Pietre d'inciampo in Piemonte

La lista delle pietre d'inciampo in Piemonte contiene l'elenco delle pietre d'inciampo (in tedesco Stolpersteine) poste in Piemonte. Esse commemorano le vittime piemontesi della persecuzione del regime nazista nell'ambito di un'iniziativa dell'artista tedesco Gunter Demnig estesa a tutta l'Europa. La prima pietra d'inciampo in Piemonte è stata collocata a Meina il 10 gennaio 2015.
Provincia di Alessandria[modifica | modifica wikitesto]
Acqui Terme[modifica | modifica wikitesto]
La città di Acqui Terme accoglie ufficialmente 11 pietre d'inciampo intitolate a singole persone.
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
15 gennaio 2018 | Via Saracco, 11 44°40′31.5″N 8°28′11.9″E / 44.675418°N 8.469972°E |
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QUI ABITAVA
ROBERTO ANCONA NATO 1906 ARRESTATO 19.5.1944 DEPORTATO 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATO 10.2.1945 DACHAU |
Roberto Ancona - (Acqui Terme, 19 gennaio 1906 - Dachau, 10 febbraio 1945). Figlio di Adolfo e Clotilde Lattes. Coniugato dal 1930 con Nella Gallico. Arrestato a Terzo (AL) il 19.5.1944. Carcerato prima a Torino e poi a Milano. Deportato ad Auschwitz con il convoglio 14 del 2.8.1944. Trasferito a Dachau, matricola 127616, vi muore il 10.2.1945.[1]
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Piazza Orto San Pietro (tra civico 13a e 17) 44°40′32.42″N 8°28′08.37″E / 44.675672°N 8.468991°E |
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QUI ABITAVA
ALDO BACHI NATO 1912 ARRESTATO FEB. 1944 DEPORTATO 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATO 15.2.1945 MAUTHAUSEN |
Aldo Bachi - (Acqui Terme, 21 ottobre 1912 - Mauthausen, 15 febbraio 1945). Figlio di Michele e Enrica Rignani. Partecipa alla Resistenza militando nella 79ª Brigata Garibaldi[2]. Arrestato a Vesime (AT) nel febbraio 1944. Carcerato a Torino e da qui a Fossoli. Deportato ad Auschwitz con il convoglio 9 del 5.4.1944. Trasferito a Mauthausen, vi muore il 15.2.1945.[1]
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QUI ABITAVA
ARTURO ENRICO BACHI NATO 1910 ARRESTATO 7.12.1943 DEPORTATO 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATO 6.2.1944 |
Arturo Enrico Bachi - (Acqui Terme, 4 aprile 1910 - Auschwitz, 6 febbraio 1944). Figlio di Michele e Enrica Rignani. Arrestato ad Acqui Terme il 7.12.1943. Carcerato prima ad Acqui Terme, poi a Genova e poi a Milano. Deportato ad Auschwitz con il convoglio 6 del 30.1.1944, viene ucciso all'arrivo.[1]
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QUI ABITAVA
AVITO BACHI NATO 1920 ARRESTATO 7.12.1943 DEPORTATO 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATO OTT. 1944 |
Avito Bachi - (Acqui Terme, 26 aprile 1920 - Auschwitz, ?? ottobre 1944). Figlio di Michele e Enrica Rignani. Partecipa alla Resistenza come partigiano nella 2ª Divisione Autonoma Langhe ed è coinvolto in diversi scontri con le bande fasciste[3]. Arrestato ad Acqui Terme il 7.12.1943. Carcerato prima ad Acqui Terme, poi a Genova e poi a Milano. Deportato ad Auschwitz con il convoglio 6 del 30.1.1944, vi muore nell'ottobre 1944.[1]
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QUI ABITAVA
MICHELE BACHI NATO 1867 ARRESTATO 17.1.1944 DEPORTATO 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATO 6.2.1944 |
Michele Bachi - (Acqui Terme, 12 luglio 1867 - Auschwitz, 6 febbraio 1944). Figlio di Salvador ed Ester Luzzatti. Coniugato con Enrica Rignani. Professione: tappezziere. Arrestato ad Acqui Terme il 17.1.1944. Carcerato prima a Genova e poi a Milano. Deportato ad Auschwitz con il convoglio 6 del 30.1.1944, viene ucciso all'arrivo.[1]
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Piazza Duomo, 14 44°40′27.41″N 8°28′12.37″E / 44.674281°N 8.470103°E |
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QUI ABITAVA
ELISA DE BENEDETTI NATA 1865 ARRESTATA 17.1.1944 DEPORTATA 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATA 6.2.1944 |
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Corso Italia, 53 44°40′31.68″N 8°28′11.05″E / 44.675466°N 8.469736°E |
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QUI ABITAVA
ERNESTA DE BENEDETTI NATA 1856 ARRESTATA 17.1.1944 DEPORTATA 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATA 6.2.1944 |
Ernesta De Benedetti - (Acqui Terme, 7 aprile 1856 - Auschwitz, 6 febbraio 1944). Figlia di Samuele e Vittoria Sara Camaiori. Coniugata. Arrestata ad Acqui Terme il 17.1.1944. Carcerata prima a Genova e poi a Milano. Deportata ad Auschwitz con il convoglio 6 del 30.1.1944, viene uccisa all'arrivo.[1]
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Via Giosuè Carducci, 19 44°40′30.62″N 8°28′07.47″E / 44.675173°N 8.468741°E |
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QUI ABITAVA
SMERALDA DINA NATA 1855 ARRESTATA 17.1.1944 DEPORTATA 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATA 6.2.1944 |
Smeralda Dina - (Acqui Terme, 26 luglio 1855 - Auschwitz, 6 febbraio 1944). Figlia di Salomone ed Eleonora De Benedetti. Vedova di Fausto Gallico. Arrestata ad Acqui Terme il 17.1.1944. Carcerata prima a Genova e poi a Milano. Deportata ad Auschwitz con il convoglio 6 del 30.1.1944, viene uccisa all'arrivo.[1]
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Via Monteverde, 34 44°40′22.11″N 8°28′09.35″E / 44.672808°N 8.469265°E |
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QUI ABITAVA
ENRICHETTA GHIRON NATO 1863 ARRESTATA 17.1.1944 DEPORTATA 1944 AUSCHWITZ MORTA DURANTE TRASPORTO |
Enrichetta Ghiron - (Casale Monferrato, 9 agosto 1863 - ????, ?? gennaio 1944). Figlia di Sansone e Lea De Benedetti. Coniugata con Israele Ottolenghi. Arrestata ad Acqui Terme il 17.1.1944. Carcerata prima a Genova e poi a Milano. Deportata ad Auschwitz con il convoglio 6 del 30.1.1944, non arriva a destinazione e muore durante il trasporto.[1]
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QUI ABITAVA
DORINA OTTOLENGHI NATA 1886 ARRESTATA 17.1.1944 DEPORTATA 1944 AUSCHWITZ DESTINO IGNOTO |
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Piazza della Bollente, 6 4°40′31.57″N 8°28′12.8″E / 4.675435°N 8.470221°E |
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QUI ABITAVA
EDA TESAURA VIGEVANI NATA 1895 ARRESTATA 17.1.1944 DEPORTATA 1944 AUSCHWITZ DESTINO IGNOTO |
Alessandria[modifica | modifica wikitesto]
La città di Alessandria accoglie ufficialmente 7 pietre d'inciampo intitolate a singole persone.
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
14 gennaio 2018 | Via G. Migliara, 10 44°54′51.25″N 8°36′53.91″E / 44.914235°N 8.614975°E |
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QUI ABITAVA
VITTORINA ARTOM NATA 1868 ARRESTATA 13.4.1944 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 23.5.1944 |
Vittorina Artom - (Asti, 10 agosto 1868 - Auschwitz, 23 maggio 1944). Figlia di Giuseppe e Dolce De Benedetti. Coniugata con Federico Pugliese. Arrestata a Casale Monferrato (AL) il 13.4.1944. Carcerata a Torino e da qui a Fossoli. Deportata ad Auschwitz con il convoglio 10 del 16.5.1944, viene uccisa all'arrivo.[1]
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QUI ABITAVA
CESARE SACERDOTE NATO 1891 ARRESTATO 4.2.1943 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 19.1.1945 |
Cesare Sacerdote - (La Spezia, 25 settembre 1891 - Auschwitz, 19 gennaio 1945). Figlio di Beniamino e Adele Segré. Coniugato con Emilia Pugliese. Arrestato a Porto Ceresio (VA) il 4.12.1943. Carcerato a Varese, poi ad Alessandria e da qui a Fossoli. Deportato ad Auschwitz con il convoglio 8 del 22.2.1944, matricola 174546. Ucciso in luogo ignoto nel gennaio 1945.[1]
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Via Milano, 5-7 44°54′51.13″N 8°36′50.1″E / 44.914203°N 8.613918°E |
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IN ALESSANDRIA ABITAVA
SAUL CAMPAGNANO NATO 1910 ARRESTATO 29.11.1943 FIRENZE DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 6.3.1944 |
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IN ALESSANDRIA ABITAVA
ERMELINDA COLOMBINA CARMI NATA 1882 ARRESTATA 16.2.1944 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 26.2.1944 |
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IN ALESSANDRIA ABITAVA
ERMENE ESTER CARMI NATA 1890 ARRESTATA 16.2.1944 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 26.2.1944 |
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IN ALESSANDRIA ABITAVA
IDA DE BENEDETTI NATA 1890 ARRESTATA 16.2.1944 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 26.2.1944 |
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IN ALESSANDRIA ABITAVA
EMILIA VITALE NATA 1879 ARRESTATA 3.12.1943 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 6.2.1944 |
Casale Monferrato[modifica | modifica wikitesto]
La città di Casale Monferrato accoglie ufficialmente 7 pietre d'inciampo intitolate a singole persone[5].
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
17 gennaio 2016 | Via Balbo, 10 45°08′08.83″N 8°27′00.91″E / 45.135787°N 8.450253°E |
QUI ABITAVA
ERMINIA MORELLO LURIA NATA 1885 ARRESTATA 15.2.1944 DEPORTATA 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATA |
Erminia Morello Luria - (Casale Monferrato, 28 febbraio 1885 - Auschwitz, ????). Figlia di Aronne e Eugenia Treves. Coniugata con Raffaele Luria. Arrestata a Casale Monferrato (AL) il 15.2.1944, pochi giorni dopo la morte del marito, avvenuta il 24.1.1944. Carcerata a Casale Monferrato e da qui a Fossoli. Deportata ad Auschwitz con il convoglio 8 del 22.2.1944, uccisa all'arrivo.[1]
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QUI ABITAVA
EUGENIA TREVES MORELLO NATA 1864 ARRESTATA 13.4.1944 DEPORTATA 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATA 23.5.1944 |
Eugenia Treves Morello - (Casale Monferrato, 8 novembre 1864 - Auschwitz, 23 maggio 1944). Figlia di Bonaiuto e Linda Treves. Coniugata con Aronne Morello. Arrestata a Casale Monferrato (AL) il 13.4.1944. Carcerata a Torino e da qui a Fossoli. Deportata ad Auschwitz con il convoglio 10 del 16.5.1944: deceduta in luogo ignoto il 30.6.1944.[1]
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16 gennaio 2017 | Via Roma, 134/136 45°08′09.91″N 8°27′01.44″E / 45.136085°N 8.4504°E |
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QUI ABITAVA
RICCARDO FIZ NATO 1869 ARRESTATO 13.4.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 23.5.1944 |
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QUI ABITAVA
ROBERTO FIZ NATO 1873 ARRESTATO 13.4.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 23.5.1944 |
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18 gennaio 2018 | Vicolo Salomone Olper 45°08′07.68″N 8°26′59.3″E / 45.135466°N 8.449806°E |
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QUI ABITAVA
MATILDE CARMI FOÀ NATA 1889 ARRESTATA 16.2.1944 DEPORTATA 1944 AUSCHWITZ DESTINO IGNOTO |
Matilde Foà Carmi - (Milano, 20 luglio 1889 - ???, ???). Figlia di Enrico e Giulia Rossi. Coniugata con Isaia Carmi. Arrestata a Casale Monferrato (AL) il 16.2.1944. Carcerata a Casale Monferrato e da qui a Fossoli. Deportata ad Auschwitz con il convoglio 8 del 22.2.1944: destino ignoto.[1] Matilde Foà era sorella di Pio Foà: a lui ed a due suoi figli sono state intitolate tre pietre d'inciampo a Milano in data 15.1.2020.
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QUI ABITAVA
ISAIA CARMI NATO 1885 ARRESTATO 16.2.1944 DEPORTATO 1944 AUSCHWITZ DESTINO IGNOTO |
Isaia Carmi - (Casale Monferrato, 21 febbraio 1885 - ???, ???). Figlio di Giacobbe Carmi e Marietta Levi. Coniugato con Matilde Foà. Arrestato a Casale Monferrato (AL) il 16.2.1944. Carcerato a Casale Monferrato e da qui a Fossoli. Deportato ad Auschwitz con il convoglio 8 del 22.2.1944: destino ignoto.[1]
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Via Pinelli, 3 45°08′14.92″N 8°27′19.88″E / 45.137478°N 8.455523°E |
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QUI ABITAVA
FAUSTINA ARTOM BOREGETTI NATA 1870 ARRESTATA 13.4.1944 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 23.5.1944 |
Faustina Artom Borgetti - (Asti, 10 luglio 1870 - Auschwitz, 23 maggio 1944). Figlia di Giuseppe e Dolce De Benedetti. Coniugata con Adalberto Edoardo Borgetti. Arrestata a Casale Monferrato (AL) il 13.4.1944. Carcerata a Torino e da qui a Fossoli. Deportata ad Auschwitz con il convoglio 10 del 16.5.1944, uccisa all'arrivo.[1]
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Mornese[modifica | modifica wikitesto]
A Mornese si trovano 12 pietre d'inciampo, tutte collocate il 2 giugno 2022.[6]
Novi Ligure[modifica | modifica wikitesto]
La Città di Novi Ligure accoglie 1 pietra d'inciampo, collocata il 18 gennaio 2022.[7]
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
18 gennaio 2018 | Via Cavour, 67 44°45′37.45″N 8°47′21.85″E / 44.760404°N 8.789403°E |
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QUI ABITAVA
SILVIO SALOMON OTTOLENGHI NATO 1889 ARRESTATO 29.6.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 6.8.1944 |
Silvio Salomon Ottolenghi - (Acqui Terme, 5 maggio 1889 - Auschwitz, 6 agosto 1944). Figlio di Moise Sanson e Giuditta Ottolenghi. Coniugato con Teresa Fassera. Arrestato a Novi Ligure (AL) il 29.6.1944. Carcerato a Novi Ligure, ad Alessandria, a Torino ed infine a Milano. Deportato ad Auschwitz con il convoglio 14 del 2.8.1944, ucciso all'arrivo.[1]
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Provincia di Asti[modifica | modifica wikitesto]
Moncalvo[modifica | modifica wikitesto]
Il comune di Moncalvo accoglie ufficialmente 4 pietre d'inciampo intitolate a singole persone.
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
26 gennaio 2020 | Via XX Settembre angolo Vicolo 27 gennaio 1945 - Moncalvo (AT) 45°03′03.41″N 8°15′57.29″E / 45.050948°N 8.265914°E |
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A MONCALVO ABITAVA
CLELIA VITALE NATA 1878 ARRESTATA 24.5.1944 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 15.7.1944 |
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A MONCALVO ABITAVA
ADUA NUNES NATA 1902 ARRESTATA 21.3.1944 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 31.12.1944 |
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A MONCALVO ABITAVA
ALBERTO COLOMBO NATO 1875 ARRESTATO 19.5.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 1.9.1944 AUSCHWITZ |
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A MONCALVO ABITAVA
AMERIGO COLOMBO NATO 1913 ARRESTATO 19.5.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 1.9.1944 |
Provincia di Cuneo[modifica | modifica wikitesto]
Cuneo[modifica | modifica wikitesto]
A Cuneo si trova una pietra d'inciampo, posta il 28 gennaio 2022.[8]
Dronero[modifica | modifica wikitesto]
Il comune di Dronero accoglie ufficialmente n. 5 pietre d'inciampo intitolate a singole persone.
A seguito dell'uccisione, eseguita da partigiani saluzzesi, del farmacista e commissario del fascio Oreste Millone e della compagna Anna Albenga, il 2 gennaio 1944 la rappresaglia delle SS è feroce: diversi edifici vengono incendiati e quattro partigiani e sei civili, scelti a caso, vengono immediatamente fucilati. Pietro Allemandi, Cristoforo Coalova, Giovanni Lantermino, Giuseppe Lugliengo, Magno Marchiò vengono arrestati e deportati.
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
13 gennaio 2020 | Via C. Colombo, 2 44°27′51.6″N 7°21′51.91″E / 44.464334°N 7.36442°E |
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QUI ABITAVA
PIETRO ALLEMANDI NATO 1886 ARRESTATO 2.1.1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINATO 23.4.1944 GUSEN |
Pietro Allemandi - (Dronero, 5 novembre 1886 - Gusen, 23 aprile 1944). Professione: avvocato. Già Sindaco di Dronero sino al 1926. Di principi liberali, aderì al Partito d'Azione e diede il suo apporto alla Resistenza. Arrestato per rappresaglia il 2.1.1944. Deportato a Mauthausen il 20.3.1944, matr. 58662, e pochi giorni dopo a Gusen.[9]
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Via G. Giolitti, 73 44°28′02.17″N 7°21′49.19″E / 44.46727°N 7.363664°E |
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QUI ABITAVA
CRISTOFORO COALOVA NATO 1901 ARRESTATO 2.1.1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINATO 13.4.1944 GUSEN |
Cristoforo Coalova - (Saluzzo, 14 maggio 1901 - Gusen, 13 aprile 1944). Coniugato con Bianca Mechelli, hanno due figli. Professione: tipografo, collaboratore di Giovanni Lantermino. Noto antifascista, dopo l’8 settembre, fa parte del locale C. L. N. Arrestato per rappresaglia il 2.1.1944. Deportato a Mauthausen il 20.3.1944, matr. 58802, e pochi giorni dopo a Gusen.[9]
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QUI ABITAVA
GIOVANNI LANTERMINO NATO 1882 ARRESTATO 2.1.1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINATO 23.11.1944 HARTHEIM |
Giovanni Lantermino - (Saluzzo, 14 ottobre 1882 - Hartheim, 23 novembre 1944). Già vice-Sindaco di Dronero, con Pietro Allemandi. Professione: tipografo e giornalista; direttore del settimanale giolittiano 'Il Progresso di Valle Maira'. Arrestato per rappresaglia il 2.1.1944. Deportato a Mauthausen il 20.3.1944, pochi giorni dopo a Gusen ed infine al Castello di Hartheim.
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Viale Stazione, 10 44°27′45.71″N 7°22′06.12″E / 44.462696°N 7.368366°E |
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QUI ABITAVA
GIUSEPPE LUGLIENGO NATO 1901 ARRESTATO 2.1.1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINATO 27.7.1944 |
Giuseppe Lugliengo - (Ceva, 2 marzo 1901 - Mauthausen, 27 luglio 1944). Coniugato con Anna Maria Prato. Professione: geometra. Arrestato per rappresaglia il 2.1.1944. Deportato a Mauthausen il 20.3.1944, matr. 58947. Ricoverato al Sanitätslager, vi muore il 24.7.1944.[9]
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Via XXIV Maggio, 128 44°27′48.86″N 0°21′57.34″E / 44.463573°N 0.365928°E |
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QUI ABITAVA
MAGNO MARCHIO' NATO 1882 ARRESTATO 2.1.1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINATO 23.4.1945 GUSEN |
Piasco[modifica | modifica wikitesto]
Il comune di Piasco accoglie ufficialmente n. 1 pietra d'inciampo intitolata a singole persone.
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
16 gennaio 2018 | Via Rossana, 5, fraz. S.Antonio 44°33′34.88″N 7°26′42.17″E / 44.55969°N 7.445048°E |
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QUI ABITAVA
GIUSEPPE GALLINA NATO 1926 ARRESTATO AGOSTO 1944 DEPORTATO KIRCHMÖSER LIBERATO |
Giuseppe Gallina - Castellanza (Va), 6 febbraio 1926 - Piasco (Cn), 28 gennaio 2014. Appena diciottenne, nell'agosto '44, è stato arrestato dai tedeschi ed inviato come lavoratore coatto in Germania a Kirchmöser un Havel in Brandeburgo. Riesce a fuggire dal campo di internamento ed a rientrare a Piasco. Dopo la Liberazione si sposa con Maria Teresa Bertero ed hanno una figlia, Paola. Lavora presso il Cotonificio Wild & C. di Piasco sino alla sua chiusura nel 1977. E' assessore all'istruzione del Comune di Piasco per 15 anni. Muore nel gennaio 2014.[10][11]
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Provincia di Novara[modifica | modifica wikitesto]
Arona[modifica | modifica wikitesto]
Ad Arona si trovano due pietre d'inciampo, posate il 15 settembre 2022.[12]
Meina[modifica | modifica wikitesto]
Il comune di Meina accoglie ufficialmente n. 16 pietre d'inciampo intitolate a singole persone, oltre ad 1 pietra d'inciampo a ricordo dell'eccidio del Lago Maggiore.
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
30 agosto 2015 | Imbarcadero di Meina, Via Sempione,47 45°47′20.86″N 8°32′27.38″E / 45.789128°N 8.540939°E |
HOTEL MEINA
QUI ERANO RIFUGIATI 22 EBREI SEGNALATI AI SOLDATI TEDESCHI DELLE SS ARRESTATI 15.9.1943 IL 22-23 SETTEMBRE 1943 16 FURONO ASSASSINATI |
La strage del Lago Maggiore si svolse tra il 15 settembre e l'11 ottobre 1943 per mano dei soldati del Primo Battaglione SS del secondo Reggimento della Divisione Corazzata Leinbstandarte Adolf Hitler, proveniente da Verona. In quell'azione vennero uccisi 54 ebrei: 16 a Meina, 14 a Baveno, 9 ad Arona, 4 a Stresa, 3 a Mergozzo, 2 a Orta San Giulio, 2 a Pian Nava, 4 a Intra. Il 15 settembre 1943 le SS irruppero all'Hotel Meina dove presero prigionieri un gruppo di ebrei greci, in tutto 15 persone, insieme a questi, il barista ebreo dell'hotel, Vitale Cori. La notte del 22 settembre furono uccisi ad uno ad uno con un colpo alla nuca. I corpi furono gettati nella notte stessa nelle acque del Lago Maggiore.[13]
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ESTER BOTTON
NATA 1891 SALONICCO – GREECE |
Marco Mosseri - (Salonicco, 16 luglio 1888 - Meina, 22 settembre 1943), la moglie Ester Botton - (Salonicco, 23 marzo 1891 - Meina, 22 settembre 1943), il figlio Giacomo Renato Mosseri - (Salonicco, 2 ottobre 1920 - Meina, 22 settembre 1943) e la nuora Odette Uziel - (Salonicco, 1 luglio 1924 - Meina, 22 settembre 1943), sono arrestati il 15.9.1943 ed assassinati la settimana successiva.[14]
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MARCO MOSSERI
NATO 1888 SALONICCO – GREECE rowspan=""| | ||||
GIACOMO RENATO
MOSSERI NATO 1920 SALONICCO – GREECE rowspan=""| | ||||
ODETTE UZIEL
NATA 1924 SALONICCO – GREECE rowspan=""| | ||||
DINO
FERNANDEZ DIAZ NATO 1867 SALONICCO – GREECE |
Dino Fernandez Diaz - (Salonicco, 9 agosto 1867 - Meina, 22 settembre 1943), il figlio Pierre Fernandez Diaz - (Salonicco, 14 settembre 1897 - Meina, 22 settembre 1943), la nuora Liliana Scialom - (Salonicco, 26 giugno 1907 - Meina, 22 settembre 1943), ed i tre nipoti Blanchette Fernandez Diaz - (Salonicco, 5 luglio 1931 - Meina, 22 settembre 1943), Robert Fernandez Diaz - (Salonicco, 8 gennaio 1930 - Meina, 22 settembre 1943), Jean Fernandez Diaz - (Salonicco, 20 febbraio 1926 - Meina, 22 settembre 1943), sono arrestati il 15.9.1943 ed assassinati la settimana successiva.[15]
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PIERRE
FERNANDEZ DIAZ NATO 1897 SALONICCO – GREECE rowspan=""| | ||||
LILIANA SCIALOM
NATA 1907 SALONICCO – GREECE rowspan=""| | ||||
BLANCHETTE
FERNANDEZ DIAZ NATA 1931 SALONICCO – GREECE rowspan=""| | ||||
ROBERT
FERNANDEZ DIAZ NATO 1930 SALONICCO – GREECE rowspan=""| | ||||
JEAN
FERNANDEZ DIAZ NATO 1926 SALONICCO – GREECE rowspan=""| | ||||
RAOUL TORRES
NATO 1895 SALONICCO – GREECE |
Raoul Torres - (Salonicco, 2 marzo 1895 - Meina, 22 settembre 1943) e la moglie Valerie Nahoum - (Salonicco, 27 marzo 1894 - Meina, 22 settembre 1943), sono arrestati il 15.9.1943 ed assassinati la settimana successiva.[16]
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VALERIE NAHOUM
NATA 1894 SALONICCO – GREECE rowspan=""| | ||||
DANIELE MODIANO
NATO 1892 SALONICCO – GREECE |
Daniele Modiano - (Salonicco, 25 aprile 1892 - Meina, 22 settembre 1943), è arrestato il 15.9.1943 ed assassinato la settimana successiva.
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LOTTE FROELICH
NATA 1904 OPPELN – GERMANIA |
Lotte Froehlich Mazzucchelli - (Oppeln, 1 ottobre 1904 - Meina, 22 settembre 1943), moglie dell'avvocato milanese Mario Mazzucchelli, sembra fosse casualmente quel giorno in visita dal proprietario dell'hotel Meina. E' arrestata, perché ebrea, il 15.9.1943 ed assassinata la settimana successiva.
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VITALE CORI
NATO 1917 MILANO – ITALIA |
Vitale Cori - (Milano, 21 giugno 1917 - Meina, 22 settembre 1943). Barista all'hotel Meina. Ebreo, è arrestato il 15.9.1943 ed assassinato la settimana successiva.
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VITTORIO HAIM
POMPAS NATO 1912 SMIRNE – TURCHIA |
Vittorio Haim Pompas - (Smirne, 12 aprile 1912 - Meina, 22 settembre 1943). Dipendente di Alberto Behar, proprietario dell'hotel Meina, è arrestato il 15.9.1943 ed assassinato la settimana successiva.
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Novara[modifica | modifica wikitesto]
A Novara si trovano due pietre d'inciampo, entrambe poste il 23 gennaio 2022.[17]
Città metropolitana di Torino[modifica | modifica wikitesto]
Avigliana[modifica | modifica wikitesto]
Il comune di Avigliana accoglie ufficialmente 3 pietre d'inciampo intitolate a singole persone.
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
17 gennaio 2017 | Corso Dora, 45 45°05′18.57″N 7°24′07.75″E / 45.088492°N 7.402154°E |
![]() |
QUI ABITAVA
MAURILIO BORELLO NATO 1925 ARRESTATO 26.6.1944 DEPORTATO GAGGENAU LIBERATO |
Maurilio Borello - (Torino, 6 dicembre 1925 - Avigliana, 11 luglio 2016). Figlio di Achille e Carmelina Carnino. Operaio alla Fiat, come il padre, era esonerato dal servizio militare. Ciononostante, il 26.6.1944, con il padre, venne prelevato da militari tedeschi ed inviato in Germania comwe lavoratore coatto. E' internato prima a Rotenfels, poi a Karlsruhe, lavorando alla Daimler-Benz. A fine 1944 è trasferito ea Tauberbischofsheim, dove venne liberato dagli alleati il 1.4.1945. Rientrato in Italia, morì ad Avigliana il 11.7.2016.
|
Via Moncenisio, 53 45°05′41.1″N 7°25′18.2″E / 45.094751°N 7.421721°E |
![]() |
QUI ABITAVA
GIUSEPPE BRUNO NATO 1923 ARRESTATO 9.9.1943 DEPORTATO MITTELBAU-DORA LIBERATO |
Giuseppe Bruno - (Drubiaglio di Avigliana, 1 gennaio 1923 - Avigliana, 6 giugno 2006). Figlio di Gioacchino e Fiorina Magliana. Nel settembre del 1942 è arruolato come soldato di leva: il 4.3.1943 è inviato in Montenegro. Dopo l'8 settembre è catturato dai tedeschi ed inviato come I.M.I. in Germania. E' internato a Buchenwald e successivamente a Dora-Mittelbau. Liberato nel marzo 1945, riuscì a rientrare ad Avigliana a settembre 1945. Operaio alla Fiat di Ferriera. Morì il 6.6.2006
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Via San Pietro, 26 45°04′34.31″N 7°23′48.41″E / 45.076198°N 7.39678°E |
![]() |
QUI ABITAVA
RENZO SURIANI NATO 1923 ARRESTATO 26.11.1943 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINATO 30.4.1945 GUSEN |
Renzo Suriani - (Avigliana, 26 marzo 1923 - Gusen, 30 aprile 1945). Figlio di Felice e Carlotta Norese. Partecipa alla Resistenza in val Sangone fin dall'autunno del 1943, aderendo alla banda capeggiata da Eugenio Fassino e poi alla 41ª brigata Garibaldi “Carlo Carli”[18]. Arrestato a fine novembre 1944 durante un rastrellamento nazifascista in val Sangone. Carcerato a Torino, è deportato a Bolzano e quindi l'11.1.1945 a Mauthausen, matr. 115732. Trasferito a Gusen, vi muore a fine aprile 1945.
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Castellamonte[modifica | modifica wikitesto]
A Castellamonte sono presenti tre pietre d'inciampo, tutte posate il 25 aprile 2022.[19]
Chivasso[modifica | modifica wikitesto]
A Chivasso sono presenti due pietre d'inciampo, posate tra il 2021 e il 2022.[20][21]
Coazze[modifica | modifica wikitesto]
Il comune di Coazze accoglie ufficialmente 1 pietra d'inciampo intitolata a singole persone.
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
17 gennaio 2018 | Piazza della Vittoria 45°03′05.86″N 7°18′12.65″E / 45.051627°N 7.303513°E |
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QUI ABITAVA
ENRICO VALOBRA NATO 1894 ARRESTATO 23.10.1943 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINATO 22.3.1945 |
Enrico Valobra - (Torino, 4 dicembre 1894 - Mauthausen, 22 marzo 1945). Figlio di Cesare e Maddalena Cartier. Famiglia era di religione ebraica; nel 1923 sposa Germana Ostorero, da cui ebbe tre figli: Sergio (1923), Marco (1927) e Piero (1933). Imprenditore, dopo le leggi razziali deve abbandonare l'attività e si trasferisce a Coazze. Dopo l'8 settembre è tra i primi finanziatori della Resistenza Partigiana in Val Sangone. Arrestato il 23.10.1943 a seguito di delazione. Carcerato a Torino, deportato a Bolzano e da qui il 5.8.1944 a Mauthausen.[22][23]
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Collegno[modifica | modifica wikitesto]
Il comune di Collegno accoglie ufficialmente 2 pietre d'inciampo intitolate a singole persone.
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
---|---|---|---|---|
Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
16 gennaio 2018[24] | Via Martiri XXX Aprile, 30 45°04′59.35″N 7°34′30.62″E / 45.083152°N 7.575173°E |
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QUI ABITAVA
MASSIMO DE BENEDETTI NATO 1911 ARRESTATO 11.6.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 31.10.1944 |
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22 gennaio 2019 | Corso Francia, ang. Via Fabio Filzi 45°04′21.06″N 7°34′25.12″E / 45.072517°N 7.573645°E |
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QUI ABITAVA
MICHELE ATTILIO DE LEON NATO 1890 ARRESTATO 24.3.1944 VENEZIA DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO |
Condove[modifica | modifica wikitesto]
Il comune di Condove accoglie ufficialmente 1 pietra d'inciampo intitolata a singole persone.
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
17 gennaio 2018 | Vicolo Isonzo 45°04′59.35″N 7°34′30.62″E / 45.083152°N 7.575173°E |
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QUI ABITAVA
MARIO BOCCO NATO 1919 ARRESTATO 22.12.1943 DEPORTATO 21.3.1944 MAUTHAUSEN MORTO 24.6.1945 REICHENAU |
Mario Bocco - (Condove, 17 gennaio 1919 - Reichenau, 24 giugno 1945). Figlio di Oreste Bocco. Diplomato geometra. Subito dopo l'8 settembre entra nella Resistenza: dal 15.9.1943 è comandante di distretto nella 17ª Brigata Garibaldi “F. Cima”, operante in bassa Val Susa. Arrestato a Torino. Deportato a Mauthausen il 21.2.1944, matr. 53365. Trasferito a Gusen il 19.3.1955 e ricoverato al Revier il 3.1.1945. Liberato a maggio 1945, è ricoverato a Reichenau dove muore il 24.6.1945. È sepolto nella fossa 4 della parte nord-occidentale del cimitero di Reichenau.[28]
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Ivrea[modifica | modifica wikitesto]
La città di Ivrea accoglie ufficialmente 3 pietre d'inciampo intitolate a singole persone.[29]
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
---|---|---|---|---|
Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
17 gennaio 2018 | Via Quattro Martiri, 24 45°28′01.61″N 7°52′27.86″E / 45.467114°N 7.874406°E |
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QUI ABITAVA
DAVIDE FOÀ NATO 1869 ARRESTATO 31.3.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 23.5.1944 |
Davide Foà - (Ivrea, 13 marzo 1869 - Auschwitz, 23 maggio 1944), Giuseppe Foà - (Savigliano (CN), 29 dicembre 1866 - Auschwitz, 23 maggio 1944), Perla Foà - (Ivrea (TO), 16 novembre 1872 - Auschwitz, 23 maggio 1944). Figli di Moise e Bella Giuditta Jona. Arrestati a Ivrea il 31.3.1944 e carcerati a Torino, poi deportati a Fossoli. Con il convoglio 14 da Fossoli, il 16 maggio 1944 sono deportati ad Auschwitz. Nessuno di loro supera la selezione e vengono assassinati lo stesso giorno dell'arrivo.[30]
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![]() |
QUI ABITAVA
GIUSEPPE FOÀ NATO 1866 ARRESTATO 31.3.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 23.5.1944 rowspan=""| | |||
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QUI ABITAVA
PERLA FOÀ NATA 1873 ARRESTATA 31.3.1944 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 23.5.1944 rowspan=""| |
Lanzo Torinese[modifica | modifica wikitesto]
Il comune di Lanzo Torinese accoglie ufficialmente 1 pietra d'inciampo intitolata a singole persone
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
---|---|---|---|---|
Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
17 gennaio 2018 | via Umberto I, 56 45°16′27.07″N 7°28′26.79″E / 45.274185°N 7.474107°E |
![]() |
IN VIA UMBERTO I 56
ABITAVA MOISE POGGETTO NATO 1875 ARRESTATO 28.4.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 6.8.1944 |
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Moncalieri[modifica | modifica wikitesto]
Il comune di Moncalieri accoglie ufficialmente 2 pietre d'inciampo intitolate a singole persone.[32]
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
---|---|---|---|---|
Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
18 gennaio 2017 | Via Mirafiori, 15 45°00′29.06″N 7°39′21.66″E / 45.008072°N 7.656017°E |
![]() |
QUI ABITAVA
RINALDO SATTANINO NATO 1926 ARRESTATO NOV. 1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINATO 19.4.1945 GUSEN |
Rinaldo Sattanino -(Moncalieri, 6 febbraio 1926 - Mauthausen, 19 aprile 1945). Figlio di Giuseppe. Appena diciottenne, nel giugno del 1944 entra nella IX Divisione di Giustizia e Libertà, Brigata "Tamietti". E' arrestato alla fine dell'estate e carcerato a Torino. Trasferito al campo di transito di Bolzano da lì il 8.1.1945 è deportato a Mauthausen, matr. 115713. Pochi giorni dopo è trasferito a Gusen, dove muore il 19.4.1945.[33]
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16 gennaio 2018 | Via Mazzini, 12 45°00′28.68″N 7°39′34.28″E / 45.007968°N 7.659523°E |
![]() |
QUI ABITAVA
PIETRO BERTOGLIO NATO 1894 ARRESTATO 1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN-GUSEN ASSASSINATO 12.3.1945 GUSEN |
Pietro Bertoglio - (Savigliano, 29 giugno 1894 - Gusen, 12 marzo 1945). Coniugato con Maria Rivola, hanno due figli, Nina e Maggiorino. Medaglia di bronzo nella 1ª Guerra Mondiale: soldato matr. 1896, batteria 136, 61º gruppo artiglieria di montagna[34]. Operaio alla Fiat Lingotto. Da sempre antifascista, il 4.3.1944 è arrestato: il successivo 11.3.1944 è già deportato a Mauthausen, matr. 56955. Dal 25.3.1944 al 6.6.1944 è ad Ebensee e poi dal 17.2.1945 a Gusen.[35]
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Nole[modifica | modifica wikitesto]
A Nole si trovano 3 pietre d'inciampo, tutte collocate il 21 maggio 2022.[36]
Pinerolo[modifica | modifica wikitesto]
Il comune di Pinerolo accoglie 1 pietra d'inciampo collocata il 16 gennaio 2018.
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
16 gennaio 2018 | Via Palestro 8 44°52′59.7″N 7°19′56.44″E / 44.883251°N 7.332344°E |
![]() |
QUI ABITAVA
LUIGI CESARE GROSSO-CAMPANA NATO 1888 ARRESTATO 20.9.1943 INTERNATO DEBLIN-IRENA ASSASSINATO 11.2.1944 |
Luigi Cesare Grosso-Campana- (Frossasco, 1888 - Deblin Irena, 11 febbraio 1944). Nasce in una famiglia di antiche tradizioni locali. Avvocato, dal 1933 ha lo studio a Pinerolo in V. Palestro 8. Nel 1941 viene inviato come Giudice al Tribunale Militare di Corfù, ove rimane fino all’8 settembre. Rifiuta di collaborare con i tedeschi: fatto prigioniero, è deportato come I.M.I nel campo di internamento di Deblin-Weichsel Irena, in Polonia, dove muore il 11.2.1944.[37]
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Settimo Torinese[modifica | modifica wikitesto]
A Settimo Torinese si trovano due pietre d'inciampo, posate il 27 gennaio 2022.[38]
Torino[modifica | modifica wikitesto]
La città di Torino accoglie ufficialmente 130 pietre d'inciampo.
Venaria Reale[modifica | modifica wikitesto]
A Venaria Reale vi sono 5 pietre d'inciampo, collocate nel gennaio 2022.[39]
Vinovo[modifica | modifica wikitesto]
A Vinovo si trova una pietra d'inciampo, posta il 28 gennaio 2022.[40]
Provincia del Verbano-Cusio-Ossola[modifica | modifica wikitesto]
Stresa[modifica | modifica wikitesto]
Il comune di Stresa accoglie ufficialmente una sola pietra d'inciampo.[41]
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
17 gennaio 2016 | Piazza Felice Possi - via privata 45°52′57.96″N 8°32′20.53″E / 45.882768°N 8.539036°E |
QUI ABITAVA
GIULIANO NICOLINI NATO 1913 I.M.I. CATTURATO 15.9.1943 WIETZENDORF ASSASSINATO 6.4.1945 UNTERLÜSS |
Giuliano Nicolini - (Stresa, 25 marzo 1913 - Deblin Irena, 6 aprile 1945). Figlio di Giuseppe e Ida Angiola Mighetto. Perito agrario, lavora nell'azienda di famiglia. Tenente di fanteria di complemento, dislocato nei Balcani, dopo l'8 settembre rifiuta di cedere le armi ai tedeschi e di aderire alla R.S.I.: viene internato in Germania come I.M.I. a Deblin-Irena (fortezza di Ivangored), Wsuwe, Oberlangen, Sandbostel, Wietzendorf ed infine a Unterlüss,campo di concentramento per la «rieducazione al lavoro». È uno dei 44 eroi di Unterlüss e alla sua memoria è stata conferita la medaglia d'argento al Valor Militare.
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Provincia di Vercelli[modifica | modifica wikitesto]
Vercelli[modifica | modifica wikitesto]
A Vercelli sono posate quattro pietre d'inciampo.[42]
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
27 gennaio 2023 | Via Emanuele Foà. 58 a lato della Sinagoga 45°19′33.11″N 8°25′32.09″E / 45.325864°N 8.42558°E |
![]() |
QUI ABITAVA
FELICE JONA NATO 1878 ARRESTATO 11.5.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 30.6.1944 |
Vercelli, 20 aprile 1878 - Auschwitz, 30 giugno 1944), marito di Regina Segre, padre di Enrichetta Jona. Famiglia ebrea, sono arrestati l'11 maggio 1944 a Varallo. Internati dapprima nel campo allestito alla cascina Aravecchia[43] di Vercelli, a cui segue la prigionia a Fossoli
ed infine la deportazione nel Reich con destinazione Auschwitz giungendovi il 30 giugno 1944. A questa data viene viene fatta risalire la morte.[44]
Felice Jona ( |
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QUI ABITAVA
REGINA JONA SEGRE NATA 1889 ARRESTATA 11.5.1944 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA |
Casale Monferrato, 13 luglio 1889 - Auschwitz, ???), ebrea, moglie di Felice Jona, madre di Enrichetta Jona, condivide il tragico destino dei famigliari: arrestati l'11 maggio 1944 a Varallo. Internati dapprima nel campo allestito alla cascina Aravecchia[43] di Vercelli, a cui segue la prigionia a Fossoli
ed infine la deportazione nel Reich con destinazione Auschwitz giungendovi il 30 giugno 1944. Ignota la data della sua morte.[45]
Regina Jona Segre ( | ||
![]() |
QUI ABITAVA
ENRICHETTA JONA NATA 1919 ARRESTATA 11.5.1944 DEPORTATA AUSCHWITZ MORTA 9.5.1945 TEREZIN |
Vercelli, 9 ottobre 1919 - Terezin, 9 maggio 1945), ebrea, figlia di Felice Jona e Regina Segre, condivide il tragico destino dei famigliari: arrestati l'11 maggio 1944 a Varallo. Internati dapprima nel campo allestito alla cascina Aravecchia[43] di Vercelli, a cui segue la prigionia a Fossoli
ed infine la deportazione nel Reich con destinazione Auschwitz giungendovi il 30 giugno 1944. Muore nel campo di Terezin il 9 maggio 1945.[46]
Enrichetta Jona ( | ||
Via Monte di Pietà 45°19′40.42″N 8°25′18.65″E / 45.327894°N 8.421848°E |
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QUI ABITAVA
GIUSEPPE LEBLIS NATO 1873 ARRESTATO 20.12.1943 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 6.2.1944 |
Vercelli, 25 luglio 1873 - Auschwitz, 30 giugno 1944), figlio di Abramo e Fortunata Levi, ingegnere, insegnante, presidente della Comunità israelitica di Vercelli. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 si rifugia a Condove frazione di Mocchie. È arrestato il 20 dicembre 1943 e condotto in carcere a prima a Torino, poi a San Vittore[47] a Milano, infine deportato ad Auschwitz col convoglio n° 06 partito il 30 gennaio 1944 dal Binario 21 della Stazione Centrale[48] di Milano, per giungervi il 6 febbraio 1944. Assassinato il giorno stesso dell'arrivo.[49][50]
Giuseppe Leblis ( |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad L. Picciotto Fargion, Il libro della memoria - Gli Ebrei deportati dall'Italia (1943-1945), Mursia Ed., Milano, 1991
- ^ CDEC Digital Library, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 17 aprile 2020.
- ^ CDEC Digital Library, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 17 aprile 2020.
- ^ sia il "Libro della memoria" di L. Picciotto che la Digital Library del CDEC indicano come anno di nascita il 1875. Si deve quindi ritenere errato l'anno di nascita riportato sulla pietra d'inciampo.
- ^ Sulla deportazione della Comunità Ebraica di Casale Monferrato cfr. G. Pansa - Eia eia alalà. La nascita del fascismo. Controstoria d'Italia - BUR Biblioteca Univ. Rizzoli, Milano, 2015, capitoli 30 & 31.
- ^ Dodici pietre d’inciampo: così Mornese ricorda i suoi deportati, su ilpiccolo.net.
- ^ Gunter Demnig installerà una Pietra d'Inciampo - :: SITO UFFICIALE DELLA CITTA' DI NOVI LIGURE (AL) ::, su comunenoviligure.gov.it. URL consultato il 12 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2018).
- ^ Una pietra d’inciampo a Madonna dell’Olmo di Cuneo ricorda Alessandro Schiffer morto ad Auschwitz, in La Stampa, 28 gennaio 2022.
- ^ a b c d I.T.S. Bad Arolsen, su www.arolsen-archives.org/en/. URL consultato il 18 aprile 2020.
- ^ Giulia Scatolero: Pietra d'inciampo in ricordo di Gallina, La Stampa, 17 gennaio 2018
- ^ Chi era costui?: Scheda Giuseppe Gallina, consultato il 18 aprile 2020
- ^ Pietre d’Inciampo ad Arona per la memoria di Victor Cantoni Mamiani e di sua madre Irma Finzi, su mosaico-cem.it.
- ^ L. Picciotto Fargion, Libro della Memoria. Gli ebrei deportati dall'Italia 1943-1945,Mursia, Milano, 1991; 2ª ed., 2002.
- ^ Eccidio del Lago Maggiore - M. Mosseri [collegamento interrotto], su digital-library.cdec.it. URL consultato il 18 aprile 2020.
- ^ Eccidio del Lago Maggiore - Fernandez Diaz, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 18 aprile 2020.
- ^ Eccidio del Lago Maggiore - R. Torres, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 18 aprile 2020.
- ^ Posa Pietre d’inciampo a Novara, su isrn.it.
- ^ Banca dati del Partigianato piemontese, su intranet.istoreto.it. URL consultato il 19.4.2020.
- ^ CASTELLAMONTE - Liberazione, le prime tre pietre d'inciampo per ricordare i deportati, in Quotidiano del Canavese, 25 aprile 2022.
- ^ Una pietra d’inciampo per ricordare la chivassese Ester Ernesta Sacerdote, su comune.chivasso.to.it.
- ^ Pietra d’inciampo per ricordare il commerciante Arrigo Levi, su comune.chivasso.to.it.
- ^ Valobra, Enrico, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 19.2.2020.
- ^ a b Partigianato Piemontese, su intranet.istoreto.it. URL consultato il 19.2.2020.
- ^ La pietra d'inciampo è stata trafugata il 13.2.2018. Il vuoto è stato colmato temporaneamente con un omaggio floreale e il 25.4.2018 una nuova pietra d'inciampo è stata collocata Massimo sei tornato a casa, su torinoggi.it. URL consultato il 19.2.2020.
- ^ Massimo De Benedetti, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 19.2.2020.
- ^ M. A. De Leon, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 19.2.2020.
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Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (DE) Sito ufficiale dell'iniziativa, su stolpersteine.com.