Consiglio di Stato (Oman)

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Consiglio di Stato dell'Oman
Sede del Consiglio dell'Oman
Nome originale(AR) مجلس الدولة العماني
Majlis ad-Dawla al-ʿUmāniyyi
StatoBandiera dell'Oman Oman
TipoCamera alta del Consiglio dell'Oman
IstituitoNovembre 1997
Operativo dalDicembre 1997
PresidenteAbdulmalik Al Khalili
(dal 3 novembre 2020)
VicepresidenteAbdulmalik Al Khalili
(dal 3 novembre 2015)
Nominato daSultano dell'Oman
Numero di membri83
Durata mandato4 anni
Gruppi politici
SedePalazzo del Consiglio dell’Oman, Mascate, Oman
Sito webwww.statecouncil.om/

Il Consiglio di Stato dell’Oman (in arabo مجلس الدولة العماني?, Majlis ad-Dawla al-ʿUmāniyyi) è la camera alta del Consiglio dell'Oman. Ha 83 membri, tutti nominati dal Sultano. L'altra camera è l'Assemblea consultiva (Majlis al-Shura).

Istituzione e processo legislativo[modifica | modifica wikitesto]

Il Consiglio di Stato è stato istituito nel dicembre 1997 con un decreto reale che affermava, all’ Art. 17, l’organo avrebbe "assistito il governo nell'attuazione della strategia di sviluppo generale e contribuito ad approfondire le radici della società omanita, mantenendo i risultati e accertando i principi della Legge fondamentale dello Stato".

Nell'ottobre del 2011, tuttavia, il processo legislativo è stato modificato da un nuovo decreto reale, secondo cui il Consiglio dei ministri del paese avrebbe rinviato una proposta di legge alla camera bassa, che deve approvarlo o modificarlo entro 3 mesi dal rinvio.

Il progetto di legge viene quindi deferito al Consiglio di Stato che deve approvarlo o modificarlo. Se i due organi non sono d'accordo, si accordano per risolvere la differenza. Se una maggioranza assoluta approva il progetto di legge, il Presidente del Consiglio di Stato lo rinvia al Sultano.[1]

Funzioni[modifica | modifica wikitesto]

Identificate nell'articolo 17 del decreto 86/97 del 2011 sul Consiglio di Stato[2], questo deve fare tutto il possibile per assistere nell'attuazione dei piani di sviluppo e contribuire al consolidamento dei valori intrinseci della società omanita e preservare i risultati e riaffermare i principi sanciti nella Legge fondamentale dello Stato, come già citato, adoperando i mezzi definiti al successivo Art. 18 per raggiungere tali obiettivi:

  • Preparazione di studi che aiutino nell'attuazione di piani e programmi di sviluppo e contribuiscano a trovare soluzioni adeguate ai vincoli economici e sociali;
  • Fare proposte che incoraggino gli investimenti in vari settori produttivi e di servizio e lo sviluppo delle risorse economiche;
  • Fornire studi e proposte nel campo dello sviluppo delle risorse umane e migliorare le prestazioni degli organi amministrativi al fine di servire la comunità e raggiungere gli obiettivi generali dello Stato;
  • Rivedere i disegni di legge emessi prima di agire, e ad eccezione delle leggi che richiedono che l'interesse pubblico sia depositato direttamente a Sua Maestà il Sultano e offre raccomandazioni in merito al progetto di legge presentato dal Consiglio dei Ministri;
  • Studiare ciò che è trasmesso a Sua Maestà il Sultano o al Consiglio dei Ministri degli argomenti che servono l'interesse pubblico, ed esprimere un'opinione.

Requisiti[modifica | modifica wikitesto]

Per essere nominabile a quest’organo, sono stati posti dei requisiti. Bisogna:

  • Essere un cittadino omanita.
  • Aver avuto un'età non inferiore a 40 anni (secondo il calendario gregoriano) al momento della nomina.
  • Non essere mai stato condannato per un crimine o un crimine che coinvolge la turpitudine morale o la fiducia, anche se riabilitato;
  • Non essere affiliato a un'autorità di sicurezza o militare;
  • Non essere interdetto da una sentenza giudiziaria;
  • Non soffrire di una malattia mentale.

Composizione[modifica | modifica wikitesto]

La nomina del consiglio è attuata seguendo una selezione di individui, principalmente, tra:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Oman's Sultan Qaboos gives larger role to Shura, su gulfnews.com, Gulf News, 21 ottobre 2011.
  2. ^ Royal Decree No. 86/97 (DOC), su shura.om, Shura (archiviato dall'url originale il 19 settembre 2011).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]