Pietre d'inciampo in Campania

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Voce principale: Pietre d'inciampo in Italia.
Pietre d'inciampo a Napoli

La lista delle pietre d'inciampo in Campania contiene l'elenco delle pietre d'inciampo (in tedesco Stolpersteine) poste in Campania. Esse commemorano le vittime campane della persecuzione del regime nazista nell'ambito di un'iniziativa dell'artista tedesco Gunter Demnig estesa a tutta l'Europa. Le prime pietre d'inciampo in questa regione sono state collocate a Napoli il 7 gennaio 2020.

Città metropolitana di Napoli[modifica | modifica wikitesto]

Napoli[modifica | modifica wikitesto]

Napoli accoglie ufficialmente 13 pietre d'inciampo, collocate tra il 2020 e 2021. Due pietre d'inciampo ciascuno per Sergio De Simone, Luciana Pacifici e Paolo Procaccia.[1][2][3]


Pietra d'inciampo Cenni biografici
Data di posa Luogo di posa Stolpersteine Incisione
7 gennaio 2020[1] Piazza Bovio, 33

40°50′37.17″N 14°15′21.33″E / 40.843658°N 14.255925°E40.843658; 14.255925 (Pietra d'inciampo per Amedeo Procaccia, Aldo Procaccia, Elda Procaccia, Paolo Procaccia, Iole Benedetti, Loris Pacifici, Luciana Pacifici, Milena Modigliani, Oreste Sergio Molco)
QUI ABITAVA
AMEDEO PROCACCIA
NATO 1881
ARRESTATO 6.12.1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 6.2.1944
Amedeo Procaccia (Firenze, 20 giugno 1881 - Auschwitz, 6 febbraio 1944), coniuge di Iole Benedetti, è stato lo shammàsh della sinagoga di Napoli. Il 6 dicembre 1943, venne arrestato a Cerasomma e fu trasferito nel campo di Bagni di Lucca. Successivamente subì la deportazione nel campo di concentramento di Auschwitz il 30 gennaio 1944. Venne assassinato all’arrivo nel lager polacco, il 6 febbraio 1944.
QUI ABITAVA
IOLE BENEDETTI
NATA 1884
ARRESTATA 6.12.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 6.2.1944
Iole Benedetti (Firenze, 28 maggio 1884 - Auschwitz, 6 febbraio 1944), coniuge di Amedeo Procaccia, venne arrestata a Cerasomma il 6 dicembre 1943. Successivamente subì la deportazione nel campo di concentramento di Auschwitz il 30 gennaio 1944. Venne assassinata all’arrivo nel lager polacco, il 6 febbraio 1944.
QUI ABITAVA
ELDA PROCACCIA
NATA 1919
ARRESTATA 6.12.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
BERGEN BELSEN
Elda Procaccia (Napoli, 7 maggio 1919 - Bergen-Belsen,???), figlia di Amedeo Procaccia e Iole Benedetti, venne arrestata a Cerasomma il 6 dicembre 1943 e fu trasferita nel campo di Bagni di Lucca. Successivamente subì la deportazione nel campo di concentramento di Auschwitz il 30 gennaio 1944. Dopo poco venne trasferita a Bergen Belsen, dove muore pochi mesi prima della liberazione del lager.
QUI ABITAVA
ALDO PROCACCIA
NATO 1905
ARRESTATO 6.12.1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Aldo Procaccia (Firenze, 5 novembre 1905 - ???), figlio di Amedeo Procaccia e Iole Benedetti e coniuge di Milena Modigliani, venne arrestato a Cerasomma il 6 dicembre 1943 e fu trasferito nel campo di Bagni di Lucca. Successivamente subì la deportazione nel campo di concentramento di Auschwitz il 30 gennaio 1944. Morì in data e luogo sconosciuti.
QUI ABITAVA
LORIS PACIFICI
NATO 1910
ARRESTATO 6.12.1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO
Loris Pacifici (Livorno, 3 giugno 1910 - ???), coniuge di Elda Procaccia, venne arrestato a Cerasomma il 6 dicembre 1943 e fu trasferito nel campo di Bagni di Lucca. Successivamente subì la deportazione nel campo di concentramento di Auschwitz il 30 gennaio 1944. Morì in data e luogo sconosciuti.
QUI ABITAVA
LUCIANA PACIFICI
NATA 1943
ARRESTATA 6.12.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA
Luciana Pacifici (Napoli, 28 maggio 1943 - ???), figlia di Elda Procaccia e Loris Pacifici, venne arrestata a Cerasomma il 6 dicembre 1943 e fu trasferita nel campo di Bagni di Lucca. Successivamente subì la deportazione nel campo di concentramento di Auschwitz il 30 gennaio 1944. Morì quasi sicuramente durante il viaggio.
QUI ABITAVA
MILENA MODIGLIANI
NATA 1915
ARRESTATA 6.12.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 6.2.1944
Milena Modigliani (Livorno, 8 settembre 1915 - Auschwitz, 6 febbraio 1944), coniuge di Aldo Procaccia, venne arrestata a Cerasomma il 6 dicembre 1943 e fu trasferita nel campo di Bagni di Lucca. Successivamente subì la deportazione nel campo di concentramento di Auschwitz il 30 gennaio 1944. Venne assassinata all’arrivo nel lager polacco, il 6 febbraio 1944.
QUI ABITAVA
PAOLO PROCACCIA
NATO 1943
ARRESTATO 6.12.1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 6.2.1944
Paolo Procaccia (Napoli, 31 gennaio 1943 - Auschwitz, 6 febbraio 1944), figlio di Aldo Procaccia e Milena Modigliani, venne arrestato a Cerasomma il 6 dicembre 1943 e fu trasferito nel campo di Bagni di Lucca. Successivamente subì la deportazione nel campo di concentramento di Auschwitz il 30 gennaio 1944. Venne assassinato all’arrivo nel lager polacco, il 6 febbraio 1944.
QUI ABITAVA
ORESTE SERGIO
MOLCO
NATO 1911
ARRESTATO 20.1.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
MORTO 28.2.1945
Oreste Sergio Molco (Viareggio, 8 gennaio 1911 - Auschwitz, 28 febbraio 1945), coniuge di Ivonne Procaccia, venne arrestato a Viareggio il 20 gennaio 1944 e fu trasferito a Bagni di Lucca. Successivamente subì la deportazione ad Auschwitz il 30 gennaio 1944, dove morì di malattia il 28 febbraio 1945.
27 gennaio 2021 Via Morghen, 65

40°50′42.05″N 14°14′03.78″E / 40.845013°N 14.234383°E40.845013; 14.234383 (Pietra d'inciampo per Sergio De Simone)
QUI ABITAVA
SERGIO DE SIMONE
NATO 1937
ARRESTATO 28.2.1944
FIUME
DEPORTATO AUSCHWITZ
SUBÌ ESPERIMENTI MEDICI
ASSASSINATO 20.4.1945
SCUOLA BULLENHUSER DAMM
AMBURGO
De Simone, Sergio Sergio De Simone (Napoli, 27 novembre 1937 - Scuola di Bullenhuser Damm, 20 aprile 1945), figlio di Edoardo, cattolico, e Gisella Perlow di origini ebraiche. Col matrimonio la coppia si trasferisce da Fiume, luogo di residenza della famiglia di Gisella, a Napoli, ma in seguito al richiamo del marito alle armi, la madre col piccolo Simone torna a Fiume. Il 21 marzo 1944, in seguito a delazione, i tedeschi arrestano 8 componenti della famiglia, inclusi la madre Gisella, Sergio (6 anni), e le cuginette Andra e Tatiana Bucci di 6 e 4 anni. Trasferiti prima alla Risiera di San Sabba, quindi il 29 marzo deportati ad Auschwitz. Simone è trasferito al campo di Neuengamme; è tra i 20 bambini scelti dal dott. Josef_Mengele a far da cavie umane a disposizione del dott. Kurt_Heissmeyer e dei suoi esperimenti sulla Tubercolosi. All'approssimarsi al campo delle truppe alleate, giunge l'ordine da Berlino di cancellare ogni traccia dei criminali esperimenti, quindi Simone e le altre piccole vittime sono trasferiti, per essere eliminati, nella Scuola di Bullenhuser Damm, nei pressi di Amburgo, dove il 20 aprile 1945 sono assassinati con una iniezione di morfina e impiccati alle pareti della scuola. I loro corpi saranno cremati al campo di Neuengamme.
2 febbraio 2021 Piazza Carlo III

40°51′46.08″N 14°15′59.36″E / 40.862801°N 14.266488°E40.862801; 14.266488 (Pietre d'inciampo per Sergio De Simone, Luciana Pacifici e Paolo Procaccia)
A NAPOLI ABITAVA
LUCIANA PACIFICI
NATA 1943
ARRESTATA 6.12.1943
DEPORTATA
AUSCHWITZ
ASSASSINATA 6.2.1944
Pacifici, Luciana Luciana Pacifici (Napoli, 28 maggio 1943 - ???, 6 febbraio 1944), questa è la seconda pietra a lei dedicata in Napoli, posata in Piazza Carlo III.
A NAPOLI ABITAVA
PAOLO PROCACCIA
NATO 1943
ARRESTATO 6.12.1943
DEPORTATO
AUSCHWITZ
ASSASSINATO 6.2.1944
Procaccia, Paolo Paolo Procaccia (Napoli, 31 gennaio 1943 - Auschwitz, 6 febbraio 1944), questa è la seconda pietra a lui dedicata in Napoli, posata in Piazza Carlo III.
A NAPOLI ABITAVA
SERGIO DE SIMONE
NATO 1937
ARRESTATO 28.3.1944
DEPORTATO
AUSCHWITZ
MORTO 20.4.1945
De Simone, Sergio Sergio De Simone (Napoli, 27 novembre 1937 - Scuola di Bullenhuser Damm, 20 aprile 1945), questa è la seconda pietra a lui dedicata in Napoli, posata in Piazza Carlo III.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Napoli, memoria: ecco le 9 pietre d'inciampo per le vittime della Shoah, su la Repubblica, 7 gennaio 2020. URL consultato il 9 marzo 2020.
  2. ^ Giorno Memoria:Napoli,pietra d'inciampo per Sergio De Simone, in ansa.it, 27 gennaio 2021. URL consultato il 22 agosto 2023.
  3. ^ Napoli, l'impegno per la memoria della Shoah: a piazza Carlo III l’installazione di tre pietre d’inciampo, in repubblica.napoli.it, 3 febbraio 2021. URL consultato il 22 agosto 2023.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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