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Carl Sagan

Carl Sagan (New York, 9 novembre 1934Seattle, 20 dicembre 1996) è stato un astronomo, divulgatore scientifico e autore di fantascienza statunitense. È stato uno dei più famosi astronomi del XX secolo, oltre ad essere stato un astrochimico, un grande divulgatore di astronomia, astrofisica ed altre scienze naturali, e uno scrittore di fantascienza; nel corso della sua vita Sagan pubblicò più di 600 tra articoli scientifici e articoli di divulgazione scientifica, e fu autore, co-autore o editore di più di 20 libri. Nelle sue opere ha frequentemente appoggiato l'analisi scettica, l'umanesimo secolare e il metodo scientifico. È stato uno dei fondatori del Progetto SETI per la ricerca delle intelligenze extraterrestri.

Cenni biografici

La targa della Pioneer 10

Carl Sagan nasce il 9 novembre del 1934 a New York, nel quartiere di Brooklyn,[1] da una famiglia ebrea di origine russa.

Laureato in fisica, si specializzò in astrofisica presso l'Università di Chicago, dove conseguì il Ph.D nel 1960. Durante i suoi studi, spese diverso tempo lavorando nel laboratorio del genetista H. J. Muller. Dal 1962 al 1968 lavorò presso lo Smithsonian Astrophysical Observatory a Cambridge, Massachusetts. Presso la Cornell University, Sagan diresse poi il Laboratorio per gli studi planetari e, come docente, tenne corsi di pensiero critico fino alla propria morte. Sebbene i posti disponibili per ogni semestre fossero solo 20, questi corsi contavano centinaia di iscritti all'anno. Dopo la morte di Sagan, i corsi furono interrotti, per essere ripresi solo nel 2000 dal Dr. Yervant Terzian.

Sagan era uno studioso profondamente appassionato dei misteri di Marte: il suo grande sogno era lo sbarco dell'uomo sul Pianeta Rosso, avvenimento che era certo si sarebbe realizzato presto. La base del rover marziano Mars Pathfinder, atterrato sul Pianeta Rosso nell'estate del 1997, è stata battezzata Carl Sagan Memorial Station proprio in suo onore.

Pioniere dell'esobiologia, consulente della NASA per le più importanti missioni spaziali planetarie americane e ideatore del progetto SETI. Fu lui assieme a Frank Drake a far apporre sulla sonda Pioneer 10 la famosa targa che reca i "saluti" del genere umano a eventuali intelligenze aliene.
Brillante scrittore e conferenziere scientifico, vinse nel 1978 il Premio Pulitzer per la saggistica con I draghi dell'Eden: considerazioni sull'evoluzione dell'intelligenza umana (The Dragons of Eden).

Nel 1980 ha fondato con Bruce Murray e Louis Friedman la Planetary Society, una società senza fini di lucro, con la missione di ispirare i popoli della Terra ad esplorare altri mondi, comprendere il nostro, e cercare vita altrove.

Muore il 20 dicembre del 1996 dopo una dura lotta contro il cancro.

Risultati scientifici

Il contributo di Sagan fu essenziale alla scoperta delle alte temperature della superficie del pianeta Venere; secondo Sagan la superficie di Venere era secca ed estremamente calda, contrariamente all'immagine di un piacevole paradiso che altri pensatori avevano immaginato. Avendo studiato le emissioni radio da Venere Sagan concluse che sul pianeta vi era una temperatura superficiale di circa 500 °C, risultato confermato nel 1962 dalla sonda NASA Mariner 2, al cui progetto lo stesso Sagan lavorò.

Sagan fu tra i primi ad ipotizzare che una delle lune di Saturno, Titano, poteva possedere oceani di composti liquidi in superficie, e che Europa, una luna del pianeta Giove, poteva possedere oceani d'acqua liquida al di sotto di una crosta di ghiaccio. Questo potrebbe fare di Europa un mondo potenzialmente sede di forme di vita.[2] L'esistenza sotto i ghiacci di Europa di un oceano d'acqua è stata in seguito indirettamente confermata dalla sonda Galileo. Sagan ha inoltre contribuito a risolvere l'enigma rappresentato dalla foschia rossa osservata su Titano, concludendo che è composta di molecole organiche complesse che piovono sulla superficie della luna di Saturno.

Contribuì con ulteriori intuizioni riguardanti le atmosfere di Venere e Giove e il ciclo stagionale su Marte. Sagan stabilì che l'atmosfera di Venere è estremamente calda e densa, con pressioni che aumentano progressivamente fino alla superficie. Considerava inoltre il riscaldamento globale come una crescente minaccia creata dall'Uomo, assimilabile al naturale sviluppo di Venere in un pianeta rovente, ostile alla vita, attraverso un effetto serra sfuggito al controllo. Sagan e il suo collega Edwin Ernest Salpeter della Cornell University specularono riguardo la possibilità di vita nelle nubi di Giove, data la composizione della densa atmosfera del gigante gassoso, ricca di molecole organiche. Dallo studio della variazione osservata nella colorazione della superficie di Marte concluse che questa variazione non era stagionale o dovuta al ciclo di qualche vegetazione come molti credevano, quanto piuttosto da spostamenti della polvere superficiale causata da tempeste di sabbia.

Sagan è comunque più noto per le sue ricerche sulla possibile esistenza di vita extraterrestre, incluse dimostrazioni sperimentali della produzione di amminoacidi a partire da composti chimici semplici per azione di radiazioni.[3]

Divulgazione scientifica

L'abilità di Sagan nel trasmettere le sue idee permise a molti di comprendere meglio il cosmo - allo stesso tempo enfatizzando il valore e l'importanza dell'uomo e la relativa insignificanza della Terra in confronto all'universo. Tra il 1978 e il 1980, con la collaborazione della moglie Ann Druyan e di Steven Soter, scrisse, produsse e presentò Cosmos, un popolare documentario televisivo in tredici puntate della PBS.

Cosmos copre un vasto insieme di argomenti scientifici che vanno dall'origine della vita alla prospettiva del nostro posto nell'Universo. La serie venne messa in onda la prima volta dalla PBS nel 1980, vincendo un Emmy e un Peabody Award. Da allora è stata trasmessa in più di 60 paesi e vista da oltre 500 milioni di persone,[4] il che ne fa il più visto programma della storia della PBS.[5]

Sagan scrisse inoltre diversi libri di divulgazione scientifica, come Cosmos, che espande ed approfondisce alcuni temi dell'omonima serie TV, e che divenne il più venduto libro di divulgazione scientifica mai pubblicato in inglese;[6] I draghi dell'Eden: considerazioni sull'evoluzione dell'intelligenza umana, che vinse un Premio Pulitzer; e Il romanzo della scienza. Il cervello di Paul Broca e altre storie. Sagan scrisse inoltre il racconto di fantascienza Contact, ma non visse fino a vedere, nel 1997 la conversione cinematografica del libro, che vinse il Premio Hugo nel 1998 nella categoria Migliore rappresentazione drammatica.

Nel 1994 scrisse un seguito di Cosmos, Pale Blue Dot: A Vision of the Human Future in Space, che nel 1995 venne segnalato come eccellente dal New York Times. Sagan scrisse inoltre un'introduzione per il bestseller di Stephen Hawking, Dal big bang ai buchi neri. Breve storia del tempo. Sagan era noto, oltre che per le sue opere di divulgazione scientifica, per i suoi sforzi per migliorare la comprensione della scienza tra il grande pubblico, e per la sua posizione in favore dello scetticismo scientifico e contro le pseudoscienze. Per segnare il decimo anniversario della morte di Sagan, David Morrison, un ex-studente di Sagan, nello Skeptical Inquirer ricordò "l'immenso contributo di Sagan allo studio dei pianeti, la divulgazione scientifica e il movimento scettico".[7]

Nei suoi ultimi anni Sagan propugnò la creazione di un'organizzazione per la ricerca di oggetti vicino alla Terra (Near Earth Object, NEO, asteroidi, comete, e altri oggetti simili) che potrebbero colpirla.[8] Quando venne suggerita la creazione di potenti bombe nucleari che si sarebbero dovute impiegare per alterare l'orbita di oggetti NEO in rotta di collisione con la Terra per evitare l'impatto, Sagan propose il cosiddetto "Dilemma della Deflessione": se noi creiamo la capacità di deflettere un asteroide lontano dalla Terra, allora creiamo anche la capacità di deflettere un asteroide verso la Terra - fornendo ad eventuali malintenzionati una vera bomba del giudizio universale.[9][10]

Il progetto SETI

Lo stesso argomento in dettaglio: SETI.

Sagan fu tra i fondatori del progetto SETI, acronimo di Search for Extra-Terrestrial Intelligence (Ricerca di Intelligenza Extraterrestre), un progetto dedicato alla ricerca della vita, e della vita intelligente in particolare, nel cosmo.

Sagan credeva che dall'equazione di Drake si potesse supporre l'esistenza di numerose civiltà extraterrestri; la mancanza di indizi che confermassero tale supposizione (vedi paradosso di Fermi) veniva interpretata da Sagan come dovuta al termine L dell'equazione, il tempo che intercorre tra quando una civiltà inizia a produrre radioonde, diviene cioè "visibile", a quando muore, suggerendo che le civiltà tecnologiche tendono ad autodistruggersi piuttosto velocemente (quali possibili cause: inquinamento, guerra nucleare, sovrappopolazione).

Queste considerazioni lo portarono ad impegnarsi per diffondere tra il grande pubblico la consapevolezza e il pericolo dei mezzi e comportamenti tramite i quali la specie umana potrebbe autodistruggersi, nella speranza di riuscire ad evitare un tale infausto destino.

Sagan e gli UFO

Sagan aveva qualche interesse circa i rapporti sugli UFO almeno dal 1964, quando ebbe diverse discussioni sul soggetto con Jacques Vallee.[11] Benché piuttosto scettico relativamente a qualsiasi straordinaria risposta alla questione UFO, Sagan pensava che gli scienziati avrebbero dovuto studiare tale "fenomeno", non fosse altro che per il diffuso interesse che destava nel pubblico.

Il Dr. Stuart Appelle, studioso del fenomeno UFO e dei rapimenti alieni, osserva che Sagan "scrisse frequentemente su quelli che lui considerava errori logici ed empirici della questione UFO e dei rapimenti alieni. Sagan rifiutava una spiegazione extraterrestre al fenomeno UFO, ma sentiva che esistevano benefici sia empirici che pedagogici derivanti da uno studio circa gli UFO, e che quindi il soggetto era un legittimo argomento di studio."[12]

Nel 1966 Sagan divenne membro della Commissione Ad Hoc per la Revisione del Progetto Blue Book, il progetto di indagine sugli UFO della U.S. Air Force. La Commissione concluse che il Progetto Blue Book era carente come studio scientifico e raccomandò l'istituzione di un progetto di ricerca universitario per sottoporre il fenomeno UFO ad un'accurata analisi scientifica. Il risultato fu l'istituzione della Commissione Condon (1966–1968), guidata dal fisico nucleare Edward Condon, che nel suo rapporto finale concluse formalmente che gli UFO, al di là di ciò che potevano effettivamente essere, non costituivano una minaccia alla sicurezza nazionale.

Il sociologo Americano Ron Westrum scrisse che "L'apice del trattamento della questione UFO da parte di Sagan fu il simposio dell'AAAS del 1969. I partecipanti offrirono un ampio spettro di opinioni sul soggetto, includendo non solo fautori degli UFO quali James McDonald e J. Allen Hynek ma anche scettici quali gli astronomi William Hartmann e Donald Menzel. La lista degli oratori era equilibrata, e questo simposio ebbe luogo proprio per merito di Sagan, nonostante la pressione contraria esercitata da Edward Condon".[11] Con il fisico Thornton Page, Sagan pubblicò i testi delle conferenze fatte al simposio, e dei dibattiti ad esse seguenti, nel 1972 col titolo UFOs: A Scientific Debate. Alcuni dei molti libri di Sagan (come anche un episodio di Cosmos) esaminano la questione degli UFO, che Sagan affermava avere anche aspetti religiosi tra parte del pubblico.

Più volte nei suoi scritti Sagan ha argomentato che la possibilità che una astronave extraterrestre visiti la Terra è infinitamente piccola. Comunque Sagan pensava fosse plausibile che preoccupazioni dovute alla Guerra Fredda abbiano contribuito a spingere vari governi ad ingannare i propri cittadini riguardo agli UFO, e che "alcuni rapporti ed analisi sugli UFO, e forse voluminosi incartamenti, siano stati resi non consultabili al pubblico che paga i conti ... è tempo che questi incartamenti siano declassificati e resi disponibili a tutti." Sagan mise anche in guardia dal giungere a conclusioni azzardate circa la soppressione di dati sugli UFO e sottolineò che non c'era nessuna forte evidenza che gli alieni abbiano mai visitato la Terra, né oggi né tempo addietro.[13]

Pacifismo antinucleare

La profonda preoccupazione di Sagan relativamente alla potenziale distruzione della civiltà umana in un olocausto nucleare lo portò negli anni ottanta a diventare più attivo politicamente, soprattutto nell'opporsi all'intensificarsi della corsa alle armi nucleari sotto il presidente Ronald Reagan.

Al culmine della Guerra Fredda Sagan fu coinvolto negli sforzi per informare il pubblico circa gli effetti di un conflitto nucleare quando un modello matematico del clima suggerì che un ampio scambio nucleare avrebbe potuto rovinare il delicato equilibrio su cui si basa la vita sulla Terra (vedi inverno nucleare).[14]

Nel marzo 1983, Reagan annunciò un progetto multimiliardario di difesa contro un eventuale attacco nucleare sovietico, la Strategic Defense Initiative, presto soprannominato il programma "Guerre Stellari". Sagan si schierò contro tale progetto, argomentando che era tecnicamente impossibile sviluppare un sistema dotato della precisione richiesta, inutile nonostante l'alto costo perché facilmente superabile con contromisure poco costose, e concludendo che l'eventuale costruzione di un tale sistema di difesa avrebbe seriamente destabilizzato l'equilibrio nucleare tra Stati Uniti ed Unione Sovietica, rendendo ulteriori progressi verso il disarmo nucleare impossibili.

L'attività letteraria

Sagan era dotato di un grande talento per la divulgazione, che utilizzava al servizio della scienza e dei progetti da lui sostenuti.

Autore di diversi libri di divulgazione scientifica e del celebre romanzo Contact, in cui si immagina che venga ricevuto un messaggio alieno proveniente dalla stella Vega, e che questo induca un progetto internazionale per costruire il sistema di trasporto descritto nel messaggio. Dal libro è stato tratto l'omonimo film con Jodie Foster. Sagan è inoltre noto per la serie televisiva Cosmos (1980).

Un'interessante opera epistemologica e di divulgazione scientifica di Carl Sagan è il saggio Il Mondo infestato dai demoni - La scienza e il nuovo oscurantismo.

Morte ed eredità

Dopo una lunga e difficile battaglia con la mielodisplasia, che incluse tre trapianti di midollo osseo, Sagan morì di polmonite all'età di sessantadue anni al Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle, il 20 dicembre 1996. Il sito di atterraggio della sonda Mars Pathfinder è stato rinominato Carl Sagan Memorial Station il 5 luglio 1997. Anche l'asteroide 2709 Sagan è stato così chiamato in suo onore. Il suo corpo è stato deposto presso il Lakeview Cemetery di Ithaca.

Il film del 1997 Contact, basato sull'omonimo romanzo di Sagan e finito dopo la sua morte, termina con la dedica "For Carl".

Nick Sagan, uno dei figli di Carl Sagan, ha scritto diversi episodi dell'universo di Star Trek. Nell'episodio Lotta per la Terra della serie Star Trek: Enterprise sono mostrati i resti del rover Sojourner, parte della missione Mars Pathfinder, con una targa riportante una citazione da Sagan: "Qualsiasi sia la ragione per cui sei su Marte, sono felice che tu ci sia, e mi piacerebbe essere lì con te."

Steve Squyres, uno studente di Sagan, guidò il gruppo che fece atterrare sulla superficie marziana i rover Spirit ed Opportunity nel 2004.

Sulla sonda Phoenix, atterrata su Marte nel maggio del 2008, si trova un DVD contenente, tra gli altri, anche un messaggio di Carl Sagan ad eventuali futuri visitatori marziani.

Curiosità

Sagan era notoriamente uno scettico in materia di religione, famoso un suo articolo che mette in guardia contro i facili finalismi e la pretesa di voler credere in certe cose solo perché non è dimostrabile la loro non esistenza, nell'articolo intitolato C'è un drago nel mio garage [15] è spiegato tramite la storia di un uomo che sostiene di avere un animale mitologico nel garage ma che non lascia alcuna traccia reale per essere percepito che, con simili premesse, si potrebbe sostenere l'esistenza di qualunque cosa. Sagan ribadisce pertanto che l'onere della prova sta a chi asserisce l'esistenza di qualcosa non in chi la nega (il problema venne già affrontato da Bertrand Russell nella sua famosa storia della Teiera di Russell)

Opere

  • Planets (LIFE Science Library), Sagan, Carl, Jonathon Norton Leonard and editors of Life, Time, Inc., 1966
  • Intelligent Life in the Universe, coautore I.S. Shklovskii, Random House, 1966
  • UFO's: A Scientific Debate, coautore Thornton Page, Cornell University Press, 1972
  • Communication with Extraterrestrial Intelligence. MIT Press, 1973
  • Mars and the Mind of Man, Sagan, Carl, et al., Harper & Row, 1973
  • Cosmic Connection: An Extraterrestrial Perspective, coautore Jerome Agel, Anchor Press, 1973
  • Other Worlds. Bantam Books, 1975
  • Murmurs of Earth: The Voyager Interstellar Record, Sagan, Carl, et al., Random House
  • The Dragons of Eden: Speculations on the Evolution of Human Intelligence. Ballantine Books, 1978
  • Broca's Brain: Reflections on the Romance of Science. Ballantine Books, 1979
  • Cosmos. Random house, 1980. Random House New Edition, May 7, 2002
  • The Cold and the Dark: The World after Nuclear War, Sagan, Carl et al., Sidgwick & Jackson, 1985
  • Comet, coautore Ann Druyan, Ballantine Books, 1985
  • Contact. Simon and Schuster, 1985; Reissued August 1997 by Doubleday Books
  • A Path Where No Man Thought: Nuclear Winter and the End of the Arms Race, coautore Richard Turco, Random House, 1990
  • Shadows of Forgotten Ancestors: A Search for Who We Are, coautore Ann Druyan, Ballantine Books, October 1993
  • Pale Blue Dot: A Vision of the Human Future in Space. Random House, November 1994
  • The Demon-Haunted World: Science as a Candle in the Dark. Ballantine Books, March 1996
  • Billions and Billions: Thoughts on Life and Death at the Brink of the Millennium, coautore Ann Druyan, Ballantine Books, June 1997
  • The Varieties of Scientific Experience: A Personal View of the Search for God, Carl Sagan (scrittore) & Ann Druyan (editore), 1985 Gifford lectures, Penguin Press HC, November 2006

Libri tradotti in italiano:

Note

  1. ^ William Poundstone, Carl Sagan: A Life in the Cosmos, New York, Henry Holt & Company, 1999, pp. 363–364, 374–375, ISBN 0-805-05766-8.
  2. ^ Gran parte delle ricerche di Sagan nell'ambito della scienza dei pianeti è riassunta da William Poundstone. La biografia di Sagan ad opera di Poundstone include una lista di 8 pagine degli articoli scientifici di Sagan pubblicati dal 1957 al 1998. Informazioni dettagliate relative al lavoro scientifico di Sagan derivano dai principali articoli di ricerca. Esempio: Sagan, C., Thompson, W. R., and Khare, B. N. Titan: A Laboratory for Prebiological Organic Chemistry, Accounts of Chemical Research, volume 25, page 286 (1992). Un commento a questo articolo circa Titano è reperibile in The Encyclopedia of Astrobiology, Astronomy, and Spaceflight.
  3. ^ The Columbia Encyclopedia, Sagan, Carl Edward, in Sixth Edition, Columbia University Press. URL consultato il 2 maggio 2007.
  4. ^ Carl Sagan, su mnsu.edu, EMuseum@Minnesota State University. URL consultato l'8 ottobre 2009.
  5. ^ CosmoLearning Astronomy, su cosmolearning.com, CosmoLearning. URL consultato l'8 ottobre 2009.
  6. ^ Meet Dr. Carl Sagan, su science.discovery.com, The Science Channel. URL consultato il 2 maggio 2007.
  7. ^ Morrison, David (2007). Man for the Cosmos: Carl Sagan's Life and Legacy as Scientist, Teacher, and Skeptic. Skeptical Inquirer January/February, 31(1), pp. 29-38.
  8. ^ Tom Head, Conversations With Carl Sagan, University Press of Mississippi, 2006, pp. 86–87, ISBN 1-578-06736-7.
  9. ^ Silicon Valley Astronomy Lectures: David Morrison - Taking a Hit: Asteroid Impacts & Evolution, 2007-2008, 3 ottobre 2007.
  10. ^ Carl Sagan, Long-Range Consequences of Interplanetary Collisions, in Issues in Science and Technology, Vol X, Number 4, 1994.
  11. ^ a b Ron Westrum, Jacobs, David Michael (ed.), Limited Access: Six Natural Scientists and the UFO Phenomenon, in UFOs and abductions: Challenging the Borders of Knowledge, Lawrence, Kansas, University Press of Kansas, 2000, pp. 30–55, ISBN 0-700-61032-4.
  12. ^ Stuart Appelle, Jacobs, David Michael (ed.), Ufology and Academia: The UFO Phenomenon as a Scholarly Discipline, in UFOs and abductions: Challenging the Borders of Knowledge, Lawrence, Kansas, University Press of Kansas, 2000, pp. 7–30, ISBN 0-700-61032-4.
  13. ^ Sagan, 1996: 81-96, 99-104
  14. ^ Turco RP, Toon OB, Ackerman TP, Pollack JB, Sagan C. Climate and smoke: an appraisal of nuclear winter, Science, volume 247, pages 166-176 (1990). PubMed abstract JSTOR link al testo dell'articolo. Carl Sagan discusse il suo coinvolgimento nel dibattito politico relativo all'inverno nucleare e la sua errata valutazione di un raffreddamento globale causato dagli incendi della Prima Guerra del Golfo nel suo libro, Il mondo infestato dai demoni.
  15. ^ Articolo C'è un drago nel mio garage sul sito uaar.it

Altri progetti

Voci correlate

Collegamenti esterni

Carl Sagan, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com. (aggiornato fino al gennaio 2010) Errore: l'id specificato non è valido, modifica il template consultando le istruzioni

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