Kukri

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Kukri
खुकुरी ("khukurī")
Kukri con fodero
TipoColtello
OrigineBandiera del Nepal Nepal
Impiego
UtilizzatoriGurka
Produzione
Entrata in servizioXVI secolo (ca. 1550)
Ritiro dal servizioXIX secolo
Descrizione
Peso450-900 g
Lunghezza30-40 cm
Tipo di lamain acciaio, ricurva, tagliente sul lato concavo.
Tipo di puntalarga e pesante.
The Book of the Sword,
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Il kukri o khukuri (खुकुरी - khukurī) è un coltello nepalese di grandi dimensioni (ca. 30-40 cm) usato sia come attrezzo da lavoro che come arma, facente parte dell'equipaggiamento dei soldati Gurkha, da cui il nome "Coltello dei Gurka". Ha lama pesante e ricurva, tagliente sul lato concavo (quindi quello interno alla curva), con angolo di circa 20°, larga dai 3 ai 10 centimetri.

L'arma ha fortissimo significato simbolico nella cultura nepalese: rappresenta il coraggio e il valore del guerriero gurka (sia nell'esercito nepalese che nei Royal Gurkha Rifles o altro contingente operativo presso paesi diversi dal Nepal), figura negli oggetti rituali delle festività (lo sposo porta il kukri durante la cerimonia di nozze) ecc.

Un moderno kukri di produzione artigianale nepalese con fodero

Il coltello kukri è un'arma dalla foggia molto particolare:

  • La lama, marcatamente ricurva (angolo di 20°) rispetto al codolo, è affilata sul solo lato concavo, allargantesi in prossimità della punta.

Tradizionalmente realizzata in acciaio da fusione, viene oggi fucinata partendo da componenti meccaniche in acciaio di elevate caratteristiche (es. balestra delle sospensioni degli autocarri)[1]. Il codolo attraversa tutta l'impugnatura e ne fuoriesce per esservi ribattuto, onde garantire maggior solidità dell'impugnatura stessa, al momento di vibrare il colpo;

Il largo successo dell'arma tra gli Occidentali ha portato allo sviluppo di due tipologie:

  1. I kukri "orientali" sono detti Sirupate ed hanno linea più snella;
  2. I kukri "occidentali" sono detti Budhuna o Baspate ed hanno lama più grossa e pesante.

Entrambe le tipologie sono comunque largamente utilizzate in Nepal.

La manifattura del kukri era compito precipuo di due apposite caste della civiltà nepalese: i Kami ed i Biswakarma[1].

Balbhadra Kunwar, comandante dei Gurkha nella Battaglia di Nalapani (1814), armato di kukri e sciabola
Ufficiale del Gurkha Contingent della Singapore Police Force di pattuglia a Raffles City durante la 117ª riunione del Comitato Olimpico Internazionale (2005). Indossa il tipico cappello e porta il kukri appeso al retro del cinturone.

Come altre armi originate nelle contrade centro-asiatiche quali ad esempio lo yatagan dei turchi ottomani, il kukri richiama molto da vicino l'arcaico profilo del kopis in uso agli Antichi Greci che si sarebbe poi diffuso nelle terre orientali a seguito delle vittoriose campagne militari dell'esercito macedone di Alessandro Magno. Pare però che nella regione dell'Uzbekistan, coltelli dalla linea simile al kukri fossero in uso già durante l'Età del Bronzo.

Quale che sia stata la data di reale progettazione del coltello kukri, gli esemplari più antichi ad oggi disponibili per la comunità scientifica internazionale rimandano al XVI secolo (ca. 1559 per il reperto più antico, conservato al Nepal National Museum di Kathmandu), cioè il medesimo periodo di origine e diffusione dello yatagan ottomano. Gli Occidentali fecero la conoscenza del kukri solo nel biennio 1814-1816, quando la Compagnia britannica delle Indie orientali trascinò la Gran Bretagna in un sanguinoso conflitto con il Regno del Nepal dei Gurka. L'efficacia dell'arma e la prodezza dei suoi portatori convinsero l'Esercito britannico ad istituire una Brigata Gurkha di fanteria ed a diffondere l'uso del kukri in altri corpi dell'esercito coloniale del Commonwealth tramite appositi periodi di addestramento sul suolo indiano: durante la seconda guerra mondiale, il kukri era arma d'ordinanza anche dei Chindits indiani e degli schermagliatori canadesi (esploratori e cecchini), tanto quanto degli US Merrill's Marauders.

In anni recenti, il kukri ha servito i gurka nella Guerra delle Falkland (1982). Il 2 settembre 2010 un gurka di nome Bishnu Shrestha ha affrontato armato solo del suo kukri una banda di banditi che avevano assaltato il treno su cui viaggiava, mettendoli in fuga.

La particolarissima foggia del kukri ha garantito all'arma un discreto successo iconografico nella cultura mediatica:

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