Ciclo di Avalon

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Il Ciclo di Avalon è una serie di romanzi di genere fantasy della scrittrice statunitense Marion Zimmer Bradley in collaborazione con Diana L. Paxson e che riprende la tradizione del ciclo arturiano (prende il nome per l'appunto dalla immaginaria isola di Avalon, dove la leggenda colloca la tomba di Re Artù), sviluppando il tema del conflitto fra i druidi celtici e gli invasori romani.

Tutta la serie è una riscrittura storico-religiosa del mito: l'autrice descrive, ispirandosi al genere fantasy, il passaggio dalle antiche religioni celtiche alla religione cristiana; nonché il passaggio da un mondo matriarcale a uno di stampo patriarcale. La serie nel 2001 ha avuto una trasposizione televisiva.[1]

Romanzi[modifica | modifica wikitesto]

La serie di Avalon, ambientata nella Britannia minore, comprende otto romanzi. Il primo in ordine cronologico di scrittura, ma ultimo in ordine di lettura all'interno della serie, Le nebbie di Avalon, venne scritto da Marion Zimmer Bradley e pubblicato per la prima volta nel gennaio 1983. Il volume le impiegò molti anni di ricerca e di stesura e successivamente, alla sua pubblicazione, raggiunse i vertici di tutte le classifiche fra cui quella prestigiosa del New York Times, dove rimase a capo della lista dei best seller in edizione cartonata per quattro mesi, e successivamente in quella economica per i seguenti cinque anni dalla pubblicazione.[2][3][4]

I successivi tre volumi della serie furono scritti a distanza di un decennio dall'autrice con la collaborazione di Diana L. Paxson. Le querce di Albion, noto anche come La casa della foresta (The Forest House, 1994), seguito da La signora di Avalon (Lady of Avalon, 1997) e La sacerdotessa di Avalon (Priestess of Avalon, 2000).

Diana L. Paxson in seguito continuò la serie con altri tre titoli, scritti in base a degli appunti e dei capitoli lasciati da Marion Zimmer Bradley prima di morire. Il primo volume fu L'alba di Avalon (Ancestors of Avalon, 2005), che narra la nascita della mitica Avalon. Seguì La dea della guerra (Ravens of Avalon, 2007), relativo agli eventi narrati ne Le querce di Albion, e infine La spada di Avalon (Sword of Avalon, 2009), sulla spada Excalibur.[5]

Prequel di tutta la serie è generalmente riconosciuto il romanzo Le luci di Atlantide (The Fall of Atlantis, 1987). Il volume iniziato da Marion Zimmer Bradley negli anni '50, fu pubblicato in due tomi nel 1983. Solo in seguito fu presentato come un unico romanzo nel 1987. In questa storia, che pone le basi per la mitologia celtica della serie, si riscontrano usanze, culti e riti che vengono poi ripresi nei successivi sette volumi di Avalon.

Ambientazione[modifica | modifica wikitesto]

Glastonbury Tor

I romanzi raccontano la materia di Britannia, cioè l'epica arturiana narrata però dal punto di vista delle donne che stavano dietro il trono. Attraverso una serie di storie che attraversano diversi secoli, la serie racconta come è stata creata l'isola di Avalon, con la sua storia e la sua componente esoterica, mostrando la vita in Gran Bretagna sotto l'autorità romana e come Avalon, e le sue antiche tradizioni, siano sbiadite dal mondo a causa di una nuova religione, il cristianesimo.

Tutte le storie sono raccontate da donne potenti durante l'arco della loro vita, come Eilan, Alta Sacerdotessa della Casa della Foresta; Elena, madre dell'imperatore romano Costantino e Morgaine, Somma Sacerdotessa di Avalon (in seguito ricordata come la maga Morgan le Fay).

La serie esplora la storia di Re Artù e le leggende correlate attraverso una visione femminista, oltre a incorporare personaggi ed eventi storici, elementi del paganesimo celtico e tradizioni neopagane contemporanee. Il conflitto ideologico dei personaggi pagani e cristiani, così come la convinzione che ci sia saggezza in entrambe le tradizioni, sono temi frequenti della serie.

La versione narrata nella serie dell'isola leggendaria di Avalon è però notevolmente diversa dalle altre raffigurazioni, anche se attinge e amplia le leggende precedenti. Come in Geoffrey di Monmouth, Avalon è governata da un ordine di donne, identificate esplicitamente dalla Zimmer Bradley con la religione bretone precristiana.

Attingendo da leggende che associano Avalon alla città di Glastonbury nel Somerset, in Inghilterra, Bradley costruisce il suo Avalon come un universo parallelo a Glastonbury, coesistente nella stessa area ma accessibile solo evocando una nebbia magica.

Gli ultimi metri del percorso che porta in vetta alla Glastonbury Tor.

La signora di Avalon, la Dama del Lago (una figura già descritta in diverse storie di Re Artù), è identificata invece come una Sacerdotessa nella serie. Poiché nella leggenda vengono assegnati più nomi a questo personaggio, "Dama del Lago" per la Zimmer Bradley diviene un titolo onorifico passato da una generazione all'altra a tutte le signore del lago arturiane (Viviane, Niniane, Nimue, ecc.) Un approccio simile viene usato anche per il personaggio di Merlino, qui il "Merlino di Britannia" identificato come una sorta di Arcidruido.

Figura centrale della religione di Avalon è infine la Dea Madre, un nome che la Zimmer Bradley associa a diverse divinità celtiche. L'autrice è stata influenzata dalle tradizioni del neopaganesimo (che una volta la Zimmer Bradley stessa praticava) che confondono o associano divinità pagane simili e sottolineano una struttura religiosa matriarcale.[6]

I romanzi sono collegati fra loro anche tramite un'ulteriore implicazione esoterica (fortemente accennata dall'autrice, anche se raramente dichiarata nei romanzi), e cioè che diversi personaggi principali, fra cui anche Morgana, Viviana, Artù, Lancillotto, sono reincarnazioni delle stesse anime, generazione dopo generazione, dai tempi della antica isola sommersa di Atlantide.

Fondamentale, per stessa ammissione della Zimmer Bradley in un suo saggio del 1986 sul tema di Avalon, è la ricerca di un femminino sacro nella religione cristiana, e quindi di un riappropriasi di una propria identità.

(EN)

«About the time I began work on the Morgan le Fay story that later became Mists, a religious search of many years culminated in my accepting ordination in one of the Gnostic Catholic churches as a priest. Since the appearance of the novel, many women have consulted me about this, feeling that the awareness of the Goddess has expanded their own religious consciousness, and ask me if it can be reconciled with Christianity. I do feel very strongly, not only that it can, but that it must... So when women today insist on speaking of Goddess rather than God, they are simply rejecting the old man with the white beard, who commanded the Hebrews to commit genocide on the Philistines and required his worshippers daily to thank God that He had not made them women... And, I suppose, a little, the purpose of the book was to express my dismay at the way in which religion lets itself become the slave of politics and the state. [...] I think the neo-pagan movement offers a very viable alternative for people, especially for women, who have been turned off by the abuses of Judeo-Christian organized religions.»

(IT)

«Più o meno nel periodo in cui iniziai a lavorare alla storia di Morgan le Fay che in seguito divenne Le Nebbie, una ricerca religiosa di molti anni culminò nell'accettare l'ordinazione sacerdotale in una delle chiese gnostiche cattoliche. Dall'apparizione del romanzo, molte donne mi hanno consultato su questo aspetto, sentendo che la consapevolezza della Dea ha ampliato la propria coscienza religiosa, chiedendomi se può essere riconciliata con il cristianesimo. Sento molto fortemente, non solo che può, ma che deve... Quindi, quando le donne oggi insistono a parlare di Dea piuttosto che di Dio, stanno semplicemente rifiutando il vecchio con la barba bianca, che ha comandato agli Ebrei di compiere genocidio sui Filistei imponendo ai suoi adoratori di ringraziare quotidianamente Dio di non averli resi donne... E, suppongo, un po', lo scopo del libro era esprimere il mio sgomento per il modo in cui la religione si lascia fare schiava della politica e dello Stato. [...] Penso che il movimento neo-pagano offra una alternativa per le persone, soprattutto per le donne, che sono state respinte dagli abusi delle religioni organizzate giudaico-cristiane.»

Oltre queste ricerche, l'autrice ha poi citato come fonti numerosi volumi alla base delle sue teorie sulla religione; saggi che hanno corroborato i rituali delle sacerdotesse di Avalon, ricostruiti sui culti neo-pagani che, all'epoca della stesura del volume, si tenevano in Gran Bretagna, dai riti di Beltane a quelli presso il complesso megalitico di Stonehenge.

La serie[modifica | modifica wikitesto]

La serie si compone di otto volumi.

Trasposizioni in altri media[modifica | modifica wikitesto]

Serie TV:

Le nebbie di Avalon è una miniserie televisiva in due puntate co-prodotta da Stati Uniti, Germania e Repubblica Ceca nel 2001, e diretta da Uli Edel, trasposizione dell'omonimo primo romanzo della serie. Trasmessa negli Stati Uniti il 15 e 16 luglio 2001 sulla rete TNT con grande successo di critica e ascolti, oltre trenta milioni di spettatori alla prima puntata,[8] in Italia è andata in onda, per la prima volta, come un unico film televisivo il 4 luglio 2004 in prima serata su Italia 1.

Saggistica:

L'autrice J.S. Morgane ha scritto The Spirituality of Avalon, un saggio che discute gli aspetti religiosi del ciclo di Avalon, e che fornisce approfondimenti su una moderna comprensione occidentale della spiritualità e della sua costruzione nella narrativa fantasy epica.[9]

La scrittrice e saggista italiana Michela Murgia nel 2018 ha pubblicato per Marsilio il memoir letterario L'inferno è una buona memoria. Visioni da Le Nebbie di Avalon di Marion Zimmer Bradley. Ispirato al romanzo Le nebbie di Avalon, questo saggio esplora la portata letteraria e il contenuto fortemente sociale del libro, marcando la componente rivoluzionaria del testo e definendolo "prima ancora che un romanzo, un atto di rivolta narrativa".[10]

Personaggi[modifica | modifica wikitesto]

Morgana di Avalon. L'opera è Fata Morgana (1864) di Anthony Frederick Sandys, conservata alla Birmingham Art Gallery.

Le luci di Atlantide[modifica | modifica wikitesto]

  • Domaris – Sacerdotessa della Luce, iniziata agli antichi misteri.
  • Deoris – sorella minore di Domaris, iniziata agli antichi misteri.
  • Micon – Massimo iniziato agli antichi misteri e Principe di Ahtarrath di Atlantide.
  • Rajasta – Sacerdote della Luce.
  • Reio-ta – servitore della Luce.
  • Riveda – Mago e Adepto Grigio.

L'alba di Avalon[modifica | modifica wikitesto]

  • Tiriki – Figlia di Deoris e Riveda, sacerdotessa della Luce.
  • Micail – Figlio di Domaris e Micon, sacerdote della Luce.
  • Damisa
  • Chedan
  • Tjalan

La spada di Avalon[modifica | modifica wikitesto]

  • Anderle – Somma Sacerdotessa.
  • Galid
  • Mikantor – Figlio dei Cento Re.
  • Tirilan
  • Velantos

La dea della guerra[modifica | modifica wikitesto]

  • Lady Mearan – Somma Sacerdotessa di Lys Deru sull'Isola di Mona
  • Helve – Somma Sacerdotessa succeduta a Mearan
  • Lhiannon – sacerdotessa dell'Isola di Mona
  • Boudica – Regina degli Iceni e moglie di Prasutagos, poi definita la Regina Guerriera
  • Ardanos – sacerdote anziano, poi nominato Arcidruido dell'Isola di Mona
  • Paulinus – governatore della Britannia

Le querce di Albion (La casa della foresta)[modifica | modifica wikitesto]

  • Caillean – sacerdotessa della Casa nella Foresta.
  • Eilan – sacerdotessa, Dama della Casa nella Foresta alla morte di Lhiannon.
  • Gaio Macellio Severo Silurico – soldato romano.
  • Ardanos – Arcidruido e nonno di Eilan
  • Cynric – fratello adottivo di Eilan.
  • Dieda – zia di Eilan, sacerdotessa della Casa nella Foresta.
  • Lhiannon – Somma Sacerdotessa e Dama della Casa nella Foresta.

La signora di Avalon[modifica | modifica wikitesto]

  • Caillean – Somma Sacerdotessa proveniente dalla Casa nella Foresta, erede di Eilan.
  • Gawen – Figlio di Eilan e Gaio Macellio.
  • Viviana – sacerdotessa e terza figlia di Lady Ana
  • Sianna – figlia della Regina dei Faerie, sacerdotessa e Signora di Avalon dopo Lady Caillean
  • Dierna – Somma Sacerdotessa e Dama di Avalon.
  • Ana – Somma Sacerdotessa e Dama di Avalon
  • Igraine – quarta figlia di Lady Ana
  • Morgause – quinta figlia di Lady Ana
  • Teleri – sacerdotessa poi divenuta Imperatrice della Britannia al fianco del marito Carausio
  • Giuseppe di Arimatea
  • TaliesinMerlino di Britannia e Sommo Druido.
  • Vortigern – Sommo re di Britannia.

La sacerdotessa di Avalon[modifica | modifica wikitesto]

  • Eilan o Elena (ripresa della figura mitologica di Flavia Giulia Elena in seguito Sant'Elena) – sacerdotessa protagonista della storia. Figlia di Giulio Celio, consorte di Costanzo Cloro, e madre di Costantino, e successivamente sacerdotessa di Avalon.
  • Costanzo Cloro – nobile romano marito di Elena.
  • Costantino – Figlio di Elena, Imperatore dell'Impero Romano dal 306 al 337 d.C.
  • Aelia – giovane sacerdotessa.
  • Arganax – Arcidruido Druido al tempo della giovane Eilan.
  • Cigfolla – sacerdotessa di Avalon
  • Giulio Celio, re Coel, – Principe di Camulodunum, padre di Elena.
  • Dierna  – cugina di Elena, Somma Sacerdotessa e Dama di Avalon dopo Ganeda.
  • Fausta – figlia di Massimiano, moglie di Costantino.
  • Ganeda – zia di Elena, Somma Sacerdotessa e Dama di Avalon.
  • Massenzio – figlio di Massimiano.
  • Rian – Somma Sacerdotessa e Dama di Avalon, madre di Eilan (Elena).

Le nebbie di Avalon[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia[modifica | modifica wikitesto]

Qui di seguito vengono riportati i romanzi secondo l'ordine cronologico degli eventi, interni al ciclo:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ FreedaMedia: Il Ciclo Bretone Al Femminile: Le Nebbie Di Avalon
  2. ^ Biografia dal sito ufficiale, su mzbworks.com.
  3. ^ Le nebbie di Avalon, il film
  4. ^ The mists of Avalon - Official Avalon Site
  5. ^ The sword of Avalon - Official Avalon Site
  6. ^ AvalonBooks. The Priestess of Avalon. A Memoir of Marion Zimmer Bradley (1930-1999)
  7. ^ MZBWorks.com, Thoughts on Avalon, 1986
  8. ^ (EN) "'Mists' features strong women, acting", su usatoday30.usatoday.com, USA Today, 13 luglio 2001. URL consultato il 16 agosto 2014.
  9. ^ Judith S Morgane, The spirituality of Avalon the religion of the Great Goddess in Marion Zimmer Bradley's Avalon cycle, München AVM, 2010, ISBN 3-89975-768-8.
  10. ^ Michela Murgia, la narratrice che faceva anima, su L'Espresso, 21 agosto 2023. URL consultato il 21 agosto 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]