Coordinate: 45°54′00″N 13°31′00″E

Farra d'Isonzo: differenze tra le versioni

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Il nome ''Farra'' è di origine [[Longobardi|longobarda]]; infatti deriva da ''Fara'', che in lingua longobarda indica una fortezza concessa a singole famiglie con rispettive discendenze. I [[Civiltà romana|Romani]] avevano a suo tempo una "''statio''" presso la quale costruirono un massiccio ponte sull'[[Isonzo]], il "Pons Sontii", nella frazione della ''Mainizza'' per comunicare con le terre dell'est. Da questo ponte strategico passarono, per invadere l'impero, i [[Goti]], gli [[Ostrogoti]], i Longobardi, gli [[Avari]], gli [[Unni]], gli [[Magiari|Ungari]] ed i [[Turchi]].
Il nome ''Farra'' è di origine [[Longobardi|longobarda]]; infatti deriva da ''Fara'', che in lingua longobarda indica una fortezza concessa a singole famiglie con rispettive discendenze. I [[Civiltà romana|Romani]] avevano a suo tempo una "''statio''" presso la quale costruirono un massiccio ponte sull'[[Isonzo]], il "Pons Sontii", nella frazione della ''Mainizza'' per comunicare con le terre dell'est. Da questo ponte strategico passarono, per invadere l'impero, i [[Goti]], gli [[Ostrogoti]], i Longobardi, gli [[Avari]], gli [[Unni]], gli [[Magiari|Ungari]] ed i [[Turchi]].


Nel corso del medioevo l'abitato si è imperniato sostanzialmente sul locale castello che nel [[967]] era stato donato dall'Imperatore [[Ottone I di Sassonia]] al patriarca [[Rodoaldo (patriarca di Aquileia)|Rodoaldo di Aquileia]] che, assieme ai suoi successori, mantenne il possesso della fortificazione alla chiesa locale sino all'inizio del Duecento quando esso venne conquistato e distrutto dai conti di [[Gorizia]]. In epoche successive la città venne quindi infeudata alla famiglia Strassoldo che tra XV e XVI dovettero difenderla dall'invasione di ungari e turghi e risentì duramente anche delle guerre tra la [[Repubblica di Venezia]] e l'[[Austria]] che avevano interesse ad estendersi su quest'area strategica. Dopo la parentesi napoleonica, il paese tornò sotto il dominio austriaco e venne annesso però all'[[Italia]] solo al termine della [[Prima guerra mondiale]].
Nel corso del medioevo l'abitato si è imperniato sostanzialmente sul locale castello che nel [[967]] era stato donato dall'Imperatore [[Ottone I di Sassonia]] al patriarca [[Rodoaldo (patriarca di Aquileia)|Rodoaldo di Aquileia]] che, assieme ai suoi successori, mantenne il possesso della fortificazione alla chiesa locale sino all'inizio del Duecento quando esso venne conquistato e distrutto dai conti di [[Gorizia]]. In epoche successive la città venne quindi infeudata alla famiglia Strassoldo che tra XV e XVI dovettero difenderla dall'invasione di ungari e turchi e risentì duramente anche delle guerre tra la [[Repubblica di Venezia]] e l'[[Austria]] che avevano interesse ad estendersi su quest'area strategica. Dopo la parentesi napoleonica, il paese tornò sotto il dominio austriaco e venne annesso però all'[[Italia]] solo al termine della [[Prima guerra mondiale]].


== Monumenti e luoghi d'interesse ==
== Monumenti e luoghi d'interesse ==

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Farra d'Isonzo
comune
Farra d'Isonzo – Stemma
Farra d'Isonzo – Veduta
Farra d'Isonzo – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Friuli-Venezia Giulia
Provincia Gorizia
Amministrazione
SindacoAlessandro Fabbro (liste civiche) dall'8-6-2009
Territorio
Coordinate45°54′00″N 13°31′00″E
Altitudine46 m s.l.m.
Superficie10,25 km²
Abitanti1 754[1] (31-12-2010)
Densità171,12 ab./km²
FrazioniBorgo dei Conventi, Borgo del Molino, Borgo Grotta, Fossata, Mainizza, Monte Fortino, Villanova di Farra
Comuni confinantiGorizia, Gradisca d'Isonzo, Mariano del Friuli, Moraro, Mossa, Sagrado, San Lorenzo Isontino, Savogna d'Isonzo
Altre informazioni
Linguefriulano
Cod. postale34072
Prefisso0481
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT031005
Cod. catastaleD504
TargaGO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Nome abitantifarresi
PatronoMaria Assunta
Giorno festivo15 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Farra d'Isonzo
Farra d'Isonzo
Farra d'Isonzo – Mappa
Farra d'Isonzo – Mappa
Posizione del comune di Farra d'Isonzo nella provincia di Gorizia
Sito istituzionale

Farra d'Isonzo (Fare in friulano, Fara in friulano goriziano[3]), è un comune italiano di 1.761 abitanti della provincia di Gorizia in Friuli-Venezia Giulia.

Geografia

Farra è un centro rigoglioso per i numerosi vigneti che ricoprono il suo vasto territorio. Le vecchie caratteristiche di paesaggio agricolo si sono mantenute nella struttura urbana della località, che comprende numerosi borghi e le due località di Mainizza e Villanova.

Storia

Il nome Farra è di origine longobarda; infatti deriva da Fara, che in lingua longobarda indica una fortezza concessa a singole famiglie con rispettive discendenze. I Romani avevano a suo tempo una "statio" presso la quale costruirono un massiccio ponte sull'Isonzo, il "Pons Sontii", nella frazione della Mainizza per comunicare con le terre dell'est. Da questo ponte strategico passarono, per invadere l'impero, i Goti, gli Ostrogoti, i Longobardi, gli Avari, gli Unni, gli Ungari ed i Turchi.

Nel corso del medioevo l'abitato si è imperniato sostanzialmente sul locale castello che nel 967 era stato donato dall'Imperatore Ottone I di Sassonia al patriarca Rodoaldo di Aquileia che, assieme ai suoi successori, mantenne il possesso della fortificazione alla chiesa locale sino all'inizio del Duecento quando esso venne conquistato e distrutto dai conti di Gorizia. In epoche successive la città venne quindi infeudata alla famiglia Strassoldo che tra XV e XVI dovettero difenderla dall'invasione di ungari e turchi e risentì duramente anche delle guerre tra la Repubblica di Venezia e l'Austria che avevano interesse ad estendersi su quest'area strategica. Dopo la parentesi napoleonica, il paese tornò sotto il dominio austriaco e venne annesso però all'Italia solo al termine della Prima guerra mondiale.

Monumenti e luoghi d'interesse

Accanto ai moderni edifici ricostruiti dopo gli eventi bellici, si ergono il palazzo Calice (1728), sede municipale, ed importanti ville padronali. In borgo Grotta è in piena attività il Museo di documentazione della civiltà contadina friulana. Esistono pure un osservatorio astronomico molto efficiente, gestito dal Circolo culturale astronomico di Farra d'Isonzo, e una biblioteca comunale dalle molte iniziative.

  • Museo della civiltà contadina friulana
  • Museo dell'automobile e della tecnica

Chiesa di Santa Maria Assunta (riedificata nel 1923)

  • Chiesa di Nostra Signora del Sacro Cuore, in località Mainizza
  • Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, in località Villanova
  • Chiesetta di Borgo Zuppini dedicata all'Immacolata Concenzione
  • Centro sportivo e culturale "Riccardo Pitteri"
  • Sala civica comunale

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[4]

Lingue e dialetti

A Farra d'Isonzo, accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza il friulano goriziano, una variante della lingua friulana. Nel territorio comunale vige la Legge regionale 18 dicembre 2007, n. 29 "Norme per la tutela, valorizzazione e promozione della lingua friulana"[5], con la quale la Regione Friuli Venezia Giulia stabilì le denominazioni ufficiali in friulano standard e in friulano locale dei comuni in cui effettivamente si parla il friulano.

Sindaci di Farra d'Isonzo

Qui sono riportati tutti i sindaci di Farra d'Isonzo dal 1948 ad oggi:

Giuseppe Pettarin Democrazia Cristiana 1948 – 1960
Mario Ballaben Democrazia Cristiana 1960 – 1974
Vincenzo Sfiligoj Democrazia Cristiana 1974 – 1990
Maurizio Fabbro Democrazia Cristiana (nel 1990), Liste Civiche (dal 1995 in poi) 1990 – 2009
Alessandro Fabbro Lista Civica 2009 – in carica

Cultura

Palazzo municipale

Vi si svolge un'intensa e vivace vita culturale in quanto si è dotata di numerose strutture come il centro sportivo e culturale intitolato al poeta Riccardo Pitteri, che onorò il paese scegliendolo come suo soggiorno estivo e la sala civica comunale, sede della biblioteca comunale e della Associazione Musicale e Culturale che gestisce una rinomata scuola di musica.

Quest'ultima, presente sul territorio sin dagli anni '80, promuove annualmente un concorso di musica cameristica per i giovani di "Alpe Adria" e svariati concerti che si svolgono nell'auditorium sito al primo piano della struttura stessa. Attivo è pure il Gruppo vocale (composto da voci maschili) nato nel 1993 ma che vanta già una lusinghiera serie di successi con il suo repertorio di musica classica, popolare e religiosa, portato anche oltre oceano durante le diverse tournée in Argentina e Canada.

Circolo culturale astronomico di Farra d'Isonzo

Lo stesso argomento in dettaglio: Circolo culturale astronomico di Farra d'Isonzo.

Il Circolo culturale astronomico di Farra d'Isonzo è tra i più prolifici scopritori di asteroidi.

Geografia antropica

Frazioni

Il comune di Farra d'Isonzo è diviso in 7 frazioni: Borgo dei Conventi, Borgo del Molino, Borgo Grotta, Fossata, Mainizza, Monte Fortino, Villanova di Farra.

Economia

L'economia di Farra d'Isonzo è legata principalmente all'allevamento di bovini ed all'agricoltura ove spicca la produzione di vini pregiati.

Amministrazione

Gemellaggi

Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Toponomastica: denominazioni ufficiali in lingua friulana
  4. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012..
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  5. ^ lista ufficiale Denominazioni ufficiali in Lingua Friulana, su arlef.it, Arlef. URL consultato il 26 ottobre 2011.

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