Cyphia: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica
mNessun oggetto della modifica
Riga 160: Riga 160:
*''[[Cyphia smutsii]]'' <small>E.Wimm. in H.G.A.Engler, 1968</small> - South Africa
*''[[Cyphia smutsii]]'' <small>E.Wimm. in H.G.A.Engler, 1968</small> - South Africa
*''[[Cyphia stenodonta]]'' <small>E.Wimm. in H.G.A.Engler, 1968</small> - South Africa
*''[[Cyphia stenodonta]]'' <small>E.Wimm. in H.G.A.Engler, 1968</small> - South Africa
*''[[Cyphia stenopetala]]'' <small>Diels, 1898</small> - South Africa, Botswan
*''[[Cyphia stenopetala]]'' <small>Diels, 1898</small> - South Africa, Botswana
{{div col end}}
{{div col end}}



Versione delle 12:40, 27 dic 2014

Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Cyphia

Cyphia digitata
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Tricolpate basali
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi II
OrdineAsterales
FamigliaCampanulaceae
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineCampanulales
FamigliaCampanulaceae
Juss.
SottofamigliaCyphioideae
(A. DC.) Walp., 1852
GenereCyphia
P.J. Bergius, 1767
Specie
(Vedi testo)

Cyphia P.J. Bergius, 1767 è un genere di piante Spermatofite Dicotiledoni endemiche dell'Africa della famiglia delle Campanulaceae. È anche l'unico genere della sottofamiglia Cyphioideae (A. DC.) Walp., 1852.[1]

Etimologia

Il nome del genere deriva da una parola greca: "cyph-" ( = curvo).[2] Il nome scientifico del genere è stato definito dal medico e botanico svedese Peter Jonas Bergius (1730-1790) nella pubblicazione "Descriptiones Plantarum ex Capite Bonae Spei - 172. 1767" del 1767.[3], mentre il nome scientifico della sottofamiglia è stato definito prima dal botanico svizzero Alphonse De Candolle (1806 - 1893) e perfezionato successivamente dal botanico tedesco Wilhelm Gerhard Walpers (1816 - 1853) nella pubblicazione "Annales Botanices Systematicae. Lipsiae - 2: 1037. 12-15 Mai 1852." del 1852.[4][5]

Descrizione

Le specie di questo genere sono delle erbe (in alcuni casi anche viti rampicanti) a ciclo biologico perenne. Contengono delle sostanze tipo lattice (linfa lattiginosa) e altre sostanze quali piridine più alcaloidi, acido cumarico e acido caffeico.[1][6][7]

Le radici sono dei tuberi con forme da subglobose ad elongate, mentre i fusti in genere sono eretti. Le foglie, picciolate, hanno delle forme varie tra cui anche lanceolate con margini appena dentati.

Le infiorescenze sono dei racemi apicali. I fiori spesso sono posizionati all'ascella di brattee.

I fiori sono formati da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo (in questo caso il perianzio è ben distinto tra calice e corolla) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono gamopetali, ermafroditi e mono-simmetrici.

  • Formula fiorale: per queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:
K (5), C (5 oppure 3+2), A 5, G (2), infero, capsula
  • Calice: il calice è formato da un numero dispari di lobi in posizione ventrale.
  • Corolla: la corolla, con una simmetria bilaterale, ha tre lobi dorsali e due lobi ventrali, oppure ha una forma tubolare con 5 lobi subuguali.

I frutti sono generalmente delle capsule ovate contenenti numerosi semi. Le logge sono in numero corrispondente all'ovario e sono deiscenti per due valvole laterali. I semi hanno una forma subglobosa, sono alati e lisci o hanno tre angoli.

Riproduzione

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama con api e farfalle anche notturne). In queste piante è presente un particolare meccanismo a "pistone": le antere formano un tubo nel quale viene rilasciato il polline raccolto successivamente dai peli dallo stilo che nel frattempo si accresce e porta il polline verso l'esterno.[6]
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento, essendo molto minuti e leggeri – disseminazione anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).

Distribuzione e habitat

Le specie di questo genere sono tutte africane (soprattutto parte orientale del continente dal Sud Africa fino all'Eritrea) con habitat tropicali o subtropicali.[8]

Sistematica

La famiglia di appartenenza (Campanulaceae) è relativamente numerosa con 84 generi per oltre 2000 specie (sul territorio italiano si contano una dozzina di generi per un totale di circa 100 specie); comprende erbacee ma anche arbusti e alberi, distribuiti in tutto il mondo, ma soprattutto nelle zone temperate. La sottofamiglia Cyphioideae è una delle cinque sottofamiglie nella quale è stata suddivisa la famiglia Campanulaceae.[1]

Filogenesi

Il genere Cyphia (insieme ai generi della sottofamiglia Lobelioideae hanno avuto probabilmente origine in Africa del sud, disperdendosi poi abbastanza ampiamente e con almeno due successivi ritorni nel continente africano.[7]

Da un punto di vista filogenetico la struttura della famiglia Campanulaceae è la seguente: la sottofamiglia Cyphocarpoideae è “gruppo fratello” della sottofamiglia Lobelioideae, entrambe a loro volta sono “gruppo fratello” delle sottofamiglia Nemacladoideae e Campanuloideae, mentre il "gruppo basale" è rappresentato dalla sottofamiglia Cyphioideae. Altri studi più recenti (2010[9] e 2014[7]) tuttavia sembrano favorire il raggruppamento Cyphia+Campanuloideae.

In passato la sottofamiglia Cyphioideae comprendenva anche i generi Cyphocarpus, Nemacladus, Parishella e Pseudonemacladus, ora descritti in altri gruppi.[1]

Il genere Cyphia attualmente viene diviso in due sezioni:[1]

  • sect. Cyphia con circa 50 specie;
  • sect. Cyphiella C. Presl con circa 15 specie.

Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 18.[7]

Elenco delle specie

Il genere Cyphia è formato da 67 specie:[10][11]

Sinonimi

La sottofamiglia Cyphioideae ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:

  • Cyphiaceae A. de Candolle

Note

  1. ^ a b c d e Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 53
  2. ^ David Gledhill 2008, pag. 132
  3. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 16 novembre 2014.
  4. ^ Crescent Bloom Database, su crescentbloom.com. URL consultato il 16 novembre 2014.
  5. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 16 novembre 2014.
  6. ^ a b Judd 2007, pag. 516
  7. ^ a b c d Angiosperm Phylogeny Website, su mobot.org. URL consultato il 14 ottobre 2014.
  8. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su apps.kew.org. URL consultato il 17 novembre 2014.
  9. ^ David C. Tank and Michael J. Donoghue, Phylogeny and Phylogenetic Nomenclature of the Campanulidae based on an Expanded Sample of Genes and Taxa (PDF), in Systematic Botany (2010), 35(2): pp. 425–441.
  10. ^ The Plant List - Checklist Database, su theplantlist.org. URL consultato il 17 novembre 2014.
  11. ^ The Board of Trustees of the Royal Botanic Gardens, Kew, World Checklist of Selected Plant Families, su apps.kew.org. URL consultato il 17 novembre 2014.

Bibliografia

  • Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales. Pag 53, Berlin, Heidelberg, 2007.
  • Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
  • Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
  • 1996 Alfio Musmarra, Dizionario di botanica, Bologna, Edagricole.

Altri progetti

Collegamenti esterni