Tino Erler: differenze tra le versioni
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Diplomatosi [[geometra]], decide di intraprendere la carriera di attore. A [[teatro]] recita con vari attori di grido tra cui [[Antonio Gandusio]], [[Febo Mari]], [[Nino Besozzi]], [[Armando Falconi]], [[Camillo Pilotto]], [[Marta Abba]], [[Paola Borboni]], [[Andreina Pagnani]], [[Ruggero Ruggeri]] e [[Vittorio De Sica]]. Con quest'ultimo fa parte della [[Compagnia Teatrale Za-Bum]] dal [[1931]] al [[1933]]. |
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Negli [[Anni 1940|anni quaranta]] entra a far parte della Compagnia di Prosa di [[Radio Firenze]]; con [[Romano Calò]] è uno dei protagonisti delle trasmissioni di [[Radio Monteceneri]]. È stato anche [[doppiatore]] cinematografico. |
Versione delle 19:05, 23 nov 2015
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/2/2f/Tinoerler.jpg/220px-Tinoerler.jpg)
Tino Erler (Oderzo, 31 gennaio 1899 – Oderzo, 3 agosto 1968) è stato un attore italiano di teatro e cinema.
Biografia
Diplomatosi geometra, decide di intraprendere la carriera di attore. A teatro recita con vari attori di grido tra cui Antonio Gandusio, Febo Mari, Nino Besozzi, Armando Falconi, Camillo Pilotto, Marta Abba, Paola Borboni, Andreina Pagnani, Ruggero Ruggeri e Vittorio De Sica. Con quest'ultimo fa parte della Compagnia Teatrale Za-Bum dal 1931 al 1933.
Nello stesso periodo dà il via ad una scarna carriera nel cinema: unico film di rilievo tra quelli in cui ha recitato fu L'ultima speranza, vincitore di un premio al Festival di Cannes 1946.
Negli anni quaranta entra a far parte della Compagnia di Prosa di Radio Firenze; con Romano Calò è uno dei protagonisti delle trasmissioni di Radio Monteceneri. È stato anche doppiatore cinematografico.
Dal 1929 al 1943 visse a Casa Russolo, residenza del cognato, a Camino, per poi trasferirsi a Oderzo dove dimorò fino alla morte, sopraggiunta nel 1968.
Prosa radiofonica
- EIAR
- Si figuri!, di Antonio Conti, regia di Aldo Silvani, trasmessa il 25 gennaio 1938.
- Emi e la strada, di Giovanni Gigliozzi, 1942.
- RAI
- Edoardo mio figlio, di Robert Morley e Noel Langley, regia di Umberto Benedetto, trasmessa il 29 ottobre 1951.
- Pilato, regia di Umberto Benedetto, trasmessa il 26 settembre 1953.
- La torre sul pollaio, di Vittorio Calvino, regia di Umberto Benedetto, trasmessa il 4 dicembre 1956.
- La donna del mare, di Henrik Ibsen, regia di Corrado Pavolini, trasmessa il 7 dicembre 1956.
Filmografia
- Gli uomini, che mascalzoni..., regia di Mario Camerini (1932)
- La segretaria per tutti, regia di Amleto Palermi (1932)
- Regina della Scala, regia di Guido Salvini e Camillo Mastrocinque (1937)
- La mazurka di papà, regia di Oreste Biancoli (1938)
- Equatore, regia di Gino Valori (1939)
- Traversata nera, regia di Domenico Gambino (1939)
- I mariti (Tempesta d'anime), regia di Camillo Mastrocinque (1941)
- Frà Diavolo, regia di Luigi Zampa (1942)
- L’ultima speranza, regia di Leopold Lindtberg (1945)