Classe Trento

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Classe Trento
Descrizione generale
Tipoincrociatore pesante
Numero unità5
Proprietà Regia Marina
Armada de la República Argentina
Entrata in servizio1928-1933
Caratteristiche generali
DislocamentoTrento e Trieste: 13 110 t (tipico), 13 145 (pieno carico)
Bolzano: 13 243 t (standard), 13 885 t (pieno carico)
Lunghezza196,6 m
Larghezza20,6 m
Pescaggio6,7 m
Propulsione10 caldaie;4 turbine Parsons; 4 eliche
150 000 cv
Velocità35 nodi (63 km/h)
AutonomiaTrento e Trieste: 4 160 mn a 16 nodi (7.704 km a 30 km/h)
Bolzano: 4 460 mn a 16 nodi (8 260 km a 30 km/h)
EquipaggioTrento e Trieste: 723
Bolzano: 725
Armamento
Armamentoalla costruzione:

dopo modifica:

  • 8 da 37/54 al posto dei 100/47 mm poppieri
  • 8 mitragliere Breda Mod. 31 da 13,2 mm al posto di 4 mitragliere da 40/39
CorazzaturaTrento e Trieste:
  • orizzontale: 50 mm
  • verticale: 60 mm
  • torri: 100 mm
  • torre comando: 100 mm (torre comando)

Bolzano:

  • orizzontale: 50 mm
  • verticale: 70 mm
  • torri: 80 mm
  • torre comando: 100 mm (torre comando)
Mezzi aerei3 idrovolanti Piaggio P6, 1 catapulta
dati tratti da[1]
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La classe Trento fu una classe di incrociatori pesanti della Regia Marina, costruiti alla fine degli anni venti. Le tre navi di questa classe sacrificarono la corazzatura in favore della velocità e furono relativamente poco corazzate per navi delle loro dimensioni. Venne successivamente deciso che erano svantaggiate da questa condizione e il loro progetto si evolse nella maggiormente corazzata classe Zara dell'inizio degli anni trenta.

Caratteristiche

Gli incrociatori classe Trento furono le prime navi specificatamente progettate per adeguarsi alle condizioni del Trattato navale di Londra, che limitava la dislocazione degli incrociatori a 10 000 t ed a cannoni del calibro massimo di 8" (203 mm), una limitazione che rendeva difficile includere potenza di fuoco, velocità e protezione in un singolo progetto. Un particolare problema affrontato dai progettisti italiani fu che le loro navi non sarebbero state capaci di proteggere le lunghe linee costiere italiane e le distanti basi navali, per cui un'alta velocità era un requisito essenziale. Scegliendo di sacrificare la corazzatura e la capacità dei serbatoi carburante, pur essendo le unità armate con cannoni da 203 mm, hanno potuto mantenere la velocità desiderata.

Vennero costruite tre navi di questa classe, le cui unità hanno nomi di città liberate dal dominio austriaco alla fine della prima guerra mondiale:

Il Bolzano, costruito all'inizio degli trenta, presenta alcuni miglioramenti rispetto alle altre due unità, ed a volte viene considerato come appartenente ad una sua propria classe.

Vennero costruite, sia pur con delle modifiche, anche due unità di questa classe per l'Argentina[2], che entrate in servizio nel 1931 vennero battezzate Almirante Brown e Veintecinco de Mayo. Le differenze riguardavano sia lo scafo, che nelle due unità argentine era leggermente più corto e più stretto, che per l'armamento che vedeva nelle unità argentine i cannoni da 190/52 mm al posto di quelli da 203 mm, mentre un'altra differenza era nella sovrastruttura che vedeva la presenza sulle unità argentine di un unico fumaiolo a differenza dei due fumaioli delle unità italiane[3].

Le unità

Regia Marina - Classe Trento
Nave Cantiere Impostazione Varo Entrata in servizio Destino finale
Trento OTO - Livorno 8 febbraio 1925 4 ottobre 1927 3 aprile 1929 Affondato il 15 giugno 1942
Trieste STT - Trieste 22 giugno 1925 24 ottobre 1926 21 dicembre 1928 Affondato il 10 aprile 1943
Bolzano Ansaldo - Genova 11 giugno 1930 31 agosto 1932 19 agosto 1933 Affondato il 22 giugno 1944
Armada de la República Argentina - Classe Trento
Nave Cantiere Impostazione Varo Entrata in servizio Destino finale
Almirante Brown 1929 1931 demolita nel 1960
Veinticinco de Mayo 1929 1931 demolita nel 1960

Voci correlate

Note

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