Scisma (gruppo musicale)

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Scisma
Paese d'origineItalia Italia
GenereIndie rock
Rock alternativo
New wave
Periodo di attività musicale1993 – 2003
2015 – in attività
Album pubblicati4
Studio3
Raccolte1

Gli Scisma sono un gruppo musicale indie rock italiano attivo dal 1993 al 2003 e nuovamente dal 2015 ad oggi.[1]

Il loro stile si fonda su una base fondamentalmente rock con sprazzi di jazz si muove su territori musicali molto diversi che vanno dal pop e la new wave europea al cantautorato, fino alla sperimentazione sonora. Inoltre, giocano sui contrasti emozionali frutto delle due voci, di timbro contrastante, di Paolo Benvegnù e Sara Mazo, che sposano frequentemente all'interno dei loro brani sia l'inglese che l'italiano.

Storia del gruppo[modifica | modifica wikitesto]

1993-1996: origini e primi anni[modifica | modifica wikitesto]

Il gruppo nasce sulle rive del Lago di Garda nel 1993. Del nucleo originario facevano parte anche tre attori (Max Ilian Zelig, Manuela Minelli ed Elena Massidda) che si occupavano della componente teatrale e che lasciano la band nel 1995. Nel 1993 gli Scisma incidono la loro prima demo autoprodotta, intitolata "Pezzetti di carta", registrata presso uno studio di Rovereto (TN) a seguito della vittoria riportata in un festival rock locale chiamato "Rockereto". La formazione comprende Paolo Benvegnù, Michela Manfroi al pianoforte, tastiere e sintetizzatore, Giorgia Poli al basso elettrico, Diego De Marco alle chitarre, Danilo Gallo alla batteria e Antonella Ianniello al sintetizzatore e voce coro.

Nel gennaio del 1994 entra nella band la cantante e chitarrista Sara Mazo. Dopo poco Antonella Ianniello lascia il gruppo e con questa formazione gli Scisma pubblicano nel 1995 il primo album autoprodotto, Bombardano Cortina.

Gli Scisma appaiono nel film di Giulio Base Poliziotti (1995), con Claudio Amendola e Kim Rossi Stuart, dove si esibiscono con due canzoni in un locale presso i "Murazzi" di Torino.

1997-2000: Da Rosemary Plexiglas allo scioglimento[modifica | modifica wikitesto]

In seguito all'accordo con la Jungle Sound Productions e con la loro produzione, la band firma un contratto con la EMI e pubblica nel 1997 un nuovo album, intitolato Rosemary Plexiglas, prodotto artisticamente da Manuel Agnelli degli Afterhours. Il disco ottiene un discreto successo ed i suoi video, come quelli del successivo lavoro, trovano largo spazio nella programmazione delle reti televisive musicali Videomusic (che proprio allora stava trasformandosi in TMC2) e MTV. Ottengono buone recensioni dalla critica e fanno breccia nella scena italiana indie rock, grazie ad una musica molto personale ed emotiva, melodica ma con gli aspetti più rumorosi ed esplosivi del rock, come le doppie chitarre elettriche distorte, passaggi di dinamica repentini, accompagnati di solito dagli accenti della batteria.[senza fonte]

Sempre nel 1997 accompagnano Antonella Ruggiero per la nuova versione di Cavallo bianco inclusa nell'album Registrazioni moderne, dove la cantante reincideva in proprio diversi hits del periodo Matia Bazar.

Il gruppo nel 1998 inizia la lavorazione per l'album Armstrong, che esce nel 1999, sempre per la EMI e che viene anticipato dall'EP Vive le roi in edizione a tiratura limitata di 1 000 copie in vinile bianco. Nell'album spicca il brano In dissolvenza, ripreso in versione live da Paolo Benvegnù e da Mark Huygens (coautore del brano I am the Ocean) del gruppo belga di teatro-musica Venus.

2001-2014: La lunga pausa[modifica | modifica wikitesto]

Gli Scisma nel 2002 per motivi interni alla band decidono di mettere in stand by il progetto. Terranno tuttativa un concerto il 10 maggio 2003, presso l'Auditorium Flog di Firenze.

Sempre nel 2003 esce il primo lavoro solista di Paolo Benvegnù, Piccoli fragilissimi film.

Il 16 aprile 2012 il webzine Mag Music pubblica una compilation in download gratuito intitolata Simmetrie, omaggio agli Scisma, in cui 14 band italiane tributano il gruppo con altrettante rivisitazioni di pezzi del repertorio degli Scisma.[2]

2015-in poi: La reunion[modifica | modifica wikitesto]

Scisma - live 2015 - Roma

Il 25 settembre 2015 è uscito Musica elementare, primo singolo che anticipa il nuovo EP in studio Mr. Newman edito dall'etichetta indipendente Woodwormlabel[3].

Il significato del nome[modifica | modifica wikitesto]

In un'intervista del 2015 nel programma radiofonico Radio1 Music Club, Paolo Benvegnù e Sara Mazo si sono espressi a proposito del nome[4]:

«L'uomo normalmente si divide tra reale e immaginario. Il sottile confine tra reale e immaginario è, secondo me, una frammentazione e di questo scisma volevamo trattare.»

(Paolo Benvegnù)

«In realtà io l'ho sempre interpretato come il contrario del significato del termine, perché tra l'altro nel nostro gruppo siamo tre donne e tre uomini. Quindi c'è sempre stata questa dualità e questa interazione tra i diversi aspetti dell'essere umano. È sempre stata una parola, per me, aggregante e non disgregante.»

(Sara Mazo)

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

Raccolte[modifica | modifica wikitesto]

  • 2012 – Essential (EMI)
Box set
  • 2015 – Omnibus (Woodworm)

EP[modifica | modifica wikitesto]

  • 1999 – Vive le Roi
  • 1999 – Tungsteno
  • 2015 – Mr. Newman

Demo[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

Videografia[modifica | modifica wikitesto]

Videoclip[modifica | modifica wikitesto]

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Formazione attuale[modifica | modifica wikitesto]

  • Paolo Benvegnùvoce, chitarra, campioni (1993-2003; 2015-presente)
  • Sara Mazo – voce, chitarra (1994-2003; 2015-presente)
  • Giovanni Ferrario – chitarra (1993-2003; 2015-presente)
  • Michela Manfroi – tastiere, campioni, cori (1993-2003; 2015-presente)
  • Giorgia Poli – basso, cori (1993-2003; 2015-presente)
  • Beppe Mondini – batteria (2015-presente)

Ex componenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Arturo Compagnoni, Le guide pratiche di Rumore - Italia 90. Gli anni della musica alternativa, Pavia, Apache Edizioni, 2005.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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