Giacomo Abbruzzese

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Giacomo Abbruzzese sul set di Stella Maris (2013)

Giacomo Abbruzzese (Taranto, 3 giugno 1983) è un regista, sceneggiatore e fotografo italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Infanzia e formazione[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Taranto. Nel 2005 si è laureato in scienze della comunicazione all'Università degli Studi di Siena, e ha poi conseguito nel 2008 il master in Cinema, Televisione e Produzione multimediale presso l'Università di Bologna. Dopo due anni passati come fotografo tra Israele e Palestina, si è diplomato nel prestigioso centro de Le Fresnoy - Studio National des Arts Contemporains di Tourcoing, in Francia[1].

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

I suoi cortometraggi sono stati selezionati e premiati in numerosi festival tra cui il Festival international du court métrage de Clermont-Ferrand, il Festival internazionale del cortometraggio di Oberhausen, il Palm Springs International Film Festival, la Viennale, il Tampere Film Festival, il Torino Film Festival e il Leeds International Film Festival. Proiettati alla Cinémathèque di Parigi, i suoi lavori sono stati trasmessi dalle televisioni di diversi Paesi, specialmente Francia, Italia e Svezia (France 3, Canal+, Arte, Sky Arte, SVT).[2]

È stato invitato come artista in residenza alla Cinéfondation del Festival di Cannes, alla Cité Internationale des Arts a Parigi e al Festival international du court métrage de Clermont-Ferrand.

Nel 2022, per il documentario America, viene candidato ai Premio César.

Nello stesso anno gira il suo primo lungometraggio, Disco Boy, una coproduzione tra Francia, Italia, Belgio e Polonia, con protagonista Franz Rogowski, per cui si aggiudica un Orso d'argento al Festival di Berlino 2023.[3]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Attualmente vive e lavora tra Parigi e l'Italia.[4]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Regista e sceneggiatore[modifica | modifica wikitesto]

Lungometraggi[modifica | modifica wikitesto]

Cortometraggi[modifica | modifica wikitesto]

  • Archipel (2010)
  • Fireworks (2011)[5]
  • This is the Way (2013)
  • Stella Maris (2014)[6]
  • I santi (2021)[7]

Documentari[modifica | modifica wikitesto]

  • America (2019)[9]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Torino Film Festival
    • 2010Miglior Cortometraggio per Archipel
    • 2010Premio AVANTI alla distribuzione per Archipel

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Artiste étudiant, su Le Fresnoy - Studio national des arts contemporains. URL consultato il 19 agosto 2022.
  2. ^ Giacomo Abbruzzese, su cinemaitaliano.info. URL consultato il 19 agosto 2022.
  3. ^ Disco Boy, su Cineuropa - il meglio del cinema europeo. URL consultato il 19 agosto 2022.
  4. ^ Dugong Films » DISCO BOY, su dugong.it. URL consultato il 19 agosto 2022.
  5. ^ Massimo Causo, VIAGGIO IN ITALIA – Giacomo Abbruzzese, empatia con l'orizzonte, su Sentieri Selvaggi, 16 gennaio 2012. URL consultato il 14 ottobre 2023.
  6. ^ Massimo Causo, VIAGGIO IN ITALIA – Stella Maris di Giacomo Abbruzzese e L'albero di trasmissione di Fabrizio Bellom, su Sentieri Selvaggi, 29 dicembre 2014. URL consultato il 18 ottobre 2023 (archiviato il 14 ottobre 2023).
  7. ^ I Santi (2021), di Giacomo Abbruzzese, su cinemaitaliano.info. URL consultato il 19 agosto 2022.
  8. ^ Paula Frederick, FAME, di Giacomo Abbruzzese e Angelo Milano, su Sentieri Selvaggi, 13 dicembre 2017. URL consultato il 18 ottobre 2023 (archiviato il 14 ottobre 2023).
  9. ^ Giuseppe Procino, America, il bellissimo documentario di Giacomo Abbruzzese sulla ricerca e il senso di appartenenza, su bonculture.it, 10 ottobre 2019. URL consultato il 19 agosto 2022.
  10. ^ Condé Nast, Disco Boy: finalmente un film italiano (psichedelico) da non perdere, su Wired Italia, 9 marzo 2023. URL consultato il 16 marzo 2023.
  11. ^ Chiara Guida, César 2022, le nomination: domina Illusioni Perdute, su cinefilos.it, 26 gennaio 2022. URL consultato il 19 agosto 2022.
  12. ^ Giacomo Abbruzzese, su mymovies.it. URL consultato il 19 agosto 2022.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN19153651623055780725 · ISNI (EN0000 0004 6879 2841 · BNF (FRcb177573702 (data)