSINATO
16.12.1941
Sedmak, Danilo Danilo Sedmak
V KRIŽU JE PREBIVAL
A SANTA CROCE ABITAVA

FRANC SEDMAK
ROJ./NATO 1914
DEPORTIRAN/DEPORTATO
DACHAU
UMORJEN/ASSASSINATO
28.2.1945
Sedmak, Franc Franc Sedmak
Santa Croce / Križ, a destra dell'entrata della chiesetta di San Rocco
V KRIŽU JE PREBIVAL
A SANTA CROCE ABITAVA

IVAN BOGATEC
ROJ./NATO 1887
DEPORTIRAN/DEPORTATO
MAUTHAUSEN
UMORJEN/ASSASSINATO
21.1.1944
Bogatec, Ivan Ivan Bogatec
V KRIŽU JE PREBIVAL
A SANTA CROCE ABITAVA

FERDINAND DOVŠAK
ROJ./NATO 1904
DEPORTIRAN/DEPORTATO
MAUTHAUSEN
UMORJEN/ASSASSINATO
27.2.1942
Dovšak, Ferdinand Ferdinand Dovšak
V KRIŽU JE PREBIVAL
A SANTA CROCE ABITAVA

ADOLF SEDMAK
ROJ./NATO 1927
DEPORTIRAN/DEPORTATO
BUCHENWALD
UMORJEN/ASSASSINATO
25.7.1944
Sedmak, Adolf Adolf Sedmak

Savogna d'Isonzo[modifica | modifica wikitesto]

Nel Comune di Savogna d'Isonzo le prime due pietre d'inciampo vengono posate il 26 gennaio 2022, dedicate a Jožef Ferfolja e Peter Uršič.[61]


Pietra d'inciampo Cenni biografici
Data di posa Luogo di posa Stolpersteine Incisione Traduzione
26 gennaio 2022 Rupa,
Via fratelli Rusjan / Ulica bratov Rusjan, 34
TUKAJ JE PREBIVAL
JOŽEF FERFOLJA
ROJ. 1901
DEPORTIRAN 1944
BUCHENWALD
UMORJEN 25.2.1945
QUI ABITAVA
JOŽEF FERFOLJA
NATO 1901
DEPORTATO 1944
BUCHENWALD
ASSASSINATO 25.2.1945
Ferfolja, Jožef Jožef Ferfolja
Savogna d'Isonzo / Sovodnje ob Soči,
Via Primo Maggio / Prvomajska ulica, 22a
TUKAJ JE PREBIVAL
PETER URŠIČ
ROJ. 1904
DEPORTIRAN
BUCHENWALD
UMORJEN 7.2.1945
QUI ABITAVA
PETER URŠIČ
NATO 1904
DEPORTATO
BUCHENWALD
ASSASSINATO 7.2.1945
Uršič, Peter Peter Uršič


Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea: Salonicchio, Alessandra, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 13 settembre 2018.
  2. ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea: Vivante, Diamantina, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 12 settembre 2018.
  3. ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea: Vivante, Enrichetta, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 13 settembre 2018.
  4. ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea: Vivante, Ester, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 13 settembre 2018.
  5. ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea: Vivante, Giulia, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 13 settembre 2018.
  6. ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea: Vivante, Moisè, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 12 settembre 2018.
  7. ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea: Caimi, Enrichetta, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 13 settembre 2018.
  8. ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea: Vivante, Sabino Benzion, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 13 settembre 2018.
  9. ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea: Vivante, Leone, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 13 settembre 2018.
  10. ^ Koschere Melange: Vivante Zaccaria / Vivante Familie - 24. November 1958 / Schoa-Opfer, consultato il 12 settembre 2018
  11. ^ CDEC Digital Library: Marcaria, Ernesto, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 3 novembre 2018.
  12. ^ I nomi della Shoah: Ernesto Marcaria, su nomidellashoah.it. URL consultato il 3 novembre 2018.
  13. ^ CDEC Digital Library: Marcaria, Giacomo, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 3 novembre 2018.
  14. ^ I nomi della Shoah: Giacomo Marcaria, su nomidellashoah.it. URL consultato il 3 novembre 2018.
  15. ^ CDEC Digital Library: Marcaria, Ida, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 3 novembre 2018.
  16. ^ I nomi della Shoah: Ida Marcaria, su nomidellashoah.it. URL consultato il 3 novembre 2018.
  17. ^ CDEC Digital Library: Marcaria, Raffaele, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 3 novembre 2018.
  18. ^ I nomi della Shoah: Raffaele Marcaria, su nomidellashoah.it. URL consultato il 3 novembre 2018.
  19. ^ CDEC Digital Library: Marcaria, Stella, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 3 novembre 2018.
  20. ^ I nomi della Shoah: Stella Marcaria, su nomidellashoah.it. URL consultato il 3 novembre 2018.
  21. ^ CDEC Digital Library: Nacson, Anna, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 3 novembre 2018.
  22. ^ I nomi della Shoah: Anna Nacson,, su nomidellashoah.it. URL consultato il 3 novembre 2018.
  23. ^ CDEC Digital Library: Berger, Eugenio, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 13 ottobre 2018.
  24. ^ a b Jewish Jesuits: Berger Eugenio, su sites.google.com. URL consultato il 5 giugno 2017. Lo stesso testo si trova in questo libro di Robert Aleksander Maryks: Pouring Jewish Water into Fascist Wine. Volume I: Untold Stories of (Catholic) Jews from the Archive of Mussolini’s Jesuit Pietro Tacchi Venturi. BRILL 2011, p. 49 e 50. Sono aggiunti i documenti del padre e del figlio per riconquistare la cittadinanza italiana. Alla fine del testo c'è scritto: "Eugenio’s son Bruno, with his eight-year-old son Alberto (b. 11/10/1936), followed their path." Quest'informazione non è corretta, Bruno Montanari è sopravvissuto alla Shoah.
  25. ^ Lilli Goriup: Lastre della memoria, i primi sedici nomi, Il Piccolo (Trieste), 24 gennaio 2018
  26. ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea: Montanari, Alberto, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 5 giugno 2017.
  27. ^ La Nuova di Venezia e Mestre Linda Piron e Cesare Ordan sono "Giusti fra le nazioni", 15 maggio 2014
  28. ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea: Rumpler, Adele, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 5 giugno 2017.
  29. ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea: Morpurgo, Carlo Natan, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 14 settembre 2018.
  30. ^ Lilli Goriup: Lastre della memoria, i primi sedici nomi, 24 gennaio 2018
  31. ^ Andrea Morpurgo: Morpurgi, potomci mariborskih Judov / The Morpurgos, the descendants of the Maribor Jews, Center of Jewish Cultural Heritage - Synagogue Maribor, Maribor 2018
  32. ^ a b c Comunità ebraica di Trieste: PIETRE D’INCIAMPO Trieste 29 gennaio 2019, consultato il 7 febbraio 2019
  33. ^ CDEC Digital Library: Dubinski, Gina, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 7 febbraio 2019.
  34. ^ Find a Grave: Regina Selde "Gina" DUBINSKY, consultato il 7 febbraio 2019
  35. ^ CDEC Digital Library: Strilzov, Ljuba , su digital-library.cdec.it. URL consultato il 7 febbraio 2019.
  36. ^ a b Find a Grave: Saul Dubinsky, consultato il 7 febbraio 2019
  37. ^ CDEC Digital Library: Dubinski, Saul, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 7 febbraio 2019.
  38. ^ Koschere Melange: Barnestein Stella / Dabiele / Diamantina, consultato il 30 gennaio 2019
  39. ^ CDEC Digital Library: Mustacchi, Marco Moisè, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 29 gennaio 2018.
  40. ^ CDEC Digital Library: Pollack, Federico Guglielmo Jehuda, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 29 gennaio 2018.
  41. ^ CDEC Digital Library: Haffner, Gisella, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 6 febbraio 2019.
  42. ^ CDEC Digital Library: Rossi, Bice, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 30 gennaio 2019.
  43. ^ CDEC Digital Library: Rossi, Gino, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 30 gennaio 2019.
  44. ^ CDEC Digital Library: Maestro, Salomone Akibà, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 30 gennaio 2019.
  45. ^ CDEC Digital Library: Loewy, Enrico, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 6 febbraio 2019., con un ritratto fotografico
  46. ^ CDEC Digital Library: Loewy, Lidia, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 6 febbraio 2019., con un ritratto fotografico
  47. ^ CDEC Digital Library: Maestro, Guido, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 30 gennaio 2019.
  48. ^ CDEC Digital Library: Alpron, Enrichetta, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 12 marzo 2022.
  49. ^ CDEC Digital Library: Alpron, Ernesto, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 12 marzo 2022.
  50. ^ CDEC Digital Library: Russi, Zoe, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 12 marzo 2022.
  51. ^ CDEC Digital Library: Cesana, Davide, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 12 marzo 2022.
  52. ^ CDEC Digital Library: Cesana, Giacomo, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 12 marzo 2022.
  53. ^ CDEC Digital Library: Cesana, Rachele, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 12 marzo 2022.
  54. ^ CDEC Digital Library: Israel, Lucia, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 12 marzo 2022.
  55. ^ CDEC Digital Library: Hering, Elisa, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 12 marzo 2022.
  56. ^ CDEC Digital Library: Hering, Vittorio, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 12 marzo 2022.
  57. ^ CDEC Digital Library: Finzi, Moisè Roberto, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 12 marzo 2022.
  58. ^ CDEC Digital Library: Gentilomo, Adele, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 12 marzo 2022.
  59. ^ CDEC Digital Library: Eliezer, Lucia, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 13 aprile 2022.
  60. ^ AVELLINO TODAY: Giornata della Memoria, la Villa Comunale di Montemarano sarà intitolata a Feliciano Ricciardelli, 27 gennaio 2022
  61. ^ (SL) Spomin na žrtve ne sme zbledeti!, su noviglas.eu.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]