Chiesa della Santissima Trinità (Rovereto)
Chiesa della Santissima Trinità | |
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Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Località | Rovereto |
Coordinate | 45°53′00.7″N 11°01′15.2″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Santissima Trinità |
Arcidiocesi | Trento |
Inizio costruzione | XIII secolo |
La chiesa della Santissima Trinità è una chiesa sussidiaria di Borgo Sacco, quartiere di Rovereto.[1][2][3]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Posizionata accanto alla chiesa di San Giovanni Battista ed alla ex Manifattura viene citata già dal XIII secolo. Venne eretta dalla famiglia Fedrigotti e dall'allora comune di Borgo Sacco in segno di devozione per aver protetto la popolazione nel corso di una guerra ed ultimata nel 1729. Divenne cappella privata della famiglia Fedrigotti nel 1801 e a metà del XX secolo ritornò bene comunale, con la sola esclusione di una cappella laterale dedicata alla Madonna di Caravaggio.[1][3]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Esterni
[modifica | modifica wikitesto]La facciata è classicheggiante, timpanata. Il portale è architravato, su gradini e con lunetta superiore. Il campanile si trova a destra della costruzione, è a base quadrangolare con cella campanaria separata da motivo architettonico. La cuspide è a piramide con coppi, sormontata da una sfera e da una croce.[1][3]
Interni
[modifica | modifica wikitesto]L'interno è a navata unica senza separazione tra sala e presbiterio. La copertura è a botte. Sono presenti elementi decorativi in marmo e affreschi attribuiti a Gaspare Antonio Baroni Cavalcabò.[1][3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Aldo Gorfer, Le valli del Trentino-Trentino orientale, Calliano (Trento), Manfrini, 1975, ISBN 978-88-7024-286-7.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa della Santissima Trinità
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa della Santissima Trinità, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.