Carlo I di Borgogna: differenze tra le versioni

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Dopo la violazione del trattato di Péronne, da parte di Luigi, Carlo non si riconobbe più vassallo del re di Francia, ed ebbe l'ambizione di creare un regno indipendente tra Francia e Germania, avere un esercito mercenario e conquistare la riva sinistra del [[Reno]], in modo da congiungere le sue terre di Borgogna con le [[Fiandre]] e realizzare sotto il suo scettro un grande stato borgognone. Tutto il regno del Temerario fu contraddistinto dalle guerre contro Luigi XI, il sovrano di Francia, di cui era stato il vassallo più riottoso; egli cercò di inimicare il predetto con l'imperatore del [[Sacro Romano Impero]] [[Federico III del Sacro Romano Impero|Federico III]] e con Edoardo IV di Inghilterra. Si distinse inoltre per i tentativi espansionistici ai danni degli stati confinanti, in specie la [[Svizzera]] e la [[Lorena (regione francese)|Lorena]].
Dopo la violazione del trattato di Péronne, da parte di Luigi, Carlo non si riconobbe più vassallo del re di Francia, ed ebbe l'ambizione di creare un regno indipendente tra Francia e Germania, avere un esercito mercenario e conquistare la riva sinistra del [[Reno]], in modo da congiungere le sue terre di Borgogna con le [[Fiandre]] e realizzare sotto il suo scettro un grande stato borgognone. Tutto il regno del Temerario fu contraddistinto dalle guerre contro Luigi XI, il sovrano di Francia, di cui era stato il vassallo più riottoso; egli cercò di inimicare il predetto con l'imperatore del [[Sacro Romano Impero]] [[Federico III del Sacro Romano Impero|Federico III]] e con Edoardo IV di Inghilterra. Si distinse inoltre per i tentativi espansionistici ai danni degli stati confinanti, in specie la [[Svizzera]] e la [[Lorena (regione francese)|Lorena]].


Purtroppo per Carlo, Luigi XI fece in modo che i suoi rapporti con Federico III non arrivassero mai a fargli riconoscere il titolo di re; con Edoardo IV, dopo che quest'ultimo, nel [[1475]], era sbarcato a Calais, per invadere la Francia, Luigi gli versò 75.000 corone, più la promessa di altre 50.000 corone annue ed il fidanzamento della figlia di Edoardo, [[Elisabetta di York]] col [[delfino di Francia]], [[Carlo VIII di Francia|Carlo]] e in questo modo ottenne la pace; infine riuscì a convincere i cantoni svizzeri<ref>La trattativa di [[Luigi XI di Francia]] coi cantoni svizzerri fu lenta (nel [[1470]] ci fu un trattato di neutralità tra Luigi e i cantoni, poi, nel [[1471]] Luigi donò ad ogni cantone la somma di 3.000 libbre), ma, nel [[1473]], arrivò a soluzione con la pace dei cantoni con [[Sigismondo d'Austria|Sigismondo del Tirolo]].</ref> a fare la pace col loro mortale nemico, [[Sigismondo d'Austria|Sigismondo del Tirolo]] e a concentrarsi contro Carlo di Borgogna, mentre Sigismondo fu convinto da Luigi ad accettare l'indipendenza dei cantoni offrendogli una pensione annua. Infine Luigi ad uno ad uno punì tutti quei vassali che avevano sostenuto Carlo e fece loro giurare che non l'avrebbero più fatto.
Purtroppo per Carlo, Luigi XI fece in modo che i suoi rapporti con Federico III non arrivassero mai a fargli riconoscere il titolo di re; con Edoardo IV, dopo che quest'ultimo, nel [[1475]], era sbarcato a Calais, per invadere la Francia, Luigi gli versò 75.000 corone, più la promessa di altre 50.000 corone annue ed il fidanzamento della figlia di Edoardo, [[Elisabetta di York]] col [[delfino di Francia]], [[Carlo VIII di Francia|Carlo]] e in questo modo ottenne la pace; infine riuscì a convincere i cantoni svizzeri<ref>La trattativa di [[Luigi XI di Francia]] coi cantoni svizzeri fu lenta (nel [[1470]] ci fu un trattato di neutralità tra Luigi e i cantoni, poi, nel [[1471]] Luigi donò ad ogni cantone la somma di 3.000 libbre), ma, nel [[1473]], arrivò a soluzione con la pace dei cantoni con [[Sigismondo d'Austria|Sigismondo del Tirolo]].</ref> a fare la pace col loro mortale nemico, [[Sigismondo d'Austria|Sigismondo del Tirolo]] e a concentrarsi contro Carlo di Borgogna, mentre Sigismondo fu convinto da Luigi ad accettare l'indipendenza dei cantoni offrendogli una pensione annua. Infine Luigi ad uno ad uno punì tutti quei vassalli che avevano sostenuto Carlo e fece loro giurare che non l'avrebbero più fatto.


== I rapporti con il Sacro Romano Impero ==
== I rapporti con il Sacro Romano Impero ==

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Ritratto postumo di Carlo il Temerario eseguito da Rubens.

Carlo I di Valois-Borgogna, noto anche come Carlo il Temerario, in francese Charles de Valois-Bourgogne, dit Charles le Téméraire (Digione, 10 novembre 1433Nancy, 5 gennaio 1477), fu conte di Charolais (dal 1433) e poi duca di Borgogna, conte di Borgogna (Franca Contea), Artesia e Fiandre, duca di Limburgo, Brabante e Lorena, conte di Annonia, Olanda e Zelanda, duca di Lussemburgo e marchese di Namur (dal 1467), e infine duca di Gheldria e conte di Zutfania dal 1473 alla sua morte.

Il soprannome di Temerario, di chiara influenza romantica, si accompagnò ad ulteriori appellativi attribuitigli dai suoi contemporanei, come Grande Leone, Guerriero, Terribile, ecc. Uomo di eccezionale coraggio, molto istruito, intelligente, attivo e appassionato di musica e di tornei, dotato di un vero genio politico, fu tuttavia noto ai più per il suo carattere violento, impulsivo ed in genere propenso all'uso della forza.

Origine

Carlo, dei figli legittimi, era il terzo figlio maschio, ma l'unico sopravvissuto del duca di Borgogna, conte di Borgogna (Franca Contea), Artois e Fiandre, duca di Limburgo, Brabante e Lorena, conte di Hainaut, Olanda e Zelanda e marchese di Namur, Filippo il buono, e di Isabella del Portogallo (1397 - 17 dicembre 1471), figlia del re del Portogallo, Giovanni I e di Filippa di Lancaster, anch'ella capetingia[1]. Era membro, per ramo cadetto (conosciuto come terza dinastia di Borgogna), della dinastia capetingia dei Valois, allora regnante in Francia.

Biografia

Carlo il Temerario

A Carlo, pur essendo il terzogenito, alla nascita (1433), fu conferito il titolo di conte di Charolais, per la morte, l'anno prima (1432), dei suoi due fratelli maggiori:

  • Antonio (14301432) conte di Charolais,
  • Giuseppe (14321432) conte di Charolais.

Carlo I sposò il 19 maggio 1440 a Blois, Caterina di Francia (1428-1446), figlia del re Carlo VII e di Maria d'Angiò: al momento delle nozze aveva solo sette anni, contro i dodici della consorte.

Nel 1452 - 1453, quando era soltanto il conte di Charolles (Saona e Loira in Borgogna), per conto del padre, represse duramente l'insurrezione fiamminga.

Il 30 ottobre 1454 sposò a Lilla Isabella di Borbone (1437-1465), figlia del duca Carlo I di Borbone. Tale matrimonio non era gradito dal Temerario, che intendeva sposare Anna di York: suo padre gli rammentò i termini del trattato di Arras, che lo obbligavano a sposarsi con una principessa di sangue francese.

Nel 1457 ebbe uno scontro con il padre per il suo comportamento ostile verso la Francia. Nel 1463 Luigi XI, dopo la richiesta dei territori e delle città borgognone sulla Somme[2] , prevista dal trattato di Arras, , appoggiò dei disordini nella zona di Liegi ed avanzò pretese su Toul, Verdun e Metz. Il Duca Filippo ormai vecchio e stanco, dopo la riconciliazione col figlio Carlo, avvenuta nel 1464, si ritirò lasciando, nel 1465, le redini del governo (prefettura generale) al figlio, Carlo il Temerario, che il 15 giugno 1465, approfittando della ribellione dell'alta nobiltà francese, a Montléry, si scontrò con l'esercito del re di Francia Luigi XI; lo scontro si chiuse senza vincitori né vinti, ma il re dovette rientrare a Parigi, per l'arrivo degli alleati del conte di Charolais, Carlo il Temerario, Carlo di Francia, il diciottenne duca di Berry, fratello del re e il duca di Bretagna, Francesco II.

Lo stesso argomento in dettaglio: Lega del bene pubblico.

Con la successiva pace di Saint-Maur-des-Fossés (1465) i territori e le città sulla Somme tornarono alla Borgogna, Liegi fu pacificata[3] e anche le contee di Guînes, Péronne, Montdidier, Roye ed altre, furono concesse a Carlo.

La rivalità con la Francia

Carlo, alla morte del padre, Filippo III il Buono, il (15 giugno 1467), divenne duca di Borgogna. I suoi rapporti con il re di Francia Luigi XI furono pessimi; Luigi voleva vendicarsi di Carlo per la sconfitta subita. Dopo aver sconfitto il duca di Bretagna, Luigi si rivolse contro Carlo e prima di arrivare a uno scontro, propose a Carlo un incontro[4].

L'incontro avvenne a Péronne in ottobre e siccome all'incontro erano presenti molti collaboratori di Carlo, nemici di Luigi, quest'ultimo da Carlo non ottenne nulla e mentre si apprestava a lasciare la sede dell'incontro arrivò la notizia che gli abitanti di Liegi riaprirono le ostilità e, istigati dagli emissari di Luigi, avevano massacrato il vescovo e il governatore posto dal duca. In tal contesto, Luigi XI, bloccato nel castello in cui era ospitato, dovette accettare il trattato di Péronne (1468), che le Fiandre avrebbero avuto una giurisdizione indipendente da Parigi e che Luigi avrebbe aiutato Carlo a punire gli abitanti di Liegi.

Statua di Jeanne Hachette sulla piazza del municipio a Beauvais, scolpita dallo scultore del XIX secolo, Gabriel-Vital Dubray

Carlo I sconfisse i rivoltosi a Saint-Trond e, dopo il moto dei 600 di Franchimont, il 30 ottobre, occupò Liegi, che fu distrutta e sottomessa in presenza del monarca francese[5], che li aveva sostenuti nella prima rivolta ed in seguito fomentati. Il 3 luglio 1468, a Damme, Carlo si unì a Margherita di York (1446-1503), figlia del duca Riccardo di York e di Cecilia Neville e sorella del re d'Inghilterra, Edoardo IV e del futuro re, Riccardo III, con cui si alleò. Intanto Luigi si era alleato col detronizzato, Enrico VI d'Inghilterra, che tornato sul trono, nel 1470, invase la Piccardia e la Borgogna, mentre Carlo inviò soldati e navi a Edoardo che, nel 1472, sconfisse definitivamente il cugino.

Lo stesso argomento in dettaglio: Guerra delle due rose.

Carlo, nel (1472), cercò di estendere i propri domini in Francia, mettendo la città di Beauvais sotto assedio, ma inaspettatamente subì un rovescio che fu dovuto a Jeanne Hachette[6]

Il sogno di uno stato borgognone

Dopo la violazione del trattato di Péronne, da parte di Luigi, Carlo non si riconobbe più vassallo del re di Francia, ed ebbe l'ambizione di creare un regno indipendente tra Francia e Germania, avere un esercito mercenario e conquistare la riva sinistra del Reno, in modo da congiungere le sue terre di Borgogna con le Fiandre e realizzare sotto il suo scettro un grande stato borgognone. Tutto il regno del Temerario fu contraddistinto dalle guerre contro Luigi XI, il sovrano di Francia, di cui era stato il vassallo più riottoso; egli cercò di inimicare il predetto con l'imperatore del Sacro Romano Impero Federico III e con Edoardo IV di Inghilterra. Si distinse inoltre per i tentativi espansionistici ai danni degli stati confinanti, in specie la Svizzera e la Lorena.

Purtroppo per Carlo, Luigi XI fece in modo che i suoi rapporti con Federico III non arrivassero mai a fargli riconoscere il titolo di re; con Edoardo IV, dopo che quest'ultimo, nel 1475, era sbarcato a Calais, per invadere la Francia, Luigi gli versò 75.000 corone, più la promessa di altre 50.000 corone annue ed il fidanzamento della figlia di Edoardo, Elisabetta di York col delfino di Francia, Carlo e in questo modo ottenne la pace; infine riuscì a convincere i cantoni svizzeri[7] a fare la pace col loro mortale nemico, Sigismondo del Tirolo e a concentrarsi contro Carlo di Borgogna, mentre Sigismondo fu convinto da Luigi ad accettare l'indipendenza dei cantoni offrendogli una pensione annua. Infine Luigi ad uno ad uno punì tutti quei vassalli che avevano sostenuto Carlo e fece loro giurare che non l'avrebbero più fatto.

I rapporti con il Sacro Romano Impero

Con il trattato di Saint-Omer stipulato il 9 maggio 1469, il duca d'Austria Sigismondo del Tirolo cedette[8] i territori dell'Alsazia e dell'Alto Reno. All'inizio del 1473, Carlo conquistò il ducato di Gheldria e la contea di Zutphen, poi, nell'autunno 1473, Carlo cercò di ottenere, attraverso un incontro, a Treviri, con l'imperatore, Federico III d'Asburgo (1415 - 1493), lo statuto di regno indipendente e anche il titolo di Re dei Romani, mentre a Federico III d'Asburgo interessava di dare in sposa a suo figlio Massimiliano d'Asburgo (1459 - 1519) la figlia di Carlo, Maria di Borgogna (1457 - 25 marzo 1482).

Dato che non fu raggiunto alcun accordo, il Temerario, sentendosi ridicolizzato e offeso, cercò di rafforzarsi territorialmente e pose l'assedio alla piccola città di renana di Neuss. Federico III dovette intervenire, con l'esercito imperiale costringendolo a togliere l'assedio, dopo dieci mesi. Nel 1474 la situazione politica e strategica di Carlo divenne sempre più difficile. L'Alsazia si sollevò contro la sua decisione di non rivenderla per la stessa somma a Sigismondo d'Asburgo. Il malcontento nasceva anche dalla cattiva gestione operata dal balivo di Carlo, Pietro di Hagenbach.

In questo periodo combatté una guerra nel basso Reno a favore delle signorie di Colonia e per questo si attirò una temporanea ostilità da parte dell'imperatore. All'inizio della primavera del 1475 l'imperatore Federico III d'Asburgo si riappacificò con Carlo e ripresero le trattative sul matrimonio tra i loro due primogeniti. Nel novembre dello stesso anno, rispondendo all'attacco del duca Renato II di Lorena, che contava sull'alleato francese, invase il ducato e, l'11 gennaio 1476, si impadronì della sua capitale, Nancy.

Gli scontri con gli svizzeri, il crepuscolo

Domini di Carlo il Temerario.
Dipinto del ritrovamento del corpo di Carlo il Temerario dopo la battaglia di Nancy
Tomba di Carlo il Temerario nella Chiesa di Notre-Dame a Bruges.

I cantoni confederati svizzeri si erano uniti con il duca Sigismondo e con le città dell'Alsazia per realizzare un'unione antiborgognona ed inoltre avevano stretto un'alleanza con il re di Francia, Luigi XI. A sud Berna era in fermento: appoggiata dalla confederazione svizzera, reagì contro la duchessa Iolanda di Savoia[9] conquistando delle piazzeforti nel Vaud. Rispondendo alle invocazioni degli alleati e dei vassalli, il Temerario si preparò a guerreggiare e rispose attaccando Berna e Friburgo. Per la fretta, il duca borgognone commise molti errori tattici, tra cui sottovalutare la coesione svizzera, e fu quindi battuto nella battaglia di Grandson (2 marzo 1476)[10] ed in quella di Morat, dove il suo esercito fu annientato (22 giugno 1476).

Raccolte tutte le sue forze che si erano disperse in un nuovo esercito, il Temerario si mise in marcia per i Paesi Bassi, ma attraversando la Lorena Roberto II gli sbarrò la strada; allora Carlo cinse d'assedio Nancy. Ma mentre stava disperatamente cercando di conquistare Nancy, il 5 gennaio 1477, fu attaccato dagli Svizzeri e durante la battaglia[11] il duca perì.

Tre giorni dopo lo scontro, il corpo del Temerario fu ritrovato al bordo dello stagno di Saint-Jean (sul luogo dell'odierna piazza della Croce di Borgogna, a Nancy), semi divorato dai lupi. Il suo cavallo era caduto al suo fianco. La salma fu esposta su un letto funebre nella casa di Giorgio Marqueix, al numero 30 della Gran Via. Al giorno d'oggi tale casa non esiste più, tuttavia il luogo in cui sorgeva è segnalato da una pavimentazione di granito nera e bianca, a forma di croce di Lorena, recante la data 1477. Le spoglie di Carlo I furono seppellite nella collegiale di Saint-Georges di Nancy (oggi sparita) e quindi trasferite a Bruges nel 1550.

Alla notizia della morte di Carlo, Luigi XI ebbe una tale esplosione di gioia che «non sapeva più controllarsi».
L'erede di Carlo, Maria di Borgogna, fece appello alla bontà e alla clemenza di Luigi che era suo padrino, che però non volle sentire ragioni; la sua volontà di annettere tutti i feudi francesi e non solo portò ad una guerra contro l'impero.

Discendenza

Dall'unione con Caterina, non nacquero figli.

Da quella con Isabella nacque una sola figlia:

Dall'unione con Margherita, non nacquero figli.

Onorificenze

Bibliografia

  • Paul E. Martin, "La confederazione svizzera nel Medioevo", cap. XI, vol. VI (Declino dell'impero e del papato e sviluppo degli stati nazionali) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 423-459.
  • R.G.D. Laffan, "L'impero nel XV secolo", cap. VI, vol. VII (L'autunno del Medioevo e la nascita del mondo moderno) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 198-245.
  • Henry Pirenne, "I Paesi Bassi", cap. XII, vol. VII (L'autunno del Medioevo e la nascita del mondo moderno) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 411-444.
  • C.H. williams, "Inghilterra: i re della casa di York, 1461-1485", cap. XIV, vol. VII (L'autunno del Medioevo e la nascita del mondo moderno) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 509-545.
  • Charles Petit-Dutaillis, "Francia: Luigi XI", cap. XVIII, vol. VII (L'autunno del Medioevo e la nascita del mondo moderno) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 657-695.

Note

  1. ^ Filippa di Lancaster era la nipote di Edoardo III d'Inghilterra, che era figlio di Isabella di Francia, figlia di Filippo IV il Bello.
  2. ^ La restituzione dei territori e delle città sulla Somme era prevista nel trattato di Arras, mentre Luigi XI dovette pagare a Filippo 400.000 corone d'oro.
  3. ^ Le rivolte di Liegi e Dinant (che dipendeva dal Principato vescovile di Liegi) contro il principe-vescovo Luigi di Borbone, parente ed alleato di Carlo, erano state istigate da Luigi XI, ma dopo la vittoria su Luigi, Carlo poté affrontare i rivoltosi e, il 25 agosto 1466, il Temerario conquistò Dinant, che fu saccheggiata e distrutta, spegnendo così gli ardori dei rivoltosi.
  4. ^ Luigi XI era convinto di essere intellettivamente superiore a Carlo e quindi di poterlo facilmente guadagnare alla sua causa. Pare che di Carlo abbia detto: «È un uomo di scarso valore e di poco senno, arrogante e irascibile; è una bestia»
  5. ^ Si narra che Luigi entrasse in Liegi al grido: «Viva il duca di Borgogna»
  6. ^ Jeanne Laisné ou Fourquet, poi detta Hachette (1454-?), era un abitante diciottenne di Beauvais, che, durante l'assedio di Carlo il Temerario, era difesa da pochi uomini. Jeanne, vedendo i borgognoni che stavano scalando le mura con le scale, armata di una scure si avventò contro la prima scala appoggiata alle mura, dando in questo modo l'esempio alle altre donne che la seguirono sugli spalti, per rifornire gli uomini di armi ed intervenire esse sresse con lanci di pietre ed olio bollente.
  7. ^ La trattativa di Luigi XI di Francia coi cantoni svizzeri fu lenta (nel 1470 ci fu un trattato di neutralità tra Luigi e i cantoni, poi, nel 1471 Luigi donò ad ogni cantone la somma di 3.000 libbre), ma, nel 1473, arrivò a soluzione con la pace dei cantoni con Sigismondo del Tirolo.
  8. ^ Sigismondo del Tirolo affidò a Carlo in ipoteca il territorio che aveva dato in pegno ai confederati (gli Svizzeri) e cioè le città di Laufenburg, Rheinfelden, Säckingen e Breisach, il langraviato dell'Alta Alsazia e la contea di Ferrette in cambio di 50.000 fiorini e la protezione contro i suoi nemici (i confederati).
  9. ^ Oltre alla duchessa Iolanda di Savoia, era alleato di Carlo il duca di Milano, Galeazzo Maria Sforza
  10. ^ In seguito alla battaglia di Grandson, Renato II di Lorena riusì a riprendersi il suo ducato di Lorena e a rientrare nella sua capitale, Nancy.
  11. ^ Uno dei suoi generali, il condottiero napoletano Campobasso, che egli aveva insultato tempo addietro, lo tradì e passò al nemico. L'esercito borgognone in rotta si diresse verso il ponte di Bouxières-aux-Dames, attraverso il quale intendeva fuggire verso Metz. In quel luogo Campobasso si vendicò massacrando i fuggitivi. Una sortita della guarnigione di Nancy finì di polverizzare l'esercito di Carlo I.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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