Turné: differenze tra le versioni
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Versione delle 14:58, 9 feb 2012
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i due protagonisti in una scena del film | |
Paese di produzione | Italia |
Durata | 91 min |
Genere | commedia |
Regia | Gabriele Salvatores |
Soggetto | Fabrizio Bentivoglio, Francesca Marciano, Gabriele Salvatores |
Sceneggiatura | Fabrizio Bentivoglio, Francesca Marciano, Gabriele Salvatores |
Produttore | Mario Cecchi Gori, Vittorio Cecchi Gori, Gianni Minervini |
Fotografia | Italo Petriccione |
Montaggio | Nino Baragli |
Musiche | Roberto Ciotti |
Scenografia | Marco Dentici |
Interpreti e personaggi | |
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Turné è il quarto lungometraggio diretto da Gabriele Salvatores, nonché secondo capitolo della cosiddetta trilogia della fuga.
È stato presentato nella sezione Un Certain Regard al 43º Festival di Cannes.[1]
Trama
Dario (Diego Abatantuono) e Federico (Fabrizio Bentivoglio) sono amici di lunga data, entrambi attori di teatro. Il primo estroverso, l'altro facilmente deprimibile: non riesce a riprendersi dalla fine della sua storia amorosa con Vittoria (Laura Morante), speaker radiofonica.
Federico rischia di perdere il proprio lavoro, ma Dario tenta di trarlo in salvo. Vanno insieme in tournée in giro per l'Italia con Il giardino dei ciliegi di Cechov, ma Dario spera in una fantomatica scritturazione da parte di un cineasta americano.
Il problema di fondo è che Dario è l'uomo per il quale Vittoria ha lasciato Federico. Vittoria vorrebbe che fosse Dario a confessarlo, ma l'avventura teatrale glielo impedisce. Alla fine le cose precipitano, i tre litigano, ma vi è lieto fine.
Curiosità
- È la seconda pellicola che presenta Claudio Bisio come benzinaio, dopo I cammelli del 1988.
- La macchina usata da Federico e Dario durante tutto il film è una Mercedes W110 200D.
Note
- ^ (EN) Official Selection 1990, su festival-cannes.fr. URL consultato il 27 giugno 2011.