Jean-Frédéric de La Tour du Pin Gouvernet
Jean-Frédéric de La Tour du Pin Gouvernet | |
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Ministro della Guerra del Regno di Francia | |
Durata mandato | 4 agosto 1789 – 8 novembre 1790 |
Predecessore | Victor-François de Broglie |
Successore | Louis Le Bègue Duportail |
Jean-Frédéric de La Tour du Pin Gouvernet | |
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Nascita | Grenoble, 22 marzo 1727 |
Morte | Parigi, 28 aprile 1794 |
Religione | cattolica romana |
Dati militari | |
Paese servito | Regno di Francia |
Arma | Cavalleria Fanteria |
Anni di servizio | 1741 - 1790 |
Grado | Luogotenente generale |
Guerre | Guerra di successione austriaca Guerra dei sette anni |
Battaglie | Assedio di Bruxelles Battaglia di Roucoux Battaglia di Lauffeldt Assedio di Bergen op Zoom Assedio di Maastricht Battaglia di Hastenbeck |
Decorazioni | vedi qui |
Pubblicazioni | vedi qui |
dati tratti da Le premier ministre constitutionnel de la guerre: La Tour du Pin[1] | |
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Jéan Fréderic de La Tour du Pin Gouvernet (Grenoble, 22 marzo 1727 – Parigi, 28 aprile 1794) è stato un generale francese, insignito dei titoli nobiliari di conte di Paulin, marchese di La Roche-Chalais e di Cénevières, visconte di Calvignac, conte di Chastelard, visconte di Tesson e d’Ambleville, barone di Cubzac, signore di Cubzaguais, e signore di Formarville. Ufficiale veterano della guerra di successione austriaca e della guerra dei sette anni, insignito del titolo di cavaliere dell'Ordine di San Luigi, ricoprì l'incarico di Ministro della guerra sotto il regno di Luigi XVI.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Grenoble il 22 marzo 1727, all’interno del ramo più giovane della famiglia La Tour du Pin, figlio di Jean de La Tour du Pin Gouvernet[1] Conte di Paulin (1660-1731), e di Suzanne de La Tour La Cluse (1700-1752).[1] Nell’ottobre 1741[1] si arruolò come cornetta nel Régiment de Bourbon-Cavallerie,[2] raggiungendo il suo Corpo d'armata di stanza in Westfalia, dove trascorse l’inverno.[1] In forza all’armata operante sulla frontiera della Boemia, partecipò alle operazioni di soccorso di Braunaw, e alla spedizione di Schmidmill.[2] Nominato tenente il 16 aprile 1743,[2] prese parte alla difesa di alcune città della Baviera, terminando la campagna militare sulle rive del fiume Reno.[1] Il 2 dicembre 1744 [1] ottenne il comando di una compagnia del suo reggimento,[1] operante sul corso del basso Reno, e nel giugno del 1745[1] raggiunse con il suo reggimento l’Armata delle Fiandre,[3] al comando del Maresciallo di Saxe, accampata sotto Maubeuge, e poi a Chièvres,[1] partecipando all’assedio di Ath.[4] Nel corso del 1746 partecipò all’assedio di Bruxelles e alla battaglia di Roucoux, nel 1747 alla battaglia di Lauffeldt e all’assedio di Bergen op Zoom,[4] e nel 1748 all’assedio di Maastricht.[4]
Dopo la firma della pace di Aix-la-Chapelle la sua compagnia fu sciolta,[4] ed egli, promosso capitano, prestò servizio per qualche tempo presso il comando del Régiment du Bourbon-Cavallerie.[4] Il 1 febbraio 1749 ottenne una commissione per ottenere il grado di colonnello di fanteria, assumendolo il 20 dello stesso mese quando fu assegnato al Corpo dei Granatieri di Francia,[4] il cui reggimento si trovava a Dieppe.[2] Comandò tale reggimento durante i numerosi anni di pace, e nel 1753 convolò[4] a nozze con la signorina Marie-Thérèse Billet, che però morì il 9 aprile 1754.[4] L’anno dopo si sposò in seconde nozze con Cécile Marguerite Séraphine de Guinot, figlia del Marchese de Monconseil,[4] che gli portò in dote terreni ad Ambleville.[N 1].[4] Dopo lo scoppio della guerra dei sette anni,[5] fu nominato Cavaliere dell’Ordine di San Luigi[2] il 3 gennaio 1757, partecipando il 27 luglio dello stesso anno, alla testa del suo reggimento, alla battaglia di Hastenbeck[2] e poi alla presa di Minden e alla successiva capitolazione di Closterseven.[5]
Il 6 ottobre 1757 assunse il comando del Régiment de Guyenne,[5] venendo promosso brigadiere[5] il 20 febbraio 1761,[2] e assumendo il comando del Régiment de Piémont il 1 dicembre 1762,[5] che mantenne fino alla firma del trattato di pace del 1763.[5]
Promosso maresciallo di campo[6] nel maggio 1763, fu impiegato successivamente in Normandia e Bretagna.[5] Alla morte del suo primo cugino,[1] Charles Frederic del Tour-du-Pin de Bourelon (1694-1775), divenne capo della famiglia La Tour du Pin.[1] Nel 1778 divenne vicecomandante militare delle provincie di Aunis, Saintonge, Poitou.[5] Il 5 dicembre 1781 fu nominato luogotenente generale[6] delle armate del re e comandante in capo delle province di Aunis, Saintonge, Poitou.[5] Il 27 marzo 1789[5] fu eletto deputato presso gli Stati Generali, in rappresentanza della nobiltà di Saintes.[5] Il 4 agosto[N 2] dello stesso anno[7] fu nominato Ministro della guerra,[7] incarico che ricoprì fino al 16 novembre 1790, durante i primi mesi della rivoluzione francese. Ristabilì la disciplina all’interno dell'esercito[8] scosso da numerose rivolte,[6] tra cui quella gravissima di Nancy,[6] ricevendo le congratulazioni dell'Assemblea Nazionale, ma rimase ben presto esposto agli attacchi dei giacobini, arrivando ad offrire le sue dimissioni a re Luigi XVI che inizialmente le rifiutò.[6] L'8 novembre 1790 lasciò il Consiglio dei Ministri, sostituito due giorni dopo da Louis Le Bègue Duportail, ma nel corso del 1792 fu richiamato da Luigi XVI a far parte del Comitato di governo. Divenuto sospetto agli occhi della rivoluzione gli fu consentito di ritirarsi a vita privata ad Auteuil,[9] ma nel maggio 1793[10] fu messo in stato d’accusa, per essere poi liberato qualche settimana dopo, e quindi definitivamente arrestato il 31 agosto dello stesso anno.[10] Rinchiuso nel carcere di Sainte-Pélagie,[11] durante il processo[10] a Maria Antonietta, incominciato il 14 ottobre 1793,[10] testimoniò in favore della regina, cosa che non fu apprezzata dal pubblico accusatore del tribunale rivoluzionario Antoine Quentin Fouquier-Tinville, in particolare per il fatto che si rivolgeva a Maria Antonietta chiamandola "Vostra Maestà" e "la Regina".[12] Condannato a morte[13] quindici giorni dopo la regina, fu ghigliottinato il 28 aprile 1794, insieme a suo cugino, anch’egli generale, Philippe Antoine Gabriel Victor Charles Marchese de La Tour du Pin Gouvernet.[13]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Pubblicazioni
[modifica | modifica wikitesto]- Mémoire sur l'organisation de l'armée: adressé à l'Assemblée Nationale, De L’Imprimerie Nationale, Paris, 1790.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La coppia ebbe una figlia Cécile Suzanne (1756-1793), e un figlio Frédéric-Seraphin La Tour du Pin Gouvernet (1759-1837).
- ^ Era il giorno in cui fu proclamata l’abolizione dei privilegi feudali allora esistenti da parte dell’Assemblea Costituente.
Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j k l de Chilly 1909, p. 11.
- ^ a b c d e f g h Courcelles 1823, p. 304.
- ^ Michaud, Michaud 1826, p. 355.
- ^ a b c d e f g h i j de Chilly 1909, p. 12.
- ^ a b c d e f g h i j k de Chilly 1909, p. 13.
- ^ a b c d e Courcelles 1823, p. 305.
- ^ a b de Chilly 1909, p. 3.
- ^ de Chilly 1909, p. 310.
- ^ Michaud, Michaud 1826, p. 356.
- ^ a b c d de Chilly 1909, p. 365.
- ^ Caron 1910, p. 126.
- ^ de Chilly 1909, p. 366.
- ^ a b de Chilly 1909, p. 369.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Ambrogio A. Caiani, Louis XVI and the French Revolution, 1789–1792, Cambridge, Cambridge University Press, 2012, ISBN 1-139-78973-2.
- (FR) Pierre Caron, Paris pendant la terreur, Paris, Libraire Alphonse Picard et Fils., 1910, ISBN 5-87332-243-0.
- (FR) Gustave Bord, Étude sur la question Louis XVII.: Autour du Temple (1792-1795), Paris, Émile-Paul, 1912.
- (FR) Lucien de Chilly, La Tour du Pin. Les origines de l’Armée nouvelle sous la Constituante, Paris, Perrin et Cie. Libraires-Éditeurs, 1909.
- (FR) Jean Baptiste Pierre Jullien de Courcelles, Dictionnaire historique et biographique des généraux français, depuis le onzième siècle jusq’en 1823. Tome 9, Paris, Arthus Bertrand Libraire, 1823.
- (FR) Joseph F. Michaud e Louis Gabriel Michaud, Biographie universelle, ancienne et moderne. Volume 46, Paris, L.G. Michaud Imprimeur-Libraire, 1826.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Opere di Jean-Frédéric de La Tour du Pin Gouvernet, su Open Library, Internet Archive.
- (FR) Pubblicazioni di Jean-Frédéric de La Tour du Pin Gouvernet, su Persée, Ministère de l'Enseignement supérieur, de la Recherche et de l'Innovation.
- (FR) Jean-Frédéric de La Tour du Pin Gouvernet, su Sycomore, Accademia nazionale.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 34565355 · ISNI (EN) 0000 0000 8113 5273 · CERL cnp00347267 · LCCN (EN) nr93038057 · GND (DE) 104047895 · BNF (FR) cb12515465d (data) |
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