Unione coltivatori italiani

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Unione coltivatori italiani
PresidenteMario Serpillo
StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondazione1972
SedeVia in Lucina, 10 - Roma
AbbreviazioneUCI
Iscritti20.000
Sito webwww.uci.it

L’Unione coltivatori italiani (UCI) è un'associazione di categoria operante nel settore dell'agricoltura italiana.

Unione coltivatori italiani fa parte delle Associazioni Guida di Civicrazia, la coalizione di oltre quattromila Associazioni affinché il potere pubblico sia al servizio del Cittadino.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le origini[modifica | modifica wikitesto]

L'Unione coltivatori italiani nasce formalmente nel 1966 e si costituisce legalmente nel 1972. Polarizza le adesioni di buona parte di quel movimento contadino di matrice socialista, protagonista nella vita delle campagne già nell'immediato dopoguerra, in direzione dell'uguaglianza di tutti i lavoratori della terra sul piano economico e sociale, oltre che giuridico.

Nel 1971 l'Uci dà vita all’Enpac, l'ente di patronato[1][2], motore della crescita nel territorio.

L'assetto istituzionale[modifica | modifica wikitesto]

È il parlamentare socialista abruzzese Nello Mariani, promotore del sindacato, a determinare sin dall'inizio l'avvio del processo organizzativo nelle campagne in netta contrapposizione con la Coldiretti e la Confagricoltura, da un lato, e dell'Alleanza contadini e della Federmezzadri dall'altro. L'associazione costituisce il naturale approdo per tutti i socialisti del mondo agricolo, operando a sostegno della nazionalizzazione di alcuni comparti produttivi, dell'instaurazione di un'economia mista e soprattutto per il raggiungimento di forme di sicurezza sociale per i lavoratori.

L'epoca di Bettino Craxi[modifica | modifica wikitesto]

Gli anni settanta e ottanta, con l'ascesa di Bettino Craxi, rappresentano un periodo di crescita per il sindacato agricolo. Anche grazie ai presidenti Franco De Carli, Leopoldo Garau, Mariano Landi, Italo Giambalvo e ai segretari generali Angelo Sollazzo e Giovanni Drago oltre ai membri della direzione nazionale dell'Unione coltivatori italiani – numerose tematiche agricole entrano nell'agenda dei governi, in particolare dal 4 agosto 1983 al 17 aprile 1987, quando in due esecutivi consecutivi, Craxi è il primo socialista a ricoprire, nella storia repubblicana, la carica di presidente del Consiglio dei ministri.
Per l'agricoltura e per l'ambiente è l'epoca che vede, tra l'altro, gli adeguamenti per il Ministero dell'agricoltura e delle foreste, l'istituzione del Servizio nazionale di protezione civile (1983) e del Ministero dell'Ecologia (1984), il varo di leggi per lo sviluppo del settore bieticolo-saccarifero (1983), per la disciplina dei fertilizzanti (1984), per la prevenzione e repressione delle sofisticazioni alimentari (1985-1986), ma anche in materia di tutela del suolo, delle acque, di smaltimento dei rifiuti e di controlli ambientali.

Gli anni novanta[modifica | modifica wikitesto]

La nascita e l'affermazione dellaConfederazione produttori agricoli (Copagri) all'inizio degli anni novanta (riconosciuta dal Cnel nel 1995), federazione di organizzazioni agricole di cui l'Uci è stato socio fondatore, contribuisce a determinare nuovi equilibri nel panorama delle rappresentanze agricole. Il 24 aprile 2007, Confederazione produttori agricoli e Confederazione italiana agricoltori stipulano a Roma, presso la sala del Carroccio in Campidoglio, un "patto federativo aperto", fondato su azioni ed iniziative comuni orientate alla innovazione della rappresentanza e delle imprese agricole.
Gli altri sindacati che hanno costituito la Copagri sono l'Acli-Terra, l'Associazione italiana coltivatori (Aic), l'Unione generale coltivatori (Ugc) della Cisl, l'Unione italiana mezzadri e coltivatori diretti (Uimec) della Uil. Ad Oggi la Copagri è una Confederazione di produttori agricoli dalla cui compagine sono uscite tutte le organizzazioni costituenti, nessuna di queste pertanto fa più parte della Confederazione.

I servizi[modifica | modifica wikitesto]

L'Unione coltivatori italiani assicura ai propri associati, a livello nazionale, regionale e provinciale, servizi di consulenza fiscale, formativa, legale, tributaria attraverso le seguenti organizzazioni

  • Caf[3]. Il Centro Assistenza Fiscale fornisce assistenza nei rapporti con l'Agenzia delle entrate e grandi sostituti d'imposta, per persone fisiche e giuridiche. Presenta dichiarazioni dei redditi, modelli 730 e Unico, dichiarazioni Isee e Red e detrazioni d'imposta.
  • ItalyCibus[4]. Consorzio agroalimentare che mira alla selezione delle produzioni di nicchia del made in Italy e le promuove all'estero secondo i principi dell'etica, della salvaguardia dei valori tradizionali e dei territori e della difesa della sicurezza alimentare.
  • Patronato Enac[5][6]. Svolge attività di consulenza, di assistenza e di tutela, così come previsto dalla legge 152/2001, per prestazioni previdenziali, socio-assistenziali (comprese quelle in materia di immigrazione), e di quelle erogate dal servizio sanitario nazionale e dai fondi previdenziali.
  • Unaat[7]. Si occupa di turismo ambientale, agriturismo e pleinair.
  • Unap[8]. L'Unione Nazionale Pensionati si adopera per la tutela dei pensionati e dei loro familiari.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ [1] [Riconoscimento Enpac con D.M. 18 marzo 1971]
  2. ^ [2] Archiviato il 30 maggio 2009 in Internet Archive. [Elenco patronati autorizzati (dal sito Diritto.it)]
  3. ^ [3] [Sito internet del Caf Uci, controllato il 25 aprile 2014, fermo al 2011]
  4. ^ [4] Archiviato il 31 maggio 2012 in Internet Archive. [Sito internet di Italycibus (realizzato con il contributo della Camera di commercio di Bari, testi di Giampiero Castellotti)]
  5. ^ [5] [Sito internet del Patronato Enac]
  6. ^ [6] [Riconoscimento del Patronato Enac 2007-2010 (dal sito Inail.it)]
  7. ^ Copia archiviata, su unaat.it. URL consultato il 21 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2014). [Sito internet dell'Unaat]
  8. ^ [7] Archiviato il 3 aprile 2012 in Internet Archive. [Sito internet dell'Unap]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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