Triscaidecafobia: differenze tra le versioni

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== Origini ==
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Le origini della superstizione contro il numero 13 non sono note con certezza. Un fatto rilevante è che il 13 è il successore del [[12 (numero)|12]], un [[numero altamente composto]], che è considerato positivo in molte culture patriarcali. Infatti un insieme di 12 elementi si può dividere in parti uguali in molti modi, per due, tre, quattro o sei, e un "tredicesimo" elemento che si aggiunga a questo insieme lo "spaia" irrimediabilmente, impedendone qualunque suddivisione; infatti il 13 è un [[numero primo]].
Le origini della superstizione contro il numero 13 non sono note con certezza. Un fatto rilevante è che il 13 è il successore del [[12 (numero)|12]], un [[numero altamente composto]], che è considerato positivo in molte culture patriarcali. Infatti un insieme di 12 elementi si può dividere in parti uguali in molti modi, per due, tre, quattro o sei, e un "tredicesimo" elemento che si aggiunga a questo insieme lo "spaia" irrimediabilmente, impedendone qualunque suddivisione; infatti il 13 è un [[numero primo]].

In natura le [[Magicicada]], un [[Genere (tassonomia)|genus]] di cicale nord-americane, ha un ciclo di vita di 13 anni per 4 specie o di 17 anni per 3 specie. In particolare gli adulti vivono poche settimane un dato anno e sono assenti negli anni intermedi. Questo perché 13 e 17 sono numeri primi tanto grandi da rendere necessario che le specie di potenziali predatori sincronizzino il loro ciclo di vita proprio su 13 (o 17) anni.<ref>Richard Dawkins, ''The Blind Watchmaker: Why the Evidence of Evolution Reveals a Universe Without Design''. W. W. Norton & Company, 1996. ISBN 978-0-393-31570-7.</ref>


L'antipatia per il 13 ha radici antichissime, religiose e mitologiche. {{citazione necessaria|Nella [[mitologia norrena]], [[Loki (mitologia)|Loki]], subdolo, traditore e malvagio, era il tredicesimo dio}}. Un celebre riferimento al 13 nei [[Vangelo|Vangeli]] riguarda l'[[Ultima Cena]], dove i commensali erano 13.
L'antipatia per il 13 ha radici antichissime, religiose e mitologiche. {{citazione necessaria|Nella [[mitologia norrena]], [[Loki (mitologia)|Loki]], subdolo, traditore e malvagio, era il tredicesimo dio}}. Un celebre riferimento al 13 nei [[Vangelo|Vangeli]] riguarda l'[[Ultima Cena]], dove i commensali erano 13.

Versione delle 11:25, 23 ago 2019

Un aereo privo della tredicesima fila di posti a sedere.

La triscaidecafobia (dal greco τρεισκαίδεκα treiskaídeka, "tredici" e φόβος phóbos, "paura") è la paura irragionevole del numero 13, principalmente legata alla cultura popolare e alla superstizione. In alcune culture, specie quelle anglosassoni, esistono varie credenze riguardanti il venerdì 13.

Il termine è stato coniato da Isador Coriat nell'opera Abnormal Psychology;[1] Invece in alcune culture il numero 13 è considerato simbolo di fortuna e prosperità, specialmente nella regione del Tibet, in Cina.[2]

Origini

Le origini della superstizione contro il numero 13 non sono note con certezza. Un fatto rilevante è che il 13 è il successore del 12, un numero altamente composto, che è considerato positivo in molte culture patriarcali. Infatti un insieme di 12 elementi si può dividere in parti uguali in molti modi, per due, tre, quattro o sei, e un "tredicesimo" elemento che si aggiunga a questo insieme lo "spaia" irrimediabilmente, impedendone qualunque suddivisione; infatti il 13 è un numero primo.

L'antipatia per il 13 ha radici antichissime, religiose e mitologiche. Nella mitologia norrena, Loki, subdolo, traditore e malvagio, era il tredicesimo dio[senza fonte]. Un celebre riferimento al 13 nei Vangeli riguarda l'Ultima Cena, dove i commensali erano 13.

In alcuni anni i calendari lunisolari presentano 13 mesi, mentre il calendario gregoriano e il calendario islamico hanno sempre 12 mesi in ogni anno.

Un altro elemento che contribuisce a rendere il 13 temuto è la data venerdì 13 ottobre 1307 in cui furono arrestati in massa i famosi Cavalieri templari, osteggiati dal re di Francia Filippo IV il Bello. Infatti da allora le maledizioni pronunciate dai templari torturati avrebbero fatto di questo giorno un dì di sventura.

Esempi

La stalla 12A del Santa Anita Park, l'ippodromo di Arcadia, in California (USA) che sostituisce il numero 13 per motivi scaramantici.

Nella cultura popolare di molti paesi del mondo, inclusa l'Italia, il tredici viene considerato un numero di cattivo augurio in numerosi contesti. Per esempio può suscitare qualche perplessità partire per un viaggio in una comitiva di tredici persone o essere in tredici a tavola, a maggior ragione quando questo avviene per l'arrivo inatteso di un tredicesimo invitato, come prendesse se il posto nefasto di Giuda. Queste credenze vengono spesso combinate al significato attribuito al giorno venerdì, anch'esso di probabile origine religiosa essendo il giorno della morte di Cristo secondo la tradizione, nella superstizione del venerdì 13. Quest'ultima però ha origine, o comunque prevale, nel mondo anglosassone. Infatti in Italia credenze di segno opposto ritengono fortunato il giorno 13, salvo magari che si tratti proprio di un venerdì, e sfortunato il venerdì 17.

  • Assecondando questo superstizione, in alcuni edifici ci si riferisce al 13º piano chiamandolo diversamente, per esempio "12b" o "14" saltando così nella numerazione il numero 13. Un esempio è costituito dal One Canada Square di Canary Wharf. Questa "rimozione" è a volte operata anche per numeri civici e di interni, stanze di alberghi, ecc. Ovviamente viene rimosso il numero cardinale 13, ma il piano è sempre il tredicesimo perché i numeri ordinali (ovvero che esprimono un ordine) non sono un'"etichetta".
  • Alcuni utilizzano la missione lunare Apollo 13, oggettivamente attinta da una serie di eventi particolarmente "sfortunati", come prova per dimostrare che 13 è un numero sfortunato. L'Apollo 13 fu lanciato alle ore 14:13, dal complesso 39 (tre volte tredici). L'ora locale del Texas, da dove veniva effettuato il controllo della missione, era le 13:13.
  • Il compositore Arnold Schönberg era probabilmente "affetto" da questa mania. È stato affermato che la ragione per cui la sua ultima opera è intitolata "Moses und Aron", invece della scrittura corretta "Moses und Aaron", sia perché la forma corretta avrebbe generato una frase di 13 lettere. Oltretutto egli nacque e morì il tredicesimo giorno del mese. Una volta rifiutò di affittare una casa poiché era la numero 13 della via e temette profondamente di compiere 76 anni, poiché la somma delle cifre è pari a 13.
  • Tra gli arcani maggiori dei tarocchi il numero 13 è associato alla carta della Morte, anche se nei tarocchi la morte è vista come un buon segno poiché rappresenta la resurrezione.
  • Nella serie TV inglese Coronation Street i personaggi di Stan e Hilda Ogden abitano in una casa al numero civico 12a, per evitare che l'indirizzo presenti il numero 13.
  • L'attore Stan Laurel (Stanlio), una volta in arte, cambiò cognome affinché il conto delle lettere non risultasse pari a 13. Si chiamava infatti Stan Jefferson.
  • Molte compagnie aeree non inseriscono sui loro mezzi la fila numero 13, passando direttamente dalla numero 12 alla numero 14.
  • L'ex centauro spagnolo Ángel Nieto, nel ricordare i suoi successi, parla di 12+1 titolo vinti e non 13.
  • Nell'atto unico di Anton Cechov "Il danno del tabacco" Njuchin, il protagonista, considera il 13 all'origine delle sue tragedie. Tutte le sue figlie sono nate il 13 del mese, abita in vicolo dei Cinque Cani al numero 13 e casa sua conta 13 finestre. "Forse è per questo che la mia vita è piena di disgrazie".

Superstizioni analoghe

Il pannello comandi di un ascensore di Shanghai. I numeri 4, 13 e 14 sono assenti.

In Cina, in Giappone e in Corea, vi sono simili avversioni numerologiche (per il 4, il 14, il 24, il 34, il 41 etc.) che comportano "censure" analoghe a quelle del numero 13. Questa credenza nasce molto probabilmente dal fatto che la parola cinese quattro (, Pinyin: sì) è quasi identica a morte (, Pinyin: sǐ). Invece il 13 è considerato un numero fortunato in queste culture dato che la parola tre, pronunciata san, è simile nella pronuncia alla parola vivi o sopravvivi in cinese e coreano ed è naturale trovare il blocco 13A in luogo del quattordicesimo blocco di complessi residenziali. I numeri di telefono cellulare contenenti il numero 4 sono venduti a minor prezzo rispetto agli altri[senza fonte].

In Spagna, Grecia, Romania e Paesi latinoamericani è il martedì 13 a essere considerato sfortunato; anche in Italia comunque martedì è considerato un giorno sfortunato ("Né di Venere né di Marte né ci si sposa né si parte" e simili).

Nella cultura italiana è il 17 a essere considerato sfortunato (eptacaidecafobia).

Note

  1. ^ "Abnormal Psychology" p. 319, pubblicato nel 1910, Moffat, Yard and company (New York).
  2. ^ (EN) Odd Numbers with Good Luck in Tibet, su en.tibetculture.net, Tibet Culture (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2010).
  3. ^ Andrew S. Tanenbaum, Reti di calcolatori, Pearson, p. 76, ISBN 978-88-7192-182-2.
    «[802.13] Numero sfortunato, nessuno l'ha voluto»
  4. ^ Interattivo - ilSole24ORE

Riferimenti nel cinema

Voci correlate

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