Meldola

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Meldola
comune
Meldola – Stemma
Meldola – Veduta
Meldola – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Forlì-Cesena
Amministrazione
SindacoGianluca Zattini (centrodestra) dal 6-6-2009
Territorio
Coordinate44°08′00″N 12°04′00″E / 44.133333°N 12.066667°E44.133333; 12.066667 (Meldola)
Altitudine58 m s.l.m.
Superficie78,84 km²
Abitanti10 193[1] (31-12-2010)
Densità129,29 ab./km²
FrazioniPiandispino-Valdinoce, Ricò-Gualdo, San Colombano, Teodorano, Vitignano
Comuni confinantiBertinoro, Cesena, Civitella di Romagna, Forlì, Predappio, Forlimpopoli
Altre informazioni
Cod. postale47014
Prefisso0543
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT040019
Cod. catastaleF097
TargaFC
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 225 GG[3]
Nome abitantimeldolesi
Patronosan Nicolò,Beata Vergine del Popolo
Giorno festivo6 dicembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Meldola
Meldola
Meldola – Mappa
Meldola – Mappa
Posizione del comune di Meldola nella provincia di Forlì-Cesena
Sito istituzionale

Meldola (Mèidla in dialetto romagnolo[4]) è un comune italiano di 10.142 abitanti[5] della provincia di Forlì-Cesena in Emilia-Romagna.

Geografia fisica

Sorge su un territorio di pedecollina su terrazzamenti fluviali all'imbocco della valle del fiume Bidente-Ronco, a pochi chilometri da Forlì (circa 14), in una zona particolarmente fertile e ricca d'acqua.

Storia

Durante l'epoca romana il territorio in cui sorse poi Meldola fu attraversato da un acquedotto, ancora esistente nel sottosuolo dell'abitato, destinato a rifornire il porto militare di Classe a circa 40 km. Resti di ville rustiche tardo romane sono attestati nella zona di Ca Gaiani e in altri punti del territorio.

Nel V-VI secolo vi fu costruita una grande villa fortificata di epoca teodoriciana, con ambienti decorati da mosaici policromi, sepolta da una frana dopo essere stata distrutta da un incendio e sulla quale sorge parte del centro storico.

All'epoca dei longobardi l'abbazia di San Colombano di Bobbio vi fondò un monastero dedicato a San Colombano, nell'omonima frazione.

Intorno all'anno 1000 è attestato per la prima volta il nome di "Mendola". In questo periodo sorse il castello che domina l'abitato.

Il centro passò ai Malatesta di Cesena e fu quindi in possesso degli Aldobrandini e dei Doria Landi Pamphili. Ebbe un certo sviluppo per il mercato della seta, rimasto attivo fino agli inizi del XX secolo.

Meldola vide l'abolizione del feudo con l'arrivo dei napoleonici, il ritorno allo Stato Pontificio nel 1815 e in seguito l'annessione al regno d'Italia. Il 7 settembre 1862, con decreto regio, le venne accordato il titolo di città.

Lo sviluppo economico portò alla costruzione di un piccolo teatro d'opera e alla creazione di una ferrovia a scartamento ridotto che la collegava a Ravenna, soppressa alla fine degli anni venti. Fu capoluogo di un di mandamento e sede di un tribunale locale e delle carceri. L'ospedale civile creato nel XVI secolo ebbe una nuova sede negli anni settanta, ristrutturata ancora nel 2007 e dotata di un centro di ricerca per lo studio e la cura dei tumori solidi, l'IRST.

Monumenti e luoghi di interesse

  • La Rocca di Meldola, sorge su uno sperone di roccia che domina il borgo dall'alto. Probabilmente risalente all'anno 1000, la Rocca è stata teatro di dominazione dei Montefeltro prima, degli Ordelaffi e dei Malatesta poi. Baluardo militare, venne convertita a residenza privata da Leonello Pio da Carpi. Tuttora è oggetto di un lento restauro.
  • Il bosco di Scardavilla, riserva naturale protetta di grande interesse naturalistico - ambientale, un tempo sede di monastero i cui edifici (prima edificazione nel Basso Medioevo) sono ancora esistenti (col nucleo antico di Scardavilla di Sotto e la più recente Scardavilla di Sopra) con la chiesa Settecentesca restaurata tra le due Guerre Mondiali.
  • Il Castello con nucleo medievale di Castelnuovo, in località Castelnuovo di Meldola, si trovava su un'altura all'imbocco del Torrente Voltre col Fiume Bidente. Oggi troviamo i resti della Pieve i resti del nucleo fortificato e alcune abitazioni diroccate. Di una certa importanza in epoca medievale.
  • La Rocca delle Caminate, è un bastione difensivo e di avvistamento sito nella omonima frazione a pochi chilometri dal Comune di Meldola. Edificato sulle ceneri di un precedente avamposto militare deve l'aspetto originario da chi lo ricostruì nel 1929: divenne abitazione ufficiale di Benito Mussolini, che vi ospitò personaggi di rilievo storico a cavallo delle due Guerre Mondiali.
  • Il Castello di Teodorano, sorge anch'esso fuori Meldola, nella frazione di Teodorano appunto. È il classico esempio di borgo fortificato, dotato di imponenti e resistenti mura che proteggono la chiesa e la piazza del piccolo centro. Della originaria costruzione cinquecentesca rimangono la torre civica e parte delle mura. Nei primi anni del Cinquecento vengono atterrate le mura da maestranze inviate da Cesare Borgia per rendere inoffensivo il sito. Ciò che oggi rimane è quanto resta dopo i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondiale.
  • Chiesa della Madonna del Sasso; è una delle chiese più antiche di Meldola. Tuttora sconsacrata, risale al 1523 e presenta una facciata scarna, ma elegante nel complesso.

Ne curava il culto la Confraternita del Gonfalone, per volontà della quale era stata fondata. Nel 1616 la principessa Olimpia Aldobrandini vi fece edificare due cappelle laterali e da quell’anno divenne l’oratorio esterno della Rocca. È sede del Museo di Ecologia.

  • Museo del baco da seta, in via Roma 3/A, è dedicato al filandiere meldolese Ciro Ronchi e vuole recuperare il ricordo della tradizione dell'allevamento del baco da seta, un'attività oggi in zona non più praticata, ma che si è protratta per circa tre secoli, rendendo famosa Meldola, nel XIX secolo, come uno dei centri italiani più importanti per la produzione della seta greggia, tanto che ne esiste anche una varietà col nome della città.
  • Chiesa di S. Cosimo; è forse la più bella dal punto di vista storico artistico della Città. All'interno si trovano le opere d'arte che appartenevano alla chiesa del Convento di S.Domenico: l'organo, i confessionali, il coro ed un Crocifisso ligneo.

Risalente al 1180 la chiesa di San Nicolò custodisce l'immagine sacra della Beata Vergine del Popolo, Patrona della città.

  • Chiesa di San Colombano, nell'omonima frazione, sui resti dell'antico monastero longobardo dedicato al santo missionario irlandese fondato dai monaci di Bobbio. Risalente al 1700 vi è conservato il cilicio di S.Colombano (reliquia).[6]
  • Loggiato Aldobrandini, interessante esempio di loggiato rinascimentale a due piani, sorge su un lato della piazza dedicata a Felice Orsini.
  • Il ponte dei Veneziani, a 5 arcate a tutto sesto è, forse, databile ai primi anni del 1500; ha perso parte dell'aspetto originario perché distrutto durante la seconda guerra mondiale. Poi è stato pesantemente restaurato allargandone la carreggiata e rinforzandola con parti in cemento armato celate dai blocchi di finitura.
  • Il Teatro "G. A. Dragoni", è stato edificato nei primi decenni dell'Ottocento, completamente restaurato negli anni Ottanta del Novecento.

Coi suoi palchi e platea, in grado di ospitare quattrocento posti, è un piccolo gioiello architettonico-musicale che vanta una interessante programmazione almeno livello provinciale [7].

Riserve naturali

Il Bosco di Scardavilla rappresenta un'oasi naturale protetta nel territorio meldolese. Ventinove ettari di parco ospitano una ricca varietà di fauna e flora, apprezzabile lungo il sentiero naturalistico attrezzato (con bacheche e tabelle) che permette ai cittadini (autorizzati) di poter compiere visite autoguidate lungo un facile percorso ad anello. Vi è anche la possibilità di compiere escursioni organizzate e assistite da personale specializzato.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[8]

Etnie e Minoranze Straniere

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 1.272 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Bandiera dell'Albania Albania 290 2,86%

Bandiera della Romania Romania 187 1,84%

Bandiera del Marocco Marocco 176 1,74%

Bandiera del Senegal Senegal 139 1,37%

Cultura

Le campagne del meldolese iniziano ad essere indagate dal punto di vista etnomusicologico durante l'Ottocento e poi nel Novecento; il territorio rivela una ricchezza culturale popolare degna di nota, specialmente per i canti (stornelle) e per le tipologie strumentali ivi indagate alla fine del Novecento (v. bibliografia).

Personalità legate a Meldola

Tra i più illustri personaggi meldolesi ricordiamo almeno:

Tra gli scienziati si ricorda:

Tra i personaggi di spettacolo ricordiamo:

  • Bruna Lelli, cantante
  • Hesperia, attrice, diva dei primordi del cinema muto, al secolo Olga Mambelli che a Meldola (pur non essendovi nata) ha vissuto la prima parte della propria vita

Tra i viventi:

Economia

La conformazione del territorio rende particolarmente agevole l'agricoltura con piante da frutto, barbabietole, vitigni. Molto sviluppato anche l'artigianato che col tipico tessuto della piccola-media industria rende la zona molto fervida dal punto di vista dell'iniziativa imprenditoriale specialmente nel settore dell'arredamento e dei salotti.

Associazioni ed Enti

Dal 1985 è presente una Delegazione della Croce Rossa Italiana con il Gruppo Volontari del Soccorso con sede prima presso l'ex-ospedale e successivamente presso l'Istituzione ai Servizi Sociali "D.Drudi". Da giugno 2010 è presente anche il Gruppo Pionieri CRI, i Giovani della Croce Rossa Italiana, attivissimo nel primo soccorso, nell'attività socio-assistenziale e socio-sanitaria, in protezione civile e nella diffusione di principi di uguaglianza contro pregiudizi e razzismo.

Amministrazione

Template:ComuniAmministrazione

Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 388.
  5. ^ Dato Istat all'1/1/2009.
  6. ^ Romagna Mania e il Comune di Meldola - Forlì
  7. ^ Teatri della provincia di Forlì-Cesena
  8. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Bibliografia

  • "Storia di Meldola", Fabio Lombardi, ed. il Ponte Vecchio Cesena.
  • Canti e strumenti popolari della Romagna Bidentina, Fabio Lombardi, Cesena 2000
  • "Meldola e i Meldolesi immagini e testimonianze del passato",Tonino Simoncelli, ed. Vespignani, Castrocaro 2007

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