Lev Skrbenský Hříště
Lev Skrbenský Hříště cardinale di Santa Romana Chiesa | |
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Fotografia del cardinale Skrbenský Hríste. | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 12 giugno 1863 ad Hukovice |
Ordinato presbitero | 7 luglio 1889 dal vescovo Gustavo de Belrupt-Tyssac |
Nominato arcivescovo | 14 dicembre 1899 da papa Leone XIII |
Consacrato arcivescovo | 6 gennaio 1900 dall'arcivescovo Théodore Kohn |
Creato cardinale | 15 aprile 1901 da papa Leone XIII |
Deceduto | 24 dicembre 1938 (75 anni) ad Olomouc |
Lev Skrbenský Hříště (Hukovice, 12 giugno 1863 – Olomouc, 24 dicembre 1938) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico ceco.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato in una nobile famiglia morava (i baroni Skrbenský), studiò nel seminario di Olomouc e quindi alla Pontificia Università Gregoriana in Roma, ove conseguì la laurea in diritto canonico. Fu ordinato sacerdote il 7 luglio 1889 ad Olomouc. Dopo ulteriori studi in Roma, ebbe numerosi incarichi pastorali in patria e divenne canonico del capitolo della cattedrale di Praga. Fu consacrato vescovo ad Olomouc il 6 gennaio 1900 dopo essere stato nominato arcivescovo di Praga il 14 dicembre 1899.
Papa Leone XIII lo elevò al rango di cardinale presbitero nel concistoro del 15 aprile 1901, con il titolo cardinalizio di Santo Stefano al Monte Celio. La berretta cardinalizia fu consegnata dal cameriere segreto partecipante[1] di Sua Santità Mons. Gyula Zichy[2] con il Can. Nazareno Patrizi, segretario della pontificia ablegazione[3]. Lev Skrbenský Hříště, a 38 anni ancora da compiere, era il membro più giovane del Sacro Collegio e tale resterà fino all'elevazione alla porpora dello spagnolo Rafael Merry del Val nel novembre 1903.
Nel 1910 venne insignito dell'Ordine Reale di Santo Stefano d'Ungheria, mentre nel gennaio 1916 fu eletto arcivescovo di Olomouc dal capitolo della Cattedrale, elezione confermata successivamente dal papa. Rassegnò le dimissioni dalla carica nel 1920 dopo la violenta campagna politica del governo cecoslovacco contro i vescovi cattolici per ritirarsi in un convento.[4] Morì nella casa del fratello e fu sepolto nella cattedrale di Olomouc.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Genealogia episcopale e successione apostolica
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Arcivescovo Giovanni Battista Caprara Montecuccoli
- Vescovo Dionys von Rost
- Vescovo Karl Franz von Lodron
- Vescovo Bernhard Galura
- Vescovo Giovanni Nepomuceno de Tschiderer
- Cardinale Friedrich Johann Joseph Cölestin von Schwarzenberg
- Cardinale Franziskus von Paula Schönborn
- Arcivescovo Théodore Kohn
- Cardinale Lev Skrbenský Hříště
La successione apostolica è:
- Vescovo Frantisek Borgia Krásl (1901)
- Vescovo Václav Antonin Frind (1901)
- Vescovo Josef Doubrava (1903)
- Vescovo Josef Antonin Hůlka (1908)
- Vescovo Frantisek Brusák (1908)
- Vescovo Josef Jindrich Gross (1910)
- Vescovo Norbert Johann Klein, O.T. (1917)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ cameriere segreto partecipante
- ^ Cf. Cronaca Contemporanea, ne "La Civiltà Cattolica", 52 (1901, II), pp. 601-602.
- ^ Cf. D. Bracale, Mons. Nazareno Patrizi. Da Bellegra alla Corte Pontificia. Con Excursus: Araldica di Bellegra e pubblicazione dei componimenti di Mons. Nazareno Patrizi A Benedetto XV nella sua festa onomastica del 25 luglio 1919 e Sacro Ritiro Francescano, Roma, 2020, p. 25.
- ^ Le sue dimissioni furono espressamente richieste dal nuovo governo cecoslovacco al Vaticano per ragioni politiche già nel 1918 ma egli le diede ufficialmente per motivi di salute. Ľuboslav Hromják, Pietro Gasparri, il governo cecoslovacco e la Slovacchia in Il cardinale Pietro Gasparri segretario di Stato (1914-1930), Heidelberg University Publishing, 2020, pp. 185-206. L'autore parla espressamente di "politica ecclesiastica di carattere persecutorio" per almeno dieci anni (p. 189). Andò molto peggio al suo successore a Praga (1916-1919), Pavel Huyn, che fu esiliato in Italia, dove morì nel 1946, anche se il Papa lo elevò al rango di Patriarca di Alessandria dei Latini e assistente al soglio pontificio. Sulla difficile situazione della Chiesa in Cecoslovacchia si veda la voce sul cardinale Clemente Micara, che fu il primo nunzio apostolico (1920-1923).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lev Skrbenský Hříště
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Lev Skrbenský Hříště (XML), in Dizionario biografico austriaco 1815-1950.
- (EN) David M. Cheney, Lev Skrbenský Hříště, in Catholic Hierarchy.
- (EN) Salvador Miranda, SKRBENSKÝ Z HRISTE, Lev, su fiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 83897740 · ISNI (EN) 0000 0000 5667 3168 · GND (DE) 130252832 · BNF (FR) cb167459492 (data) · CONOR.SI (SL) 52487011 |
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