Logudoro

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Disambiguazione – Se stai cercando la nave traghetto, vedi Logudoro (traghetto).

Il Logudoro è un vasto territorio della Sardegna centro settentrionale.

Storia

Di prevalenti terreni vulcanici, è la zona più fertile dell'isola. Fin dal tempo delle civiltà preistoriche fu per questo motivo prediletta , come testimonia la presenza massiccia dei nuraghi, i tipici monumenti megalitici dell'isola. Durante l'epoca romana fu uno dei principali granai dell'Impero, e diverse legioni vi si stabilirono, soprattutto ai piedi della "Costera" per difendere le zone conquistate dai Barbari non romanizzati che abitavano le impervie montagne dell'interno.

Durante il periodo giudicale fu centro di uno dei quattro regni in cui era divisa l'isola, il Giudicato di Torres o appunto Giudicato del Logudoro, con capoluogo prima Ardara e poi Sassari. Il territorio del giudicato corrispondeva pressapoco all'odierna Provincia di Sassari, ma si estendeva verso sud fino a comprendere Nuoro e Macomer. Il livello di relativo benessere di cui la regione godette nel Medioevo è testimoniato dalla ricchezza di chiese campestri in stile romanico-pisano, un patrimonio unico nell'isola.

Con la fine del giudicato, e dopo con il passaggio sotto il regno di Aragona, iniziò un progressivo declino. La scelta successiva di Cagliari come sede del governatore dell'isola portò il Logudoro a una situazione di marginalità amministrativa. In seguito, sotto i Savoia, l'oppressione feudale e la sensazione di lontananza dello Stato sfocò in un diffuso banditismo, quasi prossimo a quello che opprimeva la Gallura e la Barbagia.

La costruzione di ferrovie e strade portò, agli inizi del Novecento, un deciso miglioramento, il cui rovescio della medaglia fu la distruzione dell'immenso patrimonio forestale nei colli prossimi alle nuove linee di comunicazione, per alimentare la crescente industria piemontese. Tuttavia negli anni cinquanta l'eccessiva pressione demografica e la minor competitività delle culture granifere nei mercati nazionali costrinse migliaia di Logudoresi ad emigrare, prima nelle città sarde in espansione o nelle nuove aree costiere bonificate dalla malaria, poi anche nelle regioni del Centro-Nord Italia e nei Paesi più sviluppati d'Europa. Il Logudoro è stato il distretto della Sardegna con il più forte depauperamento demografico degli ultimi 60 anni.

Geografia

Oggi per Logudoro in senso strettamente geografico si intende la zona che ha per confini i monti di Osilo-Nulvi a Nord, il fiume Coghinas ad Est, e il sistema Montiferru-Marghine-Goceano (la cosiddetta Costera) a Sud. Sue sub-regioni sono il Sassarese, il Monteacuto, il Meilogu, la Nurra e la Planargia (da poco passata in provincia di Oristano).

I centri principali sono Ozieri, Bosa, Ittiri, Ossi, Bonorva, Ploaghe e Thiesi. Altri centri importanti e rinomati Pattada, Buddusò, Oschiri, Berchidda.

La lingua parlata in loco prende il nome di Logudorese, considerato il principale dialetto letterario della lingua sarda e base della Limba Sarda Comuna, abbreviata in LSC.