Governo Mišustin I

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Governo Mišustin I
Prima riunione di Gabinetto, 21 gennaio 2020
StatoBandiera della Russia Russia
Capo del governoMichail Vladimirovič Mišustin
(IND)
CoalizioneER, IND
(con l’appoggio esterno di LDPR, SRZP e R)
LegislaturaVII, VIII
Insediamento21 gennaio 2020
Dimissioni7 maggio 2024
Governo successivo11 maggio 2024

Il Governo Mišustin I (in russo Правительство Мишустина?, Pravitel'stvo Mišustina) è stato il 56º Governo della Federazione Russa, in carica dal 21 gennaio 2020 all’11 maggio 2024 (sebbene dimissionario dal precedente 7 maggio), per un totale di 4 anni, 4 mesi e 20 giorni. Esso fu guidato dal Primo Ministro Michail Mišustin.

Del governo, oltre al Presidente, hanno fatto parte vari vicepresidenti e 21 ministri federali. Tre vicepresidenti e 12 ministri federali dell'esecutivo Mišustin erano membri del precedente governo che sono stati confermati nei loro ruoli.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Il Presidente Putin durante un colloquio con il nominato Primo Ministro Mišustin, 15 gennaio 2020

La sua composizione è stata ufficializzata con decreto del Capo dello Stato Vladimir Putin il 21 gennaio 2020, su proposta dello stesso Primo Ministro Mišustin,[2] dopo che il Presidente stesso aveva conferito, in data 16 gennaio 2020, l’incarico di formare un esecutivo a quest’ultimo, dopo il voto favorevole della Duma di Stato (che lo ha approvato, per la prima volta nella storia del paese, senza un almeno un parlamentare che votasse contro).

Il giorno prima, infatti, si era dimesso il precedente governo, presieduto da Dmitrij Medvedev, subito dopo il messaggio al Parlamento del Capo dello Stato in cui erano stati dettati gli indirizzi da perseguire nell'immediato: tra gli altri punti in questione, da un lato vi erano politiche sociali finalizzate all'incremento del tasso di natalità, alla tutela delle famiglie e alla crescita del reddito familiare e della qualità della vita dei cittadini,[3][4] dall'altro una riforma costituzionale che desse maggiori poteri alla Duma nella fase di assegnazione dei ruoli del Primo ministro, dei suoi vice e di parte dei ministri.[5]

Differenze con il precedente esecutivo[modifica | modifica wikitesto]

Rispetto al precedente esecutivo, nel governo Mišustin è stato soppresso il Ministero del Caucaso settentrionale, le cui competenze sono state assegnate al Ministero dello sviluppo economico. È passata invece dal controllo di quest'ultimo a quello del Ministero delle Finanze l'Agenzia federale per la gestione delle proprietà statali, mentre il Servizio del catasto e della cartografia, quello del controllo sanitario e l'Agenzia federale medico-biologica sono diventate strutture autonome di diretta competenza del governo.[6]

Rimpasti intermedi[modifica | modifica wikitesto]

Elezioni del 2021[modifica | modifica wikitesto]

Sebbene il governo avesse giurato nella VII legislatura (ossia quella emersa dalle elezioni parlamentari del 2016), essendo rimasto in carica (con un piccolo rimpasto) anche in seguito all’insediamento della successiva VIII legislatura (ossia quella emersa dalle elezioni parlamentari del 2021), per prassi costituzionale l’esecutivo si è obbligatoriamente dovuto presentare anche dinnanzi a quest’ultima per ricevere una riconferma della fiducia parlamentare, la quale è stata concessa a grande maggioranza.

Dimissioni[modifica | modifica wikitesto]

Il 7 maggio, in seguito ad un importante rimpasto politico effettuato dal Presidente della Repubblica, Vladimir Putin, il governo si dimette per permettere la costituzione del nuovo esecutivo.

Situazione parlamentare[modifica | modifica wikitesto]

Mišustin alla Duma di Stato per ricevere la fiducia parlamentare, 16 gennaio 2020

Sulla base dei voti espressi dai gruppi parlamentari in occasione del voto di fiducia nei confronti di Michail Mišustin il 16 gennaio 2020, l'appoggio parlamentare al governo si poteva riassumere come segue:

Camera Collocazione Partiti Seggi
Duma di Stato[7] Maggioranza/App. est. ER (326)

Appoggio esterno: LDPR (39), SZRP (17), R (1)

383 / 450
Astensione KPRF (41)
41 / 450
Opposizione ER (15), KPRF (2), LDPR (1), SRZP (6), GP (1)

VAC: (1)

26 / 450

In seguito all’ insediamento della successiva legislatura (in cui il governo è rimasto comunque in carica), dopo le elezioni del 2021:

Camera Collocazione Partiti Seggi
Duma di Stato[7] Maggioranza/App. est. ER (325)

Appoggio esterno: LDPR (22), SRZP (27), R (1)

375 / 450
Astensione KPRF (57)
57 / 450
Opposizione NL (15), PDC (1), NI (1)

VAC: (1)

18 / 450

Composizione[modifica | modifica wikitesto]

     Indipendenti (IND)

     Russia Unita (ER)

Carica Titolare Partito
Capo del governo Michail Mišustin IND
Vicecapo del governo Andrej Belousov
(fino al 7 maggio 2024)
IND
Denis Manturov[8]
(dal 7 maggio 2024)
ER
Vicecapo del governo

Capo dello Staff del Gabinetto

Dmitrij Grigorenko IND
Vicecapo del governo
(per i complessi agro-industriali, le risorse naturali e l’ecologia)
Viktoria Abramchenko ER
Vicecapo del governo
(per le costruzioni e lo sviluppo regionale)
Marat Chusnullin IND
Vicecapo del governo Jurij Borisov
(fino al 15 luglio 2022)
IND
Denis Manturov[8]
(dal 15 luglio 2022 al 7 maggio 2024)
ER
Vicecapo del governo
(per l’integrazione eurasiatica e la cooperazione con CIS, BRICS e G20)
Aleksej Overčuk IND
Vicecapo del governo
(per il complesso energetico-combustibile)
Alexander Novak
(dal 10 novembre 2020)
ER
Vicecapo del governo

Inviato presidenziale per il Circondario federale dell'Estremo Oriente

Jurij Trutnev ER
Vicecapo del governo
(per le politiche sociali)
Tat'jana Golikova ER
Vicecapo del governo
(per il turismo, lo sport, la cultura e le comunicazioni)
Dmitrij Černyšenko IND
Ministro dell'agricoltura Dmitrij Patrušev IND
Ministro dell'edilizia e delle costruzioni Vladimir Jakušev
(fino al 9 novembre 2020)
ER
Irek Faizullin
(dal 10 novembre 2020)
IND
Ministro della cultura Ol'ga Ljubimova IND
Ministro della difesa Sergej Šojgu
(fino al 7 maggio 2024)
ER
Andrej Belousov
(dall’11 maggio 2024)
IND
Ministro dello sviluppo
dell'Estremo Oriente e dell'Artico
Aleksandr Kozlov
(fino al 9 novembre 2020)
ER
Aleksej Olegovich
(dal 9 novembre 2020)
IND
Ministro dello sviluppo digitale, delle comunicazioni e dei mass media Maksut Šadaev IND
Ministro dello sviluppo economico Maksim Rešetnikov ER
Ministro dell'istruzione Sergej Kravcov IND
Ministro delle situazioni di emergenza Evgenij Ziničev
(fino all’8 settembre 2021)
IND
Aleksandr Chupriyan
(dall’8 settembre 2021 al 25 maggio 2022)
IND
Aleksandr Kurenkov
(dal 25 maggio 2022)
IND
Ministro dell'energia Aleksandr Novak
(fino al 9 novembre 2020)
ER
Nikolai Shulginov
(dal 9 novembre 2020)
IND
Ministro delle finanze Anton Siluanov ER
Ministro degli affari esteri Sergej Lavrov ER
Ministro della sanità Michail Muraško IND
Ministro degli interni Vladimir Kolokol'cev IND
Ministro della giustizia Konstantin Čujčenko ER
Ministro del lavoro
e della tutela sociale
Anton Kotjakov IND
Ministro delle risorse naturali
e dell'ecologia
Dmitrij Kobylkin
(fino al 9 novembre 2020)
ER
Alexander Kozlov
(dal 10 novembre 2020)
ER
Ministro della scienza
e dell'educazione superiore
Valerij Fal'kov IND
Ministro dello sport Oleg Matycin IND
Ministro dei trasporti Evgenij Ditrich
(fino al 9 novembre 2020)
IND
Vitaly Savelyev
(dal 9 novembre 2020)
ER
Ministro dell'industria
e del commercio
Denis Manturov ER

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (RU) Julija Zabajlovič, Новое Правительство России в одной картинке, su 59.ru, 22 gennaio 2020. URL consultato il 22 gennaio 2020.
  2. ^ (RU) Объявлен состав нового правительства, su ria.ru, 21 gennaio 2020. URL consultato il 21 gennaio 2020.
  3. ^ (RU) Михаил Мишустин представил программу основных направлений деятельности будущего правительства, su 1tv.ru, 16 gennaio 2020. URL consultato il 22 gennaio 2020.
  4. ^ (RU) Мишустин представил Госдуме свою программу на посту премьера. Главное, su rbc.ru, 16 gennaio 2020. URL consultato il 22 gennaio 2020.
  5. ^ (RU) Кабинет Мишустина: обновленный социальный блок, новички и "долгожители", su tass.ru, 21 gennaio 2020. URL consultato il 22 gennaio 2020.
  6. ^ (RU) Кто остался, кто пришел. Новые лица правительства России, su ria.ru, 22 gennaio 2020. URL consultato il 22 gennaio 2020.
  7. ^ a b Viene riportata la situazione parlamentare solo di questa camera (e non anche del Consiglio Federale) poiché solo quest'ultima ha il potere di controllare il rapporto di fiducia con l'esecutivo
  8. ^ a b Con delega alla difesa ed all’industria spaziale

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