Locomotiva FS E.321 (a terza rotaia)
FS E.321 | |
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Locomotiva elettrica | |
locomotiva E.321 | |
Anni di costruzione | 1923 |
Anni di esercizio | 1923 - ? |
Quantità prodotta | 17 |
Costruttore | OM, TIBB |
Dimensioni | 12 770 mm |
Massa in servizio | 69 t |
Massa aderente | 48 t |
Rodiggio | 1' C 1' |
Diametro ruote motrici | 1 500 mm (motrici) |
Potenza oraria | 1 450 kW |
Velocità massima omologata | 95 km/h |
Alimentazione | 650 V cc |
Le locomotive E.321 sono state un gruppo di 17 locomotive elettriche a terza rotaia, costruite dalle Ferrovie dello Stato italiane per l'esercizio sulle linee varesine e sulla linea passante in sotterraneo di Napoli.
Indice
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Le E.321 nacquero come evoluzione e perfezionamento delle precedenti E.320. Vennero costruite, in numero di 17 unità, dalle Officine Meccaniche di Milano per la parte meccanica e dal Tecnomasio Italiano-Brown-Boveri per la parte elettrica a partire dal 1923 per garantire l'effettuazione di treni viaggiatori a composizione pesante sulla linea elettrificata a terza rotaia Milano-Varese-Porto Ceresio e per l'impiego sulla metropolitana FS di Napoli.
Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]
Le locomotive erano costituite da una cassa unica centrale, seguendo l'impostazione tipica del tempo, con cabine di guida alle due estremità e pancone praticabile alle due testate. Il tutto era montato su un telaio rigido il cui carro poggiava su tre assi motori accoppiati del diametro di 1 500 mm con due carrelli simmetrici portanti alle due estremità (rodiggio 1-C-1). Le apparecchiature elettriche erano contenute nel corpo centrale; due motori di trazione a corrente continua fornivano la potenza complessiva di 1 450 kW ed erano in grado di far raggiungere alla locomotiva la velocità massima di 95 km/h. La trasmissione del moto ai tre assi accoppiati a bielle avveniva per mezzo di un nuovo tipo di biella motrice a "V" molto simile a quella delle locomotive trifase. La massa complessiva in assetto dimarcia della locomotiva era di 69 t di cui 48 costituivano il peso aderente.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Giovanni Cornolò, Locomotive elettriche FS, Parma, Ermanno Albertelli Editore, 1983, pp. 39-43.
- Stefano Garzaro,Locomotive elettriche FS,1986, editrice Elledi
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Documentazione su leferrovie.it, su leferrovie.it.