Pedro Sousa

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Pedro Sousa
Pedro Sousa nel 2015
Nazionalità Bandiera del Portogallo Portogallo
Altezza 180 cm
Peso 70 kg
Tennis
Termine carriera 6 ottobre 2023
Carriera
Singolare1
Vittorie/sconfitte 18-33 (35.29%)
Titoli vinti 0
Miglior ranking 99º (18 febbraio 2019)
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open 1T (2019, 2021)
Bandiera della Francia Roland Garros Q3 (2012, 2017)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon 1T (2021)
Bandiera degli Stati Uniti US Open 1T (2020)
Altri tornei
 Giochi olimpici 1T (2020)
Doppio1
Vittorie/sconfitte 7-13 (35%)
Titoli vinti 0
Miglior ranking 241º (22 febbraio 2013)
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico.
Statistiche aggiornate al 24 aprile 2023

Pedro Sousa (Lisbona, 27 maggio 1988) è un ex tennista portoghese. Ha disputato una finale nel circuito maggiore all'Argentina Open 2020, persa contro Casper Ruud. Vanta inoltre diversi titoli vinti nei circuiti minori, soprattutto in singolare. I suoi migliori ranking ATP sono stati il 99º posto in singolare raggiunto nel febbraio 2019, e il 241º in doppio nel febbraio 2013. Ha esordito nella squadra portoghese di Coppa Davis nel 2006.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

2007-2011, primo titolo ITF[modifica | modifica wikitesto]

Sousa muove i primi passi nel circuito ATP nel 2007 quando riceve una wild card per il tabellone principale del torneo di Estoril, e viene eliminato al primo turno da Igor' Kunicyn. L'anno dopo perde al terzo turno di qualificazione dello stesso torneo. L'8 febbraio 2009 vince in Spagna il suo primo trofeo ITF battendo in finale lo spagnolo Gerard Granollers Pujol, a questo successo seguiranno nel corso della carriera altri 8 titoli in singolare e 10 in doppio nel circuito ITF. A fine aprile 2009 entra per la prima volta nel tabellone principale di un torneo Challenger al Tunis Open e perde al primo turno. Nel novembre successivo vince i primi incontri in un Challenger al Ciudad de Guayaquil e viene eliminato nei quarti. Nell'aprile 2011 supera per la prima volta le qualificazioni di un torneo ATP all'Estoril e viene battuto al primo turno da Juan Martín del Potro.

2012-2013, prime finali Challenger e top 200 nel ranking[modifica | modifica wikitesto]

Inizia il 2012 partecipando a tornei Futures e in febbraio vince i suoi primi due titoli in doppio. Disputa il primo Challenger stagionale in aprile a Barranquilla e arriva in semifinale. Nel resto della stagione resta concentrato sui Challenger ma non supera mai i quarti. In maggio si presenta per la prima volta in un torneo del Grande Slam al Roland Garros, ma viene battuto al terzo turno di qualificazione. Viene invece eliminato al primo turno di qualificazione sia a Wimbledon a fine giugno che agli US Open in agosto. In ottobre disputa la sua prima finale Challenger al torneo di doppio della Peugeot Tennis Cup di Rio de Janeiro. Nel gennaio 2013 debutta in Coppa Davis e si impone in singolare e in doppio nella sfida vinta 5–0 dal Portogallo contro il Benin. Durante la stagione viene eliminato in semifinale nei Challenger di Barranquilla, Porto Alegre e San Paolo del Brasile. Nel novembre 2013 perde contro Leonardo Mayer la prima finale in singolare di un torneo Challenger al Ciudad de Guayaquil. Entra così per la prima volta tra i top 200 del ranking, al 199º posto.

2014-2016, infortunio, uscita dal ranking e ritorno in top 200[modifica | modifica wikitesto]

Salta quasi tutto il 2014 per l'operazione al polso sinistro infortunato a inizio stagione, rientra a fine agosto alle qualificazioni degli US Open, perde tutti e tre gli incontri disputati in stagione ed esce dalla classifica mondiale. Rientra nel febbraio 2015 partecipando ad alcuni Futures e arriva due volte in semifinale. Passa poi ai tornei Challenger ma non supera mai il secondo turno durante l'annata, che chiude alla 786ª posizione del ranking. Nel 2016 risale la classifica grazie a 5 titoli e 5 finali nei tornei ITF, quasi tutte ottenute ad Hammamet. Nella seconda parte della stagione rientra nel circuito Challenger e arriva in semifinale nei tornei di Tampere e Campinas. Migliora il suo best ranking e il 31 ottobre 2016 si porta al 186º posto della classifica.

2017, primi titoli Challenger e 102º nel ranking[modifica | modifica wikitesto]

Nel gennaio 2017 si presenta per la prima volta agli Australian Open, ma viene battuto al primo turno di qualificazione. Il 30 aprile 2017 vince il suo primo trofeo Challenger nella I edizione degli Internazionali di Tennis d'Abruzzo di Francavilla al Mare, sconfiggendo in finale la testa di serie numero 2 Alessandro Giannessi con il punteggio di 6–3, 7–6. Il risultato gli permette di guadagnare 47 posizioni in classifica e migliorare il suo best ranking arrivando alla 172ª posizione. In maggio vince il primo incontro in carriera in un torneo ATP sempre all'Estoril, grazie al ritiro di Paul-Henri Mathieu, al secondo turno viene eliminato da Gilles Müller. In luglio vince nei primi due turni di qualificazione a Wimbledon e viene eliminato al terzo. Il 6 agosto 2017 vince il suo secondo trofeo Challenger, sconfiggendo a Liberec nella finale dello Svijany Open il brasiliano Guilherme Clezar. Il mese dopo si aggiudica il Città di Como Challenger battendo in finale Marco Cecchinato. La sequenza di risultati gli consente a fine settembre di raggiungere la 102ª posizione della classifica mondiale, suo nuovo best ranking.

2018, due titoli Challenger[modifica | modifica wikitesto]

Nel gennaio 2018 si presenta al Qatar ExxonMobil Open ma si ritira durante il primo incontro di qualificazione per un malanno alla schiena che lo constringe a un breve periodo di inattività. Subisce la stessa sorte il mese dopo al Rio Open. A fine aprile ottiene al Millennium Estoril Open la sua seconda vittoria nel circuito ATP superando in tre set il nº 70 ATP Gilles Simon; viene eliminato al secondo turno dal connazionale João Sousa, che si aggiudicherà il torneo. Il 13 maggio vince la prima edizione del Braga Open sconfiggendo in finale Casper Ruud. In luglio arriva la sua terza vittoria nei tornei ATP allo Swedish Open; sconfigge al primo turno il nº 93 ATP Radu Albot e al secondo viene eliminato da Fernando Verdasco. In agosto perde la finale del Challenger di Liberec contro Andrej Martin, e la settimana dopo supera Jan-Lennard Struff nella finale del Challenger IsarOpen, anch'esso alla sua prima edizione. A fine stagione perde le finali nei Challenger di Lima e Guayaquil, rispettivamente contro Cristian Garín e Guido Andreozzi, e chiude l'anno in 104ª posizione.

2019-2020, prima finale ATP, tre titoli Challenger e top 100[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante le 7 sconfitte consecutive subite all'inizio del 2019 – la maggior parte nel circuito maggiore – a febbraio entra per la prima volta nella top 100 del ranking, al 99º posto. I primi risultati positivi arrivano in primavera con due quarti di finale raggiunti nei Challenger e le qualificazioni superate all'ATP 500 di Barcellona. Nel prosieguo della stagione gioca quasi esclusivamente nei Challenger e a giugno si impone in quello di Blois battendo in finale Kimmer Coppejans. Si ripete due mesi dopo con il successo su Peđa Krstin nella finale del Meerbusch Challenger e a settembre viene sconfitto nella finale della Firenze Tennis Cup da Marco Trungelliti, ma non rientra nella top 100. In doppio non va oltre due finali giocate nei Challenger. Nel febbraio 2020 disputa la sua prima finale ATP all'Argentina Open di Buenos Aires e viene sconfitto dal talento emergente Casper Ruud per 1–6, 4–6. Nella seconda parte della stagione, dopo la lunga pausa per il COVID-19, raggiunge la finale al Lisboa Belém Open e a dicembre torna a ridosso della top 100 grazie al successo su Carlos Taberner nella finale del Maia Challenger.

2021-2023, crollo nel ranking[modifica | modifica wikitesto]

Nell'arco del 2021 vince due soli incontri nei tabelloni principali di tornei ATP e non va oltre i quarti di finale nei Challenger. Fa il suo debutto olimpico in luglio ai Giochi di Tokyo e al primo turno raccoglie tre soli game contro Alejandro Davidovich Fokina. Chiude la stagione a fine agosto dopo l'eliminazione al primo turno di qualificazione degli US Open, e a fine anno si trova alla 173ª posizione del ranking, la peggiore dall'aprile 2017. Non si ripresenta nei primi mesi della stagione 2022 e a febbraio esce dalla top 200. Torna a giocare a fine marzo nei tornei Challenger, senza risultati di rilievo. Delude anche nelle rare qualificazioni disputate nel circuito maggiore, che non supera. Ad agosto scende oltre la 500ª posizione mondiale. Nella prima parte del 2023 gioca solo tornei portoghesi ITF e Challenger, e il miglior risultato è la semifinale all'Oeiras Challenger, con cui rientra nella top 400. Si ritira a fine 2023.[1]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Aggiornate al 24 aprile 2023.

Singolare[modifica | modifica wikitesto]

Finali perse (1)[modifica | modifica wikitesto]

Legenda
Grande Slam (0)
ATP World Tour Finals (0)
ATP Masters 1000 (0)
ATP World Tour 500 (0)
ATP World Tour 250 (1)
N. Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 16 febbraio 2020 Bandiera dell'Argentina Argentina Open, Buenos Aires Terra rossa Bandiera della Norvegia Casper Ruud 1–6, 4–6

Tornei minori[modifica | modifica wikitesto]

Singolare[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie (17)[modifica | modifica wikitesto]
Legenda tornei minori
Challenger (8)
Futures (9)
N. Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 30 aprile 2017 Bandiera dell'Italia Internazionali di Tennis d'Abruzzo, Francavilla al Mare Terra rossa Bandiera dell'Italia Alessandro Giannessi 6–3, 7–6(3)
2. 6 agosto 2017 Bandiera della Rep. Ceca Svijany Open, Liberec Terra rossa Bandiera del Brasile Guilherme Clezar. 6–4, 5–7, 6–2
3. 3 settembre 2017 Bandiera dell'Italia Città di Como Challenger, Como Terra rossa Bandiera dell'Italia Marco Cecchinato 1–6, 6–2, 6–4
4. 13 maggio 2018 Bandiera del Portogallo Braga Open, Braga Terra rossa Bandiera della Norvegia Casper Ruud 6–0, 3–6, 6–3
5. 12 agosto 2018 Bandiera della Germania IsarOpen, Pullach Terra rossa Bandiera della Germania Jan-Lennard Struff 6–1, 6–3
6. 23 giugno 2019 Bandiera della Francia Internationaux de Tennis de Blois, Blois Terra rossa Bandiera del Belgio Kimmer Coppejans 4–6, 6–3, 7–6(4)
7. 18 agosto 2019 Bandiera della Germania Meerbusch Challenger, Meerbusch Terra rossa Bandiera della Serbia Peđa Krstin 7–6(4), 4–6, 6–3
8. 6 dicembre 2020 Bandiera del Portogallo Maia Challenger, Maia Terra rossa Bandiera della Spagna Carlos Taberner 6–0, 5–7, 6–2
Finali perse (18)[modifica | modifica wikitesto]
Legenda tornei minori
Challenger (8)
Futures (10)
N. Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 16 novembre 2013 Bandiera della Colombia Challenger Ciudad de Guayaquil, Guayaquil Terra rossa Bandiera dell'Argentina Leonardo Mayer 4–6, 5–7
2. 30 luglio 2017 Bandiera della Finlandia Tampere Open, Tampere Terra rossa Bandiera della Francia Calvin Hemery 3–6, 4–6
3. 5 agosto 2018 Bandiera della Rep. Ceca Svijany Open, Liberec Terra rossa Bandiera della Slovacchia Andrej Martin 1–6, 2–6
4. 27 ottobre 2018 Bandiera del Perù Lima Challenger, Lima Terra rossa Bandiera del Cile Cristian Garín 4–6, 4–6
5. 3 novembre 2018 Bandiera dell'Ecuador Challenger Ciudad de Guayaquil, Guayaquil Terra rossa Bandiera dell'Argentina Guido Andreozzi 5–7, 6–1, 4–6
6. 29 settembre 2019 Bandiera dell'Italia Firenze Tennis Cup, Firenze Terra rossa Bandiera dell'Argentina Marco Trungelliti 2–6, 3–6
7. 4 ottobre 2020 Bandiera della Croazia Split Open, Spalato Terra rossa Bandiera dell'Argentina Francisco Cerúndolo 6–4, 3–6, 6(4)–7
8. 18 ottobre 2020 Bandiera del Portogallo Lisboa Belém Open, Lisbona Terra rossa Bandiera della Spagna Jaume Munar 6(3)–7, 2–6

Risultati in progressione[modifica | modifica wikitesto]

Sigla Risultato
V Vincitore
F Finalista
SF Semifinalista
O Oro olimpico
A Argento olimpico
SF Bronzo olimpico
QF Quarti di Finale
4T Quarto turno
3T Terzo turno
2T Secondo turno
1T Primo turno
RR Round Robin
LQ Turno di qualificazione
A Assente
ND Non disputato
Legenda superfici
Cemento
Terra battuta
Erba
Superficie variabile

Singolare[modifica | modifica wikitesto]

Torneo 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 Carriera V–P
Tornei Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open, Melbourne A A A A A Q3 A 1T Q1 0–1
Bandiera della Francia Open di Francia, Parigi Q3 Q1 A Q1 A Q3 Q2 A 0–0
Bandiera del Regno Unito Wimbledon, Londra Q1 A A Q1 A Q3 A A 0–0
Bandiera degli Stati Uniti US Open, New York Q1 A Q1 Q1 Q1 Q1 A Q1 0–0
Vittorie–Sconfitte 0–0 0–0 0–0 0–0 0–0 0–0 0–0 0–1 0–0 0–1
Giochi Olimpici
Giochi Olimpici A Non disputati A Non disputati A 0–0
Vittorie–Sconfitte 0–0 Non disputati 0–0 Non disputati 0–0 0–0

Doppio[modifica | modifica wikitesto]

Nessuna Partecipazione

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Pedro Sousa Bids Farewell: 'I Have No Regrets', su atptour.com, 6 ottobre 2023.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]