Jurij Chanon

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Jurij Chanon
Jurij Chanon (in serra), 2004.
Юрий ХанонЪ, compositore e canonico
NazionalitàBandiera della Russia Russia
GenereMusica sinfonica
Musica da camera
Periodo di attività musicale1987 – in attività
Strumentopianoforte, voce
Sito ufficiale

Jurij Chanon, (in russo: Юрий Ханон), nome d’arte; fino al 1993, Jurij Chanin; vero nome, Jurij Feliksovič Solov’ëv-Savoiarov,[1] meglio noto come Jurij Chanon, (e traslitterato talvolta anche come Jurij Khanon, Yuri Khanon, Juri Chanon, Iouri Hanon, o Youri Khanone) (Leningrado, 16 giugno 1965), è un compositore, scrittore e pianista russo, primo premio Oscar Europeo (Feliks) 1988[2] e premio russo Nika 1989[3].

Raggiunta la notorietà tra il 1988 e il 1992, sia in ambiente cinematografico che alla televisione, nonché grazie ad una serie di concerti in Russia, dal 1993 si è ritirato a vita privata.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1988, nonostante l'opposizione degli insegnanti, contrari alle innovazioni, Jurij Chanon ha portato a termine gli studi al conservatorio di Leningrado, specializzandosi in composizione e teoria della musica. Jurij Chanon considera suoi precursori e maestri due particolari compositori e ideologi della musica: Aleksandr Skrjabin ed Erik Satie.[4]

Jurij Chanon non è soltanto un compositore, ma anche uno scrittore, un pittore, un filosofo, un pianista da studio e un botanico-selezionatore. — Suo nonno era l'artista e compositore Michail Savojarov[5] (cognome di parolo Savoia), «Re dell'eccentrismo» e celebre nella Pietrogrado prerivoluzionaria (19121918).[6]

Chanon è divenuto famoso tra il 1988 e il 1991 scrivendo la colonna musicale di tre film, dando concerti, facendo spesso apparizione in televisione e nella stampa con articoli e interviste. Non di rado le sue performance hanno suscitato scandalo. Ampia risonanza hanno avuto i concerti Musica per cani (Mosca, dicembre 1988) e “Embrioni disseccati” (Chanon-Satie, Leningrado, maggio 1991).[4]

Nel 1992 la casa discografica inglese “Olympia” ha inciso un CD contenente tre opere sinfoniche di Chanon: “Cinque minuscoli orgasmi”, “Un certo concerto” per pianoforte e orchestra e “Sinfonia Media”.

««... Il disco ci offre la possibilità di ascoltare tre opere assai diverse tra loro per gli obiettivi che si prefiggono. — Cinque minuscoli orgasmi, op.29 (1986) – è stata scritta come un richiamo diretto al Poema dell’estasi di Skrjabin. Per quanto paradossale possa sembrare il paragone, in esso traspare l'idea fondamentale. — Un certo concerto per pianoforte e orchestra, op.31 (1987) è stato composto nel genere del falso concerto, del concerto-trompe-l'oeil, in cui le aspettative dell’ascoltatore vengono continuamente tradite. Il tema dell’inganno e della falsificazione è presente, in forme diverse, in tutte le opere di questo autore. — Sinfonia Media, op.40 (1990), in sei tempi, con un testo scritto dall’autore stesso, è un’opera imponente ed estremamente equivoca. Essa si conclude con un lunghissimo canone in cui tre voci cantano una dietro l’altra lo stesso testo, ritardando di 81 battute. Il testo è estremamente meditativo e in forza di ciò raggiunge le vette di un assurdo senza rimedio. Secondo l'idea dell'Autore, esso ha il ruolo di capovolgere gradatamente l’impressione globale della sinfonia, come anche dell'intera vostra vita... — ...Si esaurisce qui il contenuto del disco? – Non saprei. Probabilmente no...[7]»

La musica di questo disco risuona spesso (all'insaputa dell'autore) in allestimenti teatrali, come anche nelle colonne sonore di film e programmi televisivi. Questo è l'unico disco immesso dall'autore nel mercato. I successivi master-dischi (oltre una decina) incisi da Jurij Chanon non sono stati riprodotti.[4] Dopo il 1992 Jurij Chanon non è più apparso in pubblico, evitando sia interviste che concerti e riprese cinematografiche, e interrompendo la pubblicazione della sua musica. Egli si è immerso completamente nel lavoro “in compagnia di sé stesso”. Tra i compositori, Jurij Chanon si distingue per la sua posizione fortemente indipendente e il metodo creativo ermetico. Non ha mai fatto parte di alcuna associazione professionale.[4]

«...Jurij Chanon è senza dubbio entrato nella storia della musica come “il compositore più chiuso”. Ottenuto a 23 anni il riconoscimento europeo e fatto scalpore in patria, egli è rimasto sulla scena per tre anni, dopodiché si è rifiutato di continuare, come solitamente avviene.. Chiusa dietro di sé la porta e tirate le tende ha detto: “Basta, – fate conto che io non ci sia!”... e noi, che viviamo nel suo stesso tempo, non abbiamo saputo cosa rispondere».[8]»

Tra gli allestimenti teatrali, il più noto è il balletto in un solo atto “Duetto medio”,[9] composto sulla musica di Chanon (il primo tempo della “Sinfonia Media”) e rappresentato al Teatro Mariinskij[10] (1988,[11] premio “La maschera d’oro2000),[12] quindi al Teatro Bol'šoj[13] e al Teatro New York City Ballet (2006).[14] Come brano da concerto il “Duetto medio” viene eseguito in tutto il mondo da quasi tutti i solisti dei principali corpi di ballo russi. Nel corso degli ultimi dieci anni questa musica è stata usata senza previ accordi contrattuali con l'autore.[15]

Sin dall'inizio della sua “carriera” artistica, Jurij Chanon ha insistito per non definirsi “compositore”, “scrittore” o “pittore”. La forma preferita di creazione rappresenta per lui il minore degli impegni. Secondo Khanon, di compositori e pittori su questa terra ce n'è più che a sufficienza. “È impossibile uscire di giorno in strada senza scontrarsi con il corpo di un ennesimo compositore o scrittore”,– ha scritto in un articolo del 1993. Egli ha sempre ritenuto che il suo scopo principale non fosse l'arte in sé, bensì il sistema di idée incarnato per mezzo dell'arte.

«Jurij Khanon è un canonico e un dottrinario, ossia, non è semplicemente un compositore. Comporre musica per Jurij Chanon è un modo per esprimere la Dottrina. Altrettanto dicasi per la scrittura di testi letterari e l'esecuzione pianistica. Chanon suona i pezzi per pianoforte di Erik Satie e Aleksandr Skrjabin. Egli considera questi ultimi suoi maestri, mentre definisce gli altri “semplicemente compositori”. Jurij Chanon ha scritto molta musica. Essa può essere di due tipi: media e estremale. <...> La figura di Chanin è estremamente interessante e unica nel nostro (e non solo nostro) tempo...[16]»

Opere (selezione)[modifica | modifica wikitesto]

Menuetto dal opera-intermezzo
“L'osso di zigrino”

Balletti[modifica | modifica wikitesto]

Opera lirica[modifica | modifica wikitesto]

Musica per orchestra[modifica | modifica wikitesto]

  • Sinfonia dei Cani (oc.35, 1989).
  • Sinfonia Media (oc.40, 1990).
  • Tre Sinfonie Estreme (oc.60, 1996).
« Sinfonia Esilarante »
(novembre 2017, prima e ultima rappresentazione)
  • Sinfonia Esilarante (oc.70, 1999).
  • L’affresco orchestrale di 5 ore “Sfogliando la gente” («Перелистывая людей», oc.50, 1992).[4]

Opere pseudo-religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Missa sterilis per cinque persone, (oc.61, 1996),
  • Requiem interiore (“Requiem internam” degli Albigesi, oc.71, 1999),
  • Agonia Dei (il Mistero, oc.72, 2000).

Opusi per pianoforte[modifica | modifica wikitesto]

  • Il clavier medio temperato (ос.39, 1990),
  • Pezzi soddisfacenti per pianoforte acustico (ос.56, 1994, «Piezas Saties-faisantes»),
  • 24 esercizi a causa della debolezza (ос.62, 1996, per coloro che desiderano andare più a fondo),
  • 50 studi per pianoforte caduto (ос.64, 1997, per un pianoforte caduto),
  • Preludi ossificati per pianoforte (ос.67, 1998, quattro ore per il pianoforte) ... e molte altre opere sinfoniche, da camera e pianistiche.[4]

«... Anche se Khanon chiama Satie e Skryabin i suoi insegnanti, non è la musica di questi compositori che lo attrae, ma la loro tendenza a collegare - alcuni direbbero subordinati – la loro musica a idea. Secondo Khanon, un compositore è un ideologo per quanto riguarda il suo materiale musicale. Elementi del gioco (sia semantici che fonetici), paradosso, assurdità e non senso deliberato (inversione e nuova formazione di parole, falsa citazione e limerick) – tutto ciò conferisce all’estetica di Khanon un tocco di shock provocatorio nei confronti dell’ascoltatore...[4]»

Dal 2006, Yuri Khanon passa a uno speciale «metodo inverso» di creatività, quando "un punto viene scritto in avanti e l'altro è simultaneamente riportato alla sua completa distruzione". Questa è la sua risposta ermetica: Questo mondo è un criminale, non merita altro che cenere[18]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (RU) Encyclopedia di Cinema & Teatro (Bio), su kino-teatr.ru.
  2. ^ (EN) European Film Awards (1988), su imdb.com (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2008).
  3. ^ Ника (кинопремия, 1989) (ru)
  4. ^ a b c d e f g h i (EN) Grove's Dictionary of Music & Musicians, 2001, su oxfordmusiconline.com (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2013).
  5. ^ Савояров, Михаил Николаевич (ru)
  6. ^ (RU) Jurij Chanon, in Ėncicklopedija otečestvennogo kino (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  7. ^ Jurij Chanon. Note al disco dell'“Olympia”, OCD-284, London, 1992.
  8. ^ V. Tichonov, “L’impero della maschera bianca” (edit. Khangiore Sinmun, Seul, 2003, ISBN 89-8431-109-X 03810, pp. 96-97), (KO)
  9. ^ Middle duet - YouTube //«Duetto medio» (video)
  10. ^ Copia archiviata, su mariinsky.ru. URL consultato il 16 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2009). // Teatro Mariinskij: Balletti. (RU)
  11. ^ [1] // «La maschera d'oro», 2000, (RU)
  12. ^ Золотая Маска
  13. ^ Copia archiviata, su bolshoi.ru. URL consultato il 16 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2010). // Teatro Bol'šoj: Balletti. (RU)
  14. ^ New York City Ballet - Dance - Review - New York Times // New York Times: «The Middle Duo». (EN)
  15. ^ Copia archiviata, su koreaballet.or.kr. URL consultato il 16 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011). // Site of Korean ballet association, (RU)
  16. ^ Viktor Ekimovsky, “Automonographie” (edit. «Muzizdat / Музиздат», Mosca, 2008, ISBN 978-5-904082-04-8, pag.291-293), (RU)
  17. ^ [2] // «L'osso di zigrino» in eTV in russo
  18. ^ Boris Yoffe: Im Fluss des Symphonischen (eine Entdeckungsreise durch die sowjetische Symphonie). — Wolke Verlag, Hofheim 2014, S.648, pag.513. – ISBN 978-3-95593-059-2.

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