Fabrizio Sarazani

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Fabrizio Sarazani (Roma, 8 gennaio 1905Roma, 22 agosto 1987) è stato uno scrittore, drammaturgo e giornalista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Diretto discendente di una delle famiglie più antiche della nobiltà romana (era un conte), iniziò l'attività giornalistica nel 1925, appena ventenne, prima a La Tribuna e poi a Il Popolo di Roma. Conobbe Luigi Antonelli e Silvio D'Amico e passò al Il Giornale d'Italia come critico teatrale e cinematografico. Nel dopoguerra collabora con i quotidiani Il Messaggero, Momento Sera e Il Tempo, e alla fine passò a scrivere per i settimanali Lo Specchio e Il Borghese. Come soggettista e sceneggiatore cinematografico collaborò a una dozzina di film dal 1937 al 1954, ma soprattutto sviluppò un'amicizia intensa con Totò: quest'ultimo dichiarò, in una famosa intervista a Oriana Fallaci, che lui e il conte Paolo Gaetani erano gli unici amici autentici che frequentava assiduamente[1]. Fu anche commediografo teatrale, scrivendo alcune piéces tra il 1930 e il 1961, aggiudicandosi per due volte consecutive il Premio Saint Vincent nel 1956 e nel 1957[2]; si dedicò inoltre anche alla saggistica, pubblicando diversi libri basati su aspetti della sua città natale, tra il 1956 e il 1980. È deceduto a Roma, il 22 agosto 1987[3] all'età di 82 anni e viene sepolto al Cimitero Flaminio della capitale.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Soggetti e sceneggiature[modifica | modifica wikitesto]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Saggi[modifica | modifica wikitesto]

  • Roma per bene (1956)
  • Vita di Cesare Pascarella, Roma, G. Casini (1957)
  • Roma in castigo (1959)
  • Roma ad bestias (1963)
  • Roma romanesca (1966)
  • Il Papa tosto - Vita di Sisto V, Milano, Edizioni del Borghese (1970)
  • L'ultimo Doge - Vita di Giuseppe Volpi di Misurata (1972)
  • Ruspoli, famiglia romana (1977)
  • La buffonata romana (1980)
  • Alla corte del duce: l'aristocrazia romana e il fascismo, prefazione di Francesco Perfetti, Firenze, Le lettere (2015)

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

  • La cattedrale di piume (1930)
  • Antitragica (1932)
  • Verde, rosso e nero (1934)
  • Personaggi al caffè (1934)
  • La casa sul lago (1936)
  • Storia di un uomo molto stanco (1956)
  • La grande famiglia (1957)
  • Io sono la figlia del Re (1958)
  • Storia di un uomo molto stanco; La grande famiglia; Io sono la figlia del Re, Bologna, Cappelli (1960)
  • La cupola di San Pietro (1961)
  • Scandalo (1961)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Si veda, sotto questo aspetto, l'estratto dell'intervista tratto dal libro "Intervista con il mito" di Oriana Fallaci.
  2. ^ Raul Radice, «Teatro», in Enciclopedia Italiana - III Appendice, 1961.
  3. ^ La data esatta di morte è desunta dal sito in mia memoria Archiviato il 22 febbraio 2014 in Internet Archive. dell'Archivio Digitale dei Defunti

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • SARAZANI Fabrizio, in Chi è? Dizionario degli Italiani d'oggi, Roma, Angelo Fortunato Formiggini, 1957, p. 498.
  • Enrico Falqui (a cura di), Sarazani Fabrizio, in Antologia di scrittori laziali contemporanei, Roma, Stamperia di A. Tallone, 1972, p. 254.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN28368447 · ISNI (EN0000 0001 1563 8785 · SBN RAVV076062 · LCCN (ENn80046590 · GND (DE1140136631 · J9U (ENHE987007267661305171 · WorldCat Identities (ENlccn-n80046590