Diocesi di San Marino-Montefeltro

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Diocesi di San Marino-Montefeltro
Dioecesis Sammarinensis-Feretrana
Chiesa latina
Duomo di Pennabilli
Suffraganea dell'arcidiocesi di Ravenna-Cervia
Regione ecclesiasticaEmilia-Romagna
 
Stemma della diocesi Mappa della diocesi
 
Sede vacante
Amministratore apostolicoAndrea Turazzi
Vescovo elettoDomenico Beneventi
Vescovi emeritiAndrea Turazzi
Presbiteri65, di cui 46 secolari e 19 regolari
970 battezzati per presbitero
Religiosi22 uomini, 50 donne
Diaconi11 permanenti
 
Abitanti66.441
Battezzati63.112 (95,0% del totale)
StatoItalia, San Marino
Superficie683 km²
Parrocchie81
 
ErezioneIX secolo
Ritoromano
CattedraleSan Leone
Santi patroniSan Marino
San Leo (Leone)
IndirizzoPiazza Giovanni Paolo II 1, 47864 Pennabilli [Rimini], Italia
Sito webwww.diocesi-sanmarino-montefeltro.it
Dati dall'Annuario pontificio 2023 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Italia

La diocesi di San Marino-Montefeltro (in latino Dioecesis Sammarinensis-Feretrana) è una sede della Chiesa cattolica suffraganea dell'arcidiocesi di Ravenna-Cervia appartenente alla regione ecclesiastica Emilia-Romagna. Nel 2022 contava 63.112 battezzati su 66.441 abitanti. La sede è vacante, in attesa che il vescovo Domenico Beneventi ne prenda possesso.

I patroni diocesani sono san Leo (Leone), sacerdote, e san Marino, diacono.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio appartiene a due diversi stati: l'Italia (suddiviso tra le regioni Emilia-Romagna e Marche) e la Repubblica di San Marino.

Oltre a tutto il territorio sammarinese, la diocesi comprende l'Alta Valmarecchia e la frazione di Pieve Corena in provincia di Rimini (per un totale di 9 comuni), la Val Foglia e la Val Conca in provincia di Pesaro e Urbino (per un totale di 11 comuni).

Sede vescovile è Pennabilli, in cui si trovano il palazzo episcopale, la cattedrale di San Leone, gli uffici di curia, il seminario vescovile, l'archivio, la biblioteca e il museo diocesano. Nel territorio sorge una basilica minore: la basilica di San Marino, nell'omonimo stato.

La diocesi è suddivisa in 81 parrocchie, di cui 69 sono in Italia e 12 nella Repubblica di San Marino.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il duomo di San Leo nell'omonima città
La basilica del Santo a San Marino

La diocesi di Montefeltro esisteva già nell'VIII secolo. La prima notizia risale al 785, quando Carlo Magno, con l'approvazione di papa Adriano I, la istituì come sede suffraganea all'arcidiocesi di Ravenna. La residenza del vescovo feretrano fu posta a San Leo, da cui prese il nome (il nome latino di San Leo è infatti Mons Feretri). La prima menzione di un vescovo di Montefeltro risale invece all'826, anno in cui Agatone partecipò al sinodo romano indetto da papa Eugenio II. Per tutto il IX secolo la presenza di vescovi sulla cattedra montefeltrina è ben attestata, mentre si ignora se nel secolo successivo la sede sia rimasta vacante, poiché non ci sono pervenuti i nomi dei vescovi fino ad Arduino (inizio dell'XI secolo).

Un documento del 964, all'epoca di papa Leone VIII, e uno del 7 luglio 997, durante il pontificato di papa Gregorio V, confermano che la diocesi di San Leo era suffraganea dell'arcidiocesi di Ravenna. Nel 1050 la diocesi fu sottratta all'autorità metropolitica di Ravenna, ma poi vi fu assoggettata nuovamente. Nel 1154 fu dichiarata immediatamente soggetta alla Santa Sede.

In questo periodo i vescovi esercitarono diritti feudali su San Marino, in quanto eredi di quelli degli abati del monastero fondato secondo la tradizione dallo stesso Santo, diritti che vennero poi ridotti da nuovi statuti locali, ma che rimasero significativi fino alla metà del Trecento[3].

Nel 1125 papa Onorio II, con la bolla Officii nostri[4], confermò al vescovo Pietro Carpegna tutte le giurisdizioni e i possedimenti della Chiesa di Montefeltro; questo documento è importante perché per la prima volta vengono elencate tutte le pievi, le chiese e le cappelle del territorio della diocesi.

All'inizio del XV secolo il vescovo Giovanni Seclani lasciò la residenza storica della diocesi a San Leo e la trasferì a Talamello, dove nel 1437 fece costruire un nuovo palazzo episcopale.

Il 4 giugno 1563 entrò a far parte della provincia ecclesiastica di Urbino. In quel periodo la cattedra vescovile era di nuovo tornata a San Leo.

Il 22 febbraio 1977, con il decreto Proprius dioecesis della Congregazione per i Vescovi, la diocesi ha assunto il nome attuale e ha subito alcune variazioni territoriali: ha ceduto due parrocchie alla diocesi di Sarsina e altre dieci alla diocesi di Rimini; tutte queste parrocchie si trovavano nella provincia di Forlì; ottenne dalle suddette diocesi quattro parrocchie che si trovavano in provincia di Pesaro e altre due nella Repubblica di San Marino che erano appartenute alla diocesi di Rimini. Contemporaneamente la diocesi è tornata ad essere suffraganea dell'arcidiocesi di Ravenna[5].

Dal 22 febbraio 1977 al 25 maggio 1995 è stata unita in persona episcopi alla diocesi di Rimini.

Dopo circa trent'anni di restauri, il 17 giugno 2000 è stata riconsacrata la cattedrale di Pennabilli; mentre l'antico duomo di San Leo, ripulito e consolidato, venne riaperto il 1º agosto 2006.

Negli ultimi decenni due papi hanno visitato la diocesi: papa Giovanni Paolo II nel settembre 1982 in visita apostolica alla Repubblica di San Marino; e papa Benedetto XVI il 19 giugno 2011 in visita pastorale alla diocesi.

Il 18 novembre 2003 la Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti ha confermato San Marino patrono principale della diocesi.[6]

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Vescovi di Montefeltro[modifica | modifica wikitesto]

  • Agatone † (menzionato nell'826)
  • Stefano † (prima dell'853 - dopo l'861)
  • Massimino † (menzionato nell'877)
  • Giovanni I † (prima dell'880 - dopo l'885)
  • ...
  • Arduino † (prima del 1015 - dopo il 1044)
  • Andolfo † (prima del 1053 - prima del 2 gennaio 1075)[7]
  • Gebizone † (dopo il 2 gennaio 1075 - dopo il 1097)
  • Pietro Carpegna † (menzionato nel 1125)
  • Arnoldo † (prima del 1140 - dopo il 1154)
  • Gualfredo o Valfrero † (menzionato nel 1172)
  • Alberto † (prima del 1206 - dopo il 1208)
  • Giovanni II † (prima del 1218 - 1221 o 1222)
  • Rolando † (prima di giugno 1222 - dopo il 1229)
  • Ugolino da Montefeltro † (prima del 1232 - 1252 deceduto)
  • Giovanni III † (9 novembre 1252 - dopo il 1275)
  • Roberto da Montefeltro † (prima del 1282 - dopo il 1284)
  • Liberto o Uberto, O.S.B. † (prima di ottobre 1288 - 1318 deceduto)
  • Benvenuto † (24 gennaio 1319 - dopo il 1347 deceduto)
  • Claro Peruzzi † (21 gennaio 1350 - dopo il 1375 deceduto)
  • Pietro, O.S.A. ? † (1378 - 1385 ?)
    • Pino degli Ordelaffi † (12 dicembre 1386 - 1390 nominato amministratore apostolico di Cervia) (amministratore apostolico)[8]
    • Luca Contraguerra † (4 marzo 1388 - ?) (antivescovo)[9]
  • Benedetto di Salnucio, O.S.B. † (11 febbraio 1390 - dopo il 1408)
  • Giovanni Seclani o Sedani, O.F.M.Conv. † (prima del 1413 - 28 settembre 1444 deceduto)
  • Francesco da Chiaravalle † (20 novembre 1444 - 1450 deceduto)
  • Giacomo Tebaldi † (5 giugno 1450 - 3 agosto 1458 nominato arcivescovo di Napoli)[10]
  • Corrado Marcellino † (12 agosto 1458 - 6 ottobre 1458 nominato vescovo di Terracina, Sezze e Priverno)
  • Giacomo da Foglia † (27 ottobre 1458 - ?)
  • Roberto degli Adimari † (26 aprile 1459 - 1º ottobre 1484 dimesso)
  • Celso Mellini † (1º ottobre 1484 - 1498 deceduto)
  • Luca Mellini † (21 novembre 1498 - 1507 deceduto)
  • Antonio Crastini, O.F.M. † (21 maggio 1507 - 11 agosto 1510 deceduto)
  • Paolo Alessandri degli Strabuzzi † (11 ottobre 1510 - 15 agosto 1537 deceduto)
  • Ennio Massari † (29 aprile 1549 - 1565 deceduto)
  • Carlo Visconti † (6 luglio 1565 - 12 novembre 1565 deceduto)
  • Gianfrancesco Sormani † (6 marzo 1566 - 1601 deceduto)
  • Pietro Cartolari † (19 novembre 1601 - gennaio 1607 deceduto)
  • Consalvo Durante † (19 febbraio 1607 - 10 gennaio 1643 deceduto)
  • Bernardino Scala † (18 maggio 1643 - 19 gennaio 1667 deceduto)
  • Antonio Possenti † (3 agosto 1667 - 12 dicembre 1671 deceduto)
  • Giacomo Buoni † (8 febbraio 1672 - 28 febbraio 1678 nominato vescovo di Sutri e Nepi)
  • Bernardino Belluzzi † (5 settembre 1678 - 25 settembre 1702 nominato vescovo di Camerino)
  • Pietro Valerio Martorelli † (5 marzo 1703 - 18 novembre 1724 dimesso)
  • Flaminio Dondi, O.F.M. † (20 novembre 1724 - 12 agosto 1729 deceduto)
  • Giovanni Crisostomo Calvi, O.P. † (7 settembre 1729 - 26 aprile 1747 deceduto)
  • Sebastiano Bonaiuti † (29 maggio 1747 - 27 febbraio 1765 deceduto)
  • Giovanni Pergolini † (22 aprile 1765 - 17 febbraio 1777 nominato vescovo di Urbania e Sant'Angelo in Vado)
  • Giuseppe Maria Terzi † (17 febbraio 1777 - 27 ottobre 1803 deceduto)
  • Antonio Begni † (28 maggio 1804 - 11 giugno 1840 deceduto)
  • Antonio Benedetto Antonucci † (17 dicembre 1840 - 22 luglio 1842 nominato vescovo di Ferentino)
  • Salvatore Leziroli † (22 luglio 1842 - 20 gennaio 1845 nominato vescovo di Rimini)
  • Martino Caliendi † (21 aprile 1845 - aprile 1849 deceduto)
  • Crispino Agostinucci † (5 novembre 1849 - 26 aprile 1856 deceduto)
  • Elia Antonio Alberani, O.C.D. † (16 giugno 1856 - 23 marzo 1860 nominato vescovo di Ascoli Piceno)
  • Luigi Mariotti † (23 marzo 1860 - 4 aprile 1890 deceduto)
  • Carlo Bonaiuti † (23 giugno 1890 - 22 giugno 1896 nominato vescovo di Pesaro)
  • Alfonso Andreoli † (30 novembre 1896 - 20 dicembre 1911 nominato vescovo di Recanati)
  • Raffaele Santi † (22 aprile 1912 - 15 giugno 1940 dimesso[11])
  • Vittorio De Zanche † (9 agosto 1940 - 23 settembre 1949 nominato vescovo di Concordia)
  • Antonio Bergamaschi † (12 dicembre 1949 - 17 aprile 1966 deceduto)
    • Sede vacante (1966-1976)[12]

Vescovi di San Marino-Montefeltro[modifica | modifica wikitesto]

Calendario liturgico proprio della diocesi[modifica | modifica wikitesto]

Data Celebrazione Grado
3º venerdì di marzo Beata Vergine Madre delle Grazie Festa
5 maggio San Pio V Memoria
17 giugno Dedicazione della cattedrale Festa
Solennità in cattedrale
23 luglio Sant'Apollinare, patrono dell'Emilia-Romagna Festa
1º agosto San Leone, patrono della diocesi Festa
Solennità a San Leo
3 settembre San Marino, patrono della diocesi Festa
Solennità a San Marino
11 settembre Beato Domenico Spadafora Memoria
22 ottobre Dedicazione della propria chiesa[13] Solennità
8 novembre Santi e Beati della Chiesa locale Memoria
10 dicembre Beata Vergine Maria di Loreto, patrona delle Marche Festa

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi nel 2022 su una popolazione di 66.441 persone contava 63.112 battezzati, corrispondenti al 95,0% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 72.000 72.000 100,0 166 126 40 433 40 130 123
1969 49.780 49.800 100,0 119 89 30 418 32 114 74
1980 55.250 55.500 99,5 92 68 24 600 27 83 118
1990 56.500 57.100 98,9 81 54 27 697 28 80 81
1997 56.810 57.000 99,7 82 52 30 692 1 42 65 90
2000 57.162 59.470 96,1 78 49 29 732 1 31 66 81
2001 59.000 59.442 99,3 79 52 27 746 1 29 66 81
2002 61.620 62.271 99,0 78 51 27 790 1 31 67 81
2003 63.130 65.725 96,1 76 49 27 830 1 29 70 81
2004 60.734 62.590 97,0 75 49 26 809 1 28 65 81
2010 64.004 67.541 94,8 81 58 23 790 7 25 55 81
2014 65.063 69.000 94,3 67 46 21 971 8 24 58 81
2017 60.253 66.110 91,1 49 31 18 1.229 9 20 51 81
2020 61.401 65.133 94,3 58 43 15 1.058 9 17 50 81
2022 63.112 66.441 95,0 65 46 19 970 11 22 50 81

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Testo della bolla in Cappelletti, op. cit., pp. 309-315.
  2. ^ Testo del motu proprio in Cappelletti, op. cit., pp. 326-331.
  3. ^ Per la storia dei rapporti di potere dei vescovi in questo territorio si rimanda alla parte storica della voce di San Marino con la relativa bibliografia.
  4. ^ Testo della bolla in Cappelletti, op. cit., pp. 290-292.
  5. ^ Tommaso di Carpegna Falconieri, I confini delle diocesi di Rimini e Montefeltro, in Maurizio Tagliaferri (a cura di), I confini delle diocesi di Ravennatensia tra storia e geografia, Cesena, Stilgraf, 2016, pp. 225-236.
  6. ^ Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, decreto 18 novembre 2003, Prot. 2161/03/L, vedi Notitiae, 2004, nn. 449-450, p. 37.
  7. ^ Il 2 gennaio 1075 la sede feretrana era vacante e papa Gregorio VII sollecitava il popolo feretrino ad eleggere il proprio vescovo. Cfr. Cappelletti, op. cit., p. 290.
  8. ^ Pino degli Ordelaffi era vescovo eletto di Pafo, ma non poté mai prendere possesso della sua sede, che era di obbedienza avignonese; ricevette perciò in commendam la diocesi di Montefeltro e poi quella di Cervia, di cui divenne vescovo nel 1394.
  9. ^ Nominato dall'antipapa Clemente VII.
  10. ^ Gams e altre cronotassi menzionano un Andrea, vescovo dal 1456 o 1457 al 1458.
  11. ^ Nominato arcivescovo titolare di Ossirinco.
  12. ^ Durante la vacanza della sede fu amministratore apostolico Emilio Biancheri, vescovo di Rimini.
  13. ^ Per le chiese dedicate di cui si ignora il giorno della dedicazione.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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