Diocesi di Bisceglie

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Diocesi di Bisceglie
Dioecesis Vigiliensis
Chiesa latina
Suffraganea dell'arcidiocesi di Trani
Regione ecclesiasticaPuglia
 
StatoItalia
 
ErezioneXI secolo
Soppressionein plena unione dal 30 settembre 1986 con l'arcidiocesi di Trani e Barletta
Ritoromano
CattedraleSan Pietro apostolo
Santi patroniSanti Mauro, Sergio e Pantaleone
Dati dall'Annuario pontificio (ch · gc?)
Chiesa cattolica in Italia
Pompeo Sarnelli, vescovo di Bisceglie dal 1692 al 1724.
La chiesa di San Matteo a Bisceglie.

La diocesi di Bisceglie (in latino Dioecesis Vigiliensis) è una sede della Chiesa cattolica, istituita nell'XI secolo.

Nell'ambito della generale riforma delle circoscrizioni diocesane in Italia, avviata dopo il Concilio Vaticano II, il 30 settembre 1986 la diocesi di Bisceglie è stata unita all'arcidiocesi di Trani e Barletta, a formare l'arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie.

Ne sono patroni i santi Mauro, Sergio e Pantaleone.

Territorio

Il territorio della diocesi alla vigilia della plena unione con le arcidiocesi di Trani e Barletta, comprendeva il solo comune di Bisceglie[1], in provincia di Bari, dove sorge la cattedrale di San Pietro apostolo, oggi concattedrale dell'arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie.

Storia

Secondo la tradizione petrina, comune a molte diocesi della Puglia e dell'Italia meridionale, lo stesso apostolo san Pietro avrebbe annunciato il vangelo a Bisceglie, consacrando il primo vescovo, san Mauro. A lungo si è attribuita la fondazione della diocesi all'VIII secolo, per la presenza di un presunto vescovo di Bisceglie al concilio di Nicea del 787: in realtà a quel concilio non prese parte nessun vescovo pugliese, e Sergio, attribuito alla sede biscegliese, fu in realtà un vescovo di Bargilia, sempre presente negli atti conciliari tra i vescovi della provincia ecclesiastica di Caria.[2]

La diocesi è di fondazione normanna e risale all'XI secolo. Pompeo Sarnelli, nelle sue Memorie de' Vescovi di Biseglia, menziona il vescovo Mercurio nel 1059, la cui esistenza tuttavia, come riconosce lo stesso Sarnelli, si fonda su un documento palesemente spurio, "tessuto più di favole che di storia".[3] Storicamente documentato invece è il vescovo Giovanni, che nel 1071 prese parte alla solenne consacrazione della chiesa abbaziale di Montecassino; Giovanni fu il primo vescovo di Bisceglie, come si evince da un diploma del successore Dumnello del 1074, nella quale il vescovo parla di sé come del secondo vescovo biscegliese. A Mancusio si deve invece la costruzione della chiesa di San Matteo, che il successore Stefano, nel primo anno del suo episcopato (1099), concesse alle famiglie dei casali di Sagina e di Giano, rifugiatesi in città a causa delle incursioni dei Saraceni.

Il XII secolo è segnato dal lungo episcopato di Amando, documentato in numerosi diplomi dal 1154 fino al 7 luglio 1182; durante il suo mandato, furono rinvenute le reliquie dei santi Mauro, Sergio e Pantaleone, eletti patroni della città e della diocesi; il flusso di numerosi pellegrini favorì nel 1393 la fondazione della "congrega dei Santi Martiri". Nell'inverno 1222 la città accolse san Francesco, che vi fondò il monastero dei frati minori di Santa Maria dell'Annunziata. La cattedrale di Bisceglie, la cui costruzione fu iniziata nel 1073, venne consacrata dal vescovo Leone nel 1295.

La cattedrale fu a lungo l'unica parrocchia della città e della diocesi, e solo nel 1590 il vescovo Alessandro Cospi fondò tre nuove parrocchie. La vita religiosa della popolazione orbitò perciò attorno ai numerosi conventi e monasteri cittadini; oltre ai francescani, Bisceglie accolse gli osservanti di San Lorenzo nel 1479, i domenicani di Santa Maria del Muro nel 1502, gli agostiniani di Santa Maria Incoronata nel 1546, i cappuccini di San Michele Arcangelo nel 1606; vi erano anche due comunità femminili di clarisse. Inoltre, a partire dalla fine del XV secolo, si svilupparono in città diverse confraternite, il cui numero aumentò in seguito alla missione dei gesuiti nel XVI secolo.[4]

I vescovi ebbero difficoltà ad applicare le normative di riforma del concilio di Trento. Tuttavia già nel 1547 fu indetto un primo sinodo diocesano, ad opera del vescovo Geronimo Sifola; il seminario fu eretto solo nel Settecento. Fra il 1692 ed il 1724 fu vescovo biscegliese Pompeo Sarnelli, erudito e storico, autore delle Memorie de' Vescovi di Biseglia e della stessa Città; a lui si deve anche il restauro del palazzo vescovile, oggi sede del museo diocesano di Bisceglie. Ai tempi del Sarnelli, la diocesi comprendeva, oltre alla cattedrale, le collegiate di Sant'Adoeno, di Santa Margherita, di San Matteo e di San Nicola, 10 altre chiese nella città e più di 15 nella campagna circostante; vi erano inoltre 5 conventi maschili e 2 femminili; il clero secolare comprendeva circa 100 preti e 85 seminaristi.[5]

Nel 1800 morì l'ultimo vescovo residente, Salvatore Palica. In seguito la diocesi rimase vacante per diciotto anni, finché il 27 giugno 1818, con la bolla De utiliori di papa Pio VII, fu concessa in amministrazione perpetua agli arcivescovi di Trani.

Il 20 ottobre 1980, con la bolla Qui Beatissimo Petro di papa Giovanni Paolo II, la diocesi di Bisceglie è entrata a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Bari. Infine, il 30 settembre 1986, in forza del decreto Instantibus votis della Congregazione per i Vescovi, le tre sedi di Trani, Barletta e Bisceglie sono state "pienamente unite" e la nuova circoscrizione ecclesiastica ha assunto il nome di arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie.

Cronotassi dei vescovi

  • Sergio ? † (menzionato nel 787)
  • Mercurio ? † (menzionato nel 1059)
  • Giovanni I † (menzionato nel 1071)
  • Dumnello † (menzionato nel 1074)
  • Mancusio † (? - circa 1098 deceduto)
  • Stefano † (1099 - ?)[1]
  • Goffredo † (menzionato nel 1137)[6]
  • Amando † (prima del 1154 - dopo il 7 luglio 1182 deceduto)[7]
  • Bisanzio † (1182 - 19 ottobre 1220 deceduto)[8]
  • Anonimo † (menzionato nel 1228)[7][9]
  • Anonimo † (menzionato nel 1235)[7]
  • Berto † (menzionato nel 1237)[7]
  • Nicola I † (marzo/ottobre 1239 - ?)[10]
  • Sergio † (prima di giugno 1267 - dopo gennaio 1274)[7]
    • Sede vacante (circa 1275/76 - 1285)[7]
  • Gerolamo ? † (menzionato nel 1285)[11]
  • Leone di Gaeta † (prima di febbraio 1289[12] - dopo luglio 1313)[13]
  • Giovanni II ? † (menzionato nel 1314)[14]
  • Giacomo † (menzionato a ottobre 1316)[1]
  • Nicola II † (prima di ottobre 1317 - dopo novembre 1328)[1]
  • Bartolomeo, O.P. † (menzionato nel 1327)
  • Martino (Sambiasi o Samblasi) † (? - 1348 deceduto)
  • Simone di Raiano † (5 novembre 1348 - dopo agosto 1372[1] deceduto)
  • Domenico † (circa 1387 - ?)
  • Giovanni III, O.P. † (circa 1388 - 1390 nominato vescovo di Giovinazzo[15])
  • Giacomo Federici, O.Carm. † (4 gennaio 1391 - dopo il 18 settembre 1399)
  • Francesco Falconi † (circa 1399 - ?)
  • Nicola Falconi † (prima del 1413 - 1442 deceduto)
  • Giacomo Pietro de Gravina † (23 maggio 1442 - 1476 deceduto)
  • Bernardino Barbiani † (9 agosto 1476 - 24 agosto 1487 nominato vescovo di Bisaccia)
  • Martino Madio da Tramonti † (24 agosto 1487 - 1507 dimesso)
  • Antonio Lupicino † (19 novembre 1507 - 1524 dimesso)
  • Geronimo Sifola † (11 maggio 1524 - 1565 deceduto)
  • Giovanni Andrea Signati † (22 agosto 1565 - 23 settembre 1575 nominato vescovo di Bisignano)
  • Leonardo Bonaccorsi † (23 settembre 1575 - 3 agosto 1576 deceduto)
  • Giovanni Battista Soriani, O.Carm. † (22 agosto 1576 - 25 giugno 1582 deceduto)
  • Nicola Secadenari † (1583 - 30 luglio 1583 deceduto)
  • Alessandro Cospi † (7 ottobre 1583 - 15 maggio 1609 deceduto)
  • Antonio Albergati † (3 agosto 1609 - 1627 dimesso)
  • Nicola Bellolatto † (8 marzo 1627 - 15 luglio 1636 deceduto)
  • Bernardino Scala † (12 gennaio 1637 - 18 maggio 1643 nominato vescovo di Montefeltro)
  • Guglielmo Gaddi † (31 agosto 1643 - 7 febbraio 1652 deceduto)
  • Giuseppe Lomellini, O.S.B. † (26 agosto 1652 - 25 agosto 1657 deceduto)
  • Cesare Cancellotti o Lancellotti † (1º aprile 1658 - 26 giugno 1662 nominato vescovo di Montalto)
  • Giovanni Battista Penna, O.S.A. † (9 aprile 1663 - 2 luglio 1664 deceduto)[16].
  • Francesco Antonio Ricci, O.F.M.Obs. † (15 settembre 1664 - 28 aprile 1685 deceduto)
  • Giuseppe Crispino † (10 settembre 1685 - 13 novembre 1690 nominato vescovo di Amelia)
  • Pompeo Sarnelli † (24 marzo 1692 - 7 luglio 1724 deceduto)
  • Antonio Pacicco, O.F.M. † (11 settembre 1724 - marzo 1739 deceduto)
  • Francesco Antonio de Leonardis † (15 luglio 1739 - 30 aprile 1762 deceduto)
  • Donato Antonio Giannelli † (22 novembre 1762 - 30 settembre 1783 deceduto)
    • Sede vacante (1783-1792)
  • Salvatore Palica, O.S.B.Cel. † (26 marzo 1792 - 3 dicembre 1800 deceduto)
    • Sede vacante (1800-1818)
    • Sede amministrata dagli arcivescovi di Trani (1818-1986)

Note

  1. ^ a b c d e Cronotassi iconografia e araldica dell'Episcopato pugliese, Regione Puglia 1984, p. 114.
  2. ^ Jean Darrouzès, Listes épiscopales du concile de Nicée (787), in: Revue des études byzantines, 33 (1975), p. 45.
  3. ^ Memorie de' Vescovi di Biseglia, pp. 29-30. Dello stesso parere è Coletti, editore della seconda edizione dell'Italia sacra di Ferdinando Ughelli (coll. 937-938, nota 1). Mercurio non appare nella Cronotassi iconografia e araldica dell'Episcopato pugliese, p. 114.
  4. ^ Dal sito Beweb - Beni ecclesiastici in web.
  5. ^ F. Bonnard, Bisceglia, in Dictionnaire d'histoire et de géographie ecclésiastiques, VIII, Parigi 1935, col. 1548.
  6. ^ Kehr, Italia pontificia, IX, p. 310.
  7. ^ a b c d e f Kamp, Kirche und Monarchie…, vol. 2, pp. 565–568.
  8. ^ Ferdinando Gabotto, L'epitaffio del vescovo Bisanzio ed alcune altre iscrizioni della Cattedrale di Bisceglie, in Archivio storico pugliese 1 (1895), pp. 385-404.
  9. ^ Un vescovo Nicola, menzionato nel 1229, è dubbio ed è escluso da Kamp; si tratta probabilmente dell'omonimo vescovo documentato nel XIV secolo. Cronotassi iconografia e araldica dell'Episcopato pugliese, p. 114.
  10. ^ La diocesi di Bisceglie era vacante il 20 marzo 1239, mentre è certo che aveva già il suo vescovo il 20 ottobre successivo, quasi certamente Nicola, documentato per la prima volta il 30 dicembre 1240. Kamp, Kirche und Monarchie…, vol. 2, p. 567.
  11. ^ Vescovo ignoto a Kamp, la sua presenza nella cronotassi di Bisceglie è dubbia; forse fu vescovo di Veglia. Cronotassi iconografia e araldica dell'Episcopato pugliese, p. 114.
  12. ^ Kamp, Kirche und Monarchie…, vol. 2, p. 568, nota 33.
  13. ^ Un vescovo Leone è documentato dal 1289 al 1313; è da escludere, come suppongono Gams e Eubel, il vescovo Matteo, che le cronotassi locali riportano al 1298. Cronotassi iconografia e araldica dell'Episcopato pugliese, p. 114.
  14. ^ Vescovo dubbio. Cronotassi iconografia e araldica dell'Episcopato pugliese, p. 114.
  15. ^ Non riuscì tuttavia a prendere possesso della diocesi, alla quale rinunciò; così Gams, ma ignoto a Eubel.
  16. ^ Rafael Lazcano, Episcopologio agustiniano. Agustiniana, Guadarrama (Madrid) 2014, vol. I, p. 637-638.

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni