Ricchi e Poveri

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Template:Gruppo I Ricchi e Poveri sono un gruppo musicale italiano, nato artisticamente nel 1968, a Genova. Con più di 20 milioni di dischi venduti,[1] negli anni 70 e 80, hanno trasformato alcuni loro singoli in vere e proprie hit dell'anno, piazzate in vetta alle classifiche italiane[2] e internazionali. Hanno rappresentato l'Italia all'Eurofestival del 1978, con la canzone Questo amore, e partecipato a numerosi Festival di Sanremo, piazzandosi due volte al 2° posto, nel 1970 e nel 1971, e una volta al 5°, nel 1981, vincendone uno, nel 1985, con il brano Se m'innamoro. I più famosi in assoluto tra i pezzi da loro interpretati sono proprio due brani sanremesi: Che sarà, del 1971, e Sarà perché ti amo, del 1981. Inoltre, diversi loro brani (Mama, Come vorrei, Piccolo amore, etc.) sono stati scelti come sigle di popolari trasmissioni televisive.

Biografia

La formazione

Il gruppo, oggi ridotto a un trio, nasce in origine come quartetto, formato da due voci maschili e due voci femminili, secondo la migliore tradizione dei gruppi vocali americani. Nella formazione iniziale, 3 componenti su 4 sono di origini genovesi. I membri originari sono infatti: Franco Gatti (Genova, 4 ottobre 1942); Angela Brambati (Genova, 20 ottobre 1947); Marina Occhiena (Genova, 10 marzo 1950); e il sardo Angelo Sotgiu (Trinità d'Agultu, 22 febbraio 1946).

Angelo e Franco facevano parte dei Jets (da non confondere con un altro gruppo genovese, quasi omonimo, attivo nel decennio successivo, i Jet, da cui provengono anche alcuni membri dei Matia Bazar), assieme a Gianni Belleno che, fino al 1966, vi suonerà la batteria. È proprio con i Jets che Franco ed Angelo fanno le loro prime esperienze discografiche, incidendo quattro 45 giri, tra il 1963 e il 1964, per l'etichetta ITV.

I primi passi

Quando Belleno lascia il gruppo per entrare nei New Trolls, i Jets si sfaldano. Angelo e Franco, grazie all'incontro con la cantante di un gruppo beat, I Preistorici, Angela Brambati (dal 1963, fidanzata con lo stesso Sotgiu), decidono quindi di costituire un quartetto vocale, sul modello dei Mamas and Papas, idea che si concretizza nel 1967, subito dopo l'incontro con un'amica di Angela, Marina Occhiena, di poco più giovane e anche lei cantante.

La band viene presa in simpatia dal cantautore romano Franco Califano, che suggerisce loro di adottare il nome che tuttora portano, variamente scritto Ricchi e Poveri o Ricchi & Poveri. Il debutto del gruppo avviene al Cantagiro del 1968, con L'ultimo amore, cover in lingua italiana del brano Everlasting love. Nello stesso anno, esce il loro primo album, che contiene, oltre alla summenzionata cover, anche il pezzo intitolato Un amore così grande. Successivamente, incidono La mia libertà, cover di un pezzo dei Bee Gees, tradotta in italiano dal mentore Franco Califano, che diventa il produttore fisso del quartetto. Nel 1969, esce un nuovo singolo, Si fa chiara la notte, che sul retro contiene il brano Era mercoledì, scritta da Sotgiu e Gatti. Nel 1970, partecipano, per la prima volta, al Festival della canzone italiana di Sanremo, dove arrivano secondi, cantando, in coppia con Nicola Di Bari, la canzone La prima cosa bella, contenuta nell'album che porta il nome del gruppo, "Ricchi e Poveri", realizzato per l'etichetta Apollo Records. Nello stesso anno, pubblicano altri due 45 giri, entrambi tratti dallo stesso album della canzone sanremese: Primo sole primo fiore e In questa città (con quest'ultima, si ripresentano al Cantagiro).

Nel 1971, invece, prendono di nuovo parte al Festival di Sanremo, dove si classificano nuovamente secondi, stavolta con Che sarà, interpretata assieme a José Feliciano. A fine anno, esce l'album "Con l'aiuto del Signore", che contiene Amici miei, cover della famosa Amazing Grace. Nel 1972, diventano testimonial della Fiesta Snack, prodotto della celebre azienda dolciaria Ferrero, e ritornano al Festival di Sanremo. Il brano da loro presentato, dal suggestivo titolo Un diadema di ciliegie, non riesce ad eguagliare il successo dei due brani precedentemente portati alla manifestazione, piazzandosi soltanto all'11° posto, ma colpisce per lo straordinario gioco vocale del quartetto.

Il 1973 è un'annata molto intesa per i Ricchi e Poveri: all'inizio dell'anno, si ripresentano a Sanremo, per la quarta volta consecutiva, con il brano Dolce frutto, che si piazza proprio al 4° posto; in Bulgaria, esce un album dal vivo, in formato EP, semplicemente intitolato "Concerto live"; partecipano poi alla trasmissione «Un disco per l'estate», con la canzone Piccolo amore mio; in autunno, infine, sono a «Canzonissima», con il brano Penso, sorrido e canto, che si classifica al secondo posto.

Nel 1974, a conclusione della gara canora, entrano a far parte del progetto teatrale «Teatro Music Hall», organizzato da Pippo Baudo (il titolo dello spettacolo è preso proprio dalla canzone Penso, sorrido e canto). Viene affittato un tendone del circo Medrano, per tre mesi, che vene montato e poi rismontato, ogni due giorni, nelle varie tappe della compagnia, in giro per l'Italia, privilegiando il sud. Durante lo spettacolo, i Ricchi e Poveri hanno la possibilità di esibirsi in numeri musicali e di recitazione, anche singolarmente; quella che riscuote maggiore successo è proprio Angela, nell'interpretazione di Liza Minnelli, in Cabaret. È in quest'occasione che Angelo e Franco incontrano le gemelle Nadia e Antonella Cocconcelli, cantanti e ballerine scelte da Baudo per lo spettacolo e già apparse in TV, nel programma «Foto di gruppo», che diventeranno poi le loro future consorti.

Il successo

Sempre nel 1974 partecipano alla riduzione TV dell'operetta "No no, Nanette" diretta da Vito Molinari al fianco della protagonista Elisabetta Viviani, ed entrano nel cast del programma TV «Tante Scuse», di Raimondo Vianello e Sandra Mondaini, incidendo la canzone Non pensarci più, che diventa la sigla di chiusura della trasmissione. Il successo riportato in questa edizione procura loro la partecipazione ad una nuova edizione del programma, «Di nuovo tante scuse», e a una nuova sigla di chiusura, Coriandoli su di noi, composta da Terzoli, Vaime, De Martino e Carla Vistarini, che ottiene un grandissimo successo.

Nel 1976, incidono per la prima volta un brano in lingua inglese, Love will come, e partecipano a Sanremo con Due storie dei musicanti, di Sergio Bardotti e Luis Enriquez Bacalov, dall'album "I musicanti".Quell'anno a Sanremo Angela si esibisce in premaman e alcuni mesi dopo il Festival darà alla luce il suo primogenito Luca . Nello stesso anno, partecipano alla tournée teatrale di Walter Chiari, esperienza poi ripetuta anche l'anno successivo. Nel 1977, esce invece un album contenente brani in lingua ligure, tra cui una rivisitazione del classico Ma se ghe pensu.

Nel 1978 rappresentano l'Italia all'Eurofestival con Questo amore, tratta dall'omonimo album "Questo amore". Nel 1979, la canzone Mama, composta da Marina, Angelo e Franco, diventa la sigla del «Jet Quiz». Nel 1980, pubblicano l'ultimo album come quartetto, intitolato "Come eravamo", con canzoni scritte da Toto Cutugno (che quell'anno trionfa per due volte: come interprete a Sanremo, dove vince con Soli, e come autore al Festivalbar, dove firma la canzone che vince la manifestazione, Olympic Games, di Miguel Bosé) e arrangiate da Mats Bjorklund, tra cui La stagione dell'amore, Somebody to love, Goodbye my love e Walking love, oltre alla cover E no, e no, doppio adattamento, in italiano e in inglese, della famosa canzone in francese Et maintenant. Nello stesso anno, il gruppo effettua un tour con Radio Montecarlo, ottenendo un grande successo in Spagna, dove esce la corrispondente versione spagnola dell'album, intitolata "La estación del amor", con alcuni brani in castigliano, tra cui, oltre alla title track, Adiós mi amor, adattamento in lingua di Goodbye my love. Contemporaneamente, sempre nei paesi latini, esce l'edizione export di una raccolta omonima del gruppo, del 1978, re-intitolata "Una musica" (la copertina riporta i soli titoli tradotti, ma i brani sono tutti in italiano - di fatto, si tratta della stessa identica raccolta del 1978: gli stessi pezzi, nello stesso ordine).

L'abbandono di Marina Occhiena

Nel 1981, Marina lascia il gruppo, a causa di forti contrasti con Angela,[3] e tenta l'avventura da solista. Nonostante la defezione, i Ricchi e Poveri mantengono la loro compattezza e continuano a mietere successi, anzi, conquistano uno dei loro maggiori successi in assoluto. Sempre nel 1981, infatti, sono di nuovo al Festival di Sanremo, con il noto pezzo intitolato Sarà perché ti amo. Nonostante il quinto posto, la canzone diventa uno dei singoli di maggior successo dell'anno, restando alla vetta della classifica settimanale per dieci settimane (su diciannove di permanenza nella Top Ten), conquistandosi il titolo di singolo italiano più venduto del 1981.[4]

Le canzoni Come vorrei (1981) e Piccolo amore (1982), tra le prime tracce interpretate dal gruppo come trio, verranno utilizzate entrambe per la sigla di chiusura di due edizioni del noto programma «Portobello», condotto dal presentatore Enzo Tortora, anche lui genovese. Come vorrei, così come il pezzo del Festival di Sanremo del 1981, Sarà perché ti amo, il suo lato B, Bello l'amore, e molte altre tracce tra le più conosciute del repertorio della band come trio, fanno tutte parte del primo album senza Marina Occhiena, il 33 giri intitolato "E penso a te". Anticipato dal singolo M'innamoro di te (romantica ed apprezzata ballata, nello stile più tipico del gruppo) e promosso, oltre che dal brano sanremese e dalla prima delle due sigle di «Portobello», anche da un quarto singolo (la ballabile ed internazionale Made in Italy, dal ritornello trascinante, un riuscito intreccio di tonalità, con suggestive alternanze tra le tre voci, e un ritmo irresistibile), il long-playing sbanca letteralmente le classifiche, ma, soprattutto, rappresenta uno dei primissimi album italiani a tentare (riuscendoci in pieno) la carta dell'estrazione multipla di singoli (in questo caso, addirittura quattro!), rompendo la consolidata tradizione italiana, soprattutto di quel periodo, che prevedeva la promozione di un album in quanto lavoro unitario, senza singoli promozionali, o tutt'al più trainato da non più di un 45 giri, possibilmente giustificato dalla partecipazione a qualche manifestazione che ne motivi l'uscita, come Sanremo, Festivalbar o altre vetrine dell'epoca, quali Vota la Voce, Saint Vincent, etc.

Seguono numerosi brani e diversi album di successo, come "Mamma Maria", "Voulez vous danser" e "Ciao Italy, ciao amore".

Nel 1985, i tre Ricchi e Poveri vincono finalmente il Festival di Sanremo, con Se m'innamoro, e vi partecipano ancora, nel 1988, con Nascerà Gesù, un brano piuttosto discusso ed apprezzato, contro l'ingegneria genetica, scritto da Umberto Balsamo. Gli anni novanta sono quelli del grande successo televisivo nazionale, e dell'altrettanto grande successo commerciale internazionale (da ricordare, soprattutto, la trionfale tournée in Russia, con 44 concerti sold-out), con altri album, singoli e raccolte (queste ultime cominciano a susseguirsi ad un ritmo vertiginoso, tra prodotti ufficiali e non ufficiali, italiani ed esteri, che rendono praticamente impossibile stabilire una discografia esatta).

Il nuovo millennio

Il 1999 li vede ritornare con un nuovo lavoro discografico, "Parla col cuore", album ibrido, che contiene alcuni successi e 6 brani inediti, da loro composti. Nel 2004, partecipano alla prima edizione del reality show «Music Farm», condotto quell'anno da Amadeus, vincendo a sorpresa la sfida contro Loredana Bertè e arrivando terzi nella graduatoria finale. Molto apprezzata la cover del brano Salirò, di Daniele Silvestri, rielaborata dal trio durante il programma, e poi inserita nella compilation realizzata in occasione della conclusione della trasmissione, assieme al duetto per Sarà perché ti amo, con la stessa Loredana Berté, che ha voluto fortemente sia la reinterpretazione del pezzo che la ripubblicazione dello stesso su formato singolo, nella nuova versione assieme ai colleghi. La compilation "Music Farm" include anche un'altra cover cantata da Angelo, Franco ed Angela, costituita dal classico Poster, di Claudio Baglioni.

Quasi tutte le loro canzoni di successo sono state scritte da due grandi autori italiani: Cristiano Minellono e Dario Farina.

Per il momento, si attende l'uscita del loro nuovo album, attualmente in fase di realizzazione, di cui non si conosce ancora la data di uscita ufficiale.

Formazione iniziale della band

Ex del gruppo

Formazione attuale

Discografia

Lo stesso argomento in dettaglio: Marina Occhiena.

Partecipazioni al Festival di Sanremo

  • 1970 - La prima cosa bella ()
  • 1971 - Che sarà ()
  • 1972 - Un diadema di ciliegie (11°)
  • 1973 - Dolce frutto ()
  • 1976 - Due storie di musicanti (13°)
  • 1981 - Sarà perché ti amo ()
  • 1985 - Se m'innamoro ()
  • 1987 - Canzone d'amore ()
  • 1988 - Nascerà Gesù ()
  • 1989 - Chi voglio sei tu ()
  • 1990 - Buona giornata ()
  • 1992 - Così lontani (non finalista)

Note

  1. ^ Secondo BMA, casa editrice musicale dei Ricchi e Poveri.
  2. ^ [1] Sito Web HitParadeItalia.
  3. ^ [2] Sito Web HitParadeItalia: "Note Arrabbiate" - «Marina Occhiena - Ricchi e Poveri», articolo di Maurizio Targa, all'interno della rubrica da lui scritta, che ricorda alcuni esempi di 'una infinita serie di liti, vendette, sordi rancori, abbandoni e pacificazioni nel mondo della canzone italiana'
  4. ^ [3] Sito Web HitParadeItalia: Classifica Settimanale dei Singoli - 1981.

Collegamenti esterni