Giulio Cesare da Varano

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Giulio Cesare da Varano
Signore di Camerino
Stemma
Stemma
In carica1444-1502
NascitaCamerino, 1434
MortePergola, 9 ottobre 1502
SepolturaTempio dell'Annunziata
Luogo di sepolturaCamerino
DinastiaDa Varano
PadreGiovanni II da Varano
MadreBartolomea Smeducci
ConsorteGiovanna Malatesta
FigliGiovanni, Venanzio, Camilla (naturale), Pirro (naturale), Ottaviano (naturale), Annibale (naturale)
Giulio Cesare da Varano
NascitaCamerino, 1434
MortePergola, 9 ottobre 1502
Cause della mortestrangolamento
Etniaitaliana
Dati militari
Paese servito Repubblica di Firenze
Repubblica di Siena
Stato Pontificio
Bandiera della Repubblica di Venezia Repubblica di Venezia
Anni di servizio1447-1502
Gradocondottiero
Altre caricheluogotenente di Ferdinando I di Napoli
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Giulio Cesare da Varano (Camerino, 1434Pergola, 9 ottobre 1502), signore di Camerino e grande mecenate, fu uno degli esponenti più illustri della famiglia Da Varano.

Palazzo Ducale (Camerino)

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era figlio di Giovanni II da Varano e di Bartolomea Smeducci di Sanseverino.

Venne salvato ancora bambino dalla strage della sua famiglia[1] dalla zia Tora da Varano, figlia di Rodolfo III, facendolo portare da Camerino a Fabriano presso i Chiavelli. Dal massacro si salvarono solo Giulio Cesare e Rodolfo, figlio di Piergentile;[2] Camerino venne assoggettata alla Repubblica della città, che governò dal 1434 al 1444, con l'appoggio dello Stato Pontificio. Solo nel 1444 i Da Varano poterono fare ritorno nel feudo, grazie al condottiero Carlo Fortebracci, figlio di Braccio da Montone e Giulio Cesare venne acclamato signore dal popolo.

Nel 1447 venne nominato vicario apostolico insieme al cugino Rodolfo IV. Ma papa Nicola V, vista la giovane età dei nuovi signori, affidò il governo della città a Elisabetta Malatesta, figlia di Galeazzo Malatesta, che si fece monaca quando rimase vedova di Piergentile da Varano. Giulio Cesare da allora divenne uomo d'armi, militando prima per la Repubblica di Firenze poi per Siena, al fine di asservire Jacopo Piccinino. Combatté per papa Pio II contro il re di Napoli e, nel 1469, fu al fianco delle truppe pontificie in opposizione a Rimini, ma per due volte rimase sconfitto. Prestò servizio per il cardinale Giuliano della Rovere, futuro papa Giulio II, per sottomettere Todi, Spoleto e quindi Firenze. Nel 1484 fu al servizio della Serenissima.[3]

Nulla poté sulle truppe di Cesare Borgia, che assalirono Camerino nel 1502. Giulio venne catturato e condotto nella rocca di Pergola, dove fu strangolato da Michelotto Corella, luogotenente e sicario del Valentino. Stessa sorte toccò a tre suoi figli, mentre Camilla, suora clarissa, riuscì a fuggire rifugiandosi ad Atri. Camerino venne eretta a ducato da papa Alessandro VI e conferita al figlio, che governerà sino al 1503, data di morte del pontefice.[4]

Giulio Cesare fece edificare, attorno all'anno 1460, il sontuoso Palazzo Ducale e fondò il monastero di Santa Chiara, dove dimorò sua figlia Camilla. Sotto la sua signoria Camerino visse il periodo di maggior splendore.

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Giulio Cesare sposò nel 1451 Giovanna Malatesta (1444-1511), figlia di Sigismondo Pandolfo Malatesta, signore di Rimini, e di Polissena Sforza, figlia naturale di Francesco Sforza, futuro duca di Milano. Ebbero la seguente prole:[5]

  • Giovanni Maria (1481-1527), signore e duca di Camerino
  • Venanzio (1476-1502), signore di Camerino, uomo d'armi, morto strangolato come il padre

Giulio Cesare ebbe anche questi figli naturali:

  • Pirro (1486-1502), morto strangolato come il padre
  • Ottaviano (?-1488)
  • Annibale (?-1502), uomo d'armi, morto strangolato come il padre
  • Camilla (1458-1524),[6] religiosa proclamata santa

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Misteri, crimini e storie insolite delle Marche.
  2. ^ Treccani.it. Da Varano.
  3. ^ I volti di una dinastia
  4. ^ Guerra
  5. ^ Pompeo Litta, Famiglie celebri d'Italia. Varano da Camerino, Torino, 1835.
  6. ^ Santa Camilla Battista Varano., su vangelodelgiorno.org. URL consultato l'8 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2018).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Maria Teresa Guerra Medici, I Varano di Camerino, Università degli Studi di Camerino, 2002
  • I volti di una dinastia. I da Varano di Camerino, Federico Motta, Milano, 2001
  • Pompeo Litta, Famiglie celebri d'Italia. Varano da Camerino, Torino, 1835, ISBN non esistente.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Signore di Camerino Successore
Rodolfo IV da Varano 14441502
(1444-1464 con Rodolfo IV)
Venanzio da Varano
Controllo di autoritàVIAF (EN207297000 · ISNI (EN0000 0001 4093 1510 · CERL cnp00526482 · GND (DE129074772 · WorldCat Identities (ENviaf-207297000