Una storia moderna - L'ape regina

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Una storia moderna - L'ape regina
Ugo Tognazzi e Marina Vlady in una scena del film.
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia, Francia
Anno1963
Durata88 min
Dati tecniciB/N
Generecommedia, drammatico
RegiaMarco Ferreri
SoggettoGoffredo Parise (da una sua piéce, l'atto unico La moglie a cavallo)
SceneggiaturaRafael Azcona, Marco Ferreri, Diego Fabbri, Pasquale Festa Campanile, Massimo Franciosa
ProduttoreHenryk Chroscicki, Alfonso Sansone
Casa di produzioneSancro Film (Roma), Marceau Cocinor (Parigi)
Distribuzione in italianoCineriz
FotografiaEnnio Guarnieri
MontaggioLionello Massobrio
MusicheTeo Usuelli
ScenografiaMassimiliano Capriccioli
CostumiLuciana Marinucci
TruccoNilo Jacoponi
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Una storia moderna - L'ape regina è un film del 1963 diretto da Marco Ferreri, la prima opera italiana del regista che, sino ad allora, aveva sempre girato in Spagna.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Alfonso è un facoltoso commerciante d'automobili che, ormai arrivato sulla quarantina, decide di prendere moglie. Con i buoni uffici di un suo amico frate, conosce Regina, una bella ragazza illibata e di ferrei principi religiosi che gli sembra essere adatta a lui. Dopo un breve e casto fidanzamento ufficiale, i due si sposano e Regina, che prima del matrimonio s'era dimostrata riservata e austera, non appena sposata rivela appetiti che rendono difficile ad Alfonso la soddisfazione della consorte attraverso i doveri coniugali. Regina esercita continue ed ossessive pressioni per avere un figlio e, quando riuscirà a rimanere incinta, smetterà qualunque attenzione nei confronti del marito, per dedicarsi completamente al futuro ruolo di madre. Alfonso, alla pari di un povero fuco, deperisce sempre più, fino a cadere in uno stato di prostrazione irreversibile. La nascita del figlio coinciderà con la sua morte.

Censura[modifica | modifica wikitesto]

Particolarmente avversato dalla censura per i contenuti fortemente anticonvenzionali e anticattolici, il film venne condizionato da pesanti tagli alle scene, modifiche ai dialoghi e con l'aggiunta di Una storia moderna: al titolo originario L'ape regina.

Anche la colonna sonora non sfuggì all'attenzione dei censori. La scena del carretto che trasporta i resti di una salma era in origine commentata da una musica troppo simile al rumore di ossa che ballano, troppo tintinnante e, pertanto, ne fu decisa la cancellazione.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film venne presentato in concorso al 16º Festival di Cannes, dove Marina Vlady vinse il premio per la miglior interpretazione femminile[1].

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Awards 1963, su festival-cannes.fr. URL consultato l'11 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2013).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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